La sua «ora», la nostra «ora»
Con la 5ª Domenica di Quaresima siamo invitati a soffermarci ancora di più sulla Passione di Cristo, drammatica e tremenda, intrisa di dolore e di strazio. Una Passione che assume in sé tutti i dolori e tutte le miserie dell’umanità e che ci sospinge a salire sul Golgota e metterci ai piedi del Crocifisso, non per compiangere il suo soffrire, ma per completare in noi la sua passione e sentirci partecipi del peccato di chi non vuole “vederlo” né portare addosso il suo dolore, reso ancora più atroce dal pensiero che si possa vivere una vita buona nell’egoismo, indifferenza, mondanità. La vita davvero buona consiste nel conoscere, amare e contemplare l’unico vero Dio e Colui – dice s. Giovanni – che egli ha mandato, Gesù Cristo (cfr. Gv 17,3), il chicco di grano che muore per dar frutto (v. 24).
Durante la Settimana Santa rivivremo l’«ora» di Cristo e l’«ora» di ogni uomo, l’«ora» che ci appartiene, l’«ora» in cui anche noi siamo chiamati a deciderci per lui in modo nuovo e più profondo, a lasciarlo essere il Vivente in noi, a ribadire il nostro “sì” per lui, in risposta al suo “sì” per noi, e a riconoscerlo come il portatore di salvezza/beatitudine /compimento, come la verità in cui credere, come la vita in forza della quale amare, come la via nella quale sperare, come il luogo in cui il nostro bisogno di senso trova la piena e perfetta risposta.
L’evangelista Giovanni ci racconta che alcuni Greci, attraverso Filippo, cercano di avvicinare Gesù. Il loro panorama culturale educa ad essere refrattari all’idea di un Dio unico, personale e onnipotente: per essi la via per raggiungere la verità è puramente razionale. E Gesù asseconda la loro ricerca con un’affermazione insolita: «E’ giunta l’ora che sia glorificato il Figlio dell’uomo» (Gv 12,23).Egli rivela loro un Dio che mostra la sua potenza non nelle opere sovrannaturali, dirompenti ed eclatanti, ma semplicemente nella morte. Un Dio che si lascia uccidere e crocifiggere, un Dio dimesso, un Dio crocifisso.E quale Dio è più amante dell’uomo se non il Dio crocifisso? Nella croce manifesta la sua gloria che è all’apice della prova d’amore per noi.
Siamo spronati – alla vigilia della Domenica delle Palme – a riconoscere nella fede cristiana un’essenza unica e irripetibile, incentrata sul mistero della croce di un Dio crocifisso che è destinato a risorgere. Siamo tuttavia liberi, splendidamente e drammaticamente: possiamo scegliere anche le tenebre e rifiutare il grande progetto del regno dell’amore, con passione portato avanti da Gesù in tre anni. Infatti, Gesù resta ‘spiazzato’.
«Quando è apparso in Giudea – scrive Elsa Morante nel suo romanzo La storia – il popolo non l’ha creduto il vero Dio parlante, perché si presentava come un poveraccio, non con l’uniforme delle autorità. Se però tornerà, si presenterà ancora più miserabile, nella persona di un lebbroso, di un’accattoncella, di un sordomuto, di un bambino idiota…». Ed è per questo che gli uomini non cesseranno di scandalizzarsi, e gli opporranno il rifiuto: «Io – dirà – non sono mai partito da voi. Siete voi che ogni giorno mi linciate o, peggio ancora, tirate via senza vedermi, come s’io fossi l’ombra di un cadavere putrefatto sotto terra. Io tutti i giorni vi passo vicino mille volte, mi moltiplico per tutti quanti siete, i miei segni riempiono ogni millimetro dell’universo, e voi altri non li riconoscete, pretendete di aspettare chi sa quali altri segni volgari».
Credere in Cristo e riconoscere la sua assoluta singolarità significa allora esporsi alla furia del negativo e conoscere il peso della croce e delle esigenze dell’amore. È forse per questo che Gesù stesso ha portato la domanda che sconvolge ogni presuntuosa sicurezza della fede: «Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?» (Lc 18,8). Quanto durerà ancora il cristianesimo stretto tra persecuzioni esterne ed erosioni interne? Come ha potuto resistere finora nelle terre ostili che sembrano vocate solo al martirio, alla decapitazione, al rogo, come quello in Giordania quando le campane di tutte le chiese cattoliche hanno suonato a morto per il pilota bruciato vivo dai jihadisti?
Credere in Gesù esige il rischio di una conquista sempre nuova di fedeltà: la fede in lui, come l’amore, «se non è l’impegno di ogni giorno è il rimpianto di tutta la vita». Bisogna morire al proprio io, assediato dalle voglie mondane, come il chicco di grano, per amore e solo per amore, annegare l’uomo vecchio e far risorgere l’uomo nuovo che sappia diffondere la pace, creare la fraternità, vivere nella solidarietà… Gesù lo ha spiegato con un esempio, seguito da una dichiarazione esplicita: «Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna» (Gv 12,24-25). Chi ama la propria vita pensando solo a se stesso, senza curarsi degli altri, la condanna alla sterilità e alla nullità.
Il nuovo inizio ci sarà e avverrà: per la misericordia di Dio molti rinnegati si convertiranno e il resto dei nostri si rafforzerà. Bisogna solo muoverci, senza aspettare Godot, e lasciarci conquistare dalla bellezza dell’esempio dei martiri di oggi che con la loro fermezza e costanza hanno sopportato i supplizi più crudeli. «E’ giunta l’ora e la campana sta per suonare», esordisce Gesù, anche per noi e per tutti, buoni e malvagi, ricchi e poveri, umili e potenti: a tutti viene data la possibilità di ridiventare fratelli e sorelle. «E allora, non chiediamo per chi suoni la campana. Essa suona per noi» («And therefore never send to know for whom the bell tolls. It tolls for thee»).
20-29.03.2015
▪ Venerdì 20 marzo: A Praga, s. Giovanni Nepomuceno († 1383), sacerdote e martire, ucciso da re Venceslao IV, proclamato santo da Papa Benedetto XIII nel 1729, patrono della Boemia, dei confessori e di tutte le persone in pericolo di annegamento. & In Vaticano, nella Cappella Redemptoris Mater, 4ª predica di Quaresima, tenuta da p. Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, sul tema: «Oriente ed Occidente uniti nella stessa professione di fede» (ore 9-: http://player.rv.va/ rv.player01.asp?language=it &visual=VaticanTic &Tic=VA_DPGUKNQA). & A Girifalco (CZ), incontro quaresimale diocesano (ore 17.30). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, Via crucis parrocchiale (ore 17.15-18).
▪ Sabato 21 marzo: Giornata Mondiale delle Persone con la Sindrome di Down (World Down Syndrome Day), appuntamento internazionale proclamato dall’ONU nel 2011, per diffondere la cultura di integrazione e di valorizzazione della diversità, per favorire la conoscenza e lo scambio tra famiglie sulla sindrome, per promuovere l’opportunità per le coppie di adulti affetti da questa sindrome di poter compiere le proprie scelte di autonomia e di indipendenza abitativa, lavorativa e sentimentale (si veda il video reality dal titolo ‘The Special Poposal’ al link: https://youtu.be/lnaaj SxOsWI). & Visita pastorale di Papa Francesco a Pompei e Napoli (ore 8-8.40: Sosta di preghiera nel santuario della B. Vergine del Rosario di Pompei; ore 9.15-10.15: Incontro con gli abitanti e diverse categorie sociali del Rione Scampia in P.zza Giovanni Paolo II a Napoli; ore 10.50-12.30: Concelebrazione eucaristica in P.zza Plebiscito; ore 13: Visita alla Casa Circondariale «Giuseppe Salbia» a Poggioreale e pranzo con una rappresentanza dei detenuti; ore 14.50-15.45: Incontro nel duomo di Napoli con il clero, i religiosi e i diaconi permanenti, preceduto dalla visita nella cripta con le reliquie di s. Gennaro; ore 16.15: Incontro con gli ammalati nella basilica del Gesù Nuovo; ore 16.50-18.15: Incontro con i giovani sul Lungomare Caracciolo – http://player.rv.va /rv.player01.asp?language =it&visual=VaticanTic &Tic= VA_DPGUKNQA). & Sul dirupo montano di Ranft presso Sachseln nel cantone svizzero di Obwalden, s. Nicola di Flüe († 1487), noto col nome di Bruder Klaus (fratello Klaus), padre di famiglia, eremita, celebre per lo stretto rigore di penitenza e il disprezzo della mondanità, canonizzato e proclamato da Pio XII patrono della Svizzera (1947). & A Gimigliano (CZ), nel santuario diocesano elevato l’1 maggio 2013 a basilica minore della Madonna di Porto, Week-end di spiritualità per i giovani (19-30 anni).
◊ Domenica 22 marzo: 5ª di Quaresima, detta del “chicco di grano”(Ger 31,31-34; Sal 50; Eb 5,7-9; Gv 12,20-33). & Giornata Mondiale dell’Acqua (World Water Day), una ricorrenza internazionale istituita dall’ONU nel 1992 e dedicata nell’edizione 2015 al binomio «acqua e sviluppo sostenibile», per richiamare l’attenzione sulle connessioni ed interdipendenze tra l’accesso all’acqua ed ogni modello di sviluppo, per sensibilizzare l’attenzione sull’accesso all’acqua potabile e sulla sostenibilità degli habitat acquatici, per “festeggiare” questa risorsa-generatrice di vita,negata a 748 milioni di persone nel mondo e comunque non adeguata per circa 2,5 miliardi. & A Roma, in P.zza S. Pietro, incontro di Papa Francesco con i pellegrini per la recita della preghiera mariana dell’Angelus Domini e per una breve riflessione (ore 12-12.30). & A Castelpetroso in Molise, 127° anniversario dell’apparizione della Madonna Addolorata (1888), in atteggiamento di maternità sacerdotale, di implorazione e di offerta, semi inginocchiata, senza stringere il Figlio morto, ma con le braccia aperte e lo sguardo rivolto in alto, ai piedi di Gesù steso e coperto di sangue e piaghe, dichiarata da Papa Paolo VI nel 1973 celeste patrona del Molise. & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, su iniziativa dell’Unitalsi, cioè dell’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali, soggiorno della reliquia di s. Bernadette Soubirous († 1879), protettrice degli ammalati e patrona di Lourdes, un’occasione per tutti, ma in particolare i malati, gli anziani, le vedove e i bambini, di rendere omaggio alla Santa a cui la “Signora”, nell’apparizione del 25 marzo 1858, rivelò il suo nome: «Io sono l’Immacolata Concezione», e attraverso la sua intercessione mettere nelle mani del Signore le loro preoccupazioni, fatiche ed attese (ore 17.30-19).
▪ Lunedì 23 marzo: S. Turibio di Mogrovejo († 1606), vescovo di Lima in Perù, originario della Spagna, esperto di diritto, organizzatore della Chiesa peruviana, fondatore del primo Seminario del continente americano, molto severo con i sacerdoti proni ai conquistadores, strenuo difensore degli Indios, tra i quali morì il Giovedì Santo, ascoltando il canto dei Salmi, in una sperduta cappellina al nord del Paese.
▪ Martedì 24 marzo: 23ª Giornata di Preghiera e Digiuno in Memoria dei Missionari Martiri, «nel segno della croce» (è il tema dell’edizione 2015), in comunione con tutti i credenti perseguitati a causa di Gesù e uccisi in odio alla loro fede: memoria, intercessione, impegno a vivere sempre e comunque nell’amore, perché «la vittoria è solo nell’amore, in una vita spesa per il Signore e per il prossimo, a partire dai poveri» (Papa Francesco). & A Vadstena in Svezia, s. Caterina († 1381), figlia di s. Brigida, che, data alle nozze contro il suo volere, conservò, di comune accordo con il marito, la sua verginità, trasferì da Roma le reliquie della madre in Svezia e le ripose nel monastero di Vadstena, dove ella stessa vestì l’abito monacale. & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, alle ore 21, Veglia di preghiera sui luoghi della croce: Getsemani (angoscia dei migranti), Golgota (cristiani crocifissi), Sepolcro (potenza della risurrezione).
▪ Mercoledì 25 marzo: Annunciazione del Signore – solennità di gioia con Maria, per il suo ‘sì’ alla maternità divina, e di riflessione sul nostro ‘sì’: «Sì, avvenga per secondo la tua parola» (Lc 1,38). & In Vaticano, in P.zza S. Pietro, Udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 9.50-12: http://player.rv.va /rv.player01.asp? language=it &visual=Tv). & A Squillace, alle ore 17, elevazione della cattedrale, edificata dopo il terremoto del 1783 dal vescovo Nicola Notaris, alla dignità di basilica pontificia minore, durante la concelebrazione eucaristica presieduta dal prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, card. Roberto Sarah, alla presenza dell’arcivescovo metropolita Vincenzo Bertolone e degli arcivescovi emeriti della diocesi: Antonio Cantisani e Antonio Ciliberti (sacerdoti, religiosi, religiose, le monache carmelitane «Messaggere dello Spirito Santo» del «Vivarium» di Squillace, assieme ai fedeli laici, pregheranno anche per il proprio pastore, in occasione del 4° anniversario della sua nomina a metropolita di Catanzaro-Squillace).
▪ Giovedì 26 marzo: Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione parrocchiale di Gesù-Eucaristia (ore 17-18). & A Sellia Marina (CZ), nella Sala del Consiglio Comunale, Convegno sul tema: «Cibo, sanità, eticità – per una giusta fruizione dei frutti della terra», organizzato dal Cento Studi Verbum e promosso dall’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace, Movimento Apostolico e Zenit (ore 17-: http://www.diocesicatanzaro squillace.it/ download /locandina_expo.pdf). & A Lamezia Terme, presso l’Oasi Bartolomea (Via del Progresso, 360), Seminario sul tema: «Bene confiscato: un percorso costruito insieme», promosso dalla Delegazione Regionale Caritas Calabria, nell’ambito dei Seminari 2015 dedicati alla carità e giustizia in Calabria (ore 9-18.30: http://www.diocesicatanzaro squillace.it/download/ costruire_speranza_ seminari. pdf).
▪ Venerdì 27 marzo: A Salisburgo in Austria, s. Ruperto († 718), primo vescovo e principale patrono della «città del sale», la cui fama è collegata con quella del suo figlio più illustre, Wolfgang Amadeus Mozart († 1791). & In Vaticano, nella Cappella Redemptoris Mater, 5ª predica di Quaresima, tenuta da p. Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, sul tema: «Oriente ed Occidente uniti nella stessa professione di fede» (ore 9-). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, Via crucis parrocchiale (ore 17.15-18).
▪ Sabato 28 marzo: Ora della Terra (Earth Hour), la più grande mobilitazione globale nata come evento simbolico per fermare il cambiamento climatico – le luci spente per un’ora, dalle 20.30 alle 21.30, attraverso tutti i fusi orari; a Roma, a luci spente la Cupola e il colonnato della basilica di S. Pietro e – novità dell’edizione 2015 – anche quelle della Sinagoga e della Grande Moschea, perché la sfida climatica è anche una questione morale (il cambiamento climatico, dettato da interessi egoistici, colpisce soprattutto i più vulnerabili, i più poveri, e mette a rischio il futuro della civilizzazione umana). & A Przemyśl in Polonia, s. Giuseppe Sebastiano Pelczar († 1924), uomo di alta cultura, insigne maestro di vita spirituale, vescovo, fondatore della congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù, promotore di opere sociali: insegnamento gratuito per i ragazzi meno abbienti, asili, mense e ricoveri per i poveri, canonizzato da Giovanni Paolo II nel 2003.
◊ Domenica 29 marzo: Domenica della Palme e della Passione del Signore (Is 50,4-7; Sal 21; Fil 2,6-11; Mc 14,1-15,47). & In Vaticano, in P.zza S. Pietro, benedizione delle palme e degli ulivi, processione e Messa presieduta da Papa Francesco (ore 9.20-11.30: http://player.rv.va /rv.player01.asp? language=it& visual=VaticanTic &Tic=VA_D PGUKNQA), e incontro con i pellegrini per la recita della preghiera mariana dell’Angelus Domini con una breve riflessione (ore 12-12.30). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, benedizione delle palme intorno all’edicola sacra in Via Melito Porto Salvo e processione verso la chiesa per la Messa (ore 9.30; con il ritorno dell’ora legale – si spostano avanti di un’ora le lancette dell’orologio – Messa vespertina è alle ore 18.30, non più alle ore 18).
Buon cammino, Amici.
Piotr Anzulewicz OFMConv
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