Tantissime le eccellenze calabresi, e Colacino…

9ª Serata (II) - ColacinoÈ stata allegra la 9ª Serata conviviale con aperitivo, dal titolo: «Catanzaro ed oltre: personaggi che lasciarono un segno», ideata nell’ambito della 2ª edizione del WikiCircolo, collocata all’interno del Giubileo della Misericordia e aperta a tutti, la 58ª di seguito, a partire  dal 10 gennaio 2014, senza contare gli altri eventi ed iniziative. L’ha resa effervescente la partecipazione straordinaria di Enzo Colacino, attore teatrale e regista, comico e cabarettista catanzarese, invitato «ad hoc». L’evento si è svolto venerdì 27 maggio, nel Salone «S. Elisabetta di Ungheria» al lato destro della chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido.

PitagoraCassiodoroTommaso CampanellaLa dott.ssa Teresa Cona, segretaria del Circolo, dopo aver rivolto il saluto di benvenuto ai numerosi partecipanti, sopraggiunti per la Serata, ha accennato ad alcune eccellenze calabresi che hanno lasciato un segno indelebile o una traccia decisiva nel tessuto sociale, culturale e religioso della Calabria: Pitagora († 495 a.C.), Flavio Magno Aurelio Cassiodoro Senatore († 580), Francesco di Paola († 1507), Bernardino Telesio († 1588), Tommaso Campanella († 1639), Mattia Preti († 1699). È stato doveroso segnalare anche il portale «CalabriaOnLine» con la sezione dedicata proprio a personaggi che si sono distinti nel tempo in tutto il mondo per la cultura, il loro operato e la loro tenacia (http://www.calabriaonline.com/ col/arte_cultura/personaggi/). Una pleiade di letterati, scrittori, artisti, musicisti, uomini dello spettacolo, politici, religiosi, scienziati, imprenditori, sportivi… che hanno dato o stanno dando lustro alla Calabria e ai calabresi.

Enzo ColacinoA quella pleiade, la Segretaria ha annoverato, in un batter d’occhio, il nostro Colacino. È colui che dal 1984 porta sulle scene di Calabria commedie in dialetto calabrese. Al suo attivo ha più di 600 repliche tra commedie e spettacoli di cabaret. Nel 1998 ha fondato l’associazione culturale «Quelli che il teatro» e con la omonima compagnia ha rappresentato commedie da lui scritte e dirette. I suoi lavori sono: «Ccu i sordi s’acconza tuttu», «Fama amura e malatia», «Clinica privata», «Amaru cu mora». E’ autore di due libri in dialetto catanzarese: «E cchi ni manca?» e «Parrandu parrandu», che, in chiave satirica ed umoristica, danno una particolare lettura del modo di vivere dei calabresi. Collabora periodicamente con giornali cittadini, scrivendo rubriche di satira in dialetto catanzarese. I suoi lavori sono stati rappresentati dagli studenti delle scuole della nostra città. Ha insegnato recitazione presso vari Istituti scolastici con rappresentazioni finali presso il Teatro «Masciari». Nel 2000 è stato ospite della comunità calabrese di Toronto, riscuotendo un notevole successo di simpatia e di pubblico. Ha collaborato con una rubrica dal titolo «Secundu mia» al mensile «Il Catanzaro» quando la squadra ha militato nell’ultimo campionato di serie B.

La Segretaria quindi gli dipinse, con poche pennellate, il profilo del Circolo. È bene tenerne conto e ricordarlo anche in questo momento.

logo-chi-siamoÈ un’associazione nata il 15 febbraio 2012, come «dono dei francescani alla comunità parrocchiale e civile», in occasione della chiusura del giubileo d’oro della Parrocchia «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido (4.10.2011). Nel suo percorso, arduo e difficile, ma nello stesso tempo audace e appassionato, il Circolo ha subito uno stato di ‘coma indotto’ (…). Tuttavia, con il recupero dello Statuto originale dallo Studio notarile, è “riemerso” il 27 ottobre 2013, a 27 anni dallo storico «meeting» di Assisi convocato da Papa Giovanni Paolo II, e ha avviato la sua attività il 10 gennaio 2014 con le Conversazioni sacro-profane. Non è una Onlus, per cui sopravvive con le quote associative e piccole donazioni spontanee degli amici. Non è un gruppo parrocchiale, ma l’opera parrocchiale, e come tale ha la benedizione di mons. Vincenzo Bertolone, attraverso una pergamena. «L’esistenza del Circolo Culturale – scrive l’Arcivescovo – è un’occasione da non perdere, e chi ha care le sorti della Parrocchia e della collettività civile non potrà lasciar cadere nel vuoto l’essenziale opportunità di impegno – pastorale e culturale – che questa iniziativa potrà dare». Ci auguriamo davvero che quest’opera sia sostenuta con entusiasmo da molti parrocchiani e da coloro che credono che la cultura, anche in piena recessione, sia un importante ‘media’ nella promozione della società e appannaggio di tutti. Il Circolo, nel suo «curriculum», ha curato diversi eventi rivolti a tutti, tra cui «Conversazioni sanfrancescane e sacro-profane», Laboratorio di musica (Luigi Cimino), concerti (Elvira Mirabelli e Luigi Cimino), vernissage (Salvatore Miglietta e Cesare Taverna). Si è arricchito di due nuove sezioni: il CineCircolo, cioè le Serate cinematografiche con le proiezioni dei film e con il dibattito, focalizzate «sui sentieri della misericordia», e il WikiCircolo, cioè le Serate conviviali con aperitivo dedicate a «Catanzaro ed oltre», nel segno dell’Anno straordinario della Misericordia. Sono iniziative all’insegna dell’aggregazione, dell’incontro, del dialogo, della riflessione su temi del sociale. In cantiere vi sono altri programmi che attendono di poter essere realizzati in tempi migliori, come ad esempio la Libreria itinerante e il Laboratorio di fotografia in collaborazione con il «Museo-Laboratorio Comunicazione Massimiliano Kolbe» a San Pietro in Amantea, Laboratorio di giornalismo e di pittura (i Corsi sono provvisti di programmi e preventivi). In più, il Circolo gestisce il proprio Sito Internethttps://circoloculturalesanfrancesco.org/site, e la pagina di Facebook: www.facebook.com/circoloculturale sanfrancescocatanzaro.

La Serata si è aperta con un brano musicale eseguito al sassofono tenore dal M° Luigi Cimino: «La vita è bella» di Nicola Piovani, pianista, compositore e direttore d’orchestra. Piotr Anzulewicz OFMConv ha risaltato quindi la gioia dei presenti per la presenza di Enzo Colacino. «La sua partecipazione – ha detto – è il più bel dono al Circolo Culturale San Francesco che ha nel Bambina allo specchio 1suo ideale la cultura e la cura dell’altro, l’ideale difficile e impegnativo. Il Circolo è una Cenerentola, una creatura piccola e misera, ma bella, speciale, unica sul territorio. Si distingue da tutti gli altri Circoli, nella sua denominazione e nel suo taglio specifico. I suoi soci e sostenitori, numericamente non molti, non si ‘arrendono’, per amore, con la speranza di trovare cuori aperti alla collaborazione. Con passione investono sul suo avvenire e sollecitano ad amarlo e prediligerlo perché possa essere veicolo di tematiche di attualità e di interesse esistenziale e sociale al servizio della collettività parrocchiale e cittadina, e non tanto delle finalità statutarie. Sono convinti che la cultura è sussidio indispensabile per essere pronti alle grandi sfide e attese del territorio. Così la loro Cenerentola si situa nell’epicentro di riflessione e si propone di promuovere anche un progetto marcatamente francescano, fraterno e pacifico, che illumini la nostra identità greco-romana, giudeo-cristiana, euro-atlantica». Frate Francesco d’Assisi è l’unico sponsor di questa Cenerentola che, come lui, il “Poverello”, «non ha niente di proprio – ha continuato Anzulewicz –. Il Salone, in cui si tengono le Serate e si promuovono vari eventi, lo condivide con l’Ordine Francescano Secolare e con la Gioventù Francescana. Per ogni evento, quello settimanale ed occasionale, presta il proiettore e lo schermo e affitta il service audiovisivo.

Tornando al tema della Serata, è truismo dire che ci piacciono le persone che entrano nella nostra vita in punta di piedi, la attraversano in silenzio, con i gesti e le emozioni, e lasciano un segno indelebile. Vi è un’enorme differenza tra lasciare il segno e lasciare cicatrici. Le cicatrici simboleggiano il dolore, la sofferenza, le ferite. I segni invece sono le tracce che ci fanno ricordare dei momenti d’amore, d’insegnamento, di crescita. «Mi piacciono le persone – confida Stephen Littleword, scrittore, pubblicitario, copywriter – che lasciano il segno, lì in quel piccolo posto chiamato cuore… sono quelle che mai se ne andranno perché quel posto se lo sono conquistato con le piccole attenzioni di ogni giorno».

Enzo Colacino al telefonoIl microfono è passato poi al nostro graditissimo Ospite, Enzo Colacino. Ci ha interpretato in vernacolo una divertentissima poesia: «A scola è na virgogna», il capolavoro “sociale”, scritto nel 1979 da Achille Curcio, poeta del vernacolo, dell’ironia e dei sentimenti, legato visceralmente a Montauro e catanzarese da una vita. Nelle nostre orecchie suonano ancora questi versi indicativi: «Dunca, nu jornu quasi pe gulia trasivi nte na scola e a nu scolaru addimandai: Chi prese Porta Pia?, e aspettavi a risposta do cotraru. Si misa ‘u ciangia e tuttu ‘u si dispera e, guardandu ‘a maestra menzamorta, sugghiuttijandu dissa ‘e sta manera: Vi giuru, eu on pigghiavi nuddha porta».

I versi hanno innescato un simpatico e gioioso scambio di battute con il pubblico. Ci siamo resi conto che è entrato in scena un personaggio che subito ha attratto la nostra attenzione. Ogni attimo si è fatto importante come se per tutta la giornata non avessimo aspettato altro che quell’istante. Si è creato, dunque, con lui un rapporto di fraternità e di conoscenza, al di là delle differenze “di territorio”. A lui «chapeau», applauso e ammirazione!

Il tempo incalzava e l’avv. Frontera, curatore delle Serate con aperitivo, ha potuto presentare soltanto alcuni personaggi calabresi che hanno lasciato il segno. Si è deciso di concludere questa Serata con il celebre brano «Giochi proibiti», eseguito al sax dal M° Luigi Cimino. Per tutti era allestito un ricco buffet, con pizza fumante di «Pizza Brindisi» e con specialità varie portate da alcune partecipanti.

Sarà ancora con noi l’attore-cabarettista, Enzo Colacino, divenuto socio onorario del Circolo. Chi ha perso questa splendida Serata con lui, potrà certamente rifarsi nel corso della 3ª edizione e scoprire in lui un prezioso amico e un prodigioso artista che ci aiuta ad affrontare i marosi dell’esistenza con il sorriso, lo stupore e la gratitudine, malgrado il dolore, l‘ingiustizia e l’oppressione.

Arrivederci alla 10ª Serata con cinedibattito su missionari, deboli, oppressi e dimenticati dalla storia – l’ultima della 2ª edizione del CineCircolo «sui sentieri della misericordia» (ve 3 giu 2016).

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Pane spezzato…

EucaristiaLe letture bibliche del «Corpus Domini» sono attraversate, come un filo rosso, da una parola: «cibo». Non si tratta delle cipolle degli egiziani né di zeppole di s. Giuseppe. Ovvio, abbiamo bisogno di nutrirci di cibo, ma anche di senso, di amicizia, di amore. E questo “cibo” manca: quante persone muoiono per inedia spirituale o si spengono interiormente! È Dio che ci dona il pane del cammino verso la pienezza di vita, non bocconi qui e là. Di più, si fa pane. Un pane in grado di renderci fruttuosi, uniti e solidali. È soltanto nella solidarietà – «parola malvista dallo spirito mondano», come ha sottolineato Papa Francesco nell’omelia pronunciata giovedì 30 maggio 2013 sul sagrato delle basilica di S. Giovanni a Laterano, prima della processione eucaristica, ed articolata su tre concetti: sequela, comunione, condivisione – che «la nostra vita sarà feconda e porterà frutto». Donando il suo Corpo e il suo Sangue per mezzo dell’Eucaristia, il Signore ci fa partecipi della «solidarietà di Dio», una solidarietà che «mai si esaurisce» e «non finisce di stupirci.

Di qui il primo interrogativo: Quante volte noi cristiani non ci facciamo carico delle necessità degli altri, congedandoli con un pietoso: “Che Dio ti aiuti!” o con un non tanto pietoso: “Felice sorte… e se non ti vedo più…”? È la tentazione frequentissima tra noi. Abbiamo tanto da imparare o da reimparare per dare le cose semplici ed elementari… ciò che abbiamo e ciò che siamo. Per farlo, bisogna lasciarci formare umanamente, evangelicamente, francescanamente – formare alla solidarietà, gratuità, prossimità, co-responsabilità, gratitudine.

Mani che chiedono e che dannoPapa Francesco ha concluso la sua omelia con l’invito ad uscire dal proprio “piccolo recinto” e a vincere la paura di donare, di condividere, di impegnarsi per la causa della condivisione del pane materiale e culturale, espressione della fraternità reale tra gli uomini. Quel Gesù che dispensa il Pane eucaristico è lo stesso Gesù che ci comanda di soccorrere tutti coloro che stanno peggio di noi: gli affamati, gli assetati, gli indigenti, esclusi dai beni della natura e della cultura. Si può forse onorare il Corpo di Cristo sulla mensa eucaristica e poi ignorarlo o disprezzarlo nelle relazioni interpersonali di ogni giorno? Il suo corpo è non solo sull’«altare» dell’Eucaristia, ma anche sull’«altare» dei poveri, immigrati, forestieri, ammalati, anziani, disabili. «Davvero la vocazione di ciascuno di noi è quella di essere, insieme a Gesù, pane spezzato per la vita del mondo» (Benedetto XVI, Sacramentum caritatis, n. 88). Lui ci coinvolge nel dinamismo della sua donazione.

8-14 giugno 2015

►Lunedì 8 giugno

# A Soissons in Francia, s. Medardo († ca. 560), vescovo di Saint-Quentin, che profuse ogni cura nel convertire il popolo dalle superstizioni pagane alla dottrina di Cristo, protettore contro il mal di denti (il suo nome è stato associato per secoli anche alla meteorologia, secondo un detto popolare: «Se piove nel giorno di s. Medardo, pioverà ancora per altri 40 giorni»).

# 9° giorno della Tredicina in preparazione alla festa di s. Antonio di Padova.

►Martedì 9 giugno

Efrem# S. Efrem il Siro († 373), nativo di Nisibis (Turchia sud orientale), diacono, teologo e scrittore di moltissimi inni, poesie e omelie in versi e commentari biblici in prosa che testimoniano una fede cristiana ancora primitiva, ma vibrante, poco influenzata dal pensiero occidentale e più vicina al modo di pensare orientale, riconosciuto nel 1920 come «dottore della Chiesa cattolica» e onorato dalla tradizione cristiana con il titolo di «cetra [o l’arpa] dello Spirito Santo».

Madonna che scioglie i nodi 2# 1° giorno della novena a «Maria che scioglie i nodi» (Virgen Maria Knotenlöserin), cioè quei problemi che ci trasciniamo da anni senza soluzione, nodi di liti in famiglia, di incomprensioni tra genitori e figli, di risentimenti tra gli sposi, di rancori, di ferite fisiche o morali, di malattie, di disoccupazione (l’immagine di «Maria che scioglie i nodi» è un dipinto a olio su stoffa realizzato intorno al 1700, che si trova a St. Peter am Perlach ad Augusta [Augsburg], nel Sud della Baviera: un angelo porge alla Vergine un nastro annodato che passando per le sue mani viene sciolto e raccolto dalle mani di un altro angelo), e # 10° giorno della Tredicina.

# A Catanzaro Lido, nella Parrocchia «Sacro Cuore», Giornata della Fratellanza con il gruppo Apostolato della Preghiera di Lamezia Terme (ore 16.30: Accoglienza; 17.30: Preghiere al Sacro Cuore; 18.30: Messa; 19.30: Condivisione nel Salone parrocchiale).

►Mercoledì 10 giugno

# A Roma, in P.zza S. Pietro, Udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 9.50-11: http://player.rv.va /rv.player01.asp?language=it& visual=VaticanTic& Tic=VA_CEI 2QYRY) e, nella basilica di S. Giovanni in Laterano, 3° Ritiro Mondiale dei Sacerdoti (10-14.06), dal tema: «Chiamati alla santità per la nuova evangelizzazione», organizzato dal Rinnovamento Carismatico Cattolico Internazionale e dalla Catholic Fraternity, con la partecipazione di oltre 1000 sacerdoti provenienti da 90 Paesi.

# A Dobrowo in Polonia, s. Bogumilo († 1189), arcivescovo di Gniezno, che, dopo aver rinunciato alla dignità episcopale ed appresa dai discepoli di s. Romualdo la Regola camaldolese del vivere eremitico, ritornò alla solitudine non uscendone più se non per confessare, apostolo del silenzio e della parola.

# In Italia, Giornata della Marina Militare, istituita nel 1939 e dedicata a una delle più significative e ardite azioni compiute sul mare durante la 1ª Guerra Mondiale: l’impresa di Premuda del 10 giugno 1918, quando il Comandante Luigi Rizzo e il Guardiamarina Giuseppe Aonzo, al comando dei “MAS 15” e “MAS 21”, attaccarono una formazione navale austriaca nelle acque antistanti Premuda (Costa dalmata), provocando l’affondamento della corazzata “Santo Stefano”.

# Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, Giornata dell’affidamento al Cuore di Gesù, 2° giorno della novena a «Maria che scioglie i nodi» e 11° giorno della Tredicina.

► Giovedì 11 giugno

Barnaba# S. Barnaba († ca. 61), giudeo di famiglia levitica emigrata a Cipro, chiamato anche «apostolo» (pur non appartenendo ai Dodici – sarebbe stato uno dei 72 discepoli di cui parla il Vangelo), compagno di s. Paolo nel suo primo viaggio per l’evangelizzazione dell’Asia e nel primo Concilio di Gerusalemme, considerato il primo vescovo di Milano, lapidato dai giudei sull’isola Salamina, nel Mar Egeo (Negli Atti degli Apostoli ci è presentato come un modello di vita cristiana, soprattutto con quello straordinario nome che significa «figlio dell’esortazione, figlio della consolazione» [At 4,36], uno che infonde coraggio, che sempre guarda il positivo nelle situazioni, mai indugiando sui limiti e sui difetti, valorizzando le qualità dei fratelli presenti nelle comunità).

anno-vita-consacrata_logo# A Paola, nel santuario di S. Francesco di Paola, Giornata Sacerdotale e della Vita consacrata (nel programma, tra l’altro, la relazione La vita consacrata oggi nella Chiesa e nella società: quale profezia? di mons. Paolo Martinelli OFMCap, vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Milano, e la concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Salvatore Nunnari, arcivescovo emerito dell’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano).

# Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, 3° giorno della novena a «Maria che scioglie i nodi» e # 12° giorno della Tredicina.

►Venerdì 12 giugno

Cuore di Gesù# Solennità del Santissimo Cuore di Gesù, che «pulsa di amore per ogni persona, per ogni bambino progettato e voluto dai genitori, per ogni fanciullo, ragazzo, giovane, adulto, anziano; che soprattutto pulsa per ammalati, sofferenti, emarginati, senza lavoro, poveri… della nostra terra meridionale», festa di un «cuore che ha amato tanto», «festa dell’amore», di un amore che «governa il sole e gli astri» e in tutto rappresenta l’amore di Dio (Questo Cuore divino, che si fa vicino per amore, «chiama il nostro cuore e ci invita ad uscire da noi stessi» per «fidarci di lui e, seguendo il suo esempio, a fare di noi stessi un dono d’amore al prossimo).

# Giornata di santificazione sacerdotale, un richiamo che porta i sacerdoti all’essenziale: a donarsi a tutte le persone, a non rischiare mai di essere funzionari, a non cercare il proprio bene, il proprio interesse, il carrierismo, ma ad essere persone con un’appassionata donazione.

# A Roma, nella basilica di S. Giovanni in Laterano, Raduno Mondiale dei Sacerdoti, con la partecipazione di Papa Francesco che guida la meditazione del pomeriggio e presiede la celebrazione della Messa (ore 15.55-18.30: http://player.rv.va /rv.player01.asp?language=it&visual= VaticanTic& Tic=VA_ CEI2QYRY).

# A Verona, s. Gaspare Luigi Bertoni († 1853), canonizzato da Giovanni Paolo II nel 1989, fondatore, presso la chiesa delle Stimmate di S. Francesco, dell’istituto religioso dei «Missionari Apostolici», detti poi «Stimmatini», come forza evangelizzatrice a disposizione dei vescovi (Questa forza è viva anche oggi, in Italia e nel mondo, dove c’è «urgenza di curare la gioventù», «in balia di se stessa, priva di formazione», come dirà Paolo VI, dando il profilo del Santo che, nella povertà e umiltà più assoluta, raccoglieva ragazzi e giovani nel suo primo Oratorio, col nome di «Corte mariana»; l’Oratorio, e poi la scuola gratuita: nuovi strumenti formativi, di cui il regime napoleonico presto ha intuito la forza innovativa, decidendo di sopprimerlo, anche se poi la storia ha soppresso il regime napoleonico, mentre gli Oratori si sono moltiplicati, dappertutto).

Lavoro minorile# Giornata Mondiale contro lo Sfruttamento del Lavoro Minorile: «Questo è un deprecabile fenomeno in costante aumento, specialmente nei Paesi poveri. Sono milioni i minori, per lo più bambine – ha affermato Papa Francesco nel corso dell’Udienza generale dell’11 giugno 2013 –, vittime di questa forma nascosta di sfruttamento che comporta spesso anche abusi, maltrattamenti e discriminazioni. E’ una vera schiavitù questa. (…) Tutti i bambini devono poter giocare, studiare, pregare e crescere, nelle proprie famiglie. (…) Una fanciullezza serena permette ai bambini di guardare con fiducia verso la vita e il domani. Guai a chi soffoca in loro lo slancio gioioso della speranza!». «Auspico – ha detto il 7 giugno 2015, all’Angelus – l’impegno sollecito e costante della Comunità internazionale per la promozione del riconoscimento fattivo dei diritti dell’infanzia». Secondo i dati dell’UNICEF, sono 150 milioni i bambini tra i 5 e i 14 anni coinvolti nelle varie forme di lavoro minorile. Per l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, 15,5 milioni sono impiegati come domestici).

# Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica parrocchiale (ore 17.30-18.30), 4° giorno della novena a «Maria che scioglie i nodi», 13° giorno della Tredicina e 31° anniversario della morte di p. Giovanni Zanini, primo parroco del «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido.

►Sabato 13 giugno

Cuore di Maria# Cuore Immacolato della B. V. Maria, festa di un «cuore che si fa vicino e tenero», di origine devozionale istituita da Pio XII nel 1944 e riconducibile a s. Giovanni Eudes († 1680), il quale nei suoi scritti non separò mai i due Cuori di Gesù e di Maria e rilevò l’unione profonda della Madre col Figlio di Dio, la cui vita pulsò per nove mesi ritmicamente con quella del cuore di Maria (La celebrazione ci invita a meditare sul mistero di Cristo e di Maria nella sua interiorità e profondità: Maria, che custodisce le parole ed i fatti del Signore meditandoli nel suo cuore [Lc 2,19], è immagine e modello della Chiesa che ascolta e testimonia il messaggio del Signore. «Il suo cuore immacolato, cuore di madre – ha spiegato Papa Francesco il 9 giugno 2013, all’Angelus in Piazza S. Pietro – ha condiviso al massimo la ‘compassione’ di Dio, specialmente nell’ora della passione e della morte di Gesù. Ci aiuti Maria ad essere miti, umili e misericordiosi con i nostri fratelli»).

Antonio di Padova (lettore)# Nelle chiese francescane, festa di Antonio di Padova († 1231), francescano portoghese, chiamato «il Santo», evangelizzatore, «taumaturgo», dottore della Chiesa, protettore del Portogallo (dove è chiamato «Santo António de Lisboa», essendo nato a Lisbona), che ci invita a riconoscere nell’altro, sia eretico incallito o guelfo ambizioso e sanguinario, ricco o povero, credente o ateo, terra sacra, unicità irripetibile, dono di cui siamo responsabili e verso cui non possiamo camminare che a piedi nudi…; benedizione dei pani, e dei gigli, e la consacrazione o, meglio, l’affidamento dei bambini).

# 39° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di p. Ilario, parroco del «Sacro Cuore di Gesù» (A lui rinnoviamo i nostri auguri per il suo servizio di parroco, che in questa Parrocchia svolge dal 2007, e lo affidiamo al Signore Gesù durante la Messa delle ore 18.30 e durante la processione con la statuetta del Santo, perché possa annunziare e condividere, con i suoi gesti e le sue parole, la sua felice sorpresa di essere chiamato, toccato e amato da Gesù, Dio umanato, passionato e risorto).

►Domenica 14 giugno

# 11ª del tempo ordinario, detta del seme e del granello di senape, e # 6° giorno della novena a «Maria che scioglie i nodi».

# A Samarìa o Sebaste in Palestina, commemorazione di s. Eliseo († 790 a. C.), discepolo di Elia, profeta non scrittore, il più taumaturgico dei profeti (la Bibbia ricorda una lunga serie di prodigi da lui operati: stendendo il mantello di Elia divise le acque del Giordano; con una manciata di sale rese potabile l’acqua di Gerico; rese inesauribile l’olio d’oliva di una vedova; risuscitò il figlio della sunamita che lo ospitava; moltiplicò i pani sfamando un centinaio di persone; guarì dalla lebbra Naaman, generale del re di Damasco; operando prodigi a vantaggio degli stranieri, preannunciò la futura salvezza per tutti gli uomini).

# A Roma, in P.zza di S. Pietro, incontro di Papa Francesco con i partecipanti al Convegno della Diocesi di Roma sul tema: «Noi genitori testimoni della bellezza della vita» (ore 17.55-19.15: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual= VaticanTic& Tic=VA_9TLOO2QY).

# Giornata del Donatore di Sangue, istituita nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il cui slogan è: «Grazie per avermi salvato la vita»(Ogni anno nel mondo vengono effettuate 92 milioni di donazioni di sangue e quasi il 50% di queste avviene nei Paesi sviluppati).

Amici, auguri di serena settimana, con l’esaltante e consolante consapevolezza che Gesù il Cristo è in mezzo a noi, ogni giorno.

Piotr Anzulewicz OFMConv