Margherita, Angela ed altre donne mistiche

Una Serata con scintille e sorprese, quella che si è svolta il 21 ottobre 2022, focalizzata sulle stupende donne medievali: «Margherita da Cortona († 1297), Angela da Foligno († 1309) e le altre mistiche, tra santità e pazzia», ideata nell’ambito della 10ª edizione del WikiCircolo 2022-23 dal «file rouge»: «Donne, ‹sorelle tutte›, che ‹fanno bello il mondo›», e inserita nel solco della fase narrativa del cammino sinodale della Chiesa, la 218ª di seguito.

Un improvviso «tilt» del proiettore, poco prima dell’inizio, l’ha marcata, ma non l’ha azzerata. Al contrario, l’ha resa più ingegnosa, spontanea, creativa e scintillante… Il «tilt» ha attivato la “terza vista”, ovvero l’immaginazione, capace di cogliere, come per magia, in ogni cosa il dettaglio peculiare e tradurlo in parole.

Ma quali parole? Le uniche possibili, ‘nude’ e schiette, ma autorevoli, attendibili e credibili del dott. Mattia Zangari, accademico, docente, esperto di spicco nel campo della santità femminile, autore di saggi, monografie e di due libri scientifici («Santità femminile e disturbi mentali fra Medioevo ed età moderna» [Bari-Roma, Editori Laterza, 2022] e «La santa e il giglio. Mistiche nella Firenze del Seicento» [Roma, Carocci Editore, 2022]). Pur non potendo, a causa del proiettore-‘sovvertitore’, utilizzare il PowerPoint – un «software» che consente presentare sia un discorso sia una lezione con la grafica, foto ed animazioni –, ha saputo catturare l’attenzione e folgorare tutti in modo del tutto nuovo. Già con le prime pennellate ci ha catapultato nell’epoca ricca dei fermenti sociali, dei movimenti evangelico-pauperistici, dei trovatori provenzali, dei castelli reali, delle cattedrali episcopali, nell’epoca di Margherita, di Angela e delle altre donne mistiche. Forte di una competenza maturata sull’argomento presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera, l’Università di Firenze, la Pontificia Università Urbaniana di Roma e l’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha fatto riecheggiare, nel Salone di S. Elisabetta d’Ungheria presso la chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, l’estasi, la sublimazione, l’allucinazione, la maternità, la teatralità, tutto un ‘ciclo’ di relazioni di queste donne con il totalmente Altro, con Dio, con Cristo.

Il loro corpo – disse – a seguito di un’assidua contemplazione della passione di Cristo diventava spesso «’sacrario’, coacervo di spirito e materia, dove si rendeva manifesto il repertorio di immagini sacre», prefigurando addirittura l’esperienza emografica della calabrese Natuzza Evolo, tanto cara a Giovanni Monaco, presente alla Serata, da innescare un vivace dibattito sul corpo di alcune mistiche. Il loro corpo ‘parlava’, nel segno del sanguinamento, attraverso la pelle. Si faceva scrittura, comunicazione, testimonianza, apertura al trascendente, relazione con il divino. Le immagini sacre, che si depositavano sulla loro pelle – è il caso della clarissa Chiara Isabella Fornari, oggetto d’indagine del dott. Zangari –, si ‘stampavano’ poi sulla biancheria o sui fazzoletti venuti a contatto con la pelle, sì da divenire reliquie di sangue, reliquie di un corpo-«’ianua’ di confine, porta sulla soglie, anello di congiunzione fra la dimensione umana e quella divina». Un tema affascinante, ma nel contempo perturbante. Sarà ripreso e approfondito durante le Serate successive, insieme a tutto quello che ha bisogno di essere perimetrato e nuovamente messo a fuoco, tutto quello che necessita nuove narrazioni e dibattiti.

«Non è da tutti» interpretare le esperienze mistiche iscritte e immagazzinate nel corpo delle estatiche, delle visionarie e più in generale le mistiche medievali. Lo può fare soltanto chi, come dott. Zangari, conosce la chiave d’accesso a un ’empireo’ di queste donne in bilico fra cielo e la terra, fra qui e altrove, fra ora e allora, fra fede e follia, fra santità vera e santità simulata. Il Circolo ha l’indicibile fortuna di averlo alle prossime Serate.

Vito: S. Angela da Foligno

Vito Doria: S. Angela da Foligno

Molto altro ci sarebbe da non dimenticare di questa Serata, senza trascurare l’impegno di Lucia Scarpetta, Iolanda De Luca, Antonella Vitale, Rina Gullà e Maria Rainone, le cinque ‘queens’ che l’hanno resa saporita e squisita. Il bimbo Vito merita poi un applauso per il bellissimo disegno colorato raffigurante s. Angela da Foligno, donna francescana, mistica e «maestra dei teologi», depositaria di una incredibile promessa del Signore: «Io benedirò perfino chi ti sentirà nominare», e delle parole: «Non ti ho amato per scherzo». Resta da sperare che tanta ricchezza della Serata non vada dispersa dal tempo, ma custodita e condivisa con tutti, donne e uomini, vicini e lontani. Ed è quello che lo Staff del Circolo cercha di fare con gioia e passione. Si ceda allora alla visione del programma originale e alla bellezza delle foto scattate nel Salone. «Siamo donne e uomini del Circolo, non è da tutti!».

Piotr Anzulewicz OFMConv


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