Tra «La città incantata» e «Laudato sì’»

Il CineCircolo ha vissuto, venerdì 27 gennaio, il suo momento di stravolgimento in positivo. Il ricco e variegato programma della 2ª Serata cinematografica ha prodotto nelle menti dei presenti un effetto bivalente: raccapricciante e affascinante.

In occasione della Giornata della Memoria, istituita dal Parlamento italiano nel 2000 e accompagnata dal monito: «Mai più», per commemorare le vittime del nazionalsocialismo, del fascismo e dell’Olocausto (oltre 12 milioni le persone sterminate nei lager nazisti, tra cui 6 milioni ebrei) e onorare coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati, il M° Luigi Cimino ci ha “trasportato” ad Auschwitz, eseguendo sulla tastiera la Canzone del bambino nel vento di Francesco Guccini, cantautore, compositore, scrittore e attore. I presenti, ascoltando la canzone e guardando in simultanea il video con le storiche foto dei deportati, hanno potuto riflettere su quanto è accaduto nei lager nazisti di sterminio: le atrocità e i soprusi subiti da milioni di persone… Sarebbe bello dire che Auschwitz non sia mai esistito, che le foto delle persone ridotte a larve umane fossero solo dei fotomontaggi, che il fumo dei forni crematori fosse solo legna che bruciava… Purtroppo non è così. «Ancora tuona il cannone − canta il bambino, protagonista della canzone, che «con altri cento muore passando per il camino e ora è nel vento» −, «ancora non è contenta di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento». Ogni strofa viene chiusa con quel vento che porta la morte, che sembra leggero, allegro e sventato, ma che in realtà sostiene il peso di tutti quei morti. Auschwitz è la testimonianza di quanto “bestiale” può essere l’uomo. Nell’ultima strofa il vento vuole riposarsi da tante amarezze, pensieri, fatiche e può riuscire solo se cesserà l’odio dell’uomo verso un suo simile.

Dopo il commosso applauso al M° Cimino, la dott.ssa Teresa Cona, curatrice delle Serate cinematografiche, ha aperto il passaggio al momento «clou» dell’incontro. Nel programma era previsto un altro breve video in cui per la prima volta l’enciclica «Laudato si’» di Papa Francesco viene raccontata per immagini. Ai presenti, scossi dal primo video e dalle parole della canzone di Guccini, è stato subito proposto il suggestivo mondo di Hayao Miyazaki, sui passi di Papa Francesco. La Segretaria ha presentato quindi la trama del suo favoloso film «La città incantata» e si è soffermata sul tema del cinedibattito condensato nella domanda: «Possono i cartoni animati giapponesi aiutare a “leggere” l’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco?». La risposta è stata ineluttabilmente “sì”.

Secondo il saggista e critico cinematografico Matteo Boscarol, corrispondente per l’Asia del Lucca Film Festival e curatore del libro I mondi di Miyazaki (Mimesis, 124 pp.), «Miyazaki è un regista molto “francescano”, cioè vicino al Santo di Assisi». Dal libro emerge una sorta di orientamento “congiunto” fra il Papa argentino e il genio dei «cartoon». «Sì – prosegue Boscarol –, l’essere umano è per Miyazaki una parte del creato e quindi dovrebbe bilanciare la sua esistenza con quella delle altre forme di vita sulla terra e nell’universo e non espandere il suo desiderio di potere e controllo come un cancro o una peste nera. Spingendo il discorso ancora più avanti, si potrebbe dire che, secondo Miyazaki, l’uomo dovrebbe lasciare più spazio al resto del creato (in Principessa Mononoke, il film di maggiore incasso nella storia del Giappone, tutto sembra essere vivo) e cercare di mettersi con esso in contatto e risonanza. La scena finale di Nausicaä della valle del vento del 1984, quando la principessa viene salvata e resuscitata dagli Ohmu, è, in questo senso, emblematica, o, ancora, in un corto intitolato Il ragno d’acqua Monmon, il microcosmo di uno stagno e il ballo d’amore fra un ragno d’acqua e un altro insetto sono davvero al livello di un sonetto francescano».

Nel 2013 il regista nipponico ha annunciato il ritiro dalle scene facendo calare il sipario su una carriera iniziata nel 1963, che lega il suo nome allo Studio Ghibli, il polo di animazione da lui fondato a Tokyo nel 1985 insieme con il collega e mentore Isao Takahata. L’amore “per sora nostra matre Terra”, si direbbe con il Cantico delle creature del Poverello, è una delle costanti della filmografia di Miyazaki, che va a braccetto con il “no” alla devastazione ambientale causata dall’inquinamento o con la cura degli ecosistemi la cui «perdita» viene censurata da Papa Francesco. «Dal punto di vista pratico – afferma lo studioso – un concetto, a cui Miyazaki tiene molto, è quello di satoyama che denota una zona fra i piedi della montagna e la pianura usata per coltivazioni di piccole dimensioni, che mantiene intatta la diversità paesaggistica e biologica della foresta e delle zone circostanti. Un modo di fare agricoltura, il “marchio” umano per eccellenza, ma allo stesso tempo integrandosi con l’ambiente circostante e migliorandolo attivamente. Un’illustrazione magnifica di questo concetto si trova in Il mio vicino Totoro del 1988 la cui storia si svolge proprio in un ambiente del genere». Anche Papa Francesco chiede nell’enciclica di «programmare un’agricoltura sostenibile e diversificata» (n. 164) e si scaglia contro il «paradigma tecnocratico» (n. 101) che vede alla radice della crisi ecologica. Il regista del Sol Levante torna a più riprese sul ruolo della scienza e richiama a un’etica, ossia alla necessità che si considerino le conseguenze di scoperte e invenzioni. «Il tecnocrate sembra l’essere umano più disprezzato da Miyazaki – sottolinea Boscarol. – Spesso nei suoi film non c’è una divisione netta, disneyana, tra bene e male. L’unica eccezione è la figura del tecnocrate, uomo disumanizzato o uomo umano troppo umano, a seconda dei punti di vista. Un esempio è il personaggio di Lepka nella serie Conan il ragazzo del futuro del 1978 che rappresenta la tecnocrazia al suo massimo livello».

Nella concezione del regista giapponese il male nasce dall’egoismo dell’uomo che è portato all’avidità del potere. Lo testimonia il lungometraggio Nausicaä in cui l’impegno ecologista si sposa con la vocazione alla pace e con il biasimo delle derive militariste, come la tragedia atomica. «L’aereo in Si alza il vento, suo ultimo film del 2013, è per esempio un prodigio di estetica e aerodinamica, ma anche un’arma dispensatrice di morte», conclude il critico. E il sogno di Miyazaki è che l’armonia trionfi su tutto perché da essa dipende l’equilibrio del mondo. È l’auspicio di Papa Francesco che, proponendo un’ecologia integrale, indica nella pace connessa alla giustizia e alla fraternità la risposta alle disuguaglianze e alle violenze del mondo.

Il film «La città incantata» di Miyazaki è un’opera affascinante e dolorosa, da vedere e rivedere all’infinito, con la certezza di “scovarci” sempre nuovi contenuti, nuovi messaggi, nuovi stimoli per una riflessione sul valore della creazione e dell’esistenza. Un capolavoro poetico e appassionante e al tempo stesso struggente e minaccioso.

Lo confermano quanti di noi hanno potuto vederne una parte. C’è, comunque, chi l’ha visto per intero qualche giorno dopo, a casa, al caldo, lontano da quel freddo invernale del Salone, e ne è rimasto incantato, come Maria Luisa, entusiasta sostenitrice del Circolo.

Piotr Anzulewicz OFMConv

https://youtu.be/9O4SMw_8Om0

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«Laudato si’, mi’ Signore», per la nostra terra

Al termine dell’Enciclica «Laudato si’», Papa Francesco propone due preghiere: «una che possiamo condividere tutti quanti crediamo in un Dio Creatore onnipotente e un’altra affinché noi cristiani sappiamo assumere gli impegni verso il creato che il Vangelo di Gesù ci propone».

  1. Preghiera per la nostra terra

Francesco con un uccelloDio onnipotente,
che sei presente in tutto l’universo
e nella più piccola delle tue creature,
Tu che circondi con la tua tenerezza
tutto quanto esiste,
riversa in noi la forza del tuo amore
affinché ci prendiamo cura
della vita e della bellezza.
Inondaci di pace, perché viviamo come fratelli e sorelle
senza nuocere a nessuno.
O Dio dei poveri,
aiutaci a riscattare gli abbandonati
e i dimenticati di questa terra
che tanto valgono ai tuoi occhi.
Risana la nostra vita,
affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo,
affinché seminiamo bellezza
e non inquinamento e distruzione.
Tocca i cuori
di quanti cercano solo vantaggi
a spese dei poveri e della terra.
Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa,
a contemplare con stupore,
a riconoscere che siamo profondamente uniti
con tutte le creature
nel nostro cammino verso la tua luce infinita.
Grazie perché sei con noi tutti i giorni.
Sostienici, per favore, nella nostra lotta
per la giustizia, l’amore e la pace.

Francesco - SolePreghiera cristiana con il creato

Ti lodiamo, Padre, con tutte le tue creature,
che sono uscite dalla tua mano potente.
Sono tue, e sono colme della tua presenza
e della tua tenerezza.
Laudato si’!

Figlio di Dio, Gesù,
da te sono state create tutte le cose.
Hai preso forma nel seno materno di Maria,
ti sei fatto parte di questa terra,
e hai guardato questo mondo con occhi umani.
Oggi sei vivo in ogni creatura
con la tua gloria di risorto.
Laudato si’!

Spirito Santo, che con la tua luce
orienti questo mondo verso l’amore del Padre
e accompagni il gemito della creazione,
tu pure vivi nei nostri cuori
per spingerci al bene.
Laudato si’!

Signore Dio, uno e trino,
comunità stupenda di amore infinito,
insegnaci a contemplarti
nella bellezza dell’universo,
dove tutto ci parla di te.
Risveglia la nostra lode e la nostra gratitudine
per ogni essere che hai creato.
Donaci la grazia di sentirci intimamente uniti
con tutto ciò che esiste.
Dio d’amore, mostraci il nostro posto in questo mondo
come strumenti del tuo affetto
per tutti gli esseri di questa terra,
perché nemmeno uno di essi è dimenticato da te.
Illumina i padroni del potere e del denaro
perché non cadano nel peccato dell’indifferenza,
amino il bene comune, promuovano i deboli,
e abbiano cura di questo mondo che abitiamo.
I poveri e la terra stanno gridando:
Signore, prendi noi col tuo potere e la tua luce,
per proteggere ogni vita,
per preparare un futuro migliore,
affinché venga il tuo Regno
di giustizia, di pace, di amore e di bellezza.
Laudato si’!
Amen.




Custodia del creato, Focolari, Circolo…

Custodia del creato: lunedì 1 settembre, capodanno ortodosso, si festeggia la 9ª Giornata per la custodia del creato dal tema: «Educare alla custodia del creato, per la salute dei nostri paesi e delle nostre città». È un’iniziativa voluta dalla Conferenza Episcopale Italiana in sintonia con le altre comunità ecclesiali europee che consiste in una giornata annuale dedicata a riaffermare l’importanza, anche per la fede, dell’ambientalismo con tutte le sue implicazioni etiche e sociali. «Se viene spezzata l’armonia creata dall’alleanza con Dio – leggiamo nel Messagio della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e da quella per l’ecumenismo e il dialogo –, si spezza anche l’armonia con la terra che langue, si diventa nemici versando sangue su sangue e il nostro cuore si chiude in paura reciproca, con falsità e violenza  (cfr. Os 4,2-3). L’alleanza resta così la categoria fondamentale della nostra fede, come ci insegna tutto il cammino della Bibbia: la fedeltà a Dio garantisce la reciproca fraternità e si fa ancora più dolce la bellezza del creato, in luminosa armonia con tutti gli esseri viventi. È quel giardino in cui Dio ha collocato l’uomo, fin dall’inizio, perché lo custodisse e lo lavorasse». Il Messaggio riporta quindi l’appello di Papa Francesco: «Come esseri umani, non siamo meri beneficiari, ma custodi delle altre creature. Mediante la nostra realtà corporea, Dio ci ha tanto strettamente uniti al mondo che ci circonda che la desertificazione del suolo è come una malattia per ciascuno e possiamo lamentare l’estinzione di una specie come fosse una mutilazione! Non lasciamo che al nostro passaggio rimangano segni di distruzione e di morte che colpiscono la nostra vita e le future generazioni» (Evangelii gaudium, 215).

Le Commissioni episcopali suggeriscono alle Chiese italiane, anche in vista del Convegno ecclesiale nazionale di Firenze 2015 attorno al nuovo umanesimo basato su Cristo, questi impegni: la coscienza di un impegno culturale, la denuncia davanti ai disastri e la rete di speranza nel futuro. «Chi ha tristemente inquinato – scrivono nel Messaggio – deve consapevolmente pagare riparando il male compiuto. In particolare va bloccata la criminalità che ha speculato sui rifiuti, seppellendoli e creando occasione di morte, distruggendo la salubrità dell’ambiente, ma anche le nostre piccole violazioni quotidiane vanno segnalate, quando siamo poco rispettosi delle regole ecologiche. (…) È importante che nessuno resti spettatore, ma tutti attori, vigilando con amore, pregando intensamente lo Spirito di Dio, che rinnova la faccia della terra e accrescendo la cultura ecologica. Matureremo così una vera cultura preventiva, trovando la forza per riparare le ferite in modo fecondo. Solo così, tramite questa rete, potremo andare alle radici profonde dei disastri sociali ed ecologici, superando la superficiale emozione del momento. Tanti nostri stili di vita vanno cambiati, per assumere la sobrietà come risposta autentica all’inquinamento e alla distruzione del creato. Del resto, una terra custodita è la prima fonte di lavoro per i giovani!» (per il testo integrale del Messaggio si veda http://www.chiesacattolica.it/cci_new/documenti_cei/2014-06/17-3/Messaggio%20Giornata%20custodia%20creato%202014.pdf).

La celebrazione della Giornata è oggi una delle iniziative ecumeniche più diffuse in Italia, insieme con la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani e la Giornata Mondiale di Preghiera. In molte realtà il coinvolgimento non è limitato alle Chiese e alle rispettive associazioni laicali di indirizzo ambientale: spesso sono coinvolte anche autorità civili, forze di polizia (in primo luogo il Corpo Forestale dello Stato) e associazioni ambientaliste di ispirazione laica. A livello locale si tengono momenti di approfondimento, di festa, di preghiera (ad Assisi, tra tante le iniziative in occasione di questa ricorrenza, c’è la 6ª edizione de «Il Sentiero di Francesco», pellegrinaggio a piedi di tre giorni da Assisi a Gubbio che ripercorre l’itinerario compiuto dal Santo assisano nell’inverno tra il 1206 e il 1207, dopo la rinuncia all’autorità paterna e alle ricchezze di famiglia).

Focolari: lunedì 1 settembre, al Centro Mariapoli di Castelgandolfo, vicino Roma, inizia l’Assemblea generale del Movimento dei Focolari, fondato nel 1943 come Opera di Maria da Chiara Lubich († 2008), con la partecipazione di circa 500 delegati da tutto il mondo, per formulare gli indirizzi di vita e di azione per i prossimi sei anni; il Movimento che ha come obiettivo l’unità fra i popoli, la fraternità universale, si sente fortemente interpellato a guardare ancora di più al mondo con le sue contraddizioni, piaghe e difficoltà, a mantenere ed approfondire l’unità dell’Opera e valorizzare l’importanza della formazione spirituale e culturale, sulla linea della spiritualità di comunione, affinché sia Gesù stesso, presente fra coloro che sono uniti nel suo nome (cfr. Mt 18, 20), a camminare per le strade per incontrare gli uomini e le donne di oggi; “andare fuori, insieme, preparati”.

Altri eventi e ricorrenze:

▪ lunedì 1 settembre: 75° anniversario dello scoppio della 2ª guerra mondiale con l’invasione tedesca della Polonia l’1 settembre 1939 (le prime bombe sparate dalla corazzata tedesca Schleswig-Holstein alle 4.45 sulla penisola di Westerplatte sul Mar Baltico, davanti a Danzica): l’evento tragico che trascinò 61 Paesi e costò la vita a 60 milioni di persone

▪ martedì 2 settembre: Laboratorio musicale a cura del «Circolo Culturale San Francesco», nel Salone di S. Elisabetta d’Ungheria, a lato destro della chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido (ore 18.15)

▪ mercoledì 3 settembre: s. Gregorio Magno († 604), monaco, papa e dottore della Chiesa, organizzatore della vita monastica e liturgica, patrono dei musicisti, cantanti e papi; inviò s. Agostino († 604), monaco romano, ed altri 40 monaci ad evangelizzare l’Inghilterra (a. 597)

giovedì 4 settembre: s. Rosalia († 1160), chiamata ‘Santuzza’, vergine eremita sul Monte Pellegrino, patrona di Palermo, e s. Rosa da Viterbo († 1251/52), terziaria francescana, patrona della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, patrona della città e compatrona della diocesi

venerdì 5 settembre: b. Madre Teresa di Calcutta († 1997), religiosa macedone (Agnese Gonhxa B.), dedita all’assistenza ai più derelitti, in India e nel mondo, fondatrice delle Missionarie e dei Missionari della Carità, proclamata beata da Papa Giovanni Paolo II nel 2003

▪ giovedì e venerdì 4-5 settembre: adorazione eucaristica (ore 18-19)

Papa Francesco: domenica 31 agosto, come ogni domenica e nelle principali festività liturgiche, Papa Francesco recita con i pellegrini, riuniti in Piazza S. Pietro in Vaticano, la preghiera mariana dell’Angelus Domini, e pronuncia, prima e dopo di questa preghiera, una breve riflessione (ore 12-12.30); lunedì 1 settembre riprende la celebrazione dell’Eucaristia alla presenza dei gruppi di fedeli nella cappella della Casa S. Marta in Vaticano (ore 7) e mercoledì 3 settembre incontra gruppi di fedeli e pellegrini in occasione dell’Udienza generale per la catechesi (ore 10.25-12.00).

Augurio: ci raggiunga il vivido augurio di giorni vissuti nella contemplazione delle verità che Cristo ci ha voluto rivelare nel brano di Vangelo: «Se qualcuno vuol venire con me, smetta di pensare a se stesso, prenda su di sé tutto l’amore di cui è capace e mi segua. Chi pensa soltanto a salvare la propria vita, scegliendo solo se stesso e quanto gli conviene nella vita presente, la perderà; chi invece è pronto a dare la propria vita per me, la ritroverà» (cfr. Mt 16,24-25).

Piotr Anzulewicz OFMConv