Per un nuovo umanesimo
«In Gesù Cristo il nuovo umanesimo»: è il tema del 5° Convegno ecclesiale nazionale, che si svolge da lunedì 9 a venerdì 13 novembre a Firenze, con la presenza dei vescovi, sacerdoti, religiosi e laici, per un totale di oltre 2 mila delegati delle Diocesi e delle altre realtà ecclesiali italiane. Martedì 10 novembre Papa Francesco fa dono ai convegnisti della sua presenza e della sua parola. Il sito http://www.firenze2015.it/ racconta momento per momento i lavori, proponendo in diretta tutti i momenti in sessione plenaria e le celebrazioni con il Santo Padre.
Un incontro che si ripropone all’incirca ogni 10 anni – l’ultima volta è stato a Verona nel 2006 – e che rappresenta un’occasione per riflettere sui problemi e le opportunità che coinvolgono i credenti e l’intero paese. Quest’anno al «focus» dell’attenzione sono le 5 parole di matrice ‘bergogliana’: «uscire», «annunciare», «abitare», «educare», «trasfigurare». I cinque gruppi approfondiscono questi temi, mettendoli nero su bianco in cinque documenti che poi confluiranno, probabilmente, in un documento finale.
L’attesa è grande per le conclusioni, come grande è stato il coinvolgimento e l’impegno che hanno accompagnato la ricezione dell’evento attraverso la Traccia, un testo aperto che ha voluto stimolare la partecipazione di operatori pastorali – dai sacerdoti, diaconi, consacrati e consacrate ai formatori e responsabili di movimenti, associazioni e gruppi – e di tutte quelle persone che nelle comunità cristiane svolgono un compito educativo e formativo nei diversi ambiti della pastorale.
Il tutto è avvenuto a partire dal vasto mondo del Web. «Il Convegno di Firenze, rispetto a quello di 10 anni fa, cade in un momento – ha spiegato don Ivan Maffeis, portavoce della Conferenza Episcopale Italiana – in cui la diffusione del digitale, in particolare dei social network, inizia a cambiare il modo di comunicare della Chiesa. Per questo, in questa lunga preparazione che c’è stata nelle diocesi, si è cercato di valorizzare la piattaforma, il sito, il Web, come occasione per far partecipare le diocesi locali, sia facendoci raccontare dal territorio quelle che sono le esperienze concrete di umanesimo, sia mettendo in dialogo le esperienze tra di loro».
La risposta è stata ampiamente “positiva”. «Sul sito si trova tanto materiale – ha affermato don Ivan –, tanti commenti postati liberamente dalle persone circa la Traccia che ha fatto da filo conduttore per la preparazione al Convengo. Soprattutto tanti giovani sono intervenuti su questo o quell’aspetto, per criticare, suggerire, proporre, segnalare«. Tutto questo è “significativo”, perché «il nostro augurio è che questo nuovo approccio aiuti anche noi Chiesa a comunicare in maniera diversa, come il digitale ci sta provocando, quindi, a metterci di più in ascolto, ad essere una Chiesa che non dice cosa fare, ma lo matura insieme in un confronto dove la voce dell’altro è importante». Ed è significativo anche perché mostra che esiste un’attenzione alla Chiesa che va ben oltre gli scoop e i libri scandalistici. «Credo che chi è a Firenze – ha concluso il portavoce della CEI – è qui anche con la speranza che l’esperienza cristiana, al di là della cronaca di questi giorni che ci obbliga a confrontarci con scandali, torni a dare speranza e significatività alla vita di ciascuno di noi: al lavoro, agli affetti, alle relazioni».
Schede della settimana (9-15.11.2015)
♦ Lunedì 9 novembre
# A Firenze, apertura del 5° Convegno ecclesiale nazionale con l’avvio dei cortei dei partecipanti (ore 15.30) nelle quattro basiliche fiorentine (Santa Croce, Santa Maria Novella, Santo Spirito, Santissima Annunziata) per l’ingresso nella cattedrale di Santa Maria del Fiore
(Ore 17: saluto del card. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, seguito da quello del sindaco fiorentino, Dario Nardella; ore 17.30: celebrazione dei Vespri; ore 18: prolusione di mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e presidente del Comitato preparatorio del Convegno).
# A Roma, nella basilica di S. Giovanni in Laterano, cattedrale del Papa, chiesa “madre e capo di tutte le chiese dell’Urbe e dell’orbe”, pubblicamente consacrata da Papa Silvestro il 9 novembre 324, col nome di basilica del Santo Salvatore, Messa presieduta da Papa Francesco con la consacrazione episcopale di mons. Angelo De Donatis, in concomitanza con la festa della dedicazione della stessa basilica.
(Nel corso del sec. XII, la basilica, per via del suo battistero che è il più antico di Roma, fu dedicata a s. Giovanni Battista; donde la sua corrente denominazione di basilica di S. Giovanni in Laterano; per più di 10 secoli, i papi ebbero la loro residenza nelle sue vicinanze e fra le sue mura si tennero 250 Concili, di cui 5 ecumenici; semidistrutta dagli incendi, dalle guerre e dall’abbandono, venne ricostruita sotto il pontificato di Benedetto XIII [† 1730] e di nuovo consacrata nel 1726; per tutti i cristiani, reduci dalle “catacombe”, essa fu il luogo dove finalmente potevano adorare e onorare pubblicamente Cristo Salvatore del mondo)
# 26° anniversario della caduta del «Muro di Berlino» (8-9.11.1989), «simbolo della divisione ideologica dell’Europa e del mondo intero.
♦ Martedì 10 novembre
# A Firenze, momento clou del 5° Convegno ecclesiale nazionale: visita di Papa Francesco, preceduta dall’incontro con il mondo del lavoro in Piazza della Cattedrale di Prato (ore 8.15).
(Ore 9.15: atterraggio nello stadio d’atletica «Luigi Ridolfi» di Firenze; ore 9.45: visita al Battistero; ore 10: incontro con i rappresentanti del Convegno nella cattedrale di Santa Maria del Fiore [saluto del card. Angelo Bagnasco – arcivescovo di Genova e presidente della CEI, alcune testimonianze e discorso del Papa indirizzato ai partecipanti al Convegno]; ore 12: preghiera dell’Angelus con 30 giovani disabili davanti all’immagine della Madonna e saluto agli ammalati nella basilica della Santissima Annunziata; 12.30: pranzo con i poveri nella Mensa di S. Francesco Poverino; ore 14: breve sosta in Arcivescovado; ore 15.15: Messa nello stadio comunale «Artemio Franchi» con 5 mila fedeli e tanti altri di fronte ai maxischermi collocati in Piazza Signoria, Piazza Santa Croce con la grande basilica francescana e nell’attiguo stadio d’atletica «Luigi Ridolfi»; ore 16.45: congedo dalle autorità; ore 17: decollo in elicottero da Firenze alla volta di Roma; ore 18.45, alla Fortezza da Basso, inizio dei lavori dei convegnisti con le testimonianze sulle «5 vie» del Convegno: «uscire», «annunciare», «abitare», «educare», «trasfigurare»)
# Nella liturgia, s. Leone I, detto Magno († 461), papa e dottore della Chiesa, che affermò con fede luminosa la divinità di Cristo e la sua umanità: Cristo, Figlio del Dio vivente e figlio di Maria, uomo come noi.
(Il Concilio di Calcedonia presso Bisanzio [451], quarto ecumenico, approvò solennemente la dottrina delle due nature: Dio si è rivelato a noi nel Figlio, e il Figlio è un uomo che è vissuto in mezzo a noi, ha sofferto, è morto, è risorto. Questo Figlio è l’inizio e la fine, l’alfa e l’omega, l’erede di tutto, colui che realizza tutte le promesse di Dio, colui per mezzo del quale Dio aveva creato l’universo, il Figlio del Dio vivente, “irradiazione della gloria del Padre”, espressione del suo essere, “impronta della sua sostanza”, sorgente incessante di vita eterna)
♦ Mercoledì 11 novembre
# A Firenze, giornata dedicata al «nuovo umanesimo – fede concreta».
(Dopo la grande giornata trascorsa con Papa Francesco, il Convegno riprende con l’avvio vero e proprio del lavoro di riflessione dei delegati; ore 9.30: preghiera d’inizio presieduta da mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara e vicepresidente della CEI, seguita da una riflessione spirituale di p. Giulio Michelini, docente di Nuovo Testamento presso l’Istituto Teologico di Assisi; ore 10.20: relazioni introduttive, affidate a Mauro Magatti, ordinario di sociologia all’Università Cattolica e a mons. Giuseppe Lorizio, ordinario di teologia fondamentale alla Pontificia Università Lateranense; in serata, spazio per alcuni eventi spirituali e culturali, ecumenici e interreligiosi)
# In Polonia, festa nazionale del Giorno dell’Indipendenza, in cui si commemora l’anniversario della seconda Repubblica, 123 anni dopo la spartizione nel 1795 da parte di Russia, Prussia e Austria (Il programma delle celebrazioni prevede l’alzabandiera, il discorso del presidente e una parata militare a Varsavia).
# Nella liturgia, s. Martino di Tours († 397), santo più popolare che la Francia abbia avuto nell’antichità e nel Medio Evo, padre del monachesimo occidentale e grande apostolo delle Gallie, primo confessore non martire ad essere venerato con rito liturgico, patrono dei mendicanti, dell’Arma di Fanteria, dell’Esercito e di tanti comuni italiani.
[Ancora soldato e catecumeno, egli rivelò la sua carità evangelica dando metà del suo mantello militare a un povero assiderato dal freddo. Quella stessa notte vide in sogno Gesù che, rivestito del suo mantello, diceva ai suoi angeli: «Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato: egli mi ha vestito!». Quando Martino si risvegliò, trovò il suo mantello integro. Dopo il battesimo, all’età di 22 o 23 anni, si mise sotto la guida di s. Ilario (339) e fondò a Ligugè, presso Poitiers, un monastero (360), il primo in Occidente. Ordinato sacerdote e vescovo di Tours (372), si fece apostolo delle popolazioni rurali con l’aiuto dei monaci del grande monastero di Marmoutiers (Tours). Unì alla comunicazione del Vangelo un’incessante opera di elevazione sociale dei contadini e dei pastori. La sua figura ha fondamentale rilievo nella storia della Chiesa in Gallia]
# A Roma, in Piazza S. Pietro, incontro di Papa Francesco con gruppi di fedeli e pellegrini in occasione dell’Udienza generale per la catechesi del mercoledì (ore 9.50-11).
♦ Giovedì 12 novembre
# A Firenze, giornata nel segno dell’incontro fra le confessioni cristiane e le altre fedi.
(Ore 9.30: preghiera ecumenica presieduta da mons. Nunzio Galantino, segretario generale della CEI, con le meditazioni di p. Georgij Blatinskij, arciprete della Chiesa ortodossa russa di Firenze, e della pastora Letizia Tomassone della Chiesa valdese di Firenze; ore 10.20: dialogo con Joseph Levi, rabbino capo della Comunità ebraica di Firenze, e Izzeddin Elzir, imam di Firenze e presidente dell’Unione Comunità Islamiche d’Italia, e, a conclusione, prospettive per la Chiesa italiana presentate dal card. Angelo Bagnasco)
# S. Giosafat Kuncewicz († 1623), monaco basiliano, priore, abate e arcivescovo di Vitebsk e di Polock in Polonia-Bielorussia, simbolo di una Russia ferita dalle lotte tra ortodossi e uniati, gloria e sostegno degli slavi orientali, «rapitore delle anime», protomartire dell’unione della Chiesa greco-ortodossa con quella cattolica romana o latina, «apostolo della riconciliazione» (Giovanni Paolo II), patrono degli ecumenismi.
(A causa del suo operato, nel 1623 un gruppo di ortodossi lo assalì e lo uccise a colpi di spada e di moschetto, a soli 43 anni di età. Il suo corpo, dopo la seconda guerra mondiale, venne traslato a S. Pietro in Vaticano dove, dal 25 novembre 1963, è collocato nell’urna in vetro posta sotto l’altare dedicato a s. Basilio Magno)
# Ad Acalà de Henares in Spagna, s. Diego [lat. Didacus] d’Alcalà († 1463), frate minore osservante, uno dei santi più popolari in Spagna e nell’America Latina, dove portano il suo nome numerose località (ad es. San Diego in California), fiumi, canali e baie, portinaio e cuoco di conventi, che sia nelle isole Canarie sia a Roma, nel convento di S. Maria in Ara Coeli, rifulse per umiltà e carità nella cura degli infermi durante la peste.
# Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, 61° compleanno di p. Andrea Buzor, viceparroco, e adorazione eucaristica parrocchiale (ore 17-18).
♦ Venerdì 13 novembre
# A Firenze, alla Fortezza da Basso, giornata conclusiva del Convegno, contrassegnata dalla sintesi dei lavori sulle «5 vie».
(Ore 9.30: inizio dei lavori con la preghiera presieduta da mons. Angelo Spinillo, vescovo di Aversa e vice-presidente della CEI, e con la riflessione della biblista sr. Rosanna Gerbino; ore 10.20: sintesi dei lavori sulle «5 vie» [il teologo don Duilio Albarello illustra le proposte sul verbo “uscire”, la filosofa Flavia Marcacci su “annunciare”, il filosofo Adriano Fabris su “abitare”, la preside della Pontificia Facoltà «Auxilium» sr. Pina Del Core su “educare” e il monaco di Bose Goffredo Boselli su “trasfigurare”]; ore 12: preghiera conclusiva e “prospettive” del Convegno indicate dal card. Angelo Bagnasco)
# A Roma, presso S. Pietro, s. Niccolò I († 867), papa, detto Magno (il titolo attribuito, oltre a lui, soltanto ai pontefici Leone I e Gregorio I), che si impegnò con vigore apostolico a rafforzare l’autorità del Romano Pontefice, davanti alle rivendicazioni autonomiste di diverse Chiese nazionali e provinciali, e davanti all’imperatore di Bisanzio e alla Chiesa greca, sepolto in S. Pietro (Secondo Niccolò, il papato era l’unica istituzione che poteva reggere in quell’epoca di barbarie e di indebolimento dell’autorità civile e, di conseguenza, anche sociale).
# A Catanzaro Lido, nel Salone «S. Elisabetta d’Ungheria», al lato destro della chiesa «Sacro Cuore», proiezione del film «Il ladro di bambini» con cinedibattito sullo sradicamento e disagio giovanile, nell’ambito della 1ª edizione del Cinecircolo promosso dal «Circolo Culturale San Francesco» e patrocinato dal parroco, p. Ilario Scali, con l’invito rivolto a tutti (ore 19.15-).
Da sabato 14 novembre a sabato 21 novembre è attiva la sommessa campagna di raccolta fondi «Dai voce al Circolo Culturale San Francesco!», una seconda occasione per offrire un piccolo contributo alla realizzazione dei programmi già in corso e alla «creazione di una cultura dell’incontro, della solidarietà e della pace», soccorrendo anche in questo modo – con l’elemosina e la carità – i nostri cari defunti. Grazie infinite a chi ha risposto alla prima campagna.
[Ci sostiene la speranza di trovare persone generose e capaci di impegnarsi nell’ambito del volontariato, affinché i vari programmi, attualmente accantonati, in attesa di ricevere un aiuto, possano finalmente prendere il via. Sarebbe davvero desolante dover arrendersi per mancanza di sensibilità ed apprezzamento… «Serve un impegno comune di tutti per favorire una cultura dell’incontro, perché solo chi è in grado di andare verso gli altri è capace di portare frutto, di plasmare vincoli, di creare comunione, di irradiare gioia, di edificare la pace» (Papa Francesco)]
♦ Sabato 14 novembre
# Giornata Mondiale del Diabete, istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (In Italia colpisce circa 3 milioni e 700 mila persone, ma sono tante quelle che ne sono affette e che non ne sono consapevoli).
# A Gerusalemme, ss. Nicola Tavelić da Sebenico, in Dalmazia (Croazia), e Compagni: il catalano Deodato da Ruticinio, l’italiano Stefano da Cuneo e il provenzale Pietro da Narbona, i quattro frati francescani del convento di Monte Sion, protagonisti della tragica avventura missionaria, che furono fatti a pezzi e bruciati (1391) per non aver ritrattato quanto avevano affermato dinanzi al cadì (magistrato musulmano) di Gerusalemme e alla presenza di molti musulmani, professando con fermezza Cristo Figlio di Dio, proclamati santi nel 1970 da papa Paolo VI come i primi martiri della Custodia francescana di Terra Santa.
# Presso la chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, inizio del triduo in preparazione alla festa di s. Elisabetta d’Ungheria († 1231), principessa ungherese, terziaria francescana e patrona principale del Terz’Ordine Regolare di S. Francesco (TOR), dell’Ordine Francescano Secolare (OFS) e della Fraternità secolare.
♦ Domenica 15 novembre – 33ª Domenica del tempo ordinario (Dn 12,1-3; Sal 15; Eb 10,11-14.18;Mc 13,24-32)
# 10ª Giornata Mondiale in ricordo delle Vittime del Traffico Stradale, istituita dall’ONU nel 2005 per sensibilizzare cittadini al problema della sicurezza e ricordare che sulle strade di tutto il mondo ogni giorno muoiono 3 mila persone, per un totale di 1,3 milioni di morti e 50 milioni di feriti ogni anno (In Italia si contano annualmente più di 4 mila morti e 300 mila feriti).
# A Colonia, in Germania, s. Alberto Magno († 1280), conosciuto anche come Alberto il Grande, domenicano, vescovo, considerato il più grande filosofo e teologo tedesco del medioevo sia per la sua erudizione che per il suo impegno nel tenere distinto l’ambito filosofico da quello teologico, «dottore universale» della Chiesa, maestro di s. Tommaso d’Aquino, dichiarato nel 1941 da Pio XII patrono dei cultori di scienze naturali.
# A Roma, in Piazza S. Pietro, a mezzogiorno, preghiera mariana dell’Angelus Domini e breve riflessione e, in via Sicilia, alle ore 16, visita del Papa alla Chiesa evangelica luterana, già visitata da Benedetto XVI il 14 marzo 2010 e da Giovanni Paolo II l’11 dicembre 1983, con un dialogo, la preghiera serale, la lettura del Vangelo della domenica e l’omelia: un incontro di gioia e di amicizia con una comunità piccola, di circa 500 persone, ma molto vivace, con tanti gruppi: dai bambini agli anziani, e con tante attività a sostegno dei poveri, dei senzatetto e anche dei rifugiati.
Auguriamoci una settimana intessuta di gratitudine, di riconoscenza, di accettazione e di accoglienza dell’altro, cercando insieme vie nuove per affrontare le sfide e coltivare la pienezza della nostra umanità.
Piotr Anzulewicz OFMConv