Raddrizzare le sorti
Giovanni il Battezzatore è il protagonista di quest’Avvento. Molti pensano che proprio lui sia il Messia. Il suo ingresso nel mondo è spettacolare: «vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi» (Mc 1,6). È un “forte”. A lui «accorrono da tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme» (Mc 1,5). Potrebbe prendersi per Dio sulla terra, come molti lo fanno, ancora oggi. Egli però sa di non esserlo. Il suo messaggio è chiaro: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoisandali» (Mc 1,7). Non ha nessuna pretesa di rubare la sposa, Israele, al pretendente, il Messia. Scopre la sua vocazione e trova la sua collocazione nel vertiginoso disegno di Dio: essere il precursore e fare il profeta. In maniera severa ama la sua gente: la fa scendere attraverso il deserto di Giuda fino al Giordano, la mette alla berlina, la costringe a prendersi le sue responsabilità. “Se vuoi buone notizie – grida –, devi prepararti a qualcosa di forte. Devi osare, specie se sei già credente. Con un vero e proprio battesimo d’immersione devi convertirti, raddrizzare le tue sorti, rinascere e crescere verso un nuovo umanesimo!”.
L’unico modo che abbiamo per fare del Natale 2014 un nuovo inizio è ascoltare i profeti che ci richiamano a raddrizzare le nostre sorti. Dio viene quando meno ce lo aspettiamo e come non ce lo immaginiamo. Davanti a lui nessuno potrà restare impassibile ed insensibile, pensando di non aver bisogno di una revisione di vita o di non dover raddrizzare comportamenti antitetici al Vangelo. Per invogliarci in questa opera di risanamento interiore vengono in nostro soccorso anche il profeta Isaia (Is 40,1-5.9-11) e l’apostolo Pietro (2Pt 3,8-14).
I profeti gridano, ancora oggi, nel deserto spirituale di quest’umanità, poco vigile alla voce di Dio e molto attenta alle voci della società meticcia, frammentata, individualista. Con coraggio ci richiamano a stare desti, a svegliarci, a vivere la vita come un dono da dare agli altri, a liberare lo spazio per l’amicizia civica, per l’ascolto e la condivisione, per la solidarietà e la sussidiarietà, per il vero, il buono, il bello. Riuscire a fare almeno qualcosa di questo richiamo è già un buon segno, altrimenti è parola buttata al vento, senza ritorno e riscontro su un piano umano, etico, spirituale.
Dio è comunque magnanimo. Non si stanca di noi. Non vuole che qualcuno dei suoi figli si perda. Viene ancora e chiede un supplemento di bene da compiere per noi stessi e per gli altri. «Teniamo allora fisso lo sguardo sul Cristo, centro del tempo e della storia, e facciamo spazio alla sua presenza: è lui il principio e il fondamento che avvolge di misericordia le nostre debolezze e tutto trasfigura e rinnova» (Papa Francesco alla CEI, 19 maggio 2014). «Se noi ci affidiamo a lui con cuore umile e pentito, egli abbatterà i muri del male, riempirà le buche delle nostre omissioni, spianerà i dossi della superbia e della vanità e aprirà la strada dell’incontro» (Papa Francesco all’Angelus, 7 dicembre 2014). Guardiamo anche all’Immacolata, segno primigenio di Dio, anteriore alla caduta dell’umanità. La sua immacolata concezione rappresenta l’umanità come immagine di Dio non deformata dal peccato, purificata e ritornata allo splendore originale, ad opera di Cristo. Contemplando la “tutta Bella”, ci accorgiamo che è possibile un nuovo inizio per un’umanità rinnovata: in lei – grazie al dono totale di suo Figlio – tutta la creazione ha già ri-celebrato i suoi sponsali con il Cielo e la carne si è nuovamente riconciliata con lo spirito, ritornando a saltare di gioia.
Schede della settimana
(7-14 dicembre 2015)
◊ Domenica 7 dicembre: 2ª Domenica di Avvento (B). – S. Ambrogio († 397), vescovo di Milano, difensore, organizzatore e dottore della Chiesa, maestro di s. Agostino, autore di molteplici scritti teologici, scritturistici e liturgici, padre della liturgia “ambrosiana”, iniziatore della mariologia latina, patrono dei vescovi e degli apicoltori, di Lombardia, Milano e Vigevano. & A Roma, in Piazza S. Pietro, preghiera dell’Angelus guidata da Papa Francesco (ore 12-12.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic =VA_3TC2MY3F). & 9° giorno della novena in preparazione alla solennità dell’Immacolata.
▪ Lunedì 8 dicembre: Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria (A Catanzaro Lido, nella chiesa «Sacro Cuore», le Messe, oltre quella delle ore 6, sono celebrate alle ore 8, 10 e 18; alla conclusione della Messa vespertina, la Milizia dell’Immacolata organizza,in onore della Madre del Signore, la processione aux flambeaux con canti e preghiere, e invita tutti a parteciparvi). & A Roma, a mezzogiorno, preghiera mariana dell’Angelus, guidata di Papa Francesco, con i pellegrini presenti in Piazza S. Pietro (12-12.20: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_OJ9M2MJS) e, nel pomeriggio, tradizionale omaggio floreale alla Madre Immacolata di Cristo, assisa sulla colonna più alta della città, in Piazza di Spagna, con i fedeli romani (ore 15.50-16.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_EI9OUFQ4).
▪ Martedì 9 dicembre: S. Juan Diego Cuauhtlatoatzin († 1548), indigeno del Messico, al quale apparve la Madonna, detta di Guadalupe, sul colle del Tepeyac presso Città del Messico (1531), nel 1990 dichiarato beato e nel 2002 proclamato santo da Giovanni Paolo II. & In Vaticano, nella Sala Stampa della Santa Sede, conferenza stampa di presentazione della campagna internazionale di mobilitazione «Stop alle minacce su Internet», nel contesto del 25° anniversario della convenzione sui diritti dell’infanzia (ore 11.30-13: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic =VA_EI9OUFQ4).
▪ Mercoledì 10 dicembre: Beata Vergine Maria di Loreto, detta anche Vergine Lauretana, la cui statua è venerata nella Santa Casa trasportata da Nazareth (1296), patrona principale dell’Aeronautica militare, degli aviatori e dei viaggiatori in aereo. & Inizio del triduo di preghiera a s. Lucia da Siracusa († 304),vergine e martire, patrona della vista (A Catanzaro Lido, nella chiesa «Sacro Cuore», durante la Messa delle ore 18, invochiamo la sua intercessione per tutti coloro che soffrono di disturbi visivi: i non vedenti, i miopi, gli astigmatici e chi è affetto da cataratta). & Giornata Internazionale dei Diritti Umani, per commemorare la proclamazione della Dichiarazione universale dei diritti umani, firmata a Parigi il 10 dicembre 1948, e per difendere e far ascoltare i diritti propri e altrui: fondamenta di libertà, di sviluppo, di pace. «Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza» (Art. 1). & In Vaticano, incontro del Papa con i gruppi di fedeli e i pellegrini in occasione dell’Udienza generale per la catechesi del mercoledì (ore 10.25-12: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_EI9OUFQ4). & In Vaticano, nella Sala Stampa della Santa Sede, conferenza stampa di presentazione del Messaggio di Papa Francesco per la 48ª Giornata Mondiale della Pace 2015 dal titolo: «Non più schiavi, ma fratelli» (ore 12.30-14: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_EI9OUFQ4).
▪ Giovedì 11 dicembre: S. Damaso († 384), il 37° papa della Chiesa, mecenate e letterato, difensore della fede contro gli scismi e le eresie, protettore degli archeologi. & Ritiro del Clero dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace. & 2° giorno del triduo di preghiera a s. Lucia da Siracusa. & Adorazione eucaristica del 2° giovedì del mese.
▪ Venerdì 12 dicembre: Nostra Signora di Guadalupe, detta «Morenita», apparsa sul colle del Tepeyac presso Città del Messico (1531) a s. Juan Diego Cuauhtlatoatzin, ed invocata come stella dell’evangelizzazione dei popoli e sostegno degli indigeni e dei poveri, patrona dell’America Latina. & In Vaticano, nella basilica di S. Pietro, recita del Rosario guadalupano e celebrazione della Messa presieduta da Papa Francesco, accompagnata dall’esecuzione dell’opera «Misa Criolla» del compositore argentino Ariel Ramírez (che nel 1967 volle venire a Roma per consegnare la sua geniale opera nelle mani del Pontefice Paolo VI), con strumenti, arrangiamenti e inni argentini e di altri Paesi latino-americani, diretta da suo figlio, Facundo Ramírez, direttore di un gruppo musicale di altissimo livello culturale e artistico [ore 18-19: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic =VA_ EI9OUFQ4]. & A Roma, presso il Pontificio Collegio Internazionale Maria Mater Ecclesiæ, 4° Convegno europeo di pastorale giovanile sul tema: «Una Chiesa giovane, testimone della gioia del Vangelo. Insieme sulle strade dell’Europa», promosso dal Pontificio Consiglio per i Laici, in collaborazione con il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (11-13 dicembre), per promuovere una riflessione comune tra i responsabili nazionali di pastorale giovanile, raccogliere insieme le sfide che l’accompagnamento dei giovani nel cammino di fede si trova ad affrontare nel continente europeo, rilanciare un passaggio dell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium: «Che bello che i giovani siano “viandanti della fede”, felici di portare Gesù in ogni strada, in ogni piazza, in ogni angolo della terra!»(«Evangelii gaudium: Lasciamoci interpellare dalla gioia del Vangelo» è il tema della giornata di oggi, alla ricerca di nuove vie per la pastorale giovanile seguendo la rivoluzione di Papa Francesco e della sua Esortazione apostolica. & A Lima, in Perù, chiusura della Conferenza sul clima (Cop20). «Noi vescovi cattolici – si legge nel messaggio dei presuli presenti alla Conferenza – crediamo che il Creato sia un dono»; per questo ribadiscono il loro impegno nello «sviluppo del senso di gratuità, così da contribuire alla costruzione di uno stile di vita che liberi l’uomo dal desiderio di appropriazione e gli permetta di essere rispettoso della dignità della persona e dell’armonia del Creato»: «Tutti possono contribuire a superare i cambiamenti climatici, a scegliere stili di vita sostenibili», ad «accompagnare i processi politici» con la ricerca di «un dialogo che porti la voce dei poveri al tavolo dei responsabili delle decisioni». & 3° giorno del triduo di preghiera a s. Lucia da Siracusa.
▪ Sabato 13 dicembre: S. Lucia († 304), vergine e martire, patrona di Siracusa e compatrona di Venezia, protettrice degli occhi, dei ciechi, degli oculisti, degli elettricisti e degli scalpellini. & 45° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di Papa Francesco (13 dicembre 1969): auguri infiniti e gratitudine immensa per il suo amore e servizio – due parole presenti da sempre nella sua formazione spirituale e teologica. & A Roma, presso il Pontificio Collegio Internazionale Maria Mater Ecclesiæ, chiusura del 4° Convegno europeo di pastorale giovanile sul tema: «Una Chiesa giovane, testimone della gioia del Vangelo. Insieme sulle strade dell’Europa» (la giornata di oggi è dedicata al tema: «Discepoli missionari nel mondo di oggi», con particolare attenzione alla dimensione del pellegrinaggio – uno degli aspetti essenziali delle Giornate Mondiali della Gioventù – e al potenziale di creatività, di entusiasmo e di positività che i giovani possono donare alla Chiesa e agli altri con la generosità caratteristica della loro età.
◊ Domenica 14 dicembre: S. Giovanni della Croce († 1591), carmelitano spagnolo, riformatore dell’Ordine carmelitano assieme a s. Teresa d’Avila, autore delle opere: «La salita al monte Carmelo», «La notte oscura dell’anima», «Il cantico spirituale» e «La fiamma viva di amore», mistico «del nulla e del tutto», dottore della Chiesa. & A Roma, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus guidata da Papa Francesco (ore 12-12.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_EI9OUFQ4).
Amici, ci avviciniamo al giorno più importante della storia umana: la nascita sulla terra del Figlio di Dio. Per questa ragione «l’Avvento – ha affermato Papa Benedetto XVI il 28 novembre 2009 – è il tempo dell’attesa (…), il tempo della gioia, di una gioia interiorizzata, che nessuna sofferenza può cancellare. La gioia per il fatto che Dio si è fatto bambino. Questa gioia, invisibilmente presente in noi, ci incoraggia a camminare fiduciosi. Modello e sostegno di tale intimo gaudio è la Vergine Maria, per mezzo della quale ci è stato donato il Bambino Gesù. Ci ottenga lei, fedele discepola di suo Figlio, la grazia di vivere questo tempo vigilanti e operosi nella carità». L’augurio vivissimo…
Piotr Anzulewicz OFMConv