In carreggiata, finalmente!
Venerdì 1 ottobre, Amici, ci rimetteremo in careggiata. Dopo un «annus horribilis» della pandemia passeremo ad un «annus possibilis» della post-pandemia, un anno di possibilità, di opportunità, di rinascita.
Già adesso abbiamo due regali da farvi, ovvero il Laboratorio musicale (clicca qui) e la 9ª edizione del Wiki– e CineCircolo, con cui torneremo a stare finalmente insieme, ri-costruendo un ‘noi’, una comunità, una famiglia, una fraternità, sempre più grande, più solidale, più inclusiva, invitando tutti a stringere alleanze educative dentro e fuori le nostre comunità, a tessere e vivere le relazioni educative nella chiave della prossimità, con e per i nostri territori. Il nostro essere insieme potrà generare processi virtuosi di scambio, di conoscenza, di lettura delle necessità e delle sofferenze di quanti sono svantaggiati e scartati, sopravvissuti all’ecatombe del mare, ammassati davanti ai muri delle frontiere, sfollati e rifugiati nei campi, denutriti e mutilati, senza medicine e assistenza.
La dimensione esperienziale caratterizzerà la nuova edizione dal filo conduttore: «Sfida educativa in un mondo di emergenze planetarie/per immagini», valorizzando una via di educazione che privilegia “il fare insieme”, la partecipazione attiva, il coinvolgimento proattivo, ascoltandosi e formandosi vicendevolmente. In quest’ottica, la co-educazione valorizzerà ancora di più la forza del camminare insieme e del raccontarsi a vicenda affinché i più piccoli imparino dai più grandi e i grandi si lascino sorprendere dai piccoli. Ogni età ha un tesoro prezioso da condividere con gli altri. Nella condivisione il bene si arricchisce, si moltiplica, contagia e attrae, di generazione in generazione, alla bellezza del dono di sé, in una relazione educativa di prossimità vera, fruttuosa, incarnata nell’oggi e tesa al domani.
Il nostro metodo educativo avrà un fulcro nella corresponsabilità. L’educazione non è impresa di singoli, ma di «un intero villaggio». Con le basi solide cercheremo di essere portatori di proposte costruttive ed accompagnare gli altri nel cammino di crescita, suscitando in loro l’entusiasmo e il desiderio di vivere da protagonisti. Ci educheremo alla cultura della cura per l’altro, alla prossimità tra pari e quindi alla reciprocità, prendendo le mosse da due comportamenti fondamentali: ascolto e attenzione. Viviamo nella società delle tecnologie che ci riempiono di notizie, ma spesso ci nascondono le verità e ci allontanano dalle persone e dai loro problemi, dolori e gioie. Sappiamo molto degli altri, ma non li conosciamo davvero: i loro veri problemi non li sentiamo come nostri. E così che ogni giorno diventiamo più soli e più egoisti. Abbiamo un’eccellente «teoria dell’azione comunicativa» (J. Habermas), ma non la vera comunicazione, quella non manipolata. Ogni giorno ci comprendiamo di meno e comunichiamo di meno. Abbiamo in abbondanza “informazione”, ma ci manca “comunicazione”, quella che ci rende più trasparenti. E’ venuto meno “l’impegno a relazionarsi diretto a favore del cicaleccio della Rete, che sovente sfocia in odio sociale, attraverso termini coniati ad hoc, come ‘invasori’, ‘nemici’, ‘parassiti’. La differenza la possiamo fare noi, filtrando la falsa informazione ed essendo ponte di qualità per allargare le coscienze ristrette, ricercare l’attendibilità della fonte, veicolare notizie verificate: non vale il ‘sentito dire’ nei bar, nei supermercati, sul piazzale della chiesa o per la strada.
Siamo consapevoli che il nostro impegno sarà determinante solo se insieme ci educhiamo e ci costituiamo in un ‘noi’ generativo che possa coinvolgere sempre di più tutti gli attori sociali e culturali delle nostre comunità. Se riusciremo a convertire la nostra forma di vita, potremo essere compagni e discepoli in cammino di crescita, uomini e donne di speranza, e riusciremo ad offrire a tutti una fraternità educante rigenerata e nuovamente generativa, in cui ciascuno abbia l’opportunità di essere riconosciuto per la propria dignità e peculiarità.
Il Patto globale per l’educazione («Global Compact on Education») – lanciato da Papa Francesco il 12 settembre 2019, insieme all’appuntamento fissato per il 14 maggio 2020, ma a causa della diffusione del Covid-19 rinviato e realizzato finalmente il 15 ottobre 2020 in un incontro virtuale, aperto a tutti, con un videomessaggio del Pontefice, insieme a testimonianze ed esperienze internazionali – ci sprona ad «unire gli sforzi per generare un cambiamento di mentalità su scala planetaria, affinché l’educazione sia creatrice di fratellanza, pace e giustizia». Ci sentiamo spronati in primis a educarci «all’appartenenza alla stessa famiglia umana», a investire nella cultura dell’incontro, a «fare rete» con altre realtà ecclesiali e ‘laiche’, a costruire tantissime alleanze che abbiano lo stile della fraternità e dell’amicizia sociale, nella consapevolezza che «cambiando l’educazione si può cambiare il mondo». Da soli non si arriva da nessuno parte. Solo innestandosi nel solco tracciato dalla nostra civiltà euro-atlantica e mettendo insieme la passione, il desiderio, le esperienze, allontanando il rischio dell’autoreferenzialità e valorizzando le diversità, potremo essere incisivi nella nostra realtà.
«Nell’educazione – afferma Papa Francesco – abita il seme della speranza: una speranza di pace e di giustizia; una speranza di bellezza e di bontà; una speranza di armonia sociale». Ci dice che «occorre formare persone capaci di ricostruire, riannondare, ricucire i legami interrotti con la memoria e con la speranza del futuro» in questa società digitalizzata e iperconnessa, travolta e marcata dal Covid-19. Aderiamo, perciò, anche noi, con convinzione ed entusiasmo, al progetto di una alleanza che trasformi l’umanità in un villaggio educativo. Vogliamo anche noi generare – a partire dagli svantaggiati e scartati – un’umanità fraterna, riconciliata, inclusiva, che abbia a cuore ciò che è bello, vero e buono.
Auspichiamo che il nostro percorso, che si muoverà nell’Anno «Famiglia Amoris Laetitia», dedicato alla bellezza e alla gioia dell’amore familiare, e si concluderà il 24 giugno 2022, due giorni prima del 10° Incontro Mondiale delle Famiglie a Roma, possa rivelarsi generativo, creativo, arricchente e trainante.
Le nostre Serate conviviali (17) e cinematografiche (17), che si terranno ogni venerdì, dalle ore 19.15, presso la chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, potranno essere rilanciate online, sul Sito Web e sulla Pagina social del Circolo, e condivise anche al di fuori della nostra realtà, certi che conoscere quanto di bello, nobile e profondo la nostra Associazione vive sul territorio possa essere un prezioso patrimonio per quanti si sentono partecipi del percorso avviato da Papa Francesco con il lancio del Patto globale per l’educazione.
Amici, il regalo che potete farci è sempre lo stesso: sceglierci.
Piotr Anzulewicz OFMConv
a nome dello Staff
Catanzaro Lido, 5 settembre 2021