«Io lo vedrò»

La solennità di Tutti i Santi, celebrata ieri, si riverbera nella commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti di oggi. Una continuità che ci fornisce la chiave interpretativa: condividendo la gioia dei santi, con fede-speranza ci si sofferma sull’ultimo tratto del nostro cammino terrestre: la morte, intesa non come un brutale assalto dall’esterno, una terrificante distruzione o interruzione del filo della vita, una gravissima sciagura o disgrazia senza rimedio, una violenta privazione delle proprie potenzialità, ma come una possibilità della consegna radicale di noi stessi nelle mani di Dio-Amore, un compimento dell’amore vissuto durante la vita, un transito dalla vita segnata dalla finitezza-caducità-provvisorietà-apparenza alla vita vera, piena, eterna, duratura, senza corruzione, precarietà e fine, un evento dell’incontro con la bellezza del Signore della beatitudine, felicità, pace.

Francesco morenteÈ una notizia buona, meglio: straordinaria, che il Cristo risorto ci offre anche nel momento più impegnativo, cruciale e misterioso del nostro percorso: la morte, che frate Francesco d’Assisi definiva «nostra sora corporale da la quale nullu homo vivente po’ skappare» (Cantico delle creature, v. 12). Questa notizia ci riempie di speranza. La nostra vita è allora una caccia al tesoro: l’eterno. Non possiamo sbagliare l’obiettivo e la strada e giocare male la nostra libertà, essere ciechi e sordi, impreparati e inconsapevoli. Ci viene dato un tempo, anche quello supplementare, per imparare… Avanzando, nella vita e negli anni, possiamo renderci conto che non siamo stati pensati e chiamati all’esistenza per stare in questo mondo, ma che la nostra meta è il «Dio vivente». Noi siamo “la sua gloria”: siamo la sua gioia quando ci creava e saremo la sua felicità quando potrà accoglierci presso di sé, nel momento della nostra morte. Siamo immortali fin dal giorno del nostro concepimento!

Ora siamo in cammino. Anno dopo anno, si fa largo il pensiero della morte, come “fine dello stato di peregrinazione” e cessazione del tempo delle decisioni. Ce lo ricorda anche un saluto: «Memento mori» – Ricordati che devi morire. Sì, questa memoria della morte, e soprattutto della nostra morte personale, è un’esperienza pedagogica, e non è un esercizio macabro o spettacolo tragicomico dell’incoerenza umana, come taluni intendono! Mentre cresce in noi questa esperienza di accompagnamento alla morte, la luce della fede nel Signore risorto ci sostiene e ci aiuta a guardare oltre l’orizzonte mondano, per posare il nostro sguardo sull’orizzonte di Dio. È guardando al di là del visibile che riceviamo la luce e la forza di vivere nel mondo senza perdere la speranza.

Cmentarz na Rossie (Matka i serce syna)Il nostro sguardo posato in Dio ci fa scorgere che tanti amici e parenti già vivono in lui. Poco per volta avanzando nella vita abbiamo più amici, parenti e conoscenti al di là della morte che al di qua, dove ci troviamo ancora noi. È un grande dono continuare a incontrare i nostri defunti in Dio e a sentire la loro intercessione orante per noi, ma soprattutto oggi è un dono la preghiera per loro, perché la misericordia e compassione di Dio abbia pietà di tutti: «di questi che sono nella Grande Tribolazione ed anche dei distruttori che – disse ieri Papa Francesco al Cimitero romano del Verano – si impadronisco di tutto, si credono dio, devastano la vita, le culture, i valori e scartano i poveri che chiedono pane». La nostra preghiera per loro è parte integrale della nostra fede che ci fa credere che la Chiesa, quella peregrinante e quella gloriosa, è un corpo solo in Cristo vivo, risorto dai morti. Tantissimi sono già partecipi di quella gloriosa, uniti irreversibilmente a lui, nel cielo, al cospetto di Dio, ma ci siamo anche noi, in cammino, in attesa di essere «rapiti» nel «giorno senza tramonto».

Oggi siamo invitati a pregare per tutti i fedeli defunti: quelli del passato, come dell’oggi, di ogni cultura, popolo, religione e nazione, quelli di tutte le guerre e di tutte le violenze, morti sulle strade, negli ospedali, nelle case, nelle piccole e grandi città, nel mare e nel deserto, mentre cercavano una vita più degna; per tutti i morti, senza esclusione di nessuno, affinché il Signore della vita doni loro la vita in pienezza, senza più fatica e dolore, senza più croci e calvari, senza il «pungiglione della morte» (1 Cor 15,56). Attraverso l’intercessione di Maria, Nostra Signora del Suffragio, chiediamo al Signore di accoglierli tutti nel suo amore e di comunicare a ciascuno la pienezza della sua vita, e se non basta chiudere un occhio, speriamo che ne chiuda due… Questa preghiera, simbolo di fede, ci unisce insieme. È commovente pensare che un giorno qualcuno di loro pregherà per noi, quando avremo solcato la soglia della morte e saremo entrati nella vita eterna.

Sole (Francesco)La loro commemorazione ci invita anche a fare memoria di ciò che siamo e di ciò che saremo, quando «tutti riuniti in Cristo», finalmente potremo dire con le parole del biblico Giobbe, uomo di mirabile pazienza e santità, «retto e timorato di Dio» (Gb 1,1; 2,3): «Dopo che questa mia pelle sarà strappata via, senza la mia carne, vedrò Dio. Io lo vedrò, io stesso, i miei occhi lo contempleranno e non un altro» (ivi, 19,26-27), felicità senza limiti, vita nella sua massima concentrazione, amore nella sua abissale intensità. Sia così davvero per tutti! Nessuno vada perduto. Tutti siano trasformati nella fornace dell’Amore di Dio. Ed ogni istante di noi – immerso nella sua misericordia – profumi di vita in pienezza.

Schede della settimana (2-9 novembre)

◊ Domenica 2 novembre: Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti. Siamo invitati a pregare per tutti i morti: quelli del passato, come dell’oggi, di ogni cultura, popolo, religione e nazione, quelli di tutte le guerre e di tutte le violenze, morti sulle strade, negli ospedali, nelle case, nelle piccole e grandi città, nel mare o nel deserto, senza esclusione di nessuno, affinché il Signore della vita doni loro la vita in pienezza, senza più fatica e dolore, senza più croci e calvari, senza il «pungiglione della morte» (1 Cor 15,56). Li «commemoriamo» celebrando per loro e con loro il «memoriale della nostra salvezza», la Pasqua del Signore, che attira ogni vita nel presente eterno del suo amore, dove nulla di noi va perduto. – Ci sintonizziamo su Tv 2000, visibile sul canale digitale terrestre 28, o sul Vatican Player (http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_E78IJEOT) con Papa Francesco che alle ore 12, in Piazza S. Pietro a Roma, recita l’Angelus e alle ore 18 scende nelle Grotte Vaticane per un momento di preghiera silenziosa per i sommi pontefici defunti.

▪ Lunedì 3 novembre: S. Martino de Porres († 1639), peruviano, figlio di un “conquistatore” spagnolo e di una donna nera, fratello cooperatore dell’Ordine dei Predicatori, fondatore di un collegio per istruire i bambini poveri: il primo del Nuovo Mondo, canonizzato nel 1962 da Giovanni XXIII come il primo santo di colore della Chiesa cattolica e proclamato nel 1966 da Paolo VI patrono dei barbieri e dei parrucchieri e, in Perù, della giustizia sociale. – Nella basilica di S. Pietro in Vaticano, Messa di Papa Francesco in suffragio dei cardinali e vescovi defunti nel corso dell’anno (ore 11.30-).

▪ Martedì 4 novembre: S. Carlo Borromeo († 1584), vescovo di Milano, uomo della preghiera, delle lacrime e della penitenza intesa come appassionata partecipazione alle sofferenze di Cristo, al suo entrare nel peccato del mondo: disobbedienza, ribellione, rifiuto, logica del tornaconto… (in modo speciale pensiamo, oltre al nostro Arcivescovo, a Papa Francesco, intrepido e noncurante di sé, che accoglie tutti e con coraggio e franchezza annuncia la verità del Vangelo: la logica della gratuità/dell’amore gratuito, disinteressato, oblativo).

▪ Mercoledì 5 novembre: Commemorazione di Tutti i Defunti dell’Ordine serafico. Una giornata di particolare preghiera per il suffragio di tutti i confratelli (frati e terziari), consorelle (monache, suore e terziarie), parenti, amici e benefattori defunti, scomparsi nel corso dell’anno. Sono i defunti “di famiglia” (a tutti ci lega un vincolo di carità, di ricordo, di affetto. A tutti, e non solo a quelli di loro che abbiamo conosciuto e amato, ci rendiamo vicini con il nostro pensiero). – A Roma, udienza generale di Papa Francesco con i pellegrini convenuti in Piazza S. Pietro (ore 10.30-12).

▪ Giovedì 6 novembre: S. Leonardo di Limoges († ca. 545), abate francese, eremita, uno dei santi più venerati in Europa, soprattutto all’epoca della 1ª Crociata, molto raffigurato nell’arte, patrono dei carcerati, fabbricanti di catene, di fermagli, fibbie ecc., invocato per i parti difficili, mali di testa e malattie dei bambini, contro la grandine ed i banditi (a lui si rivolgono anche gli obesi). – Ritiro del Clero dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace. – Adorazione eucaristica parrocchiale del 1° giovedì del mese (ore 17-18).

▪ Venerdì 7 novembre: A Echternach, nel territorio dell’odierno Lussemburgo, deposizione di s. Villibrordo († 739), di origine inglese, vescovo di Utrecht, apostolo della Frisia (i Paesi Bassi, compresi Lussemburgo e Fiandre), fondatore di numerose sedi episcopali e monasteri. – A Padova, s. Prosdocimo (II sec.), protovescovo e patrono di questa città euganea, probabile evangelizzatore di tutta la Venezia occidentale, inviato dallo stesso s. Pietro (la più bella immagine del Santo venne dipinta da un padovano, il grande quattrocentista Andrea Mantegna). – Adorazione eucaristica parrocchiale del 1° venerdì del mese (ore 17-18).

▪ Sabato 8 novembre: B. Giovanni Duns Scoto († 1308), francescano scozzese, famoso per acume, sottigliezza d’ingegno e di pietà nelle scuole di Canterbury, Oxford, Parigi e Colonia, chiamato “Dottore sottile”, beatificato nel 1993 da Giovanni Paolo II e definito da lui «cantore del Verbo incarnato e difensore dell’immacolata concezione di Maria» (nel primo caso, Duns Scoto avanzò un pensiero “sorprendente”: Cristo – disse – «si sarebbe fatto uomo anche se l’umanità non avesse peccato»; nel secondo caso, asserì che per Maria agì la «redenzione preventiva»: la Madre, cioè, fu il «capolavoro» della redenzione operata dal Figlio e per questo fu «preservata dal peccato originale»; il 7 luglio 2010 Benedetto XVI ha dedicato a lui la catechesi dell’udienza nell’Aula Paolo VI in Vaticano).

◊ Domenica 9 novembre: Dedicazione della basilica di S. Giovanni in Laterano, cattedrale del Papa, chiesa “madre e capo di tutte le chiese dell’Urbe e dell’orbe”, la prima in assoluto di tutte le chiese del mondo ad essere pubblicamente consacrata, dal papa Silvestro il 9 novembre 324, col nome di basilica del Santo Salvatore (nel corso del sec. XII, per via del suo battistero, che è il più antico di Roma, fu dedicata a s. Giovanni Battista; donde la sua corrente denominazione di basilica di S. Giovanni in Laterano; per più di 10 secoli, i papi ebbero la loro residenza nelle sue vicinanze e fra le sue mura si tennero 250 Concili, di cui 5 ecumenici; semidistrutta dagli incendi, dalle guerre e dall’abbandono, venne ricostruita sotto il pontificato di Benedetto XIII e di nuovo consacrata nel 1726; per tutti i cristiani, reduci dalle “catacombe”, essa fu il luogo dove finalmente potevano adorare e onorare pubblicamente Cristo Salvatore del mondo). – Giornata di Ringraziamento per i frutti del lavoro umano. – 25° anniversario della caduta del «Muro di Berlino» (1989), avvenimento simbolo di nuovi rapporti fra i popoli. – A Roma, in Piazza S. Pietro, la preghiera dell’Angelus guidata da Papa Francesco (ore 12).

Amici, siamo ormai entrati nel vivo del mese di novembre, in cui siamo invitati a intraprendere un vero e proprio «pellegrinaggio», personale e comunitario, spirituale e comportamentale, pastorale e dottrinale, nella conoscenza della Parola di Dio nell’impegno della carità, in attesa di essere «rapiti» nel «giorno senza tramonto»: «pienezza dell’amore e delle buone opere» (Benedetto XVI).

Piotr Anzulewicz OFMConv




Dal «Corpus Domini» ai Ss. Pietro e Paolo

 

# Domenica 22 giugno ricorre la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (Corpus Domini). Alle ore 18.30 avremo modo di venerare la presenza adorabile di Gesù Redentore in mezzo a noi per le vie e tra le case di Catanzaro Lido. La processione eucaristica interparrocchiale partirà dalla chiesa «Sacro Cuore»  dopo la s. Messa delle ore 18 e, proseguendo in Viale Crotone, arriverà alla chiesa «S. Maria di Porto Salvo.

> Se la vivremo con intensità, sentiremo di dover fare nostra la causa di Dio e dell’uomo sposata da Gesù sino al dono totale di sé e riceveremo energie straordinarie per portare il nostro contributo al rinnovamento della collettività, alla sua liberazione da tutto ciò che la abbrutisce, alla riconduzione di tutti al bene comune percorrendo l’arduo sentiero del bene, con spirito fraterno e solidale, sino a lasciarci “spezzare” il corpo e “dissanguare” per gli altri, come lui, Cristo, l’«Uomo per gli altri», il “Pro-esistente”, l’“Esistente per gli altri”

> Ci accompagneranno i santi del giorno: Tommaso Moro († 1535), umanista, scrittore e cancelliere del regno inglese, martire, patrono degli statisti, dei governanti e dei politici; Giovanni Fisher († 1535), umanista e teologo, cancelliere dell’Università di Cambridge, vescovo di Rochester e cardinale, martire; Paolino di Nola († 431), vescovo italiano, di origine francese, pastore della carità, cantore della bellezza del Dio incarnato, crocifisso e risorto («Per me l’unica arte è la fede, e Cristo la mia poesia»: Carme XX 32), crocevia di spiriti eletti: Martino di Tours, Ambrogio, Gerolamo e Agostino, patrono dei suonatori di campane, o campanari (a lui è attribuita, per convenzione, l’invenzione delle campane come oggetto utilizzato in ambito ecclesiastico); tutti e tre famigliari di Gesù

## Martedì 24 giugno ricorre la solennità della Natività di s. Giovanni Battista, precursore del Messia: ne annunciò la venuta pubblica e ne preparò il cammino, dandone testimonianza fino al martirio; modello dei missionari. – ♪ Alle ore 18.15 continua il Laboratorio musicale, svolto dal M° Luigi Cimino e promosso dal Circolo Culturale San Francesco

### Giovedì 26 giugno – memoria liturgica di s. Josemaría Escrivá de Balaguer († 1975), presbitero spagnolo, fondatore della Società sacerdotale della Santa Croce e dell’Opus Dei, un’istituzione della Chiesa che promuove fra cristiani di tutte le condizioni sociali una vita coerente con la fede in mezzo al mondo attraverso la santificazione delle opere quotidiane: il lavoro, la cultura, la vita familiare, canonizzato nel 2002 da  Papa Giovanni Paolo II – vi sarà l’adorazione eucaristica (ore 18-19) per le intenzioni del Papa, per la Chiesa, per il mondo, per il clero e per le vocazioni sacerdotali. È anche la 18ª Giornata Internazionale contro il Consumo di Droga: sono circa 200 milioni le persone che almeno una volta l’anno utilizzano droghe illegali e di questi 25 milioni sono considerati tossicodipendenti, generando un commercio illegale di miliardi di Euro: 24 solo in Italia (200 mila le vittime di overdose evitabili ogni anno), e la Giornata Internazionale a Sostegno delle Vittime di Tortura (ONU, 1997), una data tristemente attuale se si considera che, nonostante la Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti, ancora metà della popolazione mondiale vive sotto governi che continuano ad applicare la tortura come mezzo di coercizione, interrogatorio e manipolazione

#### Venerdì 27 giugno si celebra come solennità il Sacratissimo Cuore di Gesù. – Per le ore 18 il Circolo invita gli interessati all’ultima Conversazione pubblica, la 20ª della prima edizione, sul tema: «Circolo Culturale San Francesco: luogo dell’incontro… sguardo prospettico – senza solidarietà non c’è futuro», nel Salone «S. Elisabetta d’Ungheria» al lato destro della chiesa «Sacro Cuore»

##### Sabato 28 giugno si commemora il Cuore Immacolato della B. V. Maria

######Domenica 29 giugno festeggiamo ss. Pietro e Paolo (solennità), apostoli, missionari e fondatori della Chiesa di Roma e di altri luoghi, martirizzati a Roma sotto l’imperatore Nerone (+64-67 ca.). È anche la Giornata per la Carità del Papa. Le offerte, raccolte durante le ss. Messe, saranno interamente devolute per questa finalità

♪ Si ricorda che dal 16 giugno è cambiato l’orario delle ss. Messe per i mesi estivi (luglio-metà settembre): nei giorni feriali la s. Messa delle ore 18.30 è stata spostata alle ore 19 e nell’orario domenicale e festivo è stata soppressa la s. Messa delle ore 11.30 e quella delle ore 18.30 spostata alle ore 19

 Cari Amici, auguri di buona solennità del Corpus Domini e di serena settimana, con l’esaltante e consolante consapevolezza che Gesù il Cristo è accanto a noi, ogni giorno, ogni istante, col suo corpo glorioso e trasfigurato in carne non più deperibile: nostra futura inimmaginabile condizione esistenziale. Il suo corpo non è solo sull’altare dell’Eucaristia. Il suo corpo è anche sull’altare dei poveri, piccoli, forestieri, ammalati, anziani, disabili. Che possiamo tutti diventare ciò che riceviamo: Corpo spezzato e sangue versato di Cristo per loro. «Davvero la vocazione di ciascuno di noi è quella di essere, insieme a Gesù, pane spezzato per la vita del mondo» (Benedetto XVI, Sacramentum caritatis, n. 88). Gesù ci coinvolge nel dinamismo della sua donazione. Il senso compiuto della nostra esistenza è costituito dal dono totale di noi stessi

(pa)




Laboratorio di giornalismo 2014/2015

In risposta all’invito di Papa Francesco, contenuto nel suo primo Messaggio per la 48ª Giornata delle Comunicazioni Sociali dal titolo: «Comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro», che si celebrerà il 1 giugno, il «Circolo Culturale San Francesco» di Catanzaro Lido e l’Osservatorio nazionale indipendente sulle politiche dell’Unione europea «Qui Europa» organizzano e realizzano il laboratorio di giornalismo 2014/2015.

Si tratta di un Workshop (dall’inglese “laboratorio”) che vuole esplorare il potenziale della comunicazione, nel mondo sempre collegato e in rete, per farci sentire più prossimi gli uni gli altri. La cultura dell’incontro «richiede che siamo disposti non soltanto a dare, ma anche a ricevere dagli altri»: l’altro può aiutare me a capire meglio. In questo i media, e Internet in particolare, avendo tra le coordinate il messaggio evangelico, possono offrirci «maggiori possibilità d’incontro e di solidarietà fra tutti».

La comunicazione è una sfida appassionante che tuttavia comporta «energie fresche e un’immaginazione nuova», intensità e creatività. Non si può affidare la comunicazione ad una routine meccanica, da ufficio stampa, che si ferma solo a comunicare delle frasi. L’immaginazione cristiana – grazie all’immagine del Buon Samaritano – è in grado di plasmare e di dare forma ad una comunicazione che significa anche un modo di aprirsi al mondo, di inserirsi nel dialogo con gli uomini e le donne di oggi e di comprenderne le attese, le speranze e i dubbi. Ci troviamo immersi in una sorta di “carovana solidale” o circolare. Arroccarsi dentro idee personali, o tradizioni linguistiche e partitiche, significa impedire la fluidità di comunicazione. «La Rete digitale – afferma con forza Papa Francesco – può essere un luogo ricco di unione e di umanità, non una rete di fili e di cavi». I fili e i cavi, se vogliamo, ci aiutano ovviamente, anzi, devono aiutarci – è questa la vocazione della Rete – ad essere più uniti e ad avere una comunicazione più diretta, in grado di superare le barriere e gli ostacoli. C’è una visione profetica della Rete: la Rete è intesa come dono di Dio agli uomini, perché grazie ad essa gli uomini possono essere più uniti e insieme incamminarsi verso la verità.

Obiettivi formativi

Il laboratorio – corso gratuito continuativo – si propone dunque di fornire conoscenze e tecniche necessarie per capire le nuove realtà della Rete, di utilizzare nuovi strumenti di comunicazione, di acquisire tutte le competenze relative all’attività giornalistica e alla realizzazione e gestione di un giornale cartaceo e Web, in un’ottica valoriale, non solo materiale.

Il Workshop si prefigge altresì di avviare alla professione quanti volessero iniziare una collaborazione ed un’esperienza concreta presso la Redazione dell’Osservatorio nazionale indipendente sulle politiche dell’Unione europea «Qui Europa» che a fine corso elargirà una borsa di studio ai cinque migliori studenti dando loro la possibilità di acquisire il tesserino di giornalista pubblicista e di avviare una collaborazione concreta col giornale.

Destinatari

Il laboratorio è rivolto a ragazzi, aspiranti giornalisti e a chi ha intenzione di lavorare nel mondo della comunicazione o vuole approfondire le dinamiche del giornalismo.

Organizzazione didattica

I seminari si terranno ogni giovedì dalle ore 17 alle 19 nel Salone «S. Elisabetta d’Ungheria» situato al lato destro della chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido. Ogni venerdì (ore 18.30–21) ci sarà eventualmente la possibilità di continuare la formazione partecipando alle Conversazioni di pubblico interesse su importanti questioni di attualità, che si tengono nello stesso Salone, e ai quali è invitata tutta la cittadinanza e tutto il Corpo docente degli Istituti scolastici.

Iscrizione

Per iscriversi basta inviare una mail di conferma all’indirizzo infounicz.europa@gmail.com e comunicare il nominativo alla Presidenza che provvederà a redigere un elenco degli studenti interessati.

Papa Francesco, “comunicatore globale”, ha capovolto lo stile di comunicazione del papato. La sua comunicazione è dialogo, colloquio, giustizia, sincerità, annuncio di fraternità. Il suo è un messaggio universale, rivolto soprattutto alle periferie esistenziali del mondo. I suoi viaggi nazionali e internazionali: Lampedusa, Rio de Janeiro, Cagliari, Assisi, testimoniano questa forza comunicativa che ha il sapore dello straordinario.

La comunicazione in sé, come la conosciamo oggi, ha anche un precursore: Francesco d’Assisi. Il suo carisma da comunicatore ha reso possibile la diffusione della fratellanza umana, universale e cosmica. La grande forza comunicativa trovò nella parola uno degli strumenti più efficaci, facendo suo il concetto latino di «communico»: mettere in comune, rendere partecipe, condividere, scopo principe di una comunicazione che diventa anche comunione con tutto il creato. Frate Francesco – dice il suo primo biografo, fra Tommaso da Celano – aveva fatto di tutto il suo corpo una lingua, senza disdegnare “il gesto” come elemento comunicativo (ad esempio il bacio al lebbroso: Test., vv. 1-2: FF 110). Nel mondo della comunicazione è importante anche l’ascolto. L’Assisiate era un grande ascoltatore, oltre che oratore. Egli amava ascoltare il prossimo, faceva tesoro delle esperienze altrui, accoglieva tutti. Desiderava che tutti potessero coesistere allo stesso livello, mischiandosi ai poveri e ai ricchi e trovando il linguaggio per accedere al loro cuore, passando dalla predicazione nelle chiese alla predicazione nelle piazze.

L’era della globalizzazione impone che la comunicazione possa arrivare nei più remoti angoli del mondo reale, ma altrettanto necessario giungere «negli ambiti creati dalle nuove tecnologie, nelle reti sociali, per far emergere una presenza (…) che ascolta, dialoga, incoraggia» (Papa Francesco). Ciascuno di noi dovrebbe accogliere la sfida di testimoniare i valori in cui crede, la propria identità cristiana, il proprio vissuto culturale, espressi con un nuovo linguaggio, per giungere alla condivisione.

P. Piotr Anzulewicz OFMConv, Presidente del «Circolo Culturale San Francesco»

Dott. Sergio Basile, Direttore del quotidiano «Qui Europa» e Vicepresidente del «Circolo Culturale San Francesco»

5 febbraio 2014, memoria di s. Agata († c. 251), vergine e martire, patrona dei fonditori di campane, dei pompieri e delle donne con il tumore al seno, protettrice tra l’altro di San Marino e di Malta, ma è Catania il centro più folcloristico e religioso del suo culto




Conversazioni – I edizione

Carissimo/a, in certe stagioni della vita è urgente trovare qualcuno che ascolti e dedichi tempo per l’incontro, il dialogo, il cammino con te…  Eccoci una possibilità.

 

• Conversazioni sanfrancescane

A cura di Piotr Anzulewicz OFMConv

1. Francesco, il rivoluzionario di Gesù, può scombussolarci? (Video a cura di Silvano Vinceti)

2. Perché osare riscoprire Francesco come progetto di vita? Un “povero”, arricchito dall’amore umile di Dio, da ricircolare? (Da Assisi il tenore del futurohttp://youtu.be/VVylkD6SVuM)

3. Francesco, in cammino verso un’etica dell’ospitalità. È possibile una relazione ospitale, armonica, rispettosa con il proprio corpo, con gli altri e con le cose, rispettando la ricchezza della diversità? (Fra Alessandro: Pater Nosterhttp://youtu.be/9WAbpbVMulE)

4. Perché per Francesco la povertà è così importante? Economia del dono e della giustizia (Nella tua storia il donohttp://youtu.be/2w3mqrBFQmM)

5. Francesco può servire da ispirazione e da segno profetico per un’umanità riconciliata, pacifica e rispettosa del creato? L’utopia della fratellanza universale e dell’ecologia planetaria. Da lupo feroce a “frate lupo” (Fra Alessandro: Fratello Sole, Sorella Lunahttp://youtu.be/fxqVVy0nJYQ)

6. Francesco, la pazzia dell’incontro con i “lebbrosi” di oggi? Solidarietà con i diversi/ultimi/poveri per il loro riscatto (Con il cuore nel nome di Francescohttp://youtu.be/r8TVm6_g4v0)

7. Chiesa di Francesco: popolo di pellegrini incamminati verso l’assoluto del Regno (Papa Francesco: Nessuno è inutile nella Chiesahttp://youtu.be/xaDE8VzFaJQ)

8. Quanto i giovani possono essere “vicini” o “lontani” dallo spirito di Francesco? (Papa Francesco: Abbiate il coraggio di scelte duraturehttp://youtu.be/Zv4d_xGGyZE)

9. Lavoro, finanze ed identità nella logica sanfrancescana del dono (Fra Alessandro: Panis Angelicushttp://youtu.be/tufbM2TJoBs)

10. Francesco e la donna: una provocazione salutare. Jacopa dei Sette Soli e Chiara: il femminile votato al Vangelo e chiamato a “insegnare l’amore” (Benedetto XVI: S. Chiara donna moderna nel Medioevohttp://youtu.be/F4lh1y2roHo; Papa Francesco: Donne hanno ruolo fondamentale nel cammino della fedehttp://youtu.be/djggrnnMrhg)

 

• Conversazioni sacro-profane

A cura di Dr. Sergio Basile, economista, direttore del quotidiano online «Qui Europa», vicedirettore del Circolo

1. Il mito, il rito e il simbolo, costanti del sacro, studiati da Julien Ries, possono aiutare l’uomo di oggi nella sua risposta di fede? (Francesco Celestino OFMConv, Custode provinciale di Calabria)

2. Iperimmigrazione (Origini e strategie)

3. Siria e guerra in Medio Oriente: non chiamatele missioni di pace

4. MES: la dittatura europea e la debitocrazia. Sistema Target 2 e predominio industriale tedesco sull’Eurozona (Video: I demoni del denaro)

5. Sistema bancario, moneta e sovranità monetaria rubata: dietro la crisi, truffa dell’Eurozona. Le rivoluzionarie teorie del prof. Giacinto Auriti

6. La storia non raccontata: falsificazioni storiche e luoghi comuni da sfatare. Il piano Dullas e le guerre mondiali

7. Illuminati e nuovo ordine mondiale: il piano per ridurre i commensali nel pianeta Terra. Osservazioni dell’allora card. Joseph Ratzinger e Prefazione al libro del prof. mons. Michel Schooyans

8. Musica e messaggi subliminali: come l’élite mondialista controlla i giovani

9. Troika: come BCE, Commissione Ue e FMI rubano la sovranità agli Stati e li annientano con le loro politiche debitocratiche e iperliberiste. Due casi emblematici: Romania e Grecia

10. Chiesa oggi: la lotta tra modernisti e tradizionalisti e gli attacchi della Massoneria internazionale (Testimonianza di Padre Gabriele Amorth)

 

Dove?

Nella Sede del «Circolo Culturale San Francesco»

al lato destro della chiesa «Sacro Cuore»

Viale Crotone, 55 – Catanzaro Lido

 

Quando?

Tutti i venerdì, dalle ore 18.30, a partire dal 10 gennaio 2014

Non ci sono soluzioni magiche e ricette preconfezionate. C’è solo il desiderio di incontrarci e confrontarci, dialogare e camminare insieme. Se vuoi, puoi offrirti questo dono.

Che Francesco e Chiara ci accompagnino e incoraggino in questa difficile ‘impresa’, fucina d’incontri significativi tra persone giovani e mature. Sia per noi, questa speranza input ad andare avanti, senza scoraggiarci per le eventuali difficoltà iniziali, consapevoli che questa Parrocchia ha urgente necessità di un punto di aggregazione sia per i giovani che per gli adulti. La Madre divina, suo Figlio e Francesco ci accompagnino e sorreggano in tale impresa!

Ti aspettiamo.

Staff




Laboratorio musicale 2014

Docente: M° Luigi Cimino

Durata: un anno con una lezione a cadenza settimanale pomeridiana

Orario provvisorio: tutti i martedì dalle ore 19 alle 20

Frequenza aperta a tutti gli appassionati di musica, a partire dai 6 anni di età

Obiettivi

  • Supportare le formazioni esistenti sul territorio: gruppi corali, gruppi orchestrali, scuole di musica, musica nella scuola
  • Aiutare l’uomo a superare la crisi sociale, culturale, morale, finanziaria, di fede ecc., attraverso la musica, la preghiera, il pensare in positivo
  • Formare musicisti e divulgare l’arte musicale
  • Formare gruppi musicali (per es. banda musicale, gruppi di musica leggera, piccole formazioni classiche)

Descrizione

  1. Teoria, solfeggio (chiave di violino e setticlavio), canto: coinciso ed efficace, contiene tutto quello che serve per una preparazione degli allievi solida e completa, necessaria per il proseguimento degli studi nei licei musicali, ai trienni accademici del Conservatorio, nei gruppi corali, nelle formazioni di vario genere ecc. Ogni argomento è sviluppato in modo chiaro, sintetico e di facile comprensione.
  2. Ear Training (educazione alla percezione musicale): ritmo, melodia e armonia verranno affrontati ciascuno in maniera distinta, ma sempre posti in relazione tra loro per una comprensione globale del linguaggio musicale. L’approccio sarà graduale e progressivo, fondato sull’ascolto e la comparazione uditiva e consolidato da attività ed esercizi per verificare il livello di apprendimento. Il corso, agile e sintetico fornirà all’allievo gli elementi costitutivi del linguaggio musicale e le chiavi d’accesso per un ascolto attivo e consapevole.
  3. Vita, opere e stile dei musicisti più importanti: un compito alquanto complesso e articolato proprio perché bisogna abbracciare stili, personalità, periodi musicali di eterogenea estrazione geografica, storica e culturale. Da Orfeo, Omero, Pitagora a Bach, Brahms , Mozart, Vivaldi, Beethoven, Verdi, Debussy ecc.. Discussioni sul canto gregoriano e la sua importanza, sulla storia del melodramma italiano, sui musicisti contemporanei e jazz internazionale. Ascolto di musica inerente.
  4. Storia degli strumenti musicali più usati: legni, ottoni, corde, percussioni, aria, elettrici, accessori, intonazione, regolazione e manutenzione dello strumento. Breve storia dello strumento e della sua famiglia. Strumentisti più famosi. Impostazione. Punto di partenza per prendere confidenza con lo strumento musicale rendendo lo studio più avvincente per abituarsi a suonare in duo o in ensemble.
  5. Studio dello strumento prescelto: corretta impostazione sullo strumento, esercizi preparatori di lettura, studi su scale musicali, lettura della musica, tecniche particolari, improvvisazione sequenziale e libera.

Possibilità di riproporre il prossimo anno un corso di 2° livello.

Francesco d’Assisi, amante della musica e della poesia sin dalla più giovane età, non smise mai di mettere le sue doti artistiche al servizio dell’Altissimo, divenendo il giullare di Dio.
Ci auguriamo che anche per noi la musica, esperienza di ascolto e di comunione fra strumenti, voci e stili diversi, possa diventare uno spazio e un luogo efficace per farci capaci dell’altro e dell’Altro.

Per le iscrizioni e le ulteriori informazioni rivolgersi alla Segreteria del Circolo:
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