Un circolo di vita, di riguardo, di sguardo
«Il nostro Dio – ha detto Papa Francesco parlando della Trinità – non è un Dio ‘spray’, è concreto, non è un astratto, ma ha un nome: ‘Dio è amore’. Non è un amore sentimentale, emotivo, ma l’amore del Padre che è all’origine di ogni vita, l’amore del Figlio che muore sulla croce e risorge, l’amore dello Spirito che rinnova l’uomo e il mondo. Pensare che Dio è amore ci fa tanto bene, perché ci insegna ad amare, a donarci agli altri come Gesù si è donato a noi, e cammina con noi». E per rafforzare il concetto di un amore che non è mai volato alto sul destino dell’umanità, ma al contrario si è strettamente intrecciato con le vicende della storia di ogni epoca, ha proseguito: «La Trinità non è il prodotto di ragionamenti umani; è il volto con cui Dio stesso si è rivelato, non dall’alto di una cattedra, ma camminando sempre con l’umanità» (Angelus, 26 maggio 2013).
Un Dio, quindi, fuori di sé, mai ripiegato su di sé, un Dio estasi. Ecco cos’è la Trinità: Amante (Padre), Amato (Figlio) e Amore (Spirito Santo). Un unico amore, per tutti e Tre. In tutti e Tre, un ballo d’amore, in un modo incantevole rappresentato dalla danza di sguardi nella celeberrima icona della Trinità di Andrej Rublëv († 1430). Il dipinto, realizzato nel 1422 e conservato presso la Galleria Statale di Tret’jakov a Mosca, offre un circolo di vita, di riguardo, di sguardo. Il Padre guarda al contempo il Figlio e lo Spirito e i due ricambiano lo sguardo d’amore. Ognuno si ritrova negli occhi dell’altro, s’immedesima nell’altro, offre lo spazio accogliente del proprio amore all’altro, si dona all’altro e fa essere l’altro. È un inno all’ospitalità dello sguardo e del cuore della Trinità. Non a caso il quarto posto alla mensa è aperto ed è rivolto a chi guarda, affinché entri nella danza di amore, di donazione, di accoglienza, di comunione.
Questo è il sogno di Dio per tutta l’umanità: una circolarità dell’amore fuori di sé e oltre sé. Siamo chiamati a far nostro questo flusso: vivere nella dimensione di amore, di dono e di dialogo, sostenere il passo di chi teme di non farcela, ascoltare il racconto di chi soffre, infondere la speranza. Resti, dunque, aperto il nostro cuore dove le vene occluse ostruiscono il flusso o provocano necrosi, dove i capitali sottraggono vita ad altre vite, dove alle intelligenze non è permesso di fiorire, dove le linee tracciate sulle carte geografiche sono come lacci emostatici che bloccano la circolazione del sangue e, quindi, la vita.
«Una persona che ama gli altri per la gioia stessa di amare è riflesso della Trinità. Una famiglia in cui ci si ama e ci si aiuta gli uni gli altri è un riflesso della Trinità. Una parrocchia in cui ci si vuole bene e si condividono i beni spirituali e materiali è un riflesso della Trinità» (Papa Francesco, Angelus, 15 giugno 2014).
(pa)
15 giugno 2014
Santissima Trinità
Es 34,4-6.8-9 Dn 3,52-56 2Cor 13,11-13 Gv 3,16-18
Dalla Trinità al Corpus Domini
♪ Lunedì 16 giugno cambia l’orario delle ss. Messe per i mesi estivi (luglio-metà settembre): nei giorni feriali la s. Messa delle ore 18.30 viene spostata alle ore 19 e nell’orario domenicale e festivo viene soppressa la s. Messa delle ore 11.30 e quella delle ore 18.30 viene spostata alle ore 19
♪ Martedì 17 giugno si celebra la 20ª Giornata Mondiale per la Lotta alla Desertificazione e alla Siccità, istituita nel 1995 dalle Nazioni Unite. Con lo slogan di quest’anno: «La terra appartiene al futuro – Rendiamola a prova di clima!», si vuole sottolineare che l’aumento della domanda di cibo e di prodotti agricoli per soddisfare il fabbisogno alimentare del pianeta si può conciliare con strategie che minimizzino l’impatto ambientale, con effetti positivi sulle rendite, sull’utilizzo dell’acqua e delle altre risorse naturali e sulla mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici. La desertificazione si fa sentire su un terzo della superficie terrestre (a rischio un quinto del territorio italiano), minacciando la vita, il benessere e lo sviluppo di un miliardo di persone
♪ Giovedì 19 giugno – memoria liturgica di s. Romualdo († 1027), abate – ci raccogliamo per l’adorazione eucaristica del 3° giovedì del mese (18-19)
♪ Venerdì 20>21 giugno: la 19ª Conversazione pubblica (10ª della serie sacro-profana) sul tema: «Come “catturare” il sacro nella fotografia? Parte II» viene spostata a sabato 21 giugno (ore 18) e intanto continua la Mostra: «Sant’Antonio e Corpus Domini in uno scatto: emozioni visive», “in costruzione” ed evoluzione, cioè aperta a chiunque voglia portare le sue foto e filmati, fino al 22 giugno, a cura di Giuseppe Fiorentino, fondatore del Club Fotografico “Grandangolo” e responsabile del Laboratorio di arti fotografiche presso il Circolo Culturale San Francesco, nel Salone «S. Elisabetta d’Ungheria» (lato destro della chiesa «Sacro Cuore»)
♪ Sabato 21 giugno – memoria di s. Luigi Gonzaga († 1591), patrono della gioventù studentesca – seguiamo la visita di Papa Francesco a Cassano all’Jonio; una giornata intensa che offrirà al Papa l’occasione di incontrare tutte le realtà più rappresentative della diocesi e della società calabrese. Questo evento straordinario nella nostra Calabria sia forte sprone a rinnovarci dal di dentro. Il Papa partirà alle 7.30 dall’eliporto in Vaticano per atterrare intorno alle 9 a Castrovillari, dove visiterà la Casa Circondariale e pronuncerà un discorso. Quindi, il trasferimento a Cassano all’Jonio dove visiterà gli ammalati dell’Hospice «San Giuseppe Moscati» e successivamente incontrerà i sacerdoti diocesani nella Cattedrale di Cassano all’Jonio, ai quali rivolgerà un discorso. Il Pontefice pranzerà dunque con i poveri, ospitati dalla Caritas diocesana, e con i giovani, ospiti della Comunità residenziale terapeutico-riabilitativa Saman «Mauro Rostagno» al Seminario «Giovanni Paolo I». Alle 14.30 è dunque in programma la visita agli anziani ospiti della «Casa Serena» di Cassano all’Jonio. Successivamente il Papa si trasferirà alla Piana di Sibari dove celebrerà la Messa. Il ritorno in Vaticano è previsto alle ore 19.30
♪ Domenica 22 giugno ricorre la solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (Corpus Domini). Alle ore 18.30 parte dalla chiesa «Sacro Cuore» la processione eucaristica interparrocchiale e, proseguendo in Viale Crotone, arriva alla chiesa «S. Maria di Porto Salvo»; l’invito alla partecipazione è rivolto a tutti i fedeli, ma in particolare ai ragazzi della Prima Comunione, ai ministri straordinari della Comunione eucaristica, ai ministranti e a tutti i gruppi parrocchiali
Amici, un rinnovato augurio di un’intensa settimana, consapevoli di essere amati e chiamati ad amare
(pa)