Una Serata-prodigio

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Il 27 ottobre, un «fusil de chasse», appena pochi minuti prima dell’inizio della 3ª Serata cinematografica (101ª di seguito): un colpo di scena improvviso, impensato, inaspettato, regalato dalla Provvidenza al Circolo, per il anniversario del suo ri-avvio (27.10.2013), dopo il recupero dello Statuto originale, e nel 31° anniversario della Giornata Mondiale di Preghiera per la Pace ad Assisi, voluta da s. Giovanni Paolo II alla quale presero parte i rappresentanti di tutte le grandi religioni mondiali (27.10.1986): due anniversari salienti per riaffermare l’impegno a diffondere la «cultura dell’incontro», del dialogo e della fratellanza.

Il computer del nostro operatore tecnico, per un miracoloso tocco della segretaria del Circolo, è andato in tilt, ‘disintegrando’ la pellicola in programma: «Il Pianeta verde». L’ha sostituita prodigiosamente un’altra, sull’uomo della Provvidenza, il colonnello Valentin Müller, e la salvezza di Assisi durante la seconda guerra mondiale: «Assisi Underground» di Alexander Ramati. Grande commozione e gratitudine dei presenti, conquistati da tre protettori degli assisani: Dio delle sorprese, frate Francesco e il colonnello Müller. Una Serata davvero emozionante e… prodigiosa, nel segno della gratitudine che ci ha aiutato a focalizzarci su tante benedizioni che abbiamo già ricevuto nel quadriennio e riceviamo ogni giorno: la gratitudine per il Circolo che vuole essere luogo propulsore della «cultura dell’incontro», del dialogo e della fratellanza, appunto, e spazio di crescita umana, spirituale e sociale per tutti, vicini e lontani. «Happy Birthday!» (pa)

 

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2 risposte

  1. Giovanni ha detto:

    Che bella serata piena di tanti ospiti eventi molto ma molto interessanti quelli di San Francesco complimenti padre dolce felice e serena serata di cuore

  2. Patrizia Corapi ha detto:

    Film emozionante che ci ha catapultati nel passato, in uno spicchio di storia che è diventata la nostra storia. A distanza di anni, gli echi drammatici di quella vicenda si sentono ancora. La paura, il dolore, la preghiera, la speranza sono stati compagni di viaggio di ogni uomo che aveva solo la colpa di essere ebreo e di coloro che hanno rischiato e lottato per amore, per la vita. E’ stato come entrare nella parte e rivivere ogni emozione, ogni lacrima, ogni battito di ciglia.
    Dio era protagonista nella storia, come lo è in tutte le storie in cui lo si invoca: egli lotta a fianco dei figli che lo cercano, lo pregano, lo invocano. Con loro piange, soffre, lotta, gioisce. Un Dio che non si vede, ma che c’è, e la fede fa sentire la sua presenza, il suo respiro, il suo agire. Al grido di una preghiera lui risponde nel silenzio. Niente può far l’uomo senza il suo intervento… e se ci si affida a lui, può spostare le montagne, ed è ciò che abbiamo visto in questo meraviglioso film. In questa storia, Dio, complice di un frate e di un colonnello, ha lasciato la sua meravigliosa firma. Grazie per averci permesso di conoscere e di vivere un po’ di storia.

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