Manca poco all’avvio del 10° WikiCircolo
«La donna è colei che fa bello il mondo […]. Vi porta la grazia che rinnova, l’abbraccio che include, la carezza che intenerisce. […] Vi porta il sogno dell’amore. […] La pace è donna. Occorre quindi dar spazio alla donna, se abbiamo a cuore l’avvenire e sogniamo un futuro di pace» (cfr. Papa Francesco, Discorso ad una delegazione dell’«American Jewish Committee», 8.03.2019). Sono le parole del Pontefice, dense di attualità e di importanza, che il Circolo accoglie con gratitudine in questi tempi, in cui l’umanità, già provata dal trauma della pandemia, frammentata, chiusa e divisa, è straziata dal dramma delle nuove guerre, violenze, discriminazioni, migrazioni e calamità.
Con la 10ª edizione del WikiCircolo, che prenderà avvio il 7 ottobre 2022, dal filo rosso: «Donne, ‹sorelle tutte›, che fanno bello il mondo», vuole quindi dar spazio alle voci delle donne, al fine di ispirare la speranza, quella che ci parla di «un’aspirazione, di un anelito di pienezza, di un misurarsi con ciò che riempie il cuore ed eleva lo spirito verso la verità, la bontà e la bellezza, la giustizia e l’amore […], che apre a grandi ideali che rendono la vita più dignitosa e bella» (Fratelli tutti, n. 55). Sarà questo un surplus che darà tocco speciale a questa edizione: speranza e bellezza.
Nella suo calendario 2022-2023 compaiono allora alcune donne che hanno fatto la storia del mondo o la stanno facendo con il coraggio del quotidiano e del nuovo, donne straordinarie, ideatrici eccezionali, protagoniste meravigliose, muse stupende. C’è ne sono comunque tante, tantissime, anche anticonvenzionali, irregolari, ‘trasgressive’, dissidenti, per tutti i gusti e le categorie, da riscoprire e celebrare nel buio dei tempi. L’équipe dell’11ª edizione avrà l’imbarazzo di scelta su queste «artefici della rivoluzione di tenerezza che libera il mondo dalle orrende guerre», dai dolorosi ‹calvari› e dalle diffuse paure, e lo fa bello, inclusivo e fraterno.
Ad animare la 10ª edizione, oltre la conduttrice Marialuisa e il conduttore Luigi, ci saranno, tra gli altri, dr. Mattia Zangari, sr. Nicoletta Vessoni, don Michele Cordiano. Il reale e fattivo coinvolgimento degli «habitué», amici e fan del Circolo, vicini o lontani, potrà invece rendere le Serate ancora più belle, dinamiche, interattive, stimolanti e trainanti. Il format delle Serate continuerà ad essere innovativo, come quello precedente, e ospiterà interventi, dialoghi, interviste e intermezzi musicali virtuali, digitali, da remoto, e reali, fisici, in presenza. Tutti sono invitati a inviare alla Segreteria un disegno, una poesia, una canzone o un video sulla specifica figura/e femminile/i, da condividere nel corso della rispettiva Serata, a partire da quella dedicata a Jacopa de’ Settesoli, Chiara d’Assisi e le altre donne di frate Francesco d’Assisi.
Inserendosi nella fase narrativa del cammino sinodale, il WikiCircolo, nella preparazione dei programmi delle Serate, avrà come fonti di ispirazioni, di suggerimenti e di orientamenti i seguenti documenti dell’autorità didattica della Chiesa: 1. «Messaggio alle donne» di Paolo VI (8.12.1965); 2. Lettera apostolica «Mulieris dignitatem» sulla dignità e vocazione della donna (15.08.1988) e «Lettera alle donne» di Giovanni Paolo II (29.06.1995); 3. Esortazione apostolica «Evangelii gaudium» sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale (24.11.2013) ed Enciclica «Fratelli tutti» sulla fraternità universale e l’amicizia sociale di Francesco (3.10.2020); 4. «‹I cantieri di Betania›: prospettive per il secondo anno del cammino sinodale» (5.07.2022) e «Sintesi nazionale della fase diocesana» del Sinodo 2021-2023 «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione» della CEI (15.08.2022).
L’impegno di tutti sarà però determinante. Se riusciremo a sentirci attivi, come ci indica la CEI, a costituirci in un ‹cantiere di Betania›, in un noi’ generativo, a coinvolgere sempre di più gli attori delle nostre comunità religiose e civili, ad essere compagni e discepoli, donne e uomini di speranza e di bellezza, riusciremo ad offrire a tutti una fraternità educante rigenerata e nuovamente generativa, in cui ciascuno avrà l’opportunità di essere riconosciuto per la propria dignità e peculiarità.
La crisi epocale, che stiamo vivendo, ci offre straordinarie opportunità per ridisegnare, grazie al “genio” e all’ingegno femminile, i nostri confini ed allargare i nostri orizzonti. Le donne dell’attuale edizione ci aiuteranno a scoprire e scegliere anche inedite rotte di senso e nuovi approcci alla vita, in una «humus» socio-economica e cultuale, descritta dal sociologo Zygmunt. Bauman († 2017), con l’icastica metafora della società amebica, liquida, orfana di certezze assolute, dimentica di aspetti solidi e sodi, mediati dalla tradizione.
«La donna è l’armonia, la poesia, la bellezza» (Papa Francesco). A lei «è affidata la vita» e a lei «spetta salvare la pace del mondo» (Paolo VI). Immischiamoci allora con lei e mettiamoci in mezzo e in rete. (pa)
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