Laboratorio musicale

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«Sessanta Jazz»

La Serata «Sessanta Jazz», che si è svolta il 29 giugno 2018 presso la sede del Circolo Culturale San Francesco a Catanzaro Lido, a detta di molti, è riuscita a sprigionare lo charme a 360 gradi. E’ stato proprio il M° Luigi Cimino, con il suo sax, ad emanarlo. Di per sé ha una fiamma dentro di sé. Essa però divampa per un ambito in cui si è “specializzata”: il jazz, quel genere musicale che si distingue per l’uso estensivo dell’improvvisazione, di «blue notes», di poliritmie e di progressioni armoniche insolite, ineguali, elastiche, “saltellanti”, “dondolanti” (ingl. swing). Bastava esserci per provarne attrazione, e non erano pochi, nel corso della performance, a lasciarsi attrarre ed incantare.

Durante il «break», due sorprese: 1. l’ascolto dell’inno «’Siamo Qui!’. Proteggi Tu il mio cammino» dell’incontro dei giovani italiani con Papa Francesco che si svolgerà a Roma l’11 e il 12 agosto, reso noto appena tre giorni fa, scritto dall’Istituto Diocesano di Musica e Liturgia di Reggio Emilia e diretto dal M° Giovanni Mareggini: un’invocazione di protezione verso tutti coloro che attraversano la vita cercando di dirigere al meglio i propri passi; 2. la proiezione delle foto archiviali con Peppino Frontera, saggio consigliere del Circolo e solerte curatore delle Serate del WikiCircolo, che se n’è andato inaspettatamente il 24 gennaio scorso, alla vigilia della 2ª Serata conviviale dedicata a «I ‘ragazzi fantasma’, soli e isolati dalla società».

Una Serata incantevole, splendidamente condotta da Teresa Cona e Clarissa Errigo, a coronamento della 6ª edizione del Wiki– e CineCircolo dal «file rouge»: «I giovani con ‘sorella’-‘madre’ Terra», e conclusasi con una foto comune e la bottiglia di champagne, abbinata ad auguri, ringraziamenti e… proiezioni. (pa)

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Per esaltare l’armonia del creato e delle creature…

Tutto era sonoro ed armonioso, altisonante ed esaltante. La «Messa della Terra» (Earth Messa), che si è tenuta venerdì 30 giugno presso la chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, a coronamento della 4ª edizione del Wiki- e CineCircolo, richiedeva dai presenti un’assoluta resa. E, infatti, al suono del sassofono tenore tanti si sono arresi subito. E’ stato il M° Luigi Cimino, sassofonista, arrangiatore-compositore, direttore del complesso bandistico «Giuseppe Cimino» di Cropani, docente di musica nelle scuole statali e membro del Consiglio direttivo del «Circolo Culturale San Francesco», a toccare le corde dei loro cuori e trascinarli verso «i territori che si trovano in noi stessi e in territori in cui è sospesa la nostra minuta e stupefacente Terra, con i suoi spazi trapassati dalle radiazioni delle stelle».

A dare l’avvio a questo evento di pathos estatico e conviviale è stata la lettura della preghiera «Absorbeat», conosciuta e recitata da frate Francesco d’Assisi e pubblicata sulla prima pagina di questo sito Internet del Circolo: «Rapisca, ti prego, o Signore, l’ardente e dolce forza del tuo amore, la mente mia da tutte le cose che sono sotto il cielo, perché io muoia per amore dell’amor tuo, come tu ti sei degnato di morire per amore dell’amor mio» (Fonti francescane 277).

La dott.ssa Teresa Cona, segretaria del Circolo, ha presentato quindi il programma della Serata e con lo sguardo retrospettivo ha rievocato il percorso della 4ª edizione del Wiki– e Cine-Circolo, focalizzando l’attenzione sulle ultime due Serate: quelle del 16 e del 23 giugno, già commentate nell’articolo «Gratitudine – Mondo fragile – Happening». Prima di lasciarci rapire dai brani musicali, ha spalancato le nostre menti e i nostri cuori al repertorio «Un tocco di armonia», pubblicato in anticipo su questo portale e riportato anche sulla brochure a disposizione dei presenti, e insieme all’avv. Peppino Frontera ha rammentato il «curriculum» professionale del Maestro, colonna portante del Circolo e anima trainante di questa Serata (al riguardo si legga ad esempio l’articolo: «Concerto natalizio: una star con il sassofono»). Tutti i brani, eseguiti da lui in chiave jazzistica ed accompagnati dai toccanti filmati musicali proiettati da Ghenadi Cimino sul grande schermo, hanno destato un’estasiata ammirazione e un cordiale applauso.

La pausa tra le due parti è stata attraversata sia dai versi degli animali (l’ululato del lupo di Gubbio e il canto della cicala), che dal mormorio delle foglie e dell’acqua e dalle parole del Maestro che ci ha offerto un “terzo orecchio”, per scoprire i segreti del jazz con affascinanti finezze in alcuni capolavori, e uno sguardo sulle profondità espressive e sui meccanismi di come ‘farlo’, dall’improvvisazione alle poliritmie e dal «sound» alle forme.

Al termine della sua «performance», tra emozione e commozione, i due presentatori, a nome di tutti i partecipanti, gli hanno donato un mazzo di fiori come segno di gratitudine e di apprezzamento per la sua maestria e per il suo certosino lavoro che soggiaceva ad ogni interpretazione. Il Circolo lo ringrazia vivamente e nel contempo è fiero di averlo come consigliere, conoscendone a fondo il suo «genio» e la sua bontà, qualità esaltate dall’umiltà che accomuna i “grandi”.

La segretaria ha quindi abbozzato la nuova edizione, la 5ª, del Wiki-e CineCircolo e ha invitato i convenuti all’«aperitivo» nel Salone «S. Elisabetta d’Ungheria»: un raffinato e delizioso rinfresco, tra pizze e dolciumi, e un augurio − con la base musicale in sottofondo («Fratello Francesco») − per una rigenerante pausa estiva. La conclusione della Serata è stata suggellata dalla foto comune che ha ‘immortalato’ lo Staff ed alcuni dei partecipanti all’evento.

Di meglio non si è potuto né concepire né sognare. «Chapeau», dunque, a tutti: all’équipe delle due sezioni del Circolo che ha lavorato con passione, gomito a gomito, incontrandosi, insieme ad altri, ogni mercoledì per dare un tocco magico ad ogni evento del venerdì (la dott.ssa Teresa Cona − direttrice del CineCircolo, e l’avv. Peppino Frontera − direttore del WikiCircolo, in collaborazione con il M° Luigi Cimino), a Ghenadi Cimino per il «service» audiovisivo portato sempre la sera precedente, montato e impostato nel giorno dell’evento e gestito d’incanto nel corso dell’evento, a coloro che con le piccole donazioni o le domestiche “creazioni” hanno pensato al palato («aperitivo» e «cocktail»), e ai fans del Circolo, in particolare a quelli presenti fino all’ultimo punto del programma delle Serate del venerdì e immortalati spesso nelle foto di gruppo. A tutti un immenso grazie per il loro costante ed ammirevole impegno, la fatica, la dedizione e la passione. Tutto ciò per esaltare l’armonia del creato e delle creature…

Piotr Anzulewicz OFMConv

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«…la cura dell’altro»

Due sono le ali del Circolo Culturale San Francesco: la cultura e la cura dell’altro. La seconda ci ha portato l’8 marzo, su invito della dott.ssa Lia Perrone, al Valentino Beach Club, lo stabilimento balneare che sorge sulla spiaggia di Giovino, nel quartiere marinaro di Catanzaro, grazie alla disponibilità della Cooperativa Sociale Zarapoti.

E’ stata una bellissima occasione per aprirsi − nel giorno della donna, «armonia e bellezza» (Papa Francesco) − alle persone affette dal morbo di Alzheimer e alle loro famiglie, all’interno dell’evento organizzato da «Il Porto della Memoria». All’evento erano presenti 8 membri del Circolo, tra cui il M° Luigi Cimino, membro del Consiglio direttivo, che ha allietato i presenti con la musica dal vivo, a 432 Hz, eseguendo su tastiera diversi brani musicali degli anni 60 del XX sec., le più belle canzoni napoletane e le più alte vette del cantautorato italiano.

Sia questo un buon avvio alla collaborazione con il progetto sperimentale «Il Porto della Memoria» nato su «input» del distretto sociosanitario dell’ASP del quartiere marinaro catanzarese, diretto dal dott. Maurizio Rocca e, in particolare, del Centro per Disturbi Cognitivi, guidato dal dott. Pietro Gareri! Il progetto è seguito da un’équipe multidisciplinare composta da Alberto Castagna, Lia Perrone, Donatella Zechini, Brunella Ieraci, Eva Capano, Marlena Camati, con il supporto del sociologo Franco Caccia.

«Si tratta – ha detto il dott. Rocca – di una nuova proposta che punta ad utilizzare tutti i benefici di uno spazio meraviglioso di fronte al mare, come il Valentino Beach, quale luogo di incontro-confronto e scambio. (…) Speriamo di coinvolgere sempre più persone, di ogni età, perché l’obiettivo a lungo termine è di costituire una “comunità amica” di mutuo aiuto». «C’è una grande differenza – ha sottolineato il dott. Gareri – tra curare e prendersi cura. Nel percorso che vogliamo portare avanti, un ruolo fondamentale verrà ricoperto dai “cargivers familiari” che assistono le persone con deficit cognitivi. Il ruolo della famiglia si unirà, quindi, a quello degli operatori, per assistere al meglio le persone affette da disturbi cognitivi, attraverso attività riabilitative e momenti di socializzazione e sensibilizzazione».

Si parte, dunque, a spron battuto, agendo in modo che le nostre azioni facciano la differenza: la fanno sicuramente!

(pa)

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Quale futuro? VVV era la sigla della città…

Catanzaro ed oltre - Quale futuroimagesSerata straordinaria la 60ª di seguito, quella di venerdì 10 giugno, la 10ª con aperitivo della 2ª edizione del WikiCircolo, ideata all’interno del Giubileo della Misericordia e spalancata a tutti! Il tema? «Catanzaro ed oltre: quale futuro? Idee a confronto». In altre parole, qual’è la strada per il futuro della città, capoluogo dell’omonima Provincia? Cosa ci vuole per aprire una nuova stagione? Quale pagina si deve voltare per “volare alto”? Può la città guadagnarsi i “galloni” di capoluogo di Regione? Occorre forse moralizzare la politica perché non sia un mezzo di promozione dell’individuo, ma un impegno consapevole verso una crescita sociale, etica e culturale? Quali sono le forze professionali capaci di incidere al di là del loro nobile orto sulla qualità della vita e dei servizi? Come vincere la maledizione del cemento che ha continuato a sfigurare la città con un esorbitante rilascio di concessioni edilizie? Dove e come programmare infrastrutture e servizi per i bambini, i giovani, gli handicappati, gli anziani? Quale può essere il destino dei grandi quartieri, a cominciare dalla sfigurata e imbruttita Lido, e a quali ruoli “specializzati” possono assolvere?

CATANZARO - PASSEGGIATA ALL'IMBRUNIRE (Caterina Rizzo)Per rispondere a queste e simili domande, si dovrebbe certamente partire dal delineare il profilo o il quadro attuale della città, ma è un’impresa ardua e di per sé sfuggente per la sua natura polivalente. Anticamente Catanzaro era conosciuta come la città delle tre V, riferite a tre caratteristiche distintive: V di Vitaliano, santo patrono; V di vento in quanto costantemente battuta da forti brezze provenienti dal Mar Ionio e dalla Sila; V di velluto in quanto importante centro serico fin dai tempi dei bizantini. VVV era la sigla con cui venivano identificati, sui mercati nazionali ed esteri, i velluti, i damaschi ed i broccati provenienti dalla città. Non lo è più. È nata sfidando la natura, sulle rupi, per difendersi dalle minacce del mare, dalle incursioni e dalla malaria, dotatasi di un sistema viario tra i più complessi e capillari e con opere di ingegneria tra le più avanzate: il ponte Morandi e la rotatoria Gualtieri. Una città di colli fino ai monti presilani per oltre 20 km su tre fiumare e il fiume Alli e Corace (uno proveniente dalla Sila e l’altro dal Reventino a testimonianza di un’origine comune e di un’integrazione naturale che attende l’opera dell’uomo), per non parlare di anfratti e di rifugi, e di ‘piccole patrie’. Una città policentrica, ricca di cultura, di intellettuali, di artisti (che spesso si sono affermati in altre città italiane e straniere), di imprenditori, di dirigenti dello Stato, di magistrati, di ministri e di presidenti di Regione. Eppure negli ultimi anni questa città si è incrociata con una grave crisi che ha colpito l’Italia e il Mezzogiorno e non è stata in grado di elaborare i cambiamenti e Magna Graecia - Studenticogliere le opportunità che si sono presentate. In alcuni casi è promotrice attiva, come l’Università e il Policlinico, e in altri è passiva, come nella realizzazione della sede della Regione in un’area che rappresenta il centro direzionale. La condizione di uno stato d’incompiutezza continua, con costanti rinvii… «Catanzaro – ha scritto Giovanni Puccio sul Correre della Calabria il 6 maggio scorso – è come un ossimoro: un’«amara dolcezza», un «ghiaccio bollente», una «morte immortale». Un centro storico numeratore di potere che accumula Stato, Regione, Provincia e tanti denominatori dati dai corpi intermedi, e dalle rappresentanze istituzionali e di governo.

Riuscirà questa città da sola, senza un forte sostegno nazionale e regionale, nel suo arduo compito di costruire un possibile futuro che si meriterebbe? Riuscirà ad immettersi in un innovativo processo di città-territorio che sa unire il suo «hinterland»: i Comuni, come si è riusciti a fare nell’area cosentina avviando l’unificazione dei Comuni contigui alla città? Riuscirà a sollecitare il comprensorio ad unirsi e pianificare insieme, da est a ovest, da nord a sud, mare e monti, aree residenziali e produttive? Riuscirà a dotarsi di una pianificazione della mobilità, ottimizzare i costi, superare la polverizzazione delle gestioni e delle società partecipate o in «house»? Per riuscirci, c’è bisogno di un valore che sprigioni la coesione civile e di una «leadership» plurale che si combina con quel solco di civismo cittadino che nel corso della storia ha già dato dimostrazione di sapersi assumere un alto grado di responsabilità?

Catanzaro Provincia - logoCatanzaro - stemmaA questi interrogativi, ed a tanti altri, tutti scottanti, ha cercato di rispondere, insieme con i presenti, Francesco Longo, catanzarese, componente della Giunta comunale e assessore con delega alla gestione del territorio. La sua presenza ha reso la Serata interessante e oltremodo vivace. Si è parlato di prezzi ormai insostenibili delle abitazioni, di aree degradate convertite in giardini, di viabilità e di trasporto pubblico tra la periferia e il centro, di investimenti oculati e indirizzati ad incrementare il settore terziario, del porto ormai in dirittura d’arrivo e di tante legittime richieste dei cittadini. L’Assessore ha accennato tuttavia alle difficoltà che la Giunta comunale riscontra nel percorso di modernizzazione della città, nei non sempre facili rapporti tra pubblico e privato, nell’esigua disponibilità economica. Nella Serata si è provato a trovare delle soluzioni che apporterebbero dei benefici alla città, dilatando ad esempio il periodo di permanenza dei “lidi balneari”, finora allestiti soltanto per pochi mesi (giugno-agosto), senza tener conto che la bella stagione continua fino a novembre, oppure curando il turismo culturale con la mappa di itinerari atti a valorizzare le bellezze paesaggistiche e la ricca e splendida storia che ingloba l’opulento periodo della Magna Graecia. Si è parlato anche di come migliorare l’economia cittadina puntando sull’Università degli Studi «Magna Graecia», attraverso l’attivazione dei corsi di laurea in turismo e spettacolo e la creazione delle nuove possibilità di alloggio “calmierato” agli studenti. Comunque, la presenza degli universitari ha già dato i suoi effetti. Numerosi sono sorti i locali in cui i giovani possono incontrarsi, consumare pasti e trascorrere le serate.

logo san francesco MODIFICATOA tirare le fila del dibattito è stato l’avv. Pino Frontera, curatore delle Serate conviviali con aperitivo, in collaborazione con la dott.ssa Teresa Cona – segretaria dell’Associazione, e il M° Luigi Cimino – membro del Consiglio direttivo. Il senso di questa Serata era quello di affermare che la nostra Associazione è una forza positiva per la parrocchia, la città e la regione. È qualcosa di diverso dal solito. Essa è libera dalle lobby del potere e dai partiti. È apartitica, ma appoggia quei politici onesti e giusti che s’impegnano verso una crescita sociale e culturale della città e del territorio. Un tempo i partiti si facevano carico dei problemi della società. Oggi sono a servizio dei «leaders». Un tempo i «leaders» erano sintesi di una comunità. Oggi si appropriano della comunità. Questa distorsione ci porta, quindi, a cercare nuove frontiere di confronto in modo da formare i nuovi quadri dirigenti. È urgente aprire una nuova stagione in questa terra che per troppo tempo si è trascinata molte zavorre: lobby del potere, la criminalità, la vittoria di un singolo e di un gruppo, l’abitudine di ragionare come individui e non come comunità cittadina.

Cittadini si nasce per mobilitare energie, per interessarsi di ciò che ci circonda, per formare all’impegno nelle istituzioni, per sviluppare iniziative civiche, per contribuire col dibattito e con le idee alla ripresa di un confronto costruttivo ancora sopito. Dall’impegno di ciascun cittadino nasce il cambiamento delle strutture sociali, economiche e politiche.

IMG_0519C’è da chiedersi se i cittadini credenti non dovrebbero mettere più energie nella creazione di comunità civile che vivono il più possibile secondo la Carta delle beatitudini. Incarnando valori diversi da quelli del solito benessere materiale, del successo, del prestigio, dell’acquisizione di ricchezze o della lotta politica, potrebbero diventare il lievito nella pasta della città e del suo «hinterland»: con poche risorse finanziarie e con pochi aggeggi elettronici, senza spreco e senza artificiali eccitanti, ma con maggiori capacità di relazioni semplici e piene d’amore, si può avere il cuore in festa e operare insieme perché il nostro quartiere, il nostro villaggio o la nostra città siano un luogo di maggior giustizia, pace e fraternità, creatività e crescita umana. Non cambierebbero subito le strutture politiche, ma i cuori e gli spiriti delle persone, facendo loro intravvedere una dimensione nuova dell’essere umano, quella dell’interiorizzazione, dell’amore, della meraviglia e della condivisione, quella in cui il debole e il povero, lunghi da essere scartati, sono al cuore della città. Se questo spirito comunitario si propaga realmente, cambiano anche le strutture. Esse sono lo specchio dei cuori, salvo, naturalmente, nel caso delle dittature e tirannie.

E’ stata una Serata di grande suggestione: tanta voglia di partecipazione e di cultura, e tante idee a confronto! A conclusione tutti hanno potuto gustare la pizza e i rustici. Un grazie speciale allo Staff tecnico (Ghenadi Cimino – audio service, e a Gabriele Milasi – aiuto audio service) e a tutti i sostenitori del Circolo.

Piotr Anzulewicz OFMConv

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IMG_0541IMG_0553IMG_0580IMG_0549Quale futuro (anni)




Concerto natalizio: una star con il sassofono

Sabato 19 dicembre abbiamo vissuto un evento di grande pathos, musicale e conviviale: nella chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, alle ore 19, il Concerto natalizioassoli di sassofono e in seguito, nel Salone «S. Elisabetta d’Ungheria», lo scambio di auguri di Natale e di Capodanno. È stato un evento molto intenso, promosso dall’Associazione «Circolo Culturale San Francesco» e patrocinato dal parroco della Parrocchia «Sacro Cuore», p. Ilari Scali, offerto in omaggio alla cittadinanza dei valori e della solidarietà, ormai in clima natalizio.

Assoli di sassofono (p. 1)Dopo un caloroso benvenuto rivolto dal presidente a coloro che hanno generosamente accolto l’invito a questa straordinaria serata, la dott.ssa Teresa Cona, segretaria del Circolo, ha brevemente ricordato gli ideali del Circolo e le sue attività. “Il Circolo – ha detto – è un’associazione nata il 15 febbraio 2012, come dono dei francescani – e in particolare del trio: p. Ilario Scali, p. Piotr Anzulewicz, che ne è ideatore e presidente, e p. Giorgio Tassone – alla comunità parrocchiale e civile in occasione della chiusura del giubileo d’oro della Parrocchia ‘Sacro Cuore’. Attualmente ne sono consiglieri: il maestro Luigi Cimino e l’avv. Peppino Frontera [e la segretaria]. Nel suo percorso, difficile e nello stesso tempo bello, il Circolo ha subito uno stato di ‘coma indotto’, ma, con il recupero dello Statuto originale, è ritornato alla vita il 27 ottobre 2013, a 27 anni dallo storico meeting di Assisi convocato da s. Giovanni Paolo II. Non è un’Onlus per cui sopravvive con le quote associative e piccole donazioni. Non è un gruppo parrocchiale, ma l’opera parrocchiale per eccellenza, e come tale reca la benedizione di mons. Vincenzo Bertolone, attraverso una pergamena. «L’esistenza del Circolo Culturale – scrive l’Arcivescovo – è un’occasione da non perdere e chi ha care le sorti della Parrocchia e della collettività civile non potrà lasciar cadere nel vuoto l’essenziale opportunità di impegno – pastorale e culturale – che questa iniziativa potrà dare». Ci auguriamo davvero che essa sia sostenuta con entusiasmo da molti parrocchiani e coloro che credono che la cultura, anche in piena recessione, sia uno importante ‘media’ nella promozione della società e appannaggio di tutti. Il Circolo, nel suo curriculum, ha diversi eventi, tra cui Conversazioni sanfrancescane e sacro-profane e Laboratorio di musica. Ogni venerdì alle ore 19.15, nel Salone «S. Elisabetta d’Ungheria», si tengono due iniziative rivolte a tutti: CineCircolo, cioè le proiezioni dei film con cinedibattito, e WikiCircolo, cioè le Serate conviviali con aperitivo. In cantiere sono nuove edizioni delle Serate conviviali e cinematografiche. Il Circolo gestisce il proprio Sito Internet: https://circoloculturalesanfrancesco.org/site, e la pagina di Facebook: www.facebook.com/circoloculturalesanfrancescocatanzaro/. Questa sera, in prossimità del Natale, insieme al Parroco, offre un concerto unico nella sua natura: uno strumento a fiato, «sassofono tenore», magistralmente suonato dal maestro Cimino che ci trascinerà, toccando i nostri cuori, verso il più intimo pensiero degli autori dei brani eseguiti in due parti”.

IMG_20151219_194819IMG_1405DSCF8328IMG_1401L’avv. Peppino Frontera ha presentato, quindi, il protagonista di questa serata e il suo repertorio, pubblicato da tempo sul Sito Web e riportato anche sulla brochure a disposizione dei presenti. Il maestro Luigi Cimino è sassofonista, arrangiatore-compositore, direttore del complesso bandistico «Giuseppe Cimino» di Cropani, docente di musica nelle scuole statali, allievo prediletto dei maestri: John LaPorta († 2004) – jazz clarinettista e sassofonista americano, Gil Evans († 1988) – arrangiatore, direttore d’orchestra, pianista, compositore e innovatore canadese nei campi del cool jazz, jazz modale e jazz elettrico, ed anche di Giorgio Gaslini († 2014) – compositore, direttore d’orchestra, pianista, uno tra i più prolifici jazzisti italiani, Franco Donatoni († 2000) – compositore e docente, Salvatore Caroleo (n. 1916) – rinomato maestro galianese, Giancarlo Gazzani (n. 1941) – arrangiatore, direttore di orchestre sinfoniche, presidente di esercitazioni orchestrali presso il Conservatorio di Torino.

Assoli di sassofono (p. 2)Accompagnato dai commoventi filmati musicali, proiettati da Ghenadi Cimino con aiuto del suo amico Gabriele, sul grande schermo collocato nel presbiterio, ha eseguito, nella prima parte, le celebri opere: l’Adagio di Tomaso Albinoni († 1751), la Vergine degli angeli di Giuseppe Verdi († 1901) e l’Ave Maria di Charles Gounod († 1893), e, nella seconda parte, le note Christmas Carols: Stille Nacht, White Christmas, Jingle Bells, Happy Christmas, Tu scendi dalle stelle. Tutti i brani erano stati previamente rielaborati e riarmonizzati nella loro struttura ed eseguiti egregiamente, in maniera improvvisata, destando un’estatica ammirazione e suscitando un meritato applauso. Il Parroco ha espresso verso il Maestro un particolare apprezzamento, a nome di tutti i presenti, tra cui addirittura alcuni di Palmi.

IMG_1506IMG_1518IMG_1458IMG_1411La festa musicale però non si è esaurita qui. In seguito, durante lo scambio di auguri e un rinfresco nel Salone «S. Elisabetta d’Ungheria», il Maestro ha eseguito canti natalizi tipici della terra calabrese, alcuni inediti. Grazie agli amici e ai soci del Circolo, sui tavoli c’erano vari tipi di dolci natalizi e di pietanze squisite per tutti. Un rinfresco raffinato e delizioso, con il brindisi in segno di un affettuoso augurio per il Natale e il nuovo Anno.

Piotr Anzulewicz OFMConv




Custodia del creato, Focolari, Circolo…

Custodia del creato: lunedì 1 settembre, capodanno ortodosso, si festeggia la 9ª Giornata per la custodia del creato dal tema: «Educare alla custodia del creato, per la salute dei nostri paesi e delle nostre città». È un’iniziativa voluta dalla Conferenza Episcopale Italiana in sintonia con le altre comunità ecclesiali europee che consiste in una giornata annuale dedicata a riaffermare l’importanza, anche per la fede, dell’ambientalismo con tutte le sue implicazioni etiche e sociali. «Se viene spezzata l’armonia creata dall’alleanza con Dio – leggiamo nel Messagio della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e da quella per l’ecumenismo e il dialogo –, si spezza anche l’armonia con la terra che langue, si diventa nemici versando sangue su sangue e il nostro cuore si chiude in paura reciproca, con falsità e violenza  (cfr. Os 4,2-3). L’alleanza resta così la categoria fondamentale della nostra fede, come ci insegna tutto il cammino della Bibbia: la fedeltà a Dio garantisce la reciproca fraternità e si fa ancora più dolce la bellezza del creato, in luminosa armonia con tutti gli esseri viventi. È quel giardino in cui Dio ha collocato l’uomo, fin dall’inizio, perché lo custodisse e lo lavorasse». Il Messaggio riporta quindi l’appello di Papa Francesco: «Come esseri umani, non siamo meri beneficiari, ma custodi delle altre creature. Mediante la nostra realtà corporea, Dio ci ha tanto strettamente uniti al mondo che ci circonda che la desertificazione del suolo è come una malattia per ciascuno e possiamo lamentare l’estinzione di una specie come fosse una mutilazione! Non lasciamo che al nostro passaggio rimangano segni di distruzione e di morte che colpiscono la nostra vita e le future generazioni» (Evangelii gaudium, 215).

Le Commissioni episcopali suggeriscono alle Chiese italiane, anche in vista del Convegno ecclesiale nazionale di Firenze 2015 attorno al nuovo umanesimo basato su Cristo, questi impegni: la coscienza di un impegno culturale, la denuncia davanti ai disastri e la rete di speranza nel futuro. «Chi ha tristemente inquinato – scrivono nel Messaggio – deve consapevolmente pagare riparando il male compiuto. In particolare va bloccata la criminalità che ha speculato sui rifiuti, seppellendoli e creando occasione di morte, distruggendo la salubrità dell’ambiente, ma anche le nostre piccole violazioni quotidiane vanno segnalate, quando siamo poco rispettosi delle regole ecologiche. (…) È importante che nessuno resti spettatore, ma tutti attori, vigilando con amore, pregando intensamente lo Spirito di Dio, che rinnova la faccia della terra e accrescendo la cultura ecologica. Matureremo così una vera cultura preventiva, trovando la forza per riparare le ferite in modo fecondo. Solo così, tramite questa rete, potremo andare alle radici profonde dei disastri sociali ed ecologici, superando la superficiale emozione del momento. Tanti nostri stili di vita vanno cambiati, per assumere la sobrietà come risposta autentica all’inquinamento e alla distruzione del creato. Del resto, una terra custodita è la prima fonte di lavoro per i giovani!» (per il testo integrale del Messaggio si veda http://www.chiesacattolica.it/cci_new/documenti_cei/2014-06/17-3/Messaggio%20Giornata%20custodia%20creato%202014.pdf).

La celebrazione della Giornata è oggi una delle iniziative ecumeniche più diffuse in Italia, insieme con la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani e la Giornata Mondiale di Preghiera. In molte realtà il coinvolgimento non è limitato alle Chiese e alle rispettive associazioni laicali di indirizzo ambientale: spesso sono coinvolte anche autorità civili, forze di polizia (in primo luogo il Corpo Forestale dello Stato) e associazioni ambientaliste di ispirazione laica. A livello locale si tengono momenti di approfondimento, di festa, di preghiera (ad Assisi, tra tante le iniziative in occasione di questa ricorrenza, c’è la 6ª edizione de «Il Sentiero di Francesco», pellegrinaggio a piedi di tre giorni da Assisi a Gubbio che ripercorre l’itinerario compiuto dal Santo assisano nell’inverno tra il 1206 e il 1207, dopo la rinuncia all’autorità paterna e alle ricchezze di famiglia).

Focolari: lunedì 1 settembre, al Centro Mariapoli di Castelgandolfo, vicino Roma, inizia l’Assemblea generale del Movimento dei Focolari, fondato nel 1943 come Opera di Maria da Chiara Lubich († 2008), con la partecipazione di circa 500 delegati da tutto il mondo, per formulare gli indirizzi di vita e di azione per i prossimi sei anni; il Movimento che ha come obiettivo l’unità fra i popoli, la fraternità universale, si sente fortemente interpellato a guardare ancora di più al mondo con le sue contraddizioni, piaghe e difficoltà, a mantenere ed approfondire l’unità dell’Opera e valorizzare l’importanza della formazione spirituale e culturale, sulla linea della spiritualità di comunione, affinché sia Gesù stesso, presente fra coloro che sono uniti nel suo nome (cfr. Mt 18, 20), a camminare per le strade per incontrare gli uomini e le donne di oggi; “andare fuori, insieme, preparati”.

Altri eventi e ricorrenze:

▪ lunedì 1 settembre: 75° anniversario dello scoppio della 2ª guerra mondiale con l’invasione tedesca della Polonia l’1 settembre 1939 (le prime bombe sparate dalla corazzata tedesca Schleswig-Holstein alle 4.45 sulla penisola di Westerplatte sul Mar Baltico, davanti a Danzica): l’evento tragico che trascinò 61 Paesi e costò la vita a 60 milioni di persone

▪ martedì 2 settembre: Laboratorio musicale a cura del «Circolo Culturale San Francesco», nel Salone di S. Elisabetta d’Ungheria, a lato destro della chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido (ore 18.15)

▪ mercoledì 3 settembre: s. Gregorio Magno († 604), monaco, papa e dottore della Chiesa, organizzatore della vita monastica e liturgica, patrono dei musicisti, cantanti e papi; inviò s. Agostino († 604), monaco romano, ed altri 40 monaci ad evangelizzare l’Inghilterra (a. 597)

giovedì 4 settembre: s. Rosalia († 1160), chiamata ‘Santuzza’, vergine eremita sul Monte Pellegrino, patrona di Palermo, e s. Rosa da Viterbo († 1251/52), terziaria francescana, patrona della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, patrona della città e compatrona della diocesi

venerdì 5 settembre: b. Madre Teresa di Calcutta († 1997), religiosa macedone (Agnese Gonhxa B.), dedita all’assistenza ai più derelitti, in India e nel mondo, fondatrice delle Missionarie e dei Missionari della Carità, proclamata beata da Papa Giovanni Paolo II nel 2003

▪ giovedì e venerdì 4-5 settembre: adorazione eucaristica (ore 18-19)

Papa Francesco: domenica 31 agosto, come ogni domenica e nelle principali festività liturgiche, Papa Francesco recita con i pellegrini, riuniti in Piazza S. Pietro in Vaticano, la preghiera mariana dell’Angelus Domini, e pronuncia, prima e dopo di questa preghiera, una breve riflessione (ore 12-12.30); lunedì 1 settembre riprende la celebrazione dell’Eucaristia alla presenza dei gruppi di fedeli nella cappella della Casa S. Marta in Vaticano (ore 7) e mercoledì 3 settembre incontra gruppi di fedeli e pellegrini in occasione dell’Udienza generale per la catechesi (ore 10.25-12.00).

Augurio: ci raggiunga il vivido augurio di giorni vissuti nella contemplazione delle verità che Cristo ci ha voluto rivelare nel brano di Vangelo: «Se qualcuno vuol venire con me, smetta di pensare a se stesso, prenda su di sé tutto l’amore di cui è capace e mi segua. Chi pensa soltanto a salvare la propria vita, scegliendo solo se stesso e quanto gli conviene nella vita presente, la perderà; chi invece è pronto a dare la propria vita per me, la ritroverà» (cfr. Mt 16,24-25).

Piotr Anzulewicz OFMConv




Laboratorio musicale 2014

Docente: M° Luigi Cimino

Durata: un anno con una lezione a cadenza settimanale pomeridiana

Orario provvisorio: tutti i martedì dalle ore 19 alle 20

Frequenza aperta a tutti gli appassionati di musica, a partire dai 6 anni di età

Obiettivi

  • Supportare le formazioni esistenti sul territorio: gruppi corali, gruppi orchestrali, scuole di musica, musica nella scuola
  • Aiutare l’uomo a superare la crisi sociale, culturale, morale, finanziaria, di fede ecc., attraverso la musica, la preghiera, il pensare in positivo
  • Formare musicisti e divulgare l’arte musicale
  • Formare gruppi musicali (per es. banda musicale, gruppi di musica leggera, piccole formazioni classiche)

Descrizione

  1. Teoria, solfeggio (chiave di violino e setticlavio), canto: coinciso ed efficace, contiene tutto quello che serve per una preparazione degli allievi solida e completa, necessaria per il proseguimento degli studi nei licei musicali, ai trienni accademici del Conservatorio, nei gruppi corali, nelle formazioni di vario genere ecc. Ogni argomento è sviluppato in modo chiaro, sintetico e di facile comprensione.
  2. Ear Training (educazione alla percezione musicale): ritmo, melodia e armonia verranno affrontati ciascuno in maniera distinta, ma sempre posti in relazione tra loro per una comprensione globale del linguaggio musicale. L’approccio sarà graduale e progressivo, fondato sull’ascolto e la comparazione uditiva e consolidato da attività ed esercizi per verificare il livello di apprendimento. Il corso, agile e sintetico fornirà all’allievo gli elementi costitutivi del linguaggio musicale e le chiavi d’accesso per un ascolto attivo e consapevole.
  3. Vita, opere e stile dei musicisti più importanti: un compito alquanto complesso e articolato proprio perché bisogna abbracciare stili, personalità, periodi musicali di eterogenea estrazione geografica, storica e culturale. Da Orfeo, Omero, Pitagora a Bach, Brahms , Mozart, Vivaldi, Beethoven, Verdi, Debussy ecc.. Discussioni sul canto gregoriano e la sua importanza, sulla storia del melodramma italiano, sui musicisti contemporanei e jazz internazionale. Ascolto di musica inerente.
  4. Storia degli strumenti musicali più usati: legni, ottoni, corde, percussioni, aria, elettrici, accessori, intonazione, regolazione e manutenzione dello strumento. Breve storia dello strumento e della sua famiglia. Strumentisti più famosi. Impostazione. Punto di partenza per prendere confidenza con lo strumento musicale rendendo lo studio più avvincente per abituarsi a suonare in duo o in ensemble.
  5. Studio dello strumento prescelto: corretta impostazione sullo strumento, esercizi preparatori di lettura, studi su scale musicali, lettura della musica, tecniche particolari, improvvisazione sequenziale e libera.

Possibilità di riproporre il prossimo anno un corso di 2° livello.

Francesco d’Assisi, amante della musica e della poesia sin dalla più giovane età, non smise mai di mettere le sue doti artistiche al servizio dell’Altissimo, divenendo il giullare di Dio.
Ci auguriamo che anche per noi la musica, esperienza di ascolto e di comunione fra strumenti, voci e stili diversi, possa diventare uno spazio e un luogo efficace per farci capaci dell’altro e dell’Altro.

Per le iscrizioni e le ulteriori informazioni rivolgersi alla Segreteria del Circolo:
Tel: +39 320 86 61 284
Fax: 0961 33 266
E-mail: contatti@circoloculturalesanfrancesco.org