WikiCircolo 2017: proteggere il creato per difendere l’uomo

◊  Con la 4ª edizione, il WikiCircolo – la sezione del Circolo Culturale San Francesco – intraprende un nuovo itinerario e gli assegna il motto: L’uomo e sua «sorella» e «madre» terra. Rinnovando l’ideale del Circolo: «la cultura e la cura dell’altro», si ispira all’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco e alla preghiera-inno Cantico delle creature di frate Francesco. Entrambi gli scritti parlano della nostra casa comune, la terra. Nessuno può non intenerirsi davanti alla sua bellezza − questa magnificenza sta tutta nei loro titoli − e nessuno può restare indifferente di fronte alla sua sfiguratezza. La panoramica del Pontefice è «gioiosa e insieme drammatica». Mentre il medievale Laudato si’ del Poverello costituisce un cantico universale «ante litteram», quello del Pontefice esprime un’ode globalizzata dal design innovativo: spazia dagli aborigeni australiani, religiosamente attaccati alle loro terre, ai migranti sub-sahariani, sradicati e in fuga, dalla guerra e dall’effetto serra. Una monografia che tocca ogni aspetto, a partire da quello che sta accadendo all’ambiente, alla denuncia accorata delle disparità e delle iniquità, fino all’indicazioni di alcune linee di orientamento e di azione. Un vettore ecologico che riduce la velocità e scala le marce fino ad arrestarsi e arretrare, qualora necessario: «Non basta conciliare, in una via di mezzo, la cura per la natura con la rendita finanziaria, o la conservazione dell’ambiente con il progresso.  (…) le vie di mezzo sono solo un piccolo ritardo nel disastro» (n. 194). Diversamente dalla guerra fredda, che immobilizzava e congelava, ma in fondo conservava il mondo in freezer, impedendogli di sprigionare le propria energia, la guerra commerciale lo surriscalda, lo spoglia e lo squaglia, materialmente. Così l’essenza dell’uomo si vaporizza, come in un remake di Terminator, nell’immagine più visionaria dell’enciclica, per sfuggire al dominio delle macchine: «L’autentica umanità sembra abitare quasi impercettibilmente in mezzo alla civiltà tecnologica, come la nebbia che filtra sotto una porta chiusa». Porta chiusa, ma finale aperto che richiede una “conversione” (n. 216), una “riconnessione” tra l’uomo e il creato, una mobilitazione di tutti, un movimento globale di opinione che , nell’interesse dell’umanità, prenda in mano le iniquità, fino a generare un’onda che costringa chi ha più potere a mettere in atto tutte le iniziative per cambiare rotta. E’ il momento che l’appello alla custodia dell’ambiente e alla cura di tutti, specialmente dei bambini, dei vecchi, dei fragili, non serva soltanto a riflettere sulla nostra condizione, bensì che ci faccia agire, dal locale al globale, senza esitazione.

◊  I temi delle Serate conviviali con aperitivo, proposte per questa edizione, sono tutti da “abitare”, configurare, delimitare. Tutti ne possono essere protagonisti, relatori, referenti, tutori. La sfida, in tale prospettiva, alza di parecchio l’asticella fino a domandare: “Che genere di mondo vogliamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi?”. Le risposte finora elaborate non sono univoche, categoriche e definitive, e pendolano tra opportunità affascinanti e limiti avviluppanti. Tale incertezza ci mantiene nell’itineranza dell’ascolto, e questo è già un potente punto di contatto con frate Francesco. Insieme con lui incontreremo per strada fratelli e sorelle che da volontari ci offriranno dati e prospettive su cui riflettere e da cui ripartire con consapevolezze più scaltrite e più profonde, senza pregiudizi da “apocalittici” o “integrati”. Con loro potremo scoprire e scegliere anche inedite rotte di senso e nuovi approcci al creato e alla vita in un «humus» culturale e socio-economico, descritto dal sociologo Z. Bauman, con l’icastica e ormai percolante  metafora della società liquida, amebica, orfana di certezze assolute, dimentica di aspetti solidi e sodi, mediati dalla tradizione. Forse la fraternità universale praticata da Francesco potrà ricevere una inedita spinta. Speriamoci con tutto il cuore.


L’uomo e sua «sorella» e «madre» terra

Serate conviviali

con aperitivo

4ª edizione

Giorno: un venerdì sì e un venerdì no

Ora: 18.45

Luogo: Salone «S. Elisabetta d’Ungheria» presso la chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido

Calendario degli incontri

 

  1. Ve 20 gen 2017 − Frate Francesco e il suo Cantico delle creature

«Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa» (v. 9: FF 263) [https://youtu.be/9hAH1O6FLBghttps://www.youtube.com/watch?v=AFkfu_a5f_E]

  1. Ve 3 feb 2017 − Papa Francesco e il suo Laudato si’

«O Dio (…), risana la nostra vita, affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo, affinché seminiamo bellezza e non inquinamento e distruzione» (Laudato si’, n. 246)

  1. Ve 17 feb 2017 − Il creato: “dominarlo” e sfruttarlo o custodirlo e rispettarlo? La sapienza di grandi racconti biblici

«È importante leggere i testi biblici nel loro contesto, con una giusta ermeneutica, e ricordare che essi ci invitano a “coltivare e custodire” il giardino del mondo (cfr. Gen 2,15). Mentre “coltivare” significa arare o lavorare un terreno, “custodire” vuol dire proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare» (Laudato si’, n. 67)

  1. Ve 3 mar 2017 − Laudato si’: i gemiti della sorella terra “oppressa e devastata” e i gemiti degli “abbandonati e maltrattati” del mondo

«Fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c’è la nostra oppressa e devastata terra, che “geme e soffre le doglie del parto” (Rm 8,22)» (Laudato si’, n. 2). «O Dio dei poveri, aiutaci a riscattare gli abbandonati e i dimenticati di questa terra che tanto valgono ai tuoi occhi»  (Laudato si’, n. 246)

  1. Ve 17 mar 2017 − Laudato si’: il degrado ambientale e la “riconnessione” tra l’uomo e il creato

«Ognuno si penta del proprio modo di maltrattare il pianeta», perché «un crimine contro la natura è un crimine contro noi stessi e un peccato contro Dio» (Laudato si’, n. 8)

  1. Ve 31 mar 2017 − Laudato si’: il «no» all’ideologia consumeristica e il «sì» alla cultura della sobrietà e della condivisione

«Dal momento che il mercato tende a creare un meccanismo consumistico compulsivo per piazzare i suoi prodotti, le persone finiscono con l’essere travolte dal vortice degli acquisti e delle spese superflue. Il consumismo ossessivo è il riflesso soggettivo del paradigma tecno-economico» (Laudato si’, n. 203)

  1. Ve 21 apr 2017 − Laudato si’: il «no» all’ingiustizia sociale e il «sì» alla solidarietà intragenerazionale

«Ricordiamo i poveri di oggi, che hanno pochi anni da vivere su questa terra e non possono continuare ad aspettare. Perciò, “oltre alla leale solidarietà intergenerazionale, occorre reiterare l’urgente necessità morale di una rinnovata solidarietà intragenerazionale”» (Laudato si’, n. 162)

  1. Ve 5 mag 2017 − Laudato si’: il diritto di tutti e per tutti all’acqua e al cibo

«Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa negare ad essi il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità» (Laudato si’, n. 30). «Sappiamo che si spreca approssimativamente un terzo degli alimenti che si producono, e “il cibo che si butta via è come se lo si rubasse dalla mensa del povero”» (Laudato si’, n. 50)

  1. Ve 19 mag 2017 − Laudato si’: l’eco-migranti e la cultura dell’accoglienza e della solidarietà

«E’ tragico l’aumento dei migranti che fuggono la miseria aggravata dal degrado ambientale, i quali non sono riconosciuti come rifugiati nelle convenzioni internazionali e portano il peso della propria vita abbandonata senza alcuna tutela normativa. (…) La mancanza di reazioni di fronte a questi drammi dei nostri fratelli e sorelle è un segno della perdita di quel senso di responsabilità per i nostri simili su cui si fonda ogni società civile» (Laudato si’, n. 25)

  1. Ve 9 giu 2017 − Laudato si’: l’«ecologia integrale» – educare all’alleanza tra l’umanità e l’ambiente

«È molto nobile assumere il compito di avere cura del creato con piccole azioni quotidiane, ed è meraviglioso che l’educazione sia capace di motivarle fino a dar forma ad uno stile di vita. L’educazione alla responsabilità ambientale può incoraggiare vari comportamenti che hanno un’incidenza diretta e importante nella cura per l’ambiente, come evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili, e così via» (Laudato si’, n. 211)

  1. Ve 23 giu 2017 − Custodi del creato e degli altri: Francesco di Paola (https://youtu.be/OSC-vakdQQE) ed Elena Aiello (https://youtu.be/0bqLi-b0BQ8)

«Ci sono educatori capaci di reimpostare gli itinerari pedagogici di un’etica ecologica, in modo che aiutino effettivamente a crescere nella solidarietà, nella responsabilità e nella cura basata sulla compassione» (Laudato si’, n. 210)

Ve 30 giu 2017 − «Messa della Terra» (Earth Messa) per cantare la bellezza della creazione (oltre a stili musicali, anche la pittura paesaggistica e i versi degli animali: l’ululato del lupo di Gubbio o il canto della cicala)

Piotr Anzulewicz OFMConv e Staff




CineCircolo 2017: custodire il creato e l’altro

►  La 4ª edizione del CineCircolo, in programma dal 13 gennaio al 16 giugno 2017, si tinge di verde, con le pellicole attente alle tematiche ambientali. «“Sorella” e “madre” terra per immagini»: sarà questo il filo conduttore sul quale si misureranno le 11 pellicole in rassegna, ma anche su cui si svilupperanno dibattiti, scambi, riflessioni, in un contesto che rappacifica l’uomo con se stesso e con il creato. E’, infatti, nell’armonia e nella bellezza della natura, inneggiate da frate Francesco nella sua preghiera-inno Cantico di frate Sole (o il Cantico delle creature), che è più facile intravvedere i lineamenti di un Dio che, incarnandosi, non solo ha scelto di assumere la nostra natura umana, ma anche di imprimere in noi i suoi lineamenti; lineamenti che abbiamo il compito di intravvedere nel volto dell’altro e custodire. Di qui parte quell’ecologia integrale di cui ci parla papa Francesco nella sua enciclica Laudato sì’.

►  La particolarità dell’attuale edizione, ideata e promossa dal Circolo Culturale San Francesco, è che, appunto, si ispira, all’enciclica di Papa Francesco e alla preghiera-inno di frate Francesco, ed è in linea con la 4ª edizione del WikiCircolo dal motto: «L’uomo e sua “sorella” e “madre” terra».

►  Il «leitmotiv» delle due nuove edizioni, cinematografiche e conviviali, è anche in ideale sintonia con lo spirito del Circolo: «diffondere cultura e prendersi cura dell’altro, all’insegna del dialogo, dell’accoglienza, della fraternità», e con il tema scelto da papa Francesco per la 51ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (28 maggio 2017): «”Non temere, perché io sono con te” (Is 43,5). Comunicare speranza e fiducia nel nostro tempo». E’ un invito a raccontare la storia della terra e le storie degli uomini e delle donne secondo la logica della ‘buona notizia’. Ed è quello che cercheremo di fare anche noi ogni venerdì, raccontando o proiettando storie positive e propositive, di bene, di vero e di bello. In tal modo ci proponiamo di trasmettere ottimismo e fiducia, in un tempo caratterizzato dall’amplificazione, enfatizzazione, spettacolarizzazione e banalizzazione della paura, dell’incertezza e del sospetto.

«Non temere, perché io sono con te» vorremo tradurre così: “Nel mare magnum della comunicazione, io sono in mezzo a voi, ma non come Uno che vi giudica, bensì come Uno che vi sostiene. Per questo, non temete le burrascose vicende umane e le catastrofiche pressioni che vi forniscono i media. Non temete il mondo dell’informazione perché ad esso dovete avvicinarvi con responsabilità e con acume, non come creduloni imbottiti di buonismo, ma come credenti adulti che hanno gli occhi aperti sulle realtà umane e sociali”.

►  L’impianto della 4ª edizione cinematografica rimane lo stesso: ritmato da proiezioni serali con la parallela organizzazione di spazi di musica, di dibattito e di riflessione sull’uomo postmoderno, un modo per riportarlo a non avere un rapporto strumentale ed utilitaristico nei confronti del creato e degli altri. In questo percorso, egli è portato a prendere coscienza del volto dell’attuale crisi ambientale e della sofferenza degli esclusi, sino a dimenticare anche il proprio volto.

►  «La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune − leggiamo nella Laudato si’ − comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare. Il Creatore non ci abbandona, non fa mai marcia indietro nel suo progetto di amore, non si pente di averci creato» (n. 13). Di fronte al repentino deterioramento ecologico e alle crescenti miserie dei più poveri, non a caso, papa Francesco ha deciso di riprendere, nel suo incisivo appello globale, le parole di frate Francesco, esempio del legame indissolubile tra amore per la natura, cura del più debole, impegno per la società e la pace.

►  Un’edizione imperdibile e godibilissima. Abbiamo una ‘buona notizia’ da raccontare, perché fiduciosi e speranzosi contempliamo l’orizzonte sognato e vissuto dal Poverello d’Assisi nel suo Cantico di frate Sole.

“Sorella” e “madre” terra

per immagini

Serate cinematografiche con dibattito

4ª edizione

Giorno: un venerdì sì e un venerdì no

Ora: 18.45

Luogo: Salone «S. Elisabetta d’Ungheria» presso la chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido

Calendario delle proiezioni

  1. Ve 13 gen 2017 − Il sogno di Francesco

Regia: Renaud Fely e Arnaud Louvet. Genere: Biografico, storico. Anno: 2016. Durata: 88′.

Trama: Assisi, 1209. Francesco ha appena subito il rifiuto da parte di Innocenzo III di approvare la prima versione della Regola, che metterebbe i fratelli al riparo dalle minacce che gravano su di essi. Intorno a lui, tra i compagni della prima ora, l’amico fraterno Elia da Cortona guida il difficile dialogo tra la confraternita e il Papato: per ottenere il riconoscimento dell’Ordine, Elia cerca di convincere Francesco della necessità di abbandonare l’intransigenza dimostrata finora, accettando di redigere una nuova Regola, ma che cosa resterebbe del sogno di Francesco? La loro amicizia riuscirà a resistere al confronto tra gli ideali e i compromessi necessari?

  1. Ve 27 gen 2017 − Laudato si’: l’enciclica di Papa Francesco raccontata per immagini

Regia: Gruppo ambientalista brasiliano Observatório do Clima. Durata: 153′.

Trama: Ci mancava solo il Papa in versione Rocky Balboa (il personaggio cinematografico ideato ed interpretato dall’attore-regista Sylvester Stallone) che combatte contro perfidi sfruttatori delle risorse naturali del pianeta per salvare il creato. Nel film Papa Francesco viene presentato come «un uomo gentile, un santo, un uomo con agganci molto importanti», un uomo per cui è arrivato il momento di «fare i conti» con il male che sfrutta il pianeta a suon di tiri di boxe e calci volanti. Per chi inquina e manipola il creato non c’è misericordia né perdono, perché «la natura non perdona mai: se le dai uno schiaffo, lei te lo restituisce».

  1. Ve 10 feb 2017 − Le quattro volte

Regia: Michelangelo Frammartino. Genere: Drammatico. Anno: 2009. Durata: 88′.

Trama: Un vecchio pastore ammalato conduce con fatica le sue capre al pascolo sui monti della Calabria. La cura che ogni sera beve è data dalla terra argillosa che una donna gli consegna nella sagrestia della chiesa dopo averla benedetta ed incartata in una striscia di giornale. Una carpetta nasce e con fatica muove i suoi primi passi nella vita. Una sacra rappresentazione della Passione di Cristo percorre la via centrale del paese. Un albero della cuccagna viene issato. Il tempo scorre. Frammartino, a sette anni di distanza da Il dono, torna a leggere e a proporci il volto antico della Calabria. È un film che si immerge nella natura incontaminata dei monti calabresi. Sembra quasi di compiere un sacrilegio quando, dinnanzi a tanta pulizia e profondità estetica e ad una così alta sensibilità di osservazione. Ci si chiede cioè se in questo mondo arcaico la modernità si sia fermata ai mezzi di trasporto e se il tempo si dia fermato non consentendo l’arrivo di Internet…

  1. Ve 24 feb 2017 − Aspromonte

Regia: Edy Krissane. Genere: Commedia. Anno: 2012. Durata: 78′

Trama: L’imprenditore brianzolo Torquato Boatti, per realizzare l’affare immobiliare della sua vita, ha bisogno della firma del fratello musicista Marco, cointestatario, con il quale non corre buon sangue. Torquato, alla ricerca del fratello, scopre che questi si trova in Aspromonte con la sua band per un tour musicale e lo raggiunge. I due si incontrano e litigano, dopodiché Torquato cerca di rivedere il fratello, ma sembra che sia scomparso. A questo punto, dopo una minaccia trovata nella stanza del suo albergo, Boatti si convince che suo fratello sia stato rapito. Parte così con una jeep ed una guida del Corpo forestale dello Stato percorrendo in lungo ed in largo l’Aspromonte, dove si scontra con una realtà complessa e per lui incomprensibile. Scopre un mondo a lui ignoto, una natura incantata, antichi mestieri e lingue che alla fine lo portano a condividere la scelta del fratello misteriosamente scomparso.

  1. Ve 10 mar 2017 − Forza maggiore

Regia: Rubén Ostlund. Genere: Drammatico. Anno: 2014. Durata: 118′.

Trama: Una famiglia svedese − Tomas, sua moglie e i loro due figli − è in vacanza per una “settimana bianca” sulle Alpi francesi. Il luogo è splendido e il clima è favorevole, ma improvvisamente, durante un pranzo in un ristorante di montagna, una valanga travolge ogni cosa. I commensali fuggono in tutte le direzioni, anche Tomas, il capofamiglia, preso dal panico, abbandonando la moglie ed entrambi figli… Presentato al Festival di Cannes 2014 nella sezione «Un Certain Regard».

  1. Ve 24 mar 2017 − Il grande silenzio

Regia: Philip Gröning. Genere: Documentario. Anno: 2005. Durata: 164′.

Trama: La vita all’interno della grande Chartreuse, il monastero nelle Alpi francesi, dove vivono i monaci certosini con la loro Regola suprema che prevede il distacco più assoluto dal mondo. Durante il documento i luoghi si intervallano con stop-immagini (alberi, prati, foglie, orto, acqua, tetti e monti vicini) di libera natura e di voci assorbite. Un intorno adunato in poche cose, dove il villaggio vicino e la strada di passaggio diventano confini innaturali e sembianze di segni sospesi: alcuni uomini e pochi ragazzi sono lì a giocare, forse a dire tanto…, ma il cerchio arriva per poco perché il silenzio s’adombra e la vita ricuce ciò che lo spirito certosino da lontano vuole amare con coraggio e forza.

  1. Ve 7 apr 2017 − Racconto calabrese

Regia: Renato Pagliuso. Genere: Drammatico. Anno: 2016. Durata: 90′.

Trama: Pasquale torna nel suo paese d’origine in Calabria dopo che il vizio del gioco lo ha allontanato dalla famiglia e lo ha reso un uomo solo e schivo. Nicola Gaffuri è un uomo ingiustamente calunniato senza essersi mai potuto chiarire con la sua unica figlia, Concetta. Lo strano e misterioso incontro tra i due porterà Pasquale e il suo amico Lino in un viaggio “on the road” alla ricerca della ragazza per ricongiungerla al padre e alla sua terra e trovare il modo di perdonare loro stessi.

  1. Ve 28 apr 2017 − Per amore dell’acqua

Regia: Irena Salina. Genere: Documentario. Anno: 2008. Durata: 93′.

Trama: Un’originale e coinvolgente indagine su uno dei temi ambientali più dibattuti e complessi: la cosiddetta “crisi dell’acqua”, la risorsa più preziosa in pericolo, divenuta un’industria globale da 400 miliardi di dollari, la terza dopo l’elettricità e il petrolio. il film tratta il problema idrico “da varie angolazioni: l’inquinamento e la commercializzazione dell’acqua negli Stati Uniti, l’accessibilità dell’acqua per le popolazioni povere all’estero, le conseguenti questioni legate ai diritti umani e i ben noti aspetti spirituali dell’acqua”. Una delle prime scene del film mostra una frase del poeta britannico W. H. Auden: «Migliaia sono vissuti senza amore, non uno senza acqua». Il documentario si appoggia su affermazioni di questo genere, poco dopo afferma: ogni anno due milioni di persone muoiono di malattie causate da carenza di acqua pulita. Una di queste malattie è il colera. La mancanza d’acqua stermina più dell’AIDS o delle guerre.  Lo spettatore viene dunque colpito sia da dati sorprendenti, sia da musiche suggestive che accompagnano riprese panoramiche di cascate, di laghi, ma anche di fiumi di sangue. Inoltre nel documentario-inchiesta vengono intervistati 18 attivisti ed esperti quali fisici, ingegneri, scienziati, avvocati, autori ed ecologisti.

  1. Ve 12 mag 2017 − Una scomoda verità

Regia: Davis Guggenheim. Genere: Documentario. Anno: 2006. Durata: 100′.

Trama: Il film offre uno sguardo appassionato e d’ispirazione alla fervente crociata di un uomo che cerca di fermare l’implacabile avanzata del riscaldamento globale smascherando i miti e i fraintendimenti che lo circondano. Quest’uomo è il vicepresidente Al Gore, che alla vigilia della sconfitta alle elezioni del 2000, ha cambiato il corso della sua vita per mettersi in trincea, con uno sforzo incondizionato per aiutare a salvare il pianeta da cambiamenti irrevocabili. Oscar 2007 al miglior documentario e per la miglior canzone originale.

  1. Ve 26 mag 2017 − Gli invisibili

Regia: Oren Moverman. Genere: Drammatico. Anno: 2014. Durata: 120′.

Trama: George è un uomo disperato. La vita sembra essersi dimenticata di lui. Senza un posto dove andare, si ritrova alla deriva tra le strade inospitali di New York City. Fallite tutte le possibilità di trovare un alloggio, cerca rifugio al Bellevue Hospital, il più grande centro di accoglienza per senzatetto di Manhattan. George entra in contatto con la crudele realtà degli emarginati. L’amicizia con uno degli ospiti del centro gli restituisce la speranza di poter ricostruire il difficile rapporto con la figlia che non vede da molti anni.

  1. Ve 16 giu 2017 − La terra dei santi

Regia: Fernando Muraca. Genere: Drammatico. Anno: 2015. Durata: 80′

Trama: Valeria è un magistrato viene dal nord e crede nella giustizia. Assunta è una vedova di un soldato di ‘ndrangheta. Non è mai uscita dalla sua terra e gli unici legami che riconosce sono quelli della famiglia. Per lei la vendetta è un diritto e non aver paura del sangue un dovere; e per dovere che è costretta a sposare suo cognato Nando, come già successo a sua sorella Caterina, moglie del boss latitante Alfredo Raso in guerra con la cosca del Macrì. Vittoria ha un obiettivo: scardinare quel sistema patriarcale che sta alla base della più influente organizzazione criminale del mondo. Per vincere la sua battaglia dovrà togliere, a tutte le madri che mandano a morire i propri figli, la patria potestà. Assunta ha rinunciato alla sua libertà e alla sua vita per proteggere i figli, ma sarà costretta a vedere oltre quella gabbia che l’ha intrappolata altre quella terra di sangue, un tempo nota come la Terra dei santi.

◊ Ve 30 giu 2017 − «Messa della Terra» (Earth Messa) per cantare la bellezza della creazione (oltre a stili musicali, anche la pittura paesaggistica e i versi degli animali: l’ululato del lupo di Gubbio o il canto della cicala)

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