Sfogliando le schede, per andare verso il fratello

Samaritano«Sapienza del cuore è uscire da sé verso il fratello – scrive Papa Francesco nel Messaggio per la 23ª Giornata Mondiale del Malato. – Il nostro mondo dimentica a volte il valore speciale del tempo speso accanto al letto del malato, perché si è assillati dalla fretta, dalla frenesia del fare, del produrre, e si dimentica la dimensione della gratuità, del prendersi cura, del farsi carico dell’altro. In fondo, dietro questo atteggiamento c’è spesso una fede tiepida, che ha dimenticato quella parola del Signore che dice: “L’avete fatto a me” (Mt 25,40). Per questo, vorrei ricordare ancora una volta l’assoluta priorità dell’“uscita da sé verso il fratello” come uno dei due comandamenti principali che fondano ogni norma morale» (n. 4).

Schede: 1-11 febbraio 2015

Solidali per la vita 2015 Domenica 1 febbraio: 4ª del tempo ordinario, detta della guarigione dell’indemoniato (Dt 18,15-20; Sal 94; 1 Cor 7,32-35; Mc 1,21b-28). & 37ª Giornata Nazionale per la Vita dal titolo: «Solidali per la vita» – «l’invito a farci servitori di ciò che “è seminato nella debolezza” (1 Cor 15,43), dei piccoli e degli anziani, e di ogni uomo e ogni donna, per i quali va riconosciuto e tutelato il diritto primordiale alla vita»; tutte le offerte generosamente elargite durante le Messe della Giornata vengono destinate ad alcune famiglie bisognose della Parrocchia (Si veda il Messaggio della CEI: http://www.chiesacattolica.it  /documenti/2014/ 11/00017375_messaggio_ del_consiglio_episcopale_perman.html). & A Roma, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini guidata da Papa Francesco (ore 12-12.30: http://player.rv.va /rv.player01.asp? language=it&visual=VaticanTic &Tic=VA_9T9 D3DW1). & A Piglio nel Lazio, b. Andrea dei Conti di Segni († 1302), sacerdote dell’Ordine dei Minori, che, rifiutata ogni più alta dignità, preferì servire Cristo in umiltà e semplicità, aiutando le persone con consigli e miracoli, specie contro le insidie diaboliche (il suo corpo riposa tuttora nella chiesa di S. Lorenzo dei Frati Minori Conventuali e la sua immagine, datata al secolo XIV, si può vedere in un affresco di Taddeo Gaddi nella Basilica di S. Croce a Firenze). & A Catanzaro, al Teatro Politeama, «Concerto per la pace: un ponte con Betlemme», organizzato dalla Camera di Commercio e dal Comune in collaborazione con la Fondazione Betania e l’associazione «Mostra Europea del Presepe», con la presenza del sindaco di Betlemme Vera Baboun, in rappresentanza di una comunità che tanto patisce nel complesso quadro dei conflitti (ore 17.30), e, nell’Auditorium Seminario S. Pio X, Convegno sul tema: «Creati maschio e femmina. La differenza luogo dell’amore» (ore 9.30-18).

Presentazione al Tempio▪ Lunedì 2 febbraioPresentazione del Signore al Tempio – festa delle luci, chiamata anche «Candelora», con la benedizione delle candele, e la 19ª Giornata Mondiale della Vita Consacrata, nell’Anno dedicato alla Vita consacrata (30 novembre 2014 – 2 febbraio 2016): un’occasione per «stringerci attorno alle persone consacrate, gioire con loro, condividere le loro difficoltà, collaborare con esse, nella misura del possibile, per il perseguimento del loro ministero e della loro opera (…) e far sentire loro l’affetto e il calore di tutto il popolo cristiano (Papa Francesco, Lettera ai consacrati, III 2). & In Vaticano, nella Sala Stampa della Santa Sede, conferenza stampa di presentazione ai giornalisti dell’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura, sul tema: «Le culture femminili fra uguaglianza e differenza» (ore 11.30-13), e, nella basilica vaticana, Messa di Papa Francesco per la Giornata della Vita Consacrata (ore 17.25-19: http://player.rv. va/rv.player01.asp? language=it&visual =VaticanTic&Tic=VA_9T9D3DW1). & A Catanzaro, processione dalla chiesa del Monte dei Morti e della Misericordia (ore 17.30) e Messa nel Duomo, presieduta da mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace (ore 18).

Liberazione 3▪ Martedì 3 febbraio: In Vaticano, nella Sala Stampa della Santa Sede, presentazione ai giornalisti della Giornata Internazionale di Preghiera e di Riflessione contro la Tratta di Persone, l’8 febbraio, sul tema: «Accendi una luce contro la tratta» (ore 11.30-13: http://player.rv.va/rv. player01.asp?language=it& visual=VaticanTic&Tic=VA_9T9D3DW1). & S. Biagio († ca. 316), medico, vescovo della comunità di Sebaste in Armeniae martire (straziato con i pettini di ferro e decapitato), patrono dei cardatori di lana, degli animali e delle attività agricole, e degli specialisti otorinolaringoiatri, invocato per la cura dei mali fisici e in particolare per la guarigione dalle malattie di gola (avendo guarito miracolosamente un bimbo cui si era conficcata una lisca in gola), protettore delle diocesi di Cassano allo Ionio e di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi.

▪ Mercoledì 4 febbraio: In Vaticano, in Piazza S. Pietro, udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 10.25-12) e, nella Sala Stampa della Santa Sede, briefing con i giornalisti sulla causa di beatificazione dell’arcivescovo di San Salvador, Oscar Arnulfo Romero, ucciso nel 1980 (ore 12.30-13.30: http://player.rv.va/rv. player01.asp? language=it &visual= VaticanTic&Tic=VA_1WNCZGEK). & A Roma, da oggi al 7 febbraio, plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura sul tema: «Le culture femminili: tra uguaglianza e differenza», per manifestare la consapevolezza che esiste uno sguardo sull’essere, sulla vita, sull’esperienza e sul mondo, che è propria – ed è originale – delle donne. & S. Rabano, detto Mauro († 856), abate di Fulda, arcivescovo di Mogonza, noto come Magister Germaniae, autore, tra l’altro, del De Universo, un compendio enciclopedico in 22 libri, di tutto il sapere del suo tempo, e di un ‘Martirologio’, elenco dei santi venerati con note della loro vita o del martirio (gli viene attribuito anche il celebre inno Veni Creator Spiritus); Dante lo ricorda tra gli spiriti sapienti del cielo del Sole (Par., XII, 139).

Agata▪ Giovedì 5 febbraio: In Vaticano, nell’Aula Nuova del Sinodo, chiusura del 4° Congresso Mondiale Educativo delle Scholas Occurrentes, con la partecipazione del Papa e in collegamento in videoconferenza con diversi luoghi nel mondo (ore 15.50-18: http://player.rv.va/rv.player01.asp? language=it &visual=VaticanTic &Tic=VA_1WNCZGEK). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica del 1° giovedì del mese (ore 17-18). & A Catania, s. Agata († c. 251), vergine e martire, patrona dei fonditori di campane, dei pompieri e delle donne con il tumore al seno, protettrice tra l’altro di San Marino e di Malta, ma è Catania il centro più folcloristico e religioso del suo culto (dove le feste sono due: il 5 febbraio e il 17 agosto, con caratteristiche processioni con il busto della ‘Santuzza’, custodito nel duomo; vi sono 11 corporazioni di mestieri tradizionali, che sfilano in processione con le cosiddette ‘candelore’, fantasiose sculture verticali in legno, con scomparti dove sono scolpiti gli episodi salienti della vita di s. Agata; il busto argenteo, preceduto dalle ‘candelore’ è posto a sua volta sul “fercolo”, una macchina trainata con due lunghe e robuste funi da centinaia di giovani vestiti dal caratteristico ‘sacco’; tante altre manifestazioni popolari e folcloristiche, oggi non più in uso, accompagnavano nei tempi trascorsi questi festeggiamenti, a cui partecipava tutto il popolo con le autorità di Catania, devotissimo alla sua ‘Santuzza’).

6 febbraio▪ Venerdì 6 febbraio: 3ª Giornata Internazionale contro le Mutilazioni Genitali Femminili (Risoluzione ONU, 2012), per proteggere donne e bambine da queste nefaste forme di violenza, porre fine all’impunità e informare, educare e sensibilizzare a una nuova cultura. & A Nagasaki in Giappone, ss. Pietro Battista Blasquez, sacerdote, e Compagni, martiri del 1°e del 3° Ordine francescano († 1597). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica del 1° venerdì del mese (ore 17-18).

▪ Sabato 7 febbraio: : In Vaticano, udienzedi Papa Francesco: nella Sala del Concistoro, ai partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura svoltosi a Roma sul tema: «Le culture femminili: tra uguaglianza e differenza» (ore 11); nella Sala Clementina, ai partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, svoltosi a Roma sul tema: «Incontrare Dio nel cuore della città» (ore 11.30); nella Sala del Concistoro, ai partecipanti al Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar (ore 12):http://player. rv.va/ rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_4YYKZ7IU). & S. Coleta di Corbie († 1447), clarissa francese, autrice della riforma che portò alla nascita dell’Ordine delle Clarisse Colettine.

Liberazione Domenica 8 febbraio: 5ª del tempo ordinario, detta delle guarigioni (Gb 7,1-4.6-7; Sal 146; 1 Cor 9,16-19.22-23; Mc 1,29-39). & 1ª Giornata Internazionale di Preghiera e di Riflessione contro la Tratta di Persone sul tema: «Accendi una luce contro la tratta» – tema caro a Papa Francesco, che sin dall’inizio del suo pontificato ha più volte denunciato con forza il fenomeno –, promossa dalle Unioni internazionali femminili e maschili dei superiori generali e patrocinata da tre dicasteri vaticani: Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.

(«Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro e l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine – si legge nel comunicato dei religiosi – circa 21 milioni di persone, spesso povere e vulnerabili, sono vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale o lavoro forzato, espianto di organi, accattonaggio forzato, servitù domestica, matrimonio forzato, adozione illegale e altre forme di sfruttamento. Ogni anno, circa 2,5 milioni di persone sono vittime di traffico di esseri umani e riduzione in schiavitù, tra cui il 60 per cento sono donne e minori. (…) D’altro canto, per trafficanti e sfruttatori la tratta di esseri umani è una delle attività illegali più lucrative al mondo: rende complessivamente 32 miliardi di dollari l’anno ed è il terzo “business” più redditizio, dopo il traffico di droga e di armi». L’obiettivo della giornata, si ricorda, «è innanzitutto quello di creare maggiore consapevolezza del fenomeno e riflettere sulla situazione globale di violenza e ingiustizia che colpisce tante persone, che non hanno voce, non contano, non sono nessuno: sono semplicemente schiavi, e al contempo provare a dare risposte a questa moderna forma di tratta di esseri umani, attraverso azioni concrete. Per questo è fondamentale, da un lato, ribadire la necessità di garantire diritti, libertà e dignità alle persone trafficate e ridotte in schiavitù e, dall’altro, denunciare sia le organizzazioni criminali sia coloro che usano e abusano della povertà e della vulnerabilità di queste persone per farne oggetti di piacere o fonti di guadagno»).

& A Roma, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini guidata da Papa Francesco (ore 12-12.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic= VA_ 9T9D3DW1), e visita pastorale alla 8 febbraio (logo)Parrocchia romana di S. Michele Arcangelo a Pietralata (ore 17.30-19: http://player. rv.va/rv. player01.asp? language=it&visual=Vatican Tic &Tic=VA_9T9D3DW1). S. Giuseppina Bakhita († 1947), religiosa canossiana sudanese, cuoca, sacrestana e portinaia, canonizzata da Giovanni Paolo II nel 2000, ricordata da Benedetto XVI nell’enciclica Spe salvi (La fede è speranza) come esempio di speranza cristiana (n. 3):«Mediante la conoscenza della speranza lei era “redenta”, non si sentiva più schiava, ma libera figlia di Dio» (Prima di morire disse: «Me ne vado, adagio adagio, verso l’eternità… Me ne vado con due valigie: una, contiene i miei peccati, l’altra, ben più pesante, i meriti infiniti di Gesù Cristo»).

▪ Lunedì 9 febbraio: B. Anna Katharina Emmerick († 1824), monaca agostiniana tedesca, mistica con le stigmate, veggente (ad esempio, fece individuare la casa della Madonna ad Efeso e il castello di Macheronte nel quale fu decapitato s. Giovanni Battista), beatificata da Giovanni Paolo II nel 2004.

Giorno del Ricordo 2015▪ Martedì 10 febbraio: 11° Giorno del Ricordo, solennità nazionale e civile, in memoria delle vittime delle foibe (voragini naturali disseminate sull’altipiano del Carso) e dell’esodo giuliano-dalmata, provocate tra il 1943 e il 1945 dalla furia dei partigiani comunisti jugoslavi di Tito: almeno 10 mila gli infoibati accertati, 350 mila gli esuli italiani (una tragedia italiana ancora poco conosciuta e per sessant’anni cancellata dai libri di storia; secondo i parenti delle vittime, oggi il rischio è che dal negazionismo si passi al riduzionismo, ovvero alla svalutazione della reale portata di questa tragedia). & S. Scolastica da Norcia († 547), sorella gemella di s. Benedetto da Norcia, fondatrice e patrona del ramo femminile dell’Ordine benedettino, le cui reliquie, e quelle di suo fratello, sono conservate sotto l’altare maggiore della basilica di Montecassino, protettrice delle puerpere, invocata anche per difendersi dai fulmini e per ottenere la pioggia.

23 Giornata del Malato 2▪ Mercoledì 11 febbraio: 23ª Giornata Mondiale del Malato, il cui tema ci invita a meditare un’espressione del Libro di Giobbe: «Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo» (29,15), nella prospettiva della «sapienza del cuore»: «servire il fratello» (n. 2), «stare con il fratello» (n. 3), «uscire da sé verso il fratello» (n. 4), «essere solidali col fratello senza giudicarlo»(n. 5) [Per il Messaggio di Papa Francesco si veda: http://w2.vatican.va/content/francesco/  it/messages/sick/documents /papa-francesco_20141203_giornata-malato.html]. & 11ª Giornata della Sicurezza in Internet, istituita nel 2004 dalla Commissione europea e denominata Safer Internet Day (SID), al fine di promuovere un utilizzo più responsabile e rispettosoInternet Day 2015 (logo) delle tecnologie legate alla Rete tra gli utenti più giovani, specialmente tra i bambini e gli adolescenti (lo slogan dell’edizione 2015 è: «Let’s create a better Internet together» – «Creiamo insieme una Rete migliore»; per la promozione del SID, le scuole possono avvalersi dei materiali disponibili sui siti: www.generazioniconnesse.it e www.saferinternetday.org). & Memoria della B. Vergine Maria di Lourdes, giorno in cui ricordiamo il 157° anniversario della sua prima apparizione (11.02.1858), presentandosi a Bernadette Soubirous come l’Immacolata Concezione. & 31° anniversario della Lettera apostolica Salvifici doloris di Giovanni Paolo II (11.02.1984): punto chiave, indelebile, nel Magistero pontificio dedicato al mondo della sofferenza umana, visto alla luce della sofferenza di Cristo. & 2° anniversario dell’annuncio della rinuncia al ministero petrino di Benedetto XVI – un gesto epocale che fu accolto con immensa sorpresa in tutto il mondo e non solo nella Chiesa (11.02.2013). & In Vaticano, in Piazza S. Pietro, udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 10.25-12: http://player.rv.va/rv.player 01.asp?language=it &visual =VaticanTic &Tic=VA_9T9D3DW1). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, durante la liturgia eucaristica delle ore 11 è prevista l’Unzione degli infermi e, alla conclusione della Messa delle ore 18, la processione aux flambeaux, in onore della Madre del Signore.

Piotr Anzulewicz OFMConv




Ci chiama…

poz_resurrez_cristo-2Il «Vangelo di Dio» (Mc 1,14): è il fulcro dell’annuncio di Gesù che risuona, con tutta la novità rivoluzionaria, nella liturgia della 3ª Domenica del tempo ordinario. Nella Galilea di allora, «vangelo» era un annuncio della vittoria e della gioia di un potente, e della sconfitta e del pianto di un perdente. Il «Vangelo di Dio», proclamato da Gesù, è invece Dio stesso che in lui irrompe nel mondo e si fa presente, vivente e operante nella storia.

Tutta la narrazione dell’evangelista Marco consiste nel mostrare il senso di questo «Vangelo». È l’annuncio gioioso che chiede di essere accolto per poter dissetare «il cuore dell’uomo, assetato di vita, di amore, di libertà, di pace» (Papa Francesco all’«Angelus», 25 gennaio 2015).

È una richiesta alla quale non ci si può sottrarre… In ogni esperienza, anche quella più oscura, c’è sempre una luce – l’Amore incarnato di Dio, che si prende cura di tutta la creazione e ci chiama a gesti concreti del suo amore, consapevoli che «la nostra sicurezza non viene dalle armi, ma dal rispetto, la nostra forza non dalla violenza, ma dall’amore, la nostra ricchezza non dal denaro, ma dalla condivisione, la nostra vittoria non dalla vendetta, ma dal perdono, la nostra unità non dalla sete di potere, ma dalla testimonianza vulnerabile di compiere la sua volontà». Ci chiama, aperti e fiduciosi, a «difendere la dignità di tutta la creazione e condividere, oggi e sempre, il pane della solidarietà, della giustizia e della pace» (cfr. Preghiera del 7° giorno dell’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani). Buon cammino…

Schede: 25 gennaio – 2 febbraio 2015

 Domenica 25 gennaio: 3ª Domenica del tempo ordinario della prima predicazione del Signore (Gio 3,1-5.10; Sal 24; 1 Cor 7,29-31; Mc 1,14-20). & «Conversione di s. Paolo» (o Saulo) di Tarso († 67), che sulla via di Damasco da persecutore della Chiesa divenne «apostolo dei Gentili» (Rm 11,13), cioè missionario del Vangelo di Gesù tra i pagani greci e romani, ed egli stesso vittima di persecuzione a causa del Vangelo, e conclusione della Settimana di SamaritanaPreghiera per l’Unità dei Cristiani sul tema: «Dammi un po’ d’acqua da bere» (Gv 4,7), con la celebrazione dei Vespri, presieduta dal Pontefice, nella basilica romana «S. Paolo fuori le Mura» (ore 17.20-18.40: http://player.rv.va/ rv.player01.asp?language  =it&visual=VaticanTic &Tic=VA_ RR3P C7OL). 62ª Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra (in inglese: World Leprosy Day) – giornata di riflessione e di raccolta fondi per le vittime della lebbra (morbo di Hansen), istituita nel 1954 da Raoul Follereau († 1977), giornalista, filantropo e poeta francese, e celebrata in Italia dall’«Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau» attraverso una serie di iniziative di sensibilizzazione.

▪ Lunedì 26 gennaio: S. Timoteo († 97), vescovo di Efeso, e s. Tito († dopo 69), vescovo di Creta, collaboratori e destinatari di tre lettere ‘pastorali’ di s. Paolo, presenti nel Nuovo Testamento. & A Catanzaro, nell’Aula Sancti Petri del Palazzo Arcivescovile, alle ore 17.30, presentazione del libro di Luigi Sandri Dal Gerusalemme I al Vaticano III. I Concili nella storia tra Vangelo e potere (Casa Editrice Il Margine, Trento 20142, pp. 1080), con la partecipazione di mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace (http://www.d iocesicatanzarosquillace.it/ download/Dal_Gerusalemme.pdf).

Angela Merici▪ Martedì 27 gennaio: A Brescia, s. Angela Merici († 1540), animatrice spirituale di un laicato impegnato in opere e iniziative di carità, fondatrice della Compagnia di S. Orsola (Orsoline), cui affidò il compito di cercare la perfezione di vita nel mondo e di educare le adolescenti nelle vie del Signore, e patrona secondaria della diocesi di Brescia. & 70° anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz (27.01.1945), Auschwitzda parte delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa, e 15ª «Giornata della Memoria», istituita, in Italia, nel 2000, per commemorare le vittime del nazionalsocialismo, del fascismo e dell’Olocausto (oltre 12 milioni le persone sterminate nei lager nazisti, tra cui 6 milioni ebrei) e onorare coloro che a rischio della propria vita hanno salvato altre vite, hanno protetto i perseguitati e si sono opposti al progetto di sterminio – in tale occasione sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici nei campi nazisti in modo da conservare la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, affinché simili eventi non possano mai più accadere). & A Roma, nella Sala Stampa della Santa Sede, alle ore 11.30-13, presentazione del Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2015 sul tema: «Rinfrancate i vostri cuori» (Gc 5,8).

Tommaso d'Acquino▪ Mercoledì 28 gennaio: S.Tommaso d’Aquino († 1274), sacerdote dell’Ordine dei Predicatori, filosofo e teologo, definito Doctor Angelicus, patrono delle università cattoliche e dei teologi, accademici, librai, studenti. & In Vaticano, in Piazza S. Pietro, Udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 10.25-12: http://player.rv.va /rv. player01.asp? language =it &visual=Vatican Tic& Tic=VA_P9ZWKE6F).

▪ Giovedì 29 gennaio: A Sassari in Sardegna, b. Francesco Zirano († 1603), sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, martire, scorticato vivo ad Algeri e proclamato beato il 12 ottobre 2014 dal card. Angelo Amato, delegato pontificio e prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, e a Białystok in Polonia, b. Boleslava Maria Lament († 1946), suora, che in mezzo ai rivolgimenti politici fondò la Congregazione delle Suore Missionarie della Sacra Famiglia per promuovere l’unità dei cristiani, aiutare i derelitti e formare le ragazze alla vita cristiana, proclamata beata nel 1991 da Giovanni Paolo II. & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica del 5° giovedì del mese (ore 17-18).

▪ Venerdì 30 gennaio: A Viterbo, s. Giacinta de Mariscotti († 1640), suora del Terz’Ordine Regolare di S. Francesco e fondatrice di confraternite per l’assistenza degli ammalati e la cura Markiewiczdegli anziani (Sacconi e Oblati di Maria), e a Miejsce Piastowe, b. Bronislao Bonaventura Markiewicz († 1912), sacerdote, che, formatosi nell’ideale salesiano dei primi tempi a Torino, portò in Polonia l’opera sociale di s. Giovanni Bosco e fondò due Congregazioni di S. Michele Arcangelo per l’educazione della gioventù povera e abbandonata: quella maschile (Micheliti) e quella femminile (Michelite). & In Vaticano, nella Sala del Concistoro, udienza di Papa Francesco alla Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e le Chiese ortodosse orientali (ore 12: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language= it&visual= VaticanTic &Tic=VA_9U83DPDE)

Don Bosco▪ Sabato 31 gennaio: A Torino, s. Giovanni Bosco († 1888), nell’anno bicentenario della sua nascita e in attesa della visita del papa a Torino per questa occasione, fondatore della Società Salesiana e – con la collaborazione di s. Maria Domenica Mazzarello – dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, per la formazione della gioventù al lavoro e alla vita cristiana, «padre e maestro della gioventù» (Giovanni Paolo II, 1988), patrono degli educatori, scolari, giovani, studenti ed editori. & In Vaticano, nella Sala Clementina, udienza di Papa Francesco ai dirigenti della Confederazione Nazionale Coldiretti (ore 12.15: http://player.rv.va/rv. player01.asp?language= it&visual=VaticanTic&Tic=VA_9T9D3DW1).

Solidali per la vita 2015Domenica 1 febbraio: 4ª Domenica del tempo ordinario della guarigione dell’indemoniato (Dt 18,15-20; Sal 94; 1 Cor 7,32-35; Mc 1,21b-28). & 37ª Giornata Nazionale per la Vita dal titolo: «Solidali per la vita» – «l’invito a farci servitori di ciò che “è seminato nella debolezza” (1 Cor 15,43), dei piccoli e degli anziani, e di ogni uomo e ogni donna, per i quali va riconosciuto e tutelato il diritto primordiale alla vita»; tutte le offerte generosamente elargite durante le Messe della Giornata vengono destinate ad alcune famiglie bisognose della Parrocchia (Per il Messaggio del Consiglio episcopale permanente della CEI si veda: http://www.chiesacattolica.it /documenti/2014/ 11/00017375_messaggio_ del_consiglio_episcopale_perman.html). & A Roma, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini guidata da Papa Francesco (ore 12-12.30: http://player.rv. va/rv. player01.asp? language =it& visual =Vatican Tic& Tic=VA_P9ZWKE6F). & A Catanzaro, al Teatro Politeama, «Concerto la pace: un ponte con Betlemme», organizzato dalla Camera di Commercio e dal Comune in collaborazione con la Fondazione Betania e l’associazione «Mostra Europea del Presepe», con la presenza del sindaco di Betlemme Vera Baboun, in rappresentanza di una comunità che tanto patisce nel complesso quadro dei conflitti (ore 17.30), e nell’Auditorium Seminario S. Pio X, Convegno sul tema: «Creati maschio e femmina. La differenza luogo dell’amore» (ore 9.30-18).

Candela▪ Lunedì 2 febbraio: Presentazione del Signore al Tempio – festa delle luci, chiamata anche «Candelora», con la benedizione delle candele, e la 19a Giornata Mondiale della Vita Consacrata, nell’Anno dedicato alla vita consacrata (30 novembre 2014 – 2 febbraio 2016): un’occasione a «stringerci attorno alle persone consacrate, a gioire con loro, a condividere le loro difficoltà, a collaborare con esse, nella misura del possibile, per il perseguimento del loro ministero e della loro opera (…) a far sentire loro l’affetto e il calore di tutto il popolo cristiano (Papa Francesco, Lettera ai consacrati, III 2).

Amici, il rinnovato augurio di una settimana serena, consapevoli che «una scelta di solidarietà per la vita che, anche dinanzi ai nuovi flussi migratori, costituisce una risposta efficace al grido che risuona sin dalla genesi dell’umanità: “Dov’è tuo fratello?” (cfr. Gen 4,9). Grido troppo spesso soffocato, in quanto, come ammonisce Papa Francesco, “in questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza. Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro!”. La fantasia dell’amore può farci uscire da questo vicolo cieco inaugurando un nuovo umanesimo: “vivere fino in fondo ciò che è umano (…) migliora il cristiano e feconda la città”. La costruzione di questo nuovo umanesimo è la vera sfida che ci attende e parte dal sì alla vita» (Messaggio del Consiglio episcopale permanente della CEI per la 37ª Giornata Nazionale per la Vita).

Piotr Anzulewicz OFMConv




Siamo tutti migranti

Giornata del migrante 2015Il Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2015: «Chiesa senza frontiere: madre di tutti» – a cento anni dalla sua prima celebrazione nell’aprile 1915 – ci sospinge a costruire nelle nostre comunità laboratori di accoglienza, d’incontro e di convivenza, a edificare una città aperta alle diverse culture ed esperienze, a ridurre la distanza “dai drammi umani” che coinvolgono oggi milioni di persone in fuga dalla miseria, dalla guerra, dalla morte. Non possiamo più sottrarci alla sfida di dar voce a quelli che con “i viaggi disumani” arrivano alle nostre coste lasciando la loro terra d’origine, e a quelli che con il troller e il computer partono dalle nostre città per tentare la fortuna all’estero, spesso anche con cocenti delusioni. Tutti siamo migranti: «la carne di Cristo». E la Chiesa, comunità dei credenti in Cristo, nel farsi vicina agli uomini e alle donne, come una madre, non può non cogliere ciò che affligge la loro carne: fame, sete, miseria, emarginazione, persecuzione, ingiustizia. Anzi, è proprio mentre si prodiga per dare accoglienza che rivela il volto di Cristo…

 Schede: 18-25 gennaio 2015

Domenica 18 gennaio: 2ª Domenica delle prime vocazioni (1 Sam 3,3b-10.19; Sal 39; 1 Cor 6,13c-15°17-20; Gv 1,35-42). & 100ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato dal tema: «Chiesa senza frontiere: madre di tutti» (Si veda il Messaggio di Papa Francesco: https://press.vatican.va/content/salastampa/it /bollettino/ pubblico/2014/ 09/23/0664/01472.html. La ricorrenza unisce alla preghiera un gesto di carità per i migranti: durante le Messe si raccolgono le offerte che vengono poi devolute alla Fondazione «Migrantes», l’organismo costituito dalla Conferenza Episcopale Italiana, per accompagnare e sostenere le Chiese particolari nell’opera di solidarietà, di comunione e di evangelizzazione dei migranti, italiani e stranieri, per promuovere nelle comunità cristiane atteggiamenti di fraterna accoglienza nei loro riguardi, per stimolare nella società la comprensione e la valorizzazione della loro identità in un Unità dei cristianiclima di pacifica convivenza, con l’attenzione alla tutela dei diritti della persona e della famiglia migrante e alla promozione della cittadinanza responsabile dei migranti). & Inizio della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani con il motto tratto dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 4,7): «Dammi da bere» (Per i testi, congiuntamente preparati e pubblicati dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e la Commissione «Fede e Costituzione» del Consiglio Ecumenico delle Chiese, si veda: http://www.vatican.va/roman_curia/ pontifical_councils/chrstuni/weeks-prayer-doc/rc_pc_chrstuni _doc_20140611_week-prayer-2015_it.html. Il tema del 1° giorno di questo ottavario è: «Proclamazione: “Doveva perciò attraversare la Samaria” [Gv 4,4]»). & Nelle Filippine, visita apostolica di Papa Francesco: incontro con i giovani, con testimonianze della loro vita e di diverse fasce di età, alla Pontificia e Reale Università Santo Tomas a Manila (ore 3.10-5), e Messa conclusiva nel Quirino Grandstand-Rizal Park a Manila (ore 8.12-10.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_YKMIMJH2). & Presso Buda in Ungheria, s. Margherita († 1270), principessa e religiosa: figlia del re Bela IV, promessa in voto a Dio dai suoi genitori per la liberazione della patria dai Tartari e affidata in tenera età alle monache dell’Ordine dei Predicatori, una delle più grandi mistiche medievali d’Ungheria. & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, compleanno di P. Ilario, parroco («Ad multos et plurimos annos!»).

▪ Lunedì 19 gennaio: S. Mario († III sec.), persiano di origine, martire. Si tramanda che, giunto a Roma, insieme alla moglie Marta e ai due figli Audiface e Abaco, per venerare le reliquie dei martiri, aiutato dal prete Giovanni, si diede a seppellire lungo la Via Salaria i corpi di oltre 267 martiri che giacevano uccisi in aperta campagna, ma scoperto, condotto in tribunale e interrogato dal prefetto Flaviano e dal governatore Marciano, rifiutò di abiurare e di sacrificare agli idoli, e dunque condannato e decapitato lungo la Via Cornelia, insieme alla sua famiglia; i corpi di Mario e Marta sono conservati in unica urna posta sotto l’altare maggiore della chiesa di S. Giovanni Calibita nell’isola Tiberina a Roma Fillipini - Papa Francesco(Mario o ‘Marius’, a sua volta derivato dall’etrusco ‘maru’ [maschio], è uno dei nomi più diffusi in Italia – è al quarto posto –, presente anche in diverse varianti come Mariolino, Marietto, Mariuccio). 2° giorno dell’ottavario di preghiera
per l’unità dei cristiani: «Denuncia I: “Gesù, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo” (Gv 4,6)». & Nelle Filippine, visita di Papa Francesco: cerimonia di congedo nel Padiglione presidenziale della Villamor Air Base a Manila (ore 9.45), partenza in aereo (ore 10) e arrivo all’Aeroporto di Roma Ciampino (ore 17.40).

▪ Martedì 20 gennaio: S. Fabiano (sec. III), papa e martire, durante la persecuzione dell’imperatore Decio, promotore del consolidamento e dello sviluppo della Chiesa, sepolto nel cimitero di S. Callisto sulla via Appia a Roma, patrono degli idraulici, e s. Sebastiano († 304 ca.), milanese, alto ufficiale dell’esercito imperiale (comandante della prestigiosa prima corte della prima legione di stanza a Roma per la difesa dell’imperatore), sostenitore dei cristiani incarcerati e condotti al supplizio (l’agiografia vuole che fosse proprio lui a soccorrere i suoi colleghi uccisi in odio alla fede cristiana e/o a provvedere almeno alla loro sepoltura), martire sotto l’imperatore Diocleziano, sepolto nelle catacombe che ne hanno preso il nome, patrono della Guardia svizzera pontificia, della polizia municipale, dei vigili urbani, degli agenti di polizia locale e dei loro comandanti, ufficiali e sottufficiali (Pio XII, Breve apostolico, 3 maggio 1957), degli atleti, arcieri (frecce), tappezzieri e delle confraternite italiane che hanno il carisma assistenziale e gestiscono direttamente, con l’opera dei propri volontari, una fitta e variegata rete di servizi socio-sanitari di ispirazione e collocazione cristiana e cattolica, invocato come intercessore che riesce a scansare possibili cause di sofferenza e contro le malattie (specie quelle contagiose, viste come frecciate), per esserne preservati (In questo senso, se s. Rocco viene considerato il taumaturgo che cura le pestilenze, s. Sebastiano viene considerato il santo taumaturgo che ne costituisce la “profilassi”). & 3° giorno dell’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani: «Denuncia II: “Io non ho marito” (Gv 4,17)».

Agnese▪ Mercoledì 21 gennaio: S. Agnese († 305), vergine e martire, patrona delle vergini, fidanzate e giardinieri. & 4° giorno dell’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani: «Rinuncia: “La donna intanto lasciò la sua anfora” (Gv 4,28)». & In Vaticano, in Piazza S. Pietro, Udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 10.25-12: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic &Tic=VA_YKMIMJH2). & A Roma, convegno internazionale sulla famiglia, fino al 24 gennaio, sul tema: «Rileggere insieme il Sinodo straordinario sulla famiglia» – promosso dal Pontificio Consiglio per la Famiglia e dalla Segreteria del Sinodo dei Vescovi – cui prendono parte oltre 80 movimenti e gruppi per la famiglia e la vita, provenienti da 30 diversi Paesi.

▪ Giovedì 22 gennaio: S. Vincenzo di Saragozza († 304), diacono e martire, protettore degli orfani, delle vedove e dei poveri. &  giorno dell’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani: «Annuncio: “Tu non hai un secchio e il pozzo è profondo” (Gv 4,11)». & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica del 4° giovedì del mese (ore 17-18).

▪ Venerdì 23 gennaio: S. Ildefonso di Toledo († 667), vescovo, autore di numerosi scritti pubblicati all’interno della Patrologia latina, chiamato il «cappellano della Vergine». &  giorno dell’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani: «Testimonianza: “Gesù disse: ‘L’acqua che io gli darò, diventerà in lui una sorgente che dà la vita eterna’” (cfr. Gv 4,14)». & A Roma, nella Sala Stampa della Santa Sede, presentazione ai giornalisti del Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali dal titolo: «Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore» (ore 11.30-13: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language =it&visual=VaticanTic&Tic=VA_RR3PC7OL).

▪ Sabato 24 gennaio: S. Francesco di Sales († 1622), vescovo di Ginevra e dottore della Chiesa, fondatore dell’Ordine della Visitazione insieme con s. Giovanna Fremyot de Chantal, autore dell’Introduzione alla vita devota (Filotea) e di altre opere ascetico-mistiche, dove propone una via di santità accessibile a tutte le condizioni sociali, fondata interamente sull’amore di Dio, compendio di ogni perfezione (Teotimo), patrono dei giornalisti, giornata_pace_2015autori, scrittori e sordomuti. &  giorno dell’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani: «Testimonianza: “Gesù le dice: ‘Dammi un po’ d’acqua da bere’” (cfr. Gv 4,7)». & A Catanzaro, nel quartiere Siano, giornata diocesana per la pace con il motto: «Non più schiavi, ma fratelli», a cura della Commissione diocesana «Giustizia, Pace e Salvaguardia del Creato» (ore 18-: http://www.diocesicatanzarosquillace.it/download/GIORNATA _PACE_ 2015.pdf).

Domenica 25 gennaio: «Conversione di s. Paolo» (o Saulo) di Tarso († 67), che sulla via di Damasco da persecutore della Chiesa divenne«apostolo dei Gentili» (Rm 11,13), cioè missionario del Vangelo di Gesù tra i pagani greci e romani, e degli stesso vittima di persecuzione a causa del Vangelo (In tale occasione siamo invitati alla preghiera per i cristiani perseguitati nel mondo). &  giorno dell’ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani: «Testimonianza: Giornata dei malati di lebbra 2015“Molti credettero in Gesù per la testimonianza della donna” (cfr. Gv 4,39)». & 61ª Giornata Mondiale dei Malati di Lebbra  (in inglese World Leprosy Day), giornata di riflessione e di raccolta fondi per le vittime della lebbra (morbo di Hansen), istituita nel 1954 da Raoul Follereau  († 1977), giornalista, filantropo e poeta francese (In Italia viene celebrata dall’«Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau», attraverso una serie di iniziative di sensibilizzazione). & A Roma, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini guidata da Papa Francesco (ore 12-12.30), e,  nella basilica «S. Paolo fuori le Mura», celebrazione dei Vespri, presieduta dal Pontefice, a conclusione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani sul tema: «Dammi un po’ d’acqua da bere», parole rivolte da Gesù alla Samaritana presso il pozzo di Giacobbe (ore 17.20-18.40: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic &Tic=VA_RR3PC7OL).

L’augurio reciproco che ciascuno di noi percepisca il senso profondo della propria appartenenza all’unica famiglia. L’amore, che non ha colori né etichette, consiste nel chinarsi sugli altri, con autentica partecipazione del cuore e desiderio di essere “fratelli, non schiavi”. (A cura di Piotr Anzulewicz OFMConv)




È coinvolgente seguirlo

La chiamata è il tema clou della 2ª domenica del tempo ordinario, detta anche la domenica delle prime vocazioni. Infatti, la prima lettura biblica (1 Sam 3,3b-10.19) racconta la chiamata di Samuele, profeta, e il Vangelo (Gv 1,35-42) quella di Giovanni e di Andrea, apostoli. È un tema cruciale per ogni cristiano, e non solo per i miei confratelli religiosi: Ilario, Andrea, Alessandro…

Chiamata degli apostoli (mosaico)Nella narrazione evangelica la chiamata assume un timbro personale. Andrea e Giovanni, che scrive sulla base dei ricordi più cari, sentono dire che Gesù è l’«Agnello di Dio» (Gv 1,36), il Messia, il Cristo. A parlare è il loro maestro, il grande Giovanni Battista, che – come ha fatto Eli, sacerdote del tempio di Silo, con Samuele (cfr. 1 Sam 3,9) – tramite una parola illuminante orienta i suoi discepoli verso il Cristo di Dio. Così comincia la loro ricerca, la loro esperienza, la loro sequela: sembrano predatori a caccia del tesoro per le strade della Galilea e della Giudea, ma anzitutto nei sentieri del proprio spirito, continuamente spronato ad emigrare dalle proprie mediocrità, ordinarietà, convinzioni.

Provare a sentire quella ‘chiamata’ significa «andare a vedere» (Gv 1,39), a “conoscere”, a lasciarsi sconvolgere e coinvolgere. Per questo molti resistono o fuggono, per paura – paura di cambiare, di mettersi in gioco, sentire le emozioni, soffrire, star male – e dicono: “Sì, è bello, ma non ho tempo”. Tante scuse sembrano giustificare il rifiuto di provare quell’esperienza. Dio passa e ci chiama, ma noi gli rispondiamo spesso “no”. La fede, come la vita, come l’amore e come tutto ciò che è intenso, è sconvolgente e coinvolgente. Dio è sconvolgimento e coinvolgimento. Per questo è difficile seguirlo, ma nello stesso tempo inebriante e vitale.

Gesù mette a fuoco il senso della ricerca dei due discepoli del Battista: li invita a riflettere sul loro impulso di seguirlo. La ricerca della fede può essere un momento passeggero, euforico, emotivo.Gesù scuote: vuole accanto a sé degli uomini consapevoli delle loro scelte. E la risposta dei due alla sua domanda («Che cosa cercate?»: Gv 1,38) rivela l’insicurezza della loro scelta: «Maestro, dove dimori?» (ivi). Ed egli risponde loro: «Venite a vedere» (Gv 1,39). Dopo essersi fidati, si lasciano coinvolgere. L’annotazione finale di Giovanni è significativa: «Erano circa le 4 del pomeriggio»: quell’istante così decisivo segna una svolta nella loro vita.

Fillipine in preghieraSoffermiamoci un momento sul gioco di sguardi. Gli sguardi dicono di una persona molto di più che tutte le sue parole. Essi sono lo specchio dell’anima: proiettano un raggio di luce che viene dall’intimo. Ci sono sguardi ostili che giudicano e condannano. E ci sono sguardi che guariscono e salvano, rendono liberi e fanno scoprire che siamo amati e riconosciuti: gli sguardi dell’amore, della tenerezza e della dolcezza, dello stupore e del rapimento. «La lucerna del corpo – ci dice Gesù – è l’occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce» (Lc 11,34).

Sentiamo dolore quando siamo guardati per essere derisi e ripresi. Siamo delusi quando nessuno si accorge di noi. Soffriamo quando non vengono riconosciute le nostre doti, sensibilità e fatiche. Abbiamo bisogno che qualcuno ci fissi, come Gesù ha fatto con Pietro, che veda ciò che noi abbiamo dentro, che non si impaurisca di quello che vede, che non si vergogni di noi, ma sappia vedere il nostro vero volto e ci possa dire: “Tu sei di più! Io lo vedo”. Appunto, nel Vangelo si dice che Giovanni Battista «fissa lo sguardo» su Gesù (Gv 1,36) e che Gesù «fissa lo sguardo» su Pietro (1,42). Non è un vedere veloce e fugace, ma un guardare che fa rabbrividire ed emozionare, perché non guarda la pelle del viso o il colore degli occhi, ma la nostra anima e il nostro cuore. Simon Pietro, visto all’esterno, era un semplice pescatore. Gesù però gli ha visto dentro: Tu sei di più, Simon Pietro. Io credo in te. Io vedo ciò che hai dentro: la tua durezza e la tua cocciutaggine, ma anche la tua passione, il tuo fuoco, il tuo slancio. Tu puoi essere un altro. Tu non sei una pietra, ma una roccia”. L’amore è così: uno ti entra dentro e vede ciò che tu non vedi. Allora inizi a crederci anche tu e scopri che ha visto proprio bene.

Giovani con la croceGesù, l’amore incarnato di Dio, quando ci guarda e ci chiama, non ci sottrae alle contraddizioni della vita, ai nostri lati oscuri, ai conflitti inevitabili o ai dubbi che ci tormentano. Egli ci immerge dentro ad ogni cosa. Ci lancia laddove c’è il dolore e la disperazione, lo sconcerto e l’abbandono, le catene e le schiavitù. Quegli uomini, i primi apostoli, dopo aver accolto la chiamata, non poterono più tirarsi indietro. Gesù fu per loro un colpo di fulmine, un’illuminazione, un innamoramento. E noi non potremo credere di aver conosciuto Gesù, finché egli non sarà per noi un colpo di fulmine, una passione, un fuoco che ci arde dentro, finché non saremo rapiti dal suo messaggio e da come lui ha vissuto, finché non percepiremo – come i suoi discepoli, poi apostoli, inviati – quanto dolce e bella sia la sua amicizia. Come loro, da quell’«ora» sceglieremo di fare esperienza di lui e di frequentarlo, sentendo il bisogno/urgenza di affascinare gli altri alla sua bellezza. Abbiamo bisogno che qualcuno ci fissi, come Gesù ha fatto con Pietro, che veda ciò che noi abbiamo dentro, che non s’impaurisca di quello che vede, che non si vergogni di noi, ma sappia vedere il nostro vero volto e ci possa dire: “Tu sei di più! Io lo vedo”. Questo è, del resto, lo scopo dell’evangelizzazione: “chiamare” gli altri e portarli a tu per tu con Gesù… Oggi abbiamo tanti mezzi, eppure evangelizzare non può essere una professione, ma una convinzione che porta ad incendiare il cuore di chi deve ancora incontrare Gesù.

Samuele, Andrea, Giovanni, Pietro: esempi diversi di chiamata, di vocazione, di missione. Ogni chiamata è differente, perché Dio non crea cloni e non fabbrica prodotti in serie. Per ciascuno usa un linguaggio e modalità proprie, perché di ciascuno ha fatto il cuore. A tutti, però, offre la stessa letizia che coincide con l’impagabile gioia di dare tutto per amore.

«Venite a vedere» (Gv 1,39). Noi, discepoli di oggi, siamo capaci di lasciare le nostre reti, i nostri appigli, le nostre sicurezze per seguirlo? Incontrando il suo sguardo, i primi discepoli capirono di essere infinitamente amati e sentirono che valeva la pena di lasciare tutto pur di continuare ad incontrare quello sguardo e sentire quella voce, unica al mondo, che veniva da “oltre”. E parlava un linguaggio divino. Di colpo capirono che colui, che li chiamava, non era più soltanto l’Uomo di Galilea, ma lo splendore della gloria del Padre, l’eletto, l’inviato. Andarono e si fermarono presso di lui, per sempre. E lui li portava in mezzo alla gente, in mezzo al dolore, in mezzo alla festa, dovunque c’era la vita, quella che spera e si entusiasma, e quella che soffre e si lascia andare.

Messa conclusiva a Manila«E’ questa la grande sfida della vita, imparare ad amare – ha detto Papa Francesco, incontrando stamattina circa 30 mila giovani filippini nel campus dell’Università Santo Tomas a Manila. – Non solo accumulare informazione, senza sapere cosa farne. E’ solo attraverso l’amore che questa informazione diventa feconda. Il vero amore è amare e farsi amare. E’ più difficile farsi amare che amare. Per questo è tanto difficile comprendere l’amore perfetto di Dio. Perché possiamo amarlo, ma è importante che ci facciamo amare da lui. Il vero amore è aprirsi all’amore che ci vuole raggiungere e che ci provoca sorpresa. Se disponi soltanto di informazioni, non hai accesso alla sorpresa, l’amore invece ti dispone alla sorpresa, perché suppone un dialogo tra due persone, tra chi ama e chi è amato. E noi diciamo che Dio è un Dio delle sorprese, perché sempre ci ha amati per primo, con una sorpresa. Dio ci sorprende. Lasciamoci sorprendere da Dio. Rifiutiamo la psicologia del computer che ci fa pensare di sapere tutto. Sul computer si trovano tutte le risposte sullo schermo, ma nessuna sorpresa».

«Nella sfida dell’amore – ha insistito il Papa – Dio si manifesta attraverso la sorpresa. Pensiamo a s. Matteo. Era un buon commerciante e impoveriva le persone perché imponeva le tasse ai propri concittadini ebrei per darle ai romani. Era pieno di soldi e imponeva queste tasse. Quando passa Gesù, lo osserva e gli dice: Vieni, seguimi! Matteo non poteva crederci. Se avete l’occasione andate a vedere il quadro dipinto da Caravaggio su questo episodio. Gesù lo chiama e gli altri intorno dicono: Questo qua?! E’ un traditore senza vergogna. Ma la sorpresa di scoprirsi amato lo vince. Il giorno in cui Matteo ha lasciato la sua casa, sua moglie mai avrebbe pensato che sarebbe rientrato senza soldi, preoccupandosi di come preparare un banchetto per colui che lo aveva amato per primo, che lo aveva sorpreso con qualcosa di molto importante, più importante del denaro che possedeva».

Crocifisso e Francesco (mosaico)«Lasciatevi sorprendere da Dio!». È il forte invito che Papa Francesco ha lanciato ai giovani. «E non temete le sorprese! Vi scuotono il terreno sotto i piedi! E rendono tutto insicuro, ma ci spingono ad avanzare nella giusta direzione. Il vero amore fa che vi spendiate nella vita, vi lascia le tasche vuote. S. Francesco morì con le mani vuote e con le tasche vuote, ma con un cuore stracolmo. Siamo d’accordo, allora? No giovani ‘museo’, ma uomini saggi. Per essere saggi usate i tre linguaggi: pensare, sentire e agire. Per essere saggi, permettete a voi stessi di farvi sorprendere dall’amore di Dio. (…) Nel Vangelo che abbiamo appena sentito c’è una frase che secondo me è la più importante di tutte. Dice il Vangelo di Gesù: Guardò quel giovane e lo amò. (…) Ma la frase più importante che dice Gesù è: Ti manca solo una cosa. (…) Cosa è? (…) Vi manca solo una cosa… Diventate mendicanti. Imparate a mendicare da coloro ai quali date. Non è facile da comprendere. Imparare a mendicare. Imparare a ricevere dall’umiltà di coloro che aiutiamo. Imparare ad essere evangelizzati dai poveri. Le persone che aiutiamo, i poveri, gli infermi, gli orfani, [i migranti e i rifugiati] hanno molto da darci. Ho imparato a mendicare da loro o mi sento autosufficiente e offro soltanto aiuto? Voi, che vivete dando sempre e credete di non aver bisogno di nulla, sapete che anche voi siete poveri? Sapete che siete in povertà e che avete bisogno di farvi evangelizzare dai poveri, dagli infermi, da coloro che aiutate? Questo è ciò che vi aiuta a maturare nel vostro impegno a voler aiutare gli altri. Imparare a tendere la mano spinti dalla propria miseria».

Settimana di preghiera per l'unità 2015È questo anche il senso del tema della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, scelto da Papa Francesco e sviluppato dai giovani brasiliani («Dammi da bere»: Gv 4,7): la necessità che le nostre Chiese hanno di donarsi reciprocamente le loro specificità. «I loro diversi percorsi ecclesiali e le loro diverse sottolineature – ha spiegato mons. Mansueto Bianchi, presidente della Commissione della Conferenza Episcopale Italiana per l’Ecumenismo e il Dialogo – possono diventare contenuto e occasione di dialogo reciproco, attraverso il quale ciascuna Chiesa dona all’altra la propria acqua, cioè la propria ricchezza».

«Imparare ad amare e imparare ad essere amati» dagli altri, e oggi in particolare dai migranti e dai rifugiati, dagli «scartati», dai «lebbrosi del nostro tempo».

A cura di Piotr Anzulewicz OFMConv




Verso l’accoglienza… l’unità… la cultura dell’incontro

Schede: 11-18 gennaio 2015

Battestimo - Papa Francesco battezza... Domenica 11 gennaio: Battesimo del Signore (si chiude il tempo natalizio ed apre quello ordinario fino al Mercoledì delle Ceneri, 18 febbraio). & In Vaticano, nella Cappella Sistina, Messa presieduta da Papa Francesco con il battesimo di 33 bambini (ore 9.30-11) e, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini con i pellegrini (ore 12-12.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp? language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_KI8EPBZ5). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, nel Salone «S. Elisabetta d’Ungheria», dopo la Messa delle ore 11.30, estrazione dell’immaginetta del santo che ci accompagnerà tutto l’anno come intercessore e protettore, nonché come esempio da seguire (evento, organizzato dalla Fraternità dell’Ordine Francescano Secolare, è aperto a tutti i parrocchiani).

Papa Francesco in Sri LLankaPapa Francesco nelle Filippine (logo)▪ Lunedì 12 gennaio: Nel monastero di Rievaulx in Northumberland (Inghilterra), s. Aelredo († 1166/7), monaco anglo-sassone, abate cistercense, insigne maestro di vita monastica, autore di numerosi testi di spiritualità fra i quali Speculum charitatis (Lo specchio della carità), De spirituali amicitia liber (L’amicizia spirituale) e il trattato di mistica cistercense De Jesu puero duodenni (Gesù a dodici anni), chiamato per le sue attività di scrittore ed amministratore il San Bernardo di Chiaravalle del Nord& A Palermo, s. Bernardo da Corleone († 1667), fratello laico dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, cuciniere e lavandaio, insigne per la mirabile carità e lo spirito di penitenza, simbolo per la sua città che vuole riscattarsi dalla fama di coppole e padrini (In circostanze di calamità naturali, come terremoti e uragani, si fece mediatore davanti al Tabernacolo, lottando come Mosè: «Piano, Signore, piano! Usateci misericordia»), canonizzato da Giovanni Paolo II nel 2001. & In Vaticano, nella Sala Regia, incontro di Papa Francesco con il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, per lo scambio di auguri di inizio anno (ore 10.25-11.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_AN71FD8B). & All’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino,partenza di Papa Francesco per il viaggio apostolico in Sri Lanka e nelle Filippine (13-19 gennaio), il secondo in Asia, il settimo nel mondo (ore 18.50: http://player.rv.va/ rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_AN71FD8B).

DSC04007▪ Martedì 13 gennaio: S. Ilario di Poitiers († 367), vescovo e dottore della Chiesa, detto «l’Atanasio dell’Occidente», per la sua tenace opposizione all’arianesimo (eresia trinitaria sorta ad Alessandria all’inizio del IV sec.). & In Sri Lanka, a Colombo, incontro di Papa Francesco con i vescovi nell’Arcivescovado (ore 13.15), visita di cortesia al Presidente della Repubblica nella residenza presidenziale (ore 17) e incontro interreligioso con esponenti e membri delle comunità buddhista, indù, musulmana e di confessioni cristiane nel Bandaranaike Memorial International Conference Hall (ore 13.40-14.45: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_227OWC24 e trasmissioni video in diretta dal Centro Televisivo Vaticano). & A Esztergom in Ungheria, su richiesta del prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il card. Gerhard L. Müller, accolta dal card. Péter Erdö, arcivescovo di Esztergom-Budapest, incontro tra i superiori del Dicastero vaticano e i presidenti delle Commissioni dottrinali delle Conferenze episcopali d’Europa, per rafforzare la reciproca collaborazione nella promozione e nella tutela della dottrina della fede, tenendo conto delle istanze locali e regionali (13-15 gennaio). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, onomastico di P. Ilario, parroco (Il Signore lo sorregga sempre e ispiri per testimoniare la bellezza della fede verso il suo ‘gregge’, sospingendoci tutti a partecipare con entusiasmo alla vita parrocchiale e a rafforzare la coesione e l’unione tra tutti i gruppi parrocchiali).

▪ Mercoledì 14 gennaio: A Udine, b. Odorico da Pordenone († 1331), francescano, missionario in Estremo Oriente, «apostolo dei Cinesi» (I suoi viaggi e la predicazione per piantare la Chiesa in Cina ci spingono a pregare per la difficile situazione dei cristiani cinesi, fino ad oggi privati della libertà di religione e di culto). In Sri Lanka, visita di Papa Francesco: nel Parco Galle Face Green di Colombo, Messa e canonizzazione del b. Giuseppe Vaz, primo santo dello Sri Lanka (ore 15.15-18.15), e, nel santuario di Nostra Signora del Rosario di Madhu, preghiera mariana per il consolidamento della pace raggiunta nel 2009 al termine di un conflitto interno al Paese trentennale: http://player.rv.va / rv.player01.asp?language=it&visual =VaticanTic&Tic=VA_227OWC24).

Eucaristia (W. Congdon)▪ Giovedì 15 gennaio: S. Arnold Janssen († 1909), sacerdote, insegnante e missionario tedesco, fondatore della Società del Verbo Divino (Verbiti) e delle Congregazioni femminili, proclamato santo da Giovanni Paolo II nel 2003 («Dinanzi alla luce del Verbo e allo Spirito della grazia recedano le tenebre del peccato e la notte del paganesimo. E il Cuore di Gesù viva nel cuore degli uomini» ─ è la preghiera che faceva recitare al termine di ogni riunione). & In Sri Lanka, visita di Papa Francesco: visita alla cappella «Our Lady of Lana» a Bolawalana (ore 8.15), cerimonia di congedo all’Aeroporto Internazionale di Colombo e partenza per Villamor Air Base di Manila (ore 8.45). & A «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica  del 3° giovedì del mese (ore 17-18).

Protomartiri francescani - martirio▪ Venerdì 16 gennaio: Ss. Berardo, Ottone, Pietro, Accursio e Adiuto († 1220, Marocco), primi martiri dell’Ordine francescano mandati da s. Francesco ad annunciare il Vangelo ai musulmani, catturati a Siviglia, condotti a Marrakesch, in Mauritania nell’odierno Marocco, e trafitti con la spada per ordine del capo dei Mori, canonizzati dal pontefice francescano Sisto IV nel 1481 (I loro corpi furono portati nella chiesa di Santa Croce di Coimbra, ove sono ancora oggi oggetto di venerazione). &  Nelle Filippine, a Manila, visita di Papa Francesco: cerimonia di benvenuto al Palazzo presidenziale e visita di cortesia al Presidente (ore 9.15), incontro con le Autorità e il Corpo diplomatico nella Rizal Ceremonial Hall del Palazzo presidenziale (ore 10.15), Messa con vescovi, sacerdoti, religiose e religiosi nella cattedrale dell’Immacolata Concezione a Manila (ore 11.15) e incontro con le famiglie nel Mall of Asia Arena a Manila (ore 17.30).

▪ Sabato 17 gennaio: S. Antonio († 356), eremita egiziano, fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati, protettore degli animali domestici, invocato contro tutte le malattie della pelle e contro gli incendi (Il suo nome è fra i più diffusi del cattolicesimo, anche se nel sec. XIII è stato soppiantato dal grande omonimo Santo di Padova; nell’Italia meridionale, per distinguerlo, è chiamato “Sant’Antuono”). & 19ª Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo religioso, della stima, dell’amicizia e della collaborazione fraterna tra cattolici ed ebrei, i “nostri fratelli maggiori”, come li ha chiamati Giovanni Paolo II in occasione del memorando incontro con la Comunità ebraica di Roma il 13 aprile 1986 («Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo» – recita la Nona Parola di Esodo 20,16: è questo il tema del sussidio 2015 che l’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della CEI ha diffuso in preparazione a questa Giornata, in continuità con i temi degli anni precedenti, i quali riprendono le Dieci Parole dell’Alleanza tra Dio e Israele, fondamentali anche per la fede cristiana. L’augurio è che cristiani ed ebrei, fratelli gemelli, possano continuare a riconoscersi reciprocamente come «il prossimo» da accogliere nella verità, da accompagnare nel cammino, da sostenere nell’amore; un augurio che diventa preghiera comune all’Eterno, fonte di vita e di verità per tutti). & Nelle Filippine, visita di Papa Francesco: partenza in aereo da Manila per Tacloban (ore 8.15), Messa accanto al Tacloban International Airport (ore 10), pranzo con alcuni superstiti del tifone Yolanda e del terremoto dell’ottobre 2013 nella residenza dell’arcivescovo di Paolo (ore 12.45), benedizione del Pop Francis Center for the Poor (ore 15), incontro con sacerdoti, religiose, religiosi, seminaristi e famiglie dei superstiti nella cattedrale di Palo (15.30), partenza in aereo per Manila (ore 17).Rifuggiati con le mani tese

Domenica 18 gennaio: 2ª Domenica del tempo ordinario. & 101ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato dal tema: «Chiesa senza frontiere: madre di tutti»  (Si veda il Messaggio di Papa Francesco: https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/ pubblico/2014/09/23/0664/01472.html). & Inizio della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani con il motto tratto dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 4,7): «Dammi un po’ d’acqua da bere» (Per i testi, congiuntamente preparati e pubblicati dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e la Commissione «Fede e Costituzione» del Consiglio Ecumenico delle Chiese: http://www.vatican.va /roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/weeks-prayer-doc/rc_pc_chrstuni_doc_20140611_week-prayer-2015_it.html. Il tema del 1° giorno di questo ottavario è: «[…] perciò doveva attraversare la Samaria» [Gv 4,40]). & Nelle Filippine, visita di Papa Francesco: incontro con i leaders religiosi delle Filippine nell’Università Santo Tomas a Manila (ore 9.45), incontro con i giovani nel campo sportivo dell’Università (ore 10.30), Messa nel Rizal Park a Manila (15.30). & Presso Buda in Ungheria, s. Margherita († 1270), principessa e religiosa: figlia del re Bela IV, promessa in voto a Dio dai suoi genitori per la liberazione della patria dai Tartari e affidata in tenera età alle monache dell’Ordine dei Predicatori, una delle più grandi mistiche medievali d’Ungheria. & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, compleanno di P. Ilario, parroco («Ad multos et plurimos annos!»).

Bambino e recinto«La Chiesa senza frontiere, madre di tutti, diffonde nel mondo – leggiamo nel Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2015 – la cultura dell’accoglienza e della solidarietà, secondo la quale nessuno va considerato inutile, fuori posto o da scartare. (…) Gesù Cristo è sempre in attesa di essere riconosciuto nei migranti e nei rifugiati, nei profughi e negli esuli, e anche in questo modo ci chiama a condividere le risorse, talvolta a rinunciare a qualcosa del nostro acquisito benessere. (…) I movimenti migratori, infatti, sollecitano ad approfondire e a rafforzare i valori necessari a garantire la convivenza armonica tra persone e culture. A tal fine non può bastare la semplice tolleranza, che apre la strada al rispetto delle diversità e avvia percorsi di condivisione tra persone di origini e culture differenti. Qui si innesta la vocazione della Chiesa a superare le frontiere e a favorire “il passaggio da un atteggiamento di difesa e di paura, di disinteresse o di emarginazione (…) ad un atteggiamento che abbia alla base la ‘cultura dell’incontro’, l’unica capace di costruire un mondo più giusto e fraterno” (Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2014)».

Amici, giunga ad ognuno di voi l’augurio di una settimana serena e interiormente intensa, per la gioia di essere «amati», come Gesù, «l’Amato» (Mc 1,11).

Piotr Anzulewicz OFMConv




Gioia di essere «amati» come Gesù, «l’Amato» (Mc 1,11)

Battesimo di Gesù«Tu sei il mio Figlio, l’Amato: in te ho posto il mio compiacimento» (Mc 1,11). Mai sulla terra una dichiarazione d’amore fu più solenne, più esaltante e più sconvolgente come quella rivolta a Gesù sul fiume Giordano. Una dichiarazione, espressa in un linguaggio umano, che colpì il suo cuore d’uomo – cuore, del resto, trasparente come il cristallo, non macchiato dal male e non oscurato dalle tenebre. Una dichiarazione che di colpo gli svelòla misteriosa ricchezza del suo essere profondo: «Tu sei la pienezza della divinità, tu sei il Dio umanato, tu sei l’Amore incarnato, dall’eternità». Una dichiarazione d’amore di novità assoluta. E, una volta lanciata, rimase inestinguibile: non smise di riecheggiare nel suo cuore. Grazie ad essa, egli attraversò la sua vita terrestre sino a donare tutto se stesso, a «morire», a lasciarsi «spezzare» il corpo e «dissanguare», sul Golgota, per la nostra liberazione/promozione/realizzazione/pienezza.

Battesimo di Gesù 2L’eco di questa dichiarazione risuona fino ad oggi, nel cuore di tutti coloro che in lui riconoscono il Figlio di Dio e nelle orecchie di tutti coloro in cui lo Spirito non smette di sussurrare: «Abbà, Padre!» (Rm 8,15). È l’unica parola – la parola d’amore – che vale veramente la pena di captare. E noi, a dir la verità, la captiamo e senza rendercene conto la ripetiamo, balbettando, in tutti i nostri amori terreni. Un giorno però, nel nostro battesimo, ci è stata rivolta in modo solenne: «Tu sei mio figlio, bene-amato, non orfano senza meta e senza amore, ma sei l’amato». Ed è stata messa nel nostro cuore la scintilla, il germe o il seme della presenza di Dio. Non è stata una magia, un rito scaramantico, una cerimonia svenduta al consumismo e ridotta all’esteriorità. Con il battesimo ci è stata tolta quella macchia/fragilità/tendenza intima a non essere liberi, a non amare o ad amare con fragilità, e perfino ad odiare. Con il battessimo siamo resi capaci di amare divinamente e di lasciarsi «spezzare» il corpo e «dissanguare» per la promozione degli altri, come Cristo. Col battesimo siamo entrati a far parte della Chiesa, quella del sogno di Dio: la Chiesa dei santi e dei martiri, dei peccatori perdonati e redenti, la Chiesa che cammina, canta, piange, soffre, crede, spera. Ecco cosa è successo il giorno del nostro battesimo, anche se eravamo troppo piccoli e non ce ne siamo accorti.

Ora che siamo adulti, ne siamo consapevoli, e riconoscibili tra i non battezzati, i musulmani, i buddisti, i non credenti? Qual è la verità del nostro battesimo? È un dono accolto e riscoperto oppure “legato”, “congelato”, in freezer e magari rifiutato?

La festa del Battesimo del Signore è la festa di ciò che è nascosto in noi e che va urgentemente riscoperto e ricuperato. «Cristiano – ci esorta s. Leone Magno († 461), il cui pontificato fu il più significativo ed importane dell’antichità cristiana –, diventa ciò che sei! Ricordati che, strappato al potere delle tenebre, sei stato trasferito nella luce del Regno di Dio. Con il sacramento del battesimo sei diventato tempio dello Spirito Santo! Non mettere in fuga un ospite così illustre con un comportamento riprovevole». Riscopri la bellezza del tuo vero Natale, ossia il tuo battesimo! Scioglilo!

Francesco d'AssisiUn esempio sconvolgente di “scongelamento” ci viene offerto in s. Francesco d’Assisi († 1226), “uomo cristianissimo”, come dice s. Bonaventura († 1274), Dottore Serafico. Il suo battesimo si è sciolto all’età di 25 anni, al momento della sua conversione: fu un capolavoro la sceneggiata della sua spogliazione, di fronte alla Chiesa e al Comune di Assisi. In questo gesto altamente drammatico e pubblico egli ebbe la sua «effusione, o battesimo, dello Spirito», cioè sciolse il suo battesimo e se ne impadronì. «E di poi egli stette un poco e «uscì dal secolo» (Testamento, v. 3), e iniziò a pronunciare parole pericolose: «Credo, voglio, faccio!». Smise di adorare se stesso, di contemplarsi, di essere narcisista, «uomo di paglia», amante del divertimento, della danza e dei canti, per porsi sotto l’assoluta signoria di Dio, che non è un Dio-Padrone, ma Dio-Padre. E questo è il secondo gesto fatto da s. Francesco, in forte contraddizione con la mentalità del mondo, della Chiesa e della famiglia di allora, trasformandosi in un uomo nuovo, inedito, inaudito. Si rivestì di Cristo, cioè indossò la sua mentalità e il suo cuore, gettò via le opere delle tenebre e divenne il «nuovo Oriente» all’interno della Chiesa -istituzione del suo tempo e per la Chiesa cattolica, in totale, espressa, ferma e quasi ostinata comunione con essa, «sempre sottomesso e soggetto ai suoi piedi» (Rb 12,5: FF 109), senza accenti critici e senza riserve disponibile all’obbedienza all’autorità papale, episcopale e presbiteriale

Battesimo di Gesù 3Il nostro battesimo è stato soltanto un «input», un innesto, un segno – segno della Pasqua di Cristo, della sua morte e risurrezione, della sua vita gloriosa e trasfigurata, della vita in pienezza. Sotto forma di germe ne possiede tutta la realtà, come il seme contiene la promessa di fiori e frutti e l’energia vitale, capace di produrli un giorno. Questo «input» di vita in pienezza è fragile, minacciato e ancora imprevedibile. Lungo il cammino può languire, regredire, essere soffocato, spegnersi. È una vita che sfiora continuamente la morte. E così che il nostro battesimo ha ancora bisogno di un completamento, di un supplemento, di un secondo battesimo, «nello Spirito Santo e nel fuoco» (Mt 3,11), nell’intimo del nostro cuore. Con il primo battesimo siamo «innestati» in Cristo risorto, ma non ancora pienamente trasformati e trasfigurati, investiti e invasi dalla sua vita, quella divina e gloriosa.

Battesimo ortodossoÈ urgente dunque “scogliere”, “slegare”, il proprio battesimo, appropriarsene ed esprimerlo personalmente, perché esso possa “ravvivarsi” e sprigionare la sua forza divina che viene dalla morte e risurrezione di Cristo. Finché non pensiamo affatto a lui, non crediamo in lui, non ci curiamo di lui, non lo amiamo da morire, è come se egli per noi non fosse ancora morto e risorto.Se però ci scuotiamo e apriamo gli occhi sbigottiti, ci rendiamo conto di ciò che è avvenuto nel nostro battesimo: Cristo muore e risorge per noi, noi siamo salvatie tutto diventa vero. E se non siamo di pietra, ci mettiamo a piangere di gioia e di gratitudine. Sì, il nostro battesimo è da slegare, perché Cristo possa essere davvero “signore” della nostra vita e al centro e in cima a tutto. Si tratta di una fede-appropriazione: ci appropriamo gratuitamente della sua vittoria, qui, in Occidente, sempre più vuoto di cultura e sempre più appiattito verso il nulla, consapevoli che laddove la cultura si svuota e c’è il nulla, è l’anima di popoli che si svuota e ideologie turpi, fanatiche, fondamentaliste e brutali, che disprezzano la vita umana, possono avere buon gioco e presentarsi in modo suggestivo all’anima di persone vuote. Qui e ora accogliamo o, meglio, “rapiamo” il Regno denso di ideali e valori veri, come ci ha dato esempio frate Francesco, «figlio amato» (Mc 1,11), dentro la Chiesa che «cammina in ogni tempo e in ogni luogo», che è «madre di tutti, dal cuore aperto sul mondo intero, senza frontiere», che ci fa crescere nell’amore» (Papa Francesco).

Piotr Anzulewicz OFMConv




In cammino verso l’Epifania/e

Sacra Famiglia 2

28.12.2014 – 12.01.2015

 Domenica 28 dicembre: Sacra Famiglia di Nazareth: Gesù, Maria e Giuseppe. & In Vaticano, in Aula Paolo VI, udienza di Papa Francesco ai partecipanti all’incontro dell’Associazione Nazionale delle Famiglie Numerose, al termine della loro assemblea annuale (ore 11.30-11.50: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language =it&visual=Vatican Tic&Tic=VA_M2FY2RYJ), e, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini guidata da Papa Francesco (ore 12-12.30). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, rinnovo delle promesse matrimoniali di tutte le coppie sposate nell’anno e di quelle presenti alla Messa e raccolta Caritas per le famiglie bisognose della Parrocchia (ore 18).

Taizé Praga 1▪ Lunedì 29 dicembre: 5° giorno fra l’ottava di Natale. & S. Tommaso Becket († 1170), arcivescovo di Canterbury e primate d’Inghilterra, ucciso nella cattedrale, proclamato santo e martire da Papa Alessandro III durante un suo soggiorno a Segni nei pressi di Anagni, simbolo della resistenza cattolica all’assolutismo politico. & A Praga, nella Repubblica Ceca, dal 29 dicembre al 2 gennaio, 37ª edizione dell’Incontro di Taizé, tappa del «Pellegrinaggio di fiducia sulla Terra», con la partecipazione di circa 30 mila giovani ortodossi, cattolici e protestanti, provenienti dall’Est e dall’Ovest dell’Europa (il tema che fa da filo conduttore a tutto l’Incontro sono le parole di Gesù [Mt 5,13]: «Voi siete il sale della Terra»).

▪ Martedì 30 dicembre: 6° giorno fra l’ottava di Natale. & A Catanzaro Lido, al Palasport Giovino, Meeting «per diffondere il Vangelo della gioia», con proiezione video, testimonianze e concerto di Natale, a cura del Movimento Apostolico, in occasione del 35° anniversario di cammino (ore 16.30).

▪ Mercoledì 31 dicembre: 7° giorno fra l’ottava di Natale. S. Silvestro I († 335), il 33° vescovo di Roma e il primo Papa della Chiesa cattolica non più minacciata dalle terribili persecuzioni dei primi secoli, il primo a ricevere il titolo di «Confessore della fede», che per 21 anni resse con saggezza la Chiesa, nel tempo in cui l’imperatore Costantino costruì le basiliche di S. Giovanni e di S. Pietro e in cui il Concilio di Nicea (325) acclamò Cristo Figlio di Dio. Te Deum& A Roma, nella basilica petrina, Vespri e Te Deum di ringraziamento di fine anno, presieduti da Papa Francesco (ore 17-18.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp? language=it&visual=VaticanTic&Tic =VA_M2FY2RYJ). A Catanzaro Lido, nella chiesa «Sacro Cuore», adorazione eucaristica con l’inno Te Deum in ringraziamento per i benefici ricevuti nell’anno trascorso (ore 17-18) e Messa per i defunti ritornati alla Casa del Padre nel 2014, con la partecipazione dei loro parenti (ore 18).

Pace (tutti i colori della Pace) Giovedì 1 gennaio 2015: Solennità di Maria, Madre di Dio, e 48ª Giornata Mondiale della Pace dal titolo: «Non più schiavi,ma fratelli». & A Roma, nella basilica petrina, Messa presieduta da Papa Francesco e al termine, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus, con una breve riflessione e i saluti in varie lingue (ore 10-11.30: http://player. rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual= VaticanTic&Tic=VA_M2FY2RYJ). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, le Messe seguono il seguente orario: 8.30, 11.30 e 18.

Venerdì 2 gennaio: S. Basilio Magno († 379), vescovo di Cesarea di Cappadocia, una delle figure più significative della Chiesa nel sec. IV: geniale guida dei suoi fedeli, difensore tenace della fede e della libertà della Chiesa, instauratore di nuove forme di vita comunitaria (Basiliani), creatore di istituzioni caritative, promotore di liturgia e autore fecondo nel campo ascetico (Le Grandi e Piccole Regole), teologico e omiletico, dottore della Chiesa, e s. Gregorio Nazianzeno († 389/390), dottore della Chiesa, che condivise con l’amico Basilio la formazione culturale e il fervore mistico, e eletto patriarca di Costantinopoli rivelò Maria eucaristicanelle sue opere oratorie e poetiche l’intelligenza e l’esperienza del Cristo vivente e operante nei santi misteri. & A Catanzaro Lido, nella chiesa «Sacro Cuore», adorazione eucaristica del 1° venerdì del mese (ore 17-18).

▪ Sabato 3 gennaio: memoria liturgica del Ss. Nome di Gesù: «Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, 10perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, 11e ogni lingua proclami: “Gesù Cristo è Signore!, a gloria di Dio Padre”» (Flp 2,9-11).

Angela da Foligno 1◊ Domenica 4 gennaio: 2ª dopo Natale. & S. Angela da Foligno († 1309), terziaria francescana, mistica e maestra di vita spirituale, iscritta nell’albo dei santi il 9 ottobre 2013 da Papa Francesco. & A Roma, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini guidata da Papa Francesco (ore 12-12.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it &visual=VaticanTic&Tic=VA_M2FY2RYJ).

▪ Lunedì 5 gennaio: A Philadelphia in Pennsylvania, negli Stati Uniti d’America, s. Giovanni Nepomuceno Neumann († 1860), nativo di Nepomuc, in Boemia, redentorista, vescovo di Filadelfia, proclamato santo da Paolo VI nel 1977. A Spoleto in Umbria, b. Pietro Bonilli († 1935), sacerdote, vescovo, fondatore della Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia per l’assistenza e l’educazione delle ragazze bisognose e orfane, proclamato beato da Giovanni Paolo II nel 1988 («Essere famiglia, dare famiglia, costruire famiglia» fu il suo motto e il suo programma).

Presepe stilizzato 1 Martedì 6 gennaio: Epifania del Signore e Giornata dell’Infanzia Missionaria dal tema: «Gli ultimi saranno i primi», per sensibilizzare bambini e adolescenti ad essere protagonisti di gesti di solidarietà e fraternità verso i coetanei, specie quelli che si trovano nell’estrema miseria: al freddo, nella solitudine o afflizione, buttati fuori o abbandonati (è «una festa dei bambini che vivono con gioia il dono della fede e pregano perché la luce di Gesù arrivi a tutti i fanciulli» [Papa Francesco], chiamata nel contesto della Conferenza Episcopale Italiana «Missio Ragazzi», promossa dall’Opera dell’Infanzia Missionaria, nata a Parigi nel 1843, grazie all’intuizione del vescovo di Nancy, mons. Charles August de Forbin-Janson, riconosciuta come pontificia da Pio XI nel 1922 ed espressamente voluta da Pio XII nel 1950 con il motto: «I bambini aiutano i bambini», sostenendo anche scuole materne, scuole primarie e secondarie, ospedali, dispensari, orfanotrofi, scuole di catechesi). & In Vaticano, nella basilica petrina, Messa per l’Epifania, presieduta da Papa Francesco (ore 9.50-11.30), e, al suo termine, preghiera mariana dell’Angelus con una breve riflessione e i saluti in varie lingue: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_M2FY2RYJ).

Mercoledì 7 gennaio: A Barcellona in Catalogna, s. Raimondo da Peñafort († 1275), il 3° ministro generale dell’Ordine dei Predicatori (dopo Domenico di Guzman e Giordano di Sassonia), formatore dei predicatori, fondatore di una scuola di ebraico a Murcia e una di arabo a Tunisi, insigne conoscitore del diritto canonico, e, a Roma, s. Carlo da Sezze († 1670), fratello laico de Frati Minori Riformati, cuoco, portinaio, questuante e sacrestano, consigliere dei prelati e dell’aristocrazia romana, canonizzato da Giovanni XXIII nel 1959, patrono di Sezze e della diocesi di Latina-Terracina Sezzze-Priverno. & In Vaticano, in Piazza S. Pietro, Udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 10.25-12), e, nella Sala Stampa della Santa Sede, Briefing sul viaggio apostolico in Sri Lanka e nelle Filippine (ore 12.30-13.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_KI8EPBZ5). & Nelle Chiese ortodosse e cattoliche orientali, che seguono il calendario giuliano, Natale del Signore: ad esse giunga il nostro affettuoso augurio.

Sabato 10 gennaio: A Nissa in Cappadocia, nell’odierna Turchia, s. Gregorio († 395), fratello di s. Basilio Magno, teologo, vescovo, uno dei più importanti Padri della Chiesa d’Oriente, definito la «colonna dell’Ortodossia»; ad Arezzo, transito del b. Gregorio X († 1276), il 184°papa della Chiesa cattolica, uomo delle grandi imprese non adempiute, che, per liberare la Terra Santa e ricomporre le divisioni tra i cristiani d’Oriente e d’Occidente, convocò il 2° Concilio Ecumenico di Lione, scegliendo come suoi teologi s. Tommaso d’Aquino e s. Bonaventura da Bagnoregio; a Bellegra nel Lazio, s. Tommaso Placidi da Cori († 1729), sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Osservanti, promotore dei “ritiri” francescani (eremi), predicatore, «apostolo del Sublacense», canonizzato da Giovanni Paolo II nel 1999. In Vaticano, giornata di solidarietà per Haiti nel 5° anniversario del terremoto che ha causato 230 mila morti, 300 mila feriti e 1 milione e 200 mila senzatetto, organizzato dal Pontificio Consiglio «Cor Unum» e dalla Pontificia Commissione per l’America Latina, per rilanciare l’aiuto alla ricostruzione materiale del Paese e alla promozione della persona (presenti: una delegazione di vescovi haitiani guidata dal card. Chibly Langlois, rappresentanti dei dicasteri vaticani e di alcune conferenze episcopali, organizzazioni di aiuto e cooperazione, superiori generali di congregazioni religiose, ambasciatori presso la Santa Sede).

Domenica 11 gennaio: Battesimo del Signore. & In Vaticano, nella Cappella Sistina, Messa presieduta da Papa Francesco, con battesimo di alcuni bambini (ore 9.30-11) e, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini con i pellegrini (ore 12-12.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_KI8EPBZ5).

▪ Lunedì 12 gennaio: Nel monastero di Rievaulx in Northumberland (Inghilterra), s. Aelredo († 1166/7), monaco anglo-sassone, abate cistercense, insigne maestro di vita monastica, autore di numerosi testi di spiritualità fra i quali Speculum charitatis (Lo specchio della carità), De spirituali amicitia liber (L’amicizia spirituale) e il trattato di mistica cistercense De Jesu puero duodenni (Gesù a dodici anni), chiamato per le sue attività di scrittore ed amministratore il San Bernardo di Chiaravalle del Nord. & Inizio del viaggio apostolico di Papa Francesco in Sri Lanka e nelle Filippine, il secondo in Asia, il settimo nel mondo (12-19 gennaio).

Sacra Famiglia (Gesù bacia Madonna)Auguriamoci, Amici, di riuscire a custodire nel cuore – ogni giorno del nuovo anno – la pace e «offrire – come ci ha incoraggiato Papa Francesco all’Angelus, nella festa della Sacra Famiglia: Gesù, Maria e Giuseppe – il calore umano in quelle situazioni familiari in cui, per vari motivi, manca l’armonia e il perdono». La nostra concreta solidarietà non venga meno nei confronti delle famiglie che stanno vivendo «le situazioni più difficili per malattie, mancanza di lavoro, discriminazioni, necessità di emigrare…». La «piccola Famigliola» di Nazareth, che «non risalta all’occhio e non si distingue», sia un esempio toccante per tutti.

Piotr Anzulewicz OFMConv




Stella che illuminò…

Stella e bambini«E giunge il giorno della gioia, il tempo dell’esultanza! Per l’occasione (…) arrivano festanti (…) uomini e donne, portando, ciascuno secondo le sue possibilità, ceri e fiaccole per illuminare quella notte, nella quale s’accese splendida nel cielo la Stella che illuminò tutti i giorni e i tempi» (Tommaso da Celano, Vita prima di s. Francesco d’Assisi, 85: FF 469).

I nostri più affettuosi auguri di buon Natale 2014 e sereno Anno 2015, con la speranza che quella Stella continui a brillare nelle nostre giornate e renda raggiante la nostra umanità…

Fr. Piotr Anzulewicz e tutto il Consiglio direttivo del Circolo

Natale con i MagiJoyeux Noël et bonne Année – Fröhliche Weihnachten und ein gesundes neues Jahr – ¡Feliz Navidad y próspero Año nuevo! – Wesołych Swiąt i szczęśliwego Nowego Roku – Sveikiname sulaukus Šventų Kalėdų ir linkime laimingų Naujųjų metų! – 明けましておめでとうございます旧年中大変お世話になりました本年もよろしくお願いいたします– Merry Christmas and happy New Year to everyone

Natale 2014 – Capodanno 2015




Augurandoci…

Natale 2014 ci ritrovi in un’unica umanità, nel segno della prossimità, tenerezza e concordia.

Capodanno 2015 ci riporti nell’orizzonte della «carne sofferente di Cristo» (Evangelii gaudium, nn. 24 e 270): quella emarginata e perseguitata, scartata e derubata della dignità e libertà, rapita e venduta, fatta oggetto di traffico e di mercimonio, seviziata e schiavizzata. «Non più schiavima fratelli»: è questo il tema scelto da Papa Francesco per l’anno che si apre nella 48ª Giornata Mondiale della Pace. «Non più nemici o concorrenti», ma fratelli in umanità, di pari dignità, da accogliere ed abbracciare, «destinati a realizzarsi nel contesto di rapporti interpersonali ispirati a giustizia e carità» (Messaggio, n. 1). «La globalizzazione dell’indifferenza, che oggi pesa sulle vite di tante sorelle e di tanti fratelli, chiede a tutti noi di farci artefici di una globalizzazione della solidarietà e della fraternità» (n. 6).

Saliti a Betlemme, la città del pane, ci auguriamo di essere realmente «pane» per i fratelli e le sorelle, con cui dirci, dal profondo del cuore, per «la pace in terra e a gloria di Dio nell’alto dei cieli»:

Buon Natale e felice Anno nuovo! 

Presepe a coloriSchede della settimana 

(21-28 dicembre)

 Domenica 21 dicembre: 4ª Domenica di Avvento (B). & S. Pietro Canisio († 1597), sacerdote olandese della Compagnia di Gesù (il primo gesuita della provincia germanica) che si adoperò strenuamente nel difendere e rafforzare la fede cattolica con la predicazione e con i suoi scritti, tra i quali il celebre Catechismo; proclamato secondo Apostolo della Germania da Papa Leone XIII (1897) e dottore della Chiesa da Papa Pio XI (1925). & A Roma, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini, guidata da Papa Francesco (ore 12-12.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual= VaticanTic&Tic=VA_OZF7D6OW). A Catanzaro, nel duomo, concerto natalizio multietnico «Canto di Luce, dove nessuno è straniero», nel segno della speranza e dell’integrazione, un’iniziativa voluta dall’arcivescovo Vincenzo Bertolone, dall’Agenzia per Stranieri e dall’Associazione Lavoratori Stranieri MCL (ore Bambinello (Piazza S. Pietro)18.30). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, al termine della Messa delle ore 10, benedizione dei «Bambinelli» dei presepi. & 6° giorno della novena in preparazione al Natale (ore 5.45), seguita dalla Messa (ore 6).

▪ Lunedì 22 dicembre: S. Francesca Saverio Cabrini († 1917), fondatrice delle Missionarie del SS. Cuore di Gesù, patrona degli emigranti. & 7° giorno della novena di Natale.

▪ Martedì 23 dicembre: A Cracovia, s. Giovanni da Kety († 1476), sacerdote, docente universitario, amico degli affamati di sapere e degli affamati di pane, dei malnutriti e dei malati, amante della cattedra quanto della strada come “luogo” tipico dei poveri – ne sfamava tanti con la sua paga di docente e con i suoi digiuni, camminatore e compagno di viandanti ePapa Francesco bacia Bambino Gesù.1jpg di poveri lungo le antiche “vie” che conducevano in Terra Santa e a Roma, consigliere e sostenitore dei concittadini indifesi e soli. & 8° giorno della novena di Natale.

▪ Mercoledì 24 dicembre: 9° giorno della novena di Natale – vigilia di Natale. & S. Giacobbe († Egitto), nativo di Hebron (Terra di Canaan), figlio di Isacco e di Rebecca, fratello gemello di Esaù, padre di Giuseppe, patriarca da cui si fanno discendere le 12 tribù israelitiche, sepolto secondo la sua volontà nella grotta di Makhpēlāh in Canaan, diventata il luogo di sepoltura dei suoi avi: Abramo, Sara, Isacco, Rebecca. Lia. & A Roma, nella basilica di S. Pietro, Messa della Notte di Natale presieduta da Papa Francesco (ore 21.20-23.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language =it&visual=VaticanTic&Tic=VA_Y2EAUHMU).& Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, Veglia di preghiera (ore 23) e Messa della Notte di Natale (ore 24; Messa vespertina delle ore 18 viene sospesa).

Urbi et orbi▪ Giovedì 25 dicembre: Natale del Signore, Gesù Cristo, Salvatore di tutta l’umanità. & A Roma, messaggio natalizio di Papa Francesco rivolto ai fedeli presenti in Piazza S. Pietro e a quanti lo ascoltano, attraverso la radio e la televisione, e benedizione  apostolica «Urbi et Orbi» dalla loggia centrale della basilica di S. Pietro (ore 11.50-12.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language =it&visual=VaticanTic&Tic  =VA_Y2EAUHMU). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, Messe secondo l’orario festivo con due modifiche: posticipata quella delle ore 8 alle ore 8.30 e sospesa quella delle ore 10).

▪ Venerdì 26 dicembre: 2° giorno fra l’Ottava di Natale. & S. Stefano († 36 d. C.), diacono, protomartire, patrono dei tagliapietre e muratori, invocato contro il mal di pietra (i calcoli). & A Roma, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini guidata da Papa Francesco (ore 12-12.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic =VA_Y2EAUHMU).

Giovanni apostolo 1▪ Sabato 27 dicembre: 3° giorno fra l’Ottava di Natale. & S. Giovanni († fine I sec., Efeso), apostolo ed evangelista, figlio di Zebedeo e fratello dell’apostolo Giacomo il Maggiore, «il discepolo che Gesù amava» (Gv 21,20), partecipe dei principali eventi della sua vita e del suo ministero, unico degli apostoli presenti alla sua morte in croce, autore del quarto Vangelo, di tre lettere e dell’Apocalisse.

Madonna con Bambino (realistico)◊ Domenica 28 dicembre: Sacra Famiglia di Nazareth: Gesù, Maria e Giuseppe. & A Roma, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini guidata da Papa Francesco (ore 12-12.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language= it&visual= VaticanTic&Tic =VA_Y2EAUHMU). Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, durante la Messa delle ore 18, rinnovo delle promesse matrimoniali di tutte le coppie sposate nell’anno e di quelle presenti in chiesa, e raccolta Caritas per le famiglie bisognose della Parrocchia.

«Dove c’è il fare spazio all’altro, lì c’è Dio». Senza clamore o platealità, in silenzio, come Maria, Madre di Gesù, facciamo dunque spazio alle persone sole, agli anziani, ai malati, agli immigrati…

 Piotr Anzulewicz OFMConv




«Non lasciamoci rubare la gioia!»

Gioia di vivere (danza)Il tema che aleggia tra le letture bibliche della 3ª domenica d’Avvento (Is 61,1-2.10-11; Lc 1; 1Ts 5,16-24; Gv 1,6-8.19-28), detta Gaudete, è la gioia: siamo invitati a gioire. È un tema-invitoche, a prima vista, appare fuori tempo e spazio, in contrasto e collisione con la nostra realtà, precaria e funesta: paura e grido di dolore, prepotenza e violenza, corruzione e sfruttamento, «economia dell’esclusione e dell’inequità», «cultura dello scarto» e «idolatria del denaro», «globalizzazione dell’indifferenza» e «riduzione dell’essere umano ad uno solo dei suoi bisogni: il consumo». Non fa meraviglia se «si spegne la gioia di vivere» e «si sviluppa la psicologia della tomba, che poco a poco trasforma noi cristiani in mummie da museo». Delusi dalla realtà, dalla Chiesa o da se stessi, viviamo la costante tentazione di attaccarci a una tristezza dolciastra, senza speranza, che s’impadronisce del cuore come «il più prezioso degli elisir del demonio». Chiamati ad illuminare e a comunicare vita, alla fine ci lasciamo affascinare da cose che generano solamente oscurità e stanchezza interiore.

Gioia di vivere (donna con braccia aperte)Eppure Papa Francesco continua a insistere: «Non lasciamoci rubare la gioia! (…) I mali del nostro mondo – e quelli della Chiesa – non dovrebbero essere scuse per ridurre il nostro impegno e il nostro fervore. Consideriamoli come sfide per crescere. (…) lo sguardo di fede è capace di riconoscere la luce che sempre lo Spirito Santo diffonde in mezzo all’oscurità, senza dimenticare che “dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia” (Rm 5,20). La nostra fede è sfidata a intravedere il vino in cui l’acqua può essere trasformata, e a scoprire il grano che cresce in mezzo della zizzania» (Esortazione apostolica Evangelli gaudium di Papa Francesco ai vescovi, ai presbiteri e ai diaconi, alle persone consacrate e ai fedeli laici sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale, Città del Vaticano, 24 novembre 2013, nn. 52-55.83-84).

Oggi siamo, dunque, invitati a gioire, rallegrarci, essere lieti. Sia nella prima che nella seconda lettura e nel Salmo responsoriale, risuona questo invito – un invito a scoprire e valorizzare la dimensione positiva della vita, quella che è la più importante e la più profonda: gratuità e solidarietà, fratellanza e compassione, tenerezza e bellezza, luce… «10Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio – esulta Isaia nella prima lettura –, perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il mantello della giustizia, come uno sposo si mette il diadema e come una sposa si adorna di gioielli» (Is 61,10). Ecco il primo motivo, per cui rallegrarci: siamo giustificati, «liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento» (Evangelli gaudium, n. 1). La nostra condanna è stata revocata: siamo dei graziati. Per grazia siamo salvati. Il nemico è stato disperso e il Signore ne ha preso il posto. E’ lui, fonte della gioia, che ora è in mezzo a noi, ci rinnova con il suo amore, ci fa belli, come gli sposi nel giorno delle nozze. Siamo oggetto delle sue attenzioni. Con lui «sempre nasce e rinasce la gioia» (ivi). Più di così?

Ne fa eco il Salmo responsoriale: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore» (Lc 1,46-54). Sulla stessa lunghezza d’onda è la seconda lettura: «6Siate sempre lieti, 17pregate ininterrottamente, 18in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi» (1 Tes 5,16-18). Ecco il secondo motivo, per cui rallegrarci: non siamo soli, ma abbiamo un Padre che ascolta le nostre preghiere, ci consola, ci perdona e ci dà la sua gioia che sorpassa tutte le altre. E’ questo il dono per eccellenza che dobbiamo chiedere e darlo a chi ci sta attorno, perché è proprio dandolo che lo ricostruiamo e così contribuiamo a ripristinare quel capitale iniziale di energie, di entusiasmo e di slancio con cui nasciamo e che viene a mancare nelle situazioni difficili. E Dio fa il resto. «Aiutati che il Ciel t’aiuta». AnforaComunque vadano le cose, «non lasciamoci rubare la speranza!» (ivi, n. 86). Nel deserto c’è bisogno soprattutto di persone-anfore, per dare da bere agli altri. Sentiamo la sfida di «trasmettere la “mistica” di unirsi agli altri, di vivere insieme, di mescolarci, di incontrarci, di prenderci in braccio, di appoggiarci, di partecipare a questa marea un po’ caotica che può trasformarsi in una vera esperienza di fraternità, in una carovana solidale, in un santo pellegrinaggio. (…) Molti tentano di fuggire dagli altri verso un comodo privato, o verso il circolo ristretto dei più intimi, e rinunciano al realismo della dimensione sociale del Vangelo, perché, così come alcuni vorrebbero un Cristo puramente spirituale, senza carne e senza croce, si pretendono anche relazioni interpersonali solo mediate da apparecchi sofisticati, da schermi e sistemi che si possano accendere e spegnere a comando. Nel frattempo, il Vangelo ci invita sempre a correre il rischio dell’incontro con il volto dell’altro, con la sua presenza fisica che interpella, col suo dolore e le sue richieste, con la sua gioia contagiosa in un costante corpo a corpo. L’autentica fede nel Figlio di Dio fatto carne è inseparabile dal dono di sédall’appartenenza alla comunità, dal servizio, dalla riconciliazione con la carne degli altri. Il Figlio di Dio, nella sua incarnazione, ci ha invitato alla rivoluzione della tenerezza» (ivi, n. 88). Lui ci permette di «alzare la testa e ricominciare, con una tenerezza che mai ci delude e che sempre può restituirci la gioia. (…) Non diamoci mai per vinti, accada quel che accada!» (ivi, n. 3).

«Non siamo ‘monadi’, non siamo fatti per essere isolati, ma per relazionarci, per completarci, aiutarci, accompagnarci, sostenerci a vicenda»: è l’esortazione che Papa Francesco ha rivolto ieri ai membri del Consiglio nazionale dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, ricevuti in occasione  della festa di s. Lucia, patrona delle persone prive della vista. Oggi «c’è molto bisogno – ha affermato il Papa – di vivere con gioia e impegno la dimensione associativa, perché in questo momento storico è ‘in ribasso’, non è fortemente sentita. Fare gruppo, essere solidali, incontrarsi, condividere le esperienze, mettere in comune le risorse». «Non lasciamoci allora rubare la comunità!» (ivi, n. 92).

Gioia dell'incontro (Maria e Elisabetta)Guardiamo a Maria, Nostra Signora della Premura, oasi di accoglienza tra le sabbie della cultura dello scarto, colei che con gioia e «senza indugio» (Lc 1,39) parte dal suo villaggio per aiutare gli altri, che porta la gioia a Giovanni il Battista, facendolo esultare nel seno di sua madre, che trasalendo di giubilo canta le meraviglie del Signore, e torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della gioia, della tenerezza e dell’affetto. Il suo cuore, pieno di compassione per tutti gli uomini, soprattutto per i più poveri e svantaggiati, si manifesti sempre più nei nostri gesti, semplici e calorosi, verso quelli che la società rigetta e mette da parte come inutili. «Non c’è un mezzo più bello per annunciare oggi al mondo la gioia del Vangelo»: ha ribadito ieri Papa Francesco nel ricevere in udienza, nel Palazzo apostolico, un gruppo appartenente all’opera «Notre-Dame des Sans-Abri», che si occupa di dare accoglienza ai senzatetto.

Ci sia di esempio anche frate Francesco, un santo gioioso, non funereo, giocondo, perché è con Dio della tenerezza; un santo che canta la “letizia perfetta”, festosa e radiosa, dolce e mite. È la gioia di chi è intriso di Vangelo, di chi crede all’amore di Dio, di chi sa soffrire per lui e fare un dono tutto proprio agli altri.

Schede della settimana (14-21 dicembre)

 Domenica 14 dicembre: 3ª Domenica di Avvento (B) – «Domenica della gioia» («Gaudete»). & S. Giovanni della Croce († 1591), presbitero e poeta spagnolo, fondatore dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi assieme a s. Teresa d’Avila, autore delle opere: «La salita al monte Carmelo», «La notte oscura dell’anima», «Il cantico spirituale» e «La fiamma viva di amore», mistico «del nulla e del tutto», dottore della Chiesa. & A Roma, a mezzogiorno, preghiera mariana dell’Angelus di Papa Francesco con i pellegrini riuniti in Piazza S. Pietro (ore 12-12.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_OZF7D6OW) e, nel pomeriggio, visita pastorale alla Parrocchia romana di S. Giuseppe all’Aurelio, in via Boccea (ore 17.30-19: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_OZF7D 6OW). & A Catanzaro, nel duomo, ordinazione diaconale degli accoliti: Antonio Gatto, Rosario Greto, Diego Menniti e Pasquale Varano, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di mons. Vincenzo Bertolone (ore 17).

Lunedì 15 dicembre: A Brescia, s. Maria Crocifissa (Paola) Di Rosa († 1855), fondatrice della congregazione delle Ancelle della Carità, dichiarata santa da Pio XII nel 1954, insieme ai beati Pietro Chanel, Gaspare del Bufalo, Giuseppe Pignatelli e Domenico Savio (caratteristiche della sua spiritualità: un ascetismo permeato di amore alla sofferenza, un ardente culto eucaristico per cui l’adorazione fu introdotta come pratica diurna nell’Istituto, e una profonda devozione a Maria Immacolata e Addolorata).

Martedì 16 dicembre: A Nowe Miasto, in Polonia, b. Onorato da Biała Podlaska Koźmiński († 1916), sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che nel clima di pesante ostilità, creato dagli occupanti russi nei confronti della Chiesa latina, svolse segretamente il suo apostolato dando vita a ben 25 istituti religiosi, di cui 18 esistono tutt’oggi, scrittore, direttore spirituale e ricercato confessore, beatificato da Giovanni Paolo II nel 1988. & A Roma, nella Sala Stampa della Santa Sede, presentazione del rapporto finale della visita apostolica agli istituti di vita consacrata delle religiose negli Stati Uniti di America (ore 11.30-12.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_OZF7D6OW). A Catanzaro, nell’Auditorium Sancti Petri (Via Arcivescovado, 13), presentazione del catalogo del Museo Diocesano d’Arte Sacra (ore 17). 1° giorno della novena di Natale (ore 5.45), seguita dalla Messa delle ore 6: è un tempo di grazia che ci vuole più sensibili, attenti e docili alla volontà di Dio che viene a cercarci…

Mercoledì 17 dicembre: Ss. Abdenago, Misach e Sidrach, chiamati anche Anania, Misaele e Azaria, tre giovani ebrei vetero-testamentari, che, divenuti governatori di Babilonia, essendosi rifiutati di adorare la statua del re, vennero gettati in una fornace ardente per essere bruciati vivi, ma il Signore intervenne e ne uscirono illesi (cfr. Dn 1-3). # Le loro reliquie furono traslate da Babilonia a Costantinopoli, nella chiesa di S. Daniele lo Stilita – (Daniele [† ca. 490] è il più noto degli stiliti siriani, cioè degli eremiti che vissero su una colonna, il cui stile di vita divenne una delle caratteristiche della Chiesa orientale nel V sec.; gli stiliti vivevano in uno stato d’ascetismo estremo, cercando di condividere le stesse sofferenze di Cristo e allo stesso tempo testimoniare al massimo la fede) – e da là, nel 1156, portate nell’abbazia territoriale di S. Maria di Montevergine, situata a quasi 1300 metri di altezza, nella catena del Partenio, nell’Appennino irpino (il più famoso santuario dell’Italia meridionale, sorto sul posto che ai tempi del poeta romano Publio Virgilio Marone [† 19 a. C.], Campobasso - Mensa dei poverichiamato Omero latino, sorgeva un tempietto dedicato a Cibele, dea della natura e della fecondità). & 78° compleanno di Papa Francesco (17 dicembre 1936), festeggiato quest’anno a Roma, in Piazza Risorgimento, nei dintorni di S. Pietro, con una milonga (un genere musicale folkloristico della regione del Rio de la Plata, tipico dell’Argentina e dell’Uruguay) di due ore, a partire dalle 16, dove sono attesi almeno 3 mila ballerini da tutte le parti d’Italia e del mondo. «Verranno anche dall’Argentina» – assicura l’organizzatrice emiliana Cristina Camorani, ballerina di tango, mamma di 4 bambini e ideatrice dell’evento. «Saremo vestiti semplicemente – tiene a precisare. – Non ci saranno paillettes né lustrini, ma per noi l’essenza è l’abbraccio al Papa perché questo è il tango». & In Vaticano, incontro del Papa con i gruppi di fedeli e i pellegrini in occasione dell’Udienza generale per la catechesi del mercoledì (ore 10.25-12: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_OZF7D6OW). & 2° giorno della novena di Natale.

Giovedì 18 dicembre: S. Malachia, profeta ebreo, l’ultimo dei dodici profeti minori, chiamato il “Sigillo dei profeti”, che, dopo il ritorno dall’esilio babilonese (538 a. C.) preannunciò il grande giorno del MigrantiSignore e la sua venuta nel tempio (le sue profezie sono riportate nell’omonimo libro biblico). & Giornata Internazionale del Migrante (data dell’adozione della Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti dei lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie, adottata il 18 dicembre del 1990 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, 1990). # E’ un’occasione importante • per riconoscere il contributo di milioni di migranti allo sviluppo e al benessere di molti paesi del mondo, • per porre fine a tutte le forme di abuso e violenza contro i migranti e le loro famiglie e promuovere il rispetto dei loro diritti umani fondamentali, • per invitare i governi di tutto il mondo a ratificare la Convenzione ONU sui lavoratori migranti, • per richiamare i governi ad una presa di responsabilità rispetto ai diritti dei migranti. & A Catanzaro, nell’Istituto Comprensivo «Casalinuovo», Messa presieduta da mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, per il corpo docente, il personale amministrativo e l’Ata, per i genitori e gli alunni (ore 9). & Adorazione eucaristica del 3° giovedì del mese (ore 17-18). & 3° giorno della novena di Natale.

Venerdì 19 dicembre: Ad Avignone, che è sede dei pontefici dal 1308 al 1377, nella Provenza in Francia, b. Urbano V († 1370), papa, studiosissimo nobile francese, uomo di penitenza, che, dopo essere stato abate benedettino e nunzio apostolico a Napoli, fu elevato alla cattedra di Pietro e si adoperò per riportare quanto prima la Sede Apostolica a Roma e ristabilire l’unità tra la Chiesa greca e quella latina. & 4° giorno della novena di Natale.

Sabato 20 dicembre: A Roma, deposizione di s. Zefirino († 217), conosciuto anche come Zefferino o Severino, il 15° papa della Chiesa cattolica e il primo ad essere tumulato nelle catacombe di S. Callisto, chiamate anche  “la cripta dei papi”. & Incontro di mons. Vincenzo Bertolone con il Clero dell’arcidiocesi Catanzaro-Squillace e scambio degli auguri natalizi (ore 10). & 5° giorno della novena di Natale.

 Domenica 21 dicembre: 4ª Domenica di Avvento (B). & S. Pietro Canisio († 1597), sacerdote olandese della Compagnia di Gesù (il primo gesuita della provincia germanica) che si adoperò strenuamente nel difendere e rafforzare la fede cattolica con la predicazione e con i suoi scritti, tra i quali il celebre Catechismo; proclamato secondo Apostolo della Germania da Papa Leone XIII (1897) e dottore della Chiesa da Papa Pio XI (1925). & A Roma, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus guidata da Papa Francesco (ore 12-12.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_OZF7D6OW). & A Catanzaro, nel duomo, concerto natalizio multietnico «Canto di Luce, dove nessuno è straniero», nel segno della speranza e dell’integrazione, un’iniziativa voluta dall’arcivescovo Vincenzo Bertolone, dall’Agenzia per Stranieri e dall’Associazione Lavoratori Stranieri MCL (ore 18.30). & 6° giorno della novena di Natale.

PresepeAmici, «la gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da lui sono liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia»: così inizia l’Esortazione apostolica Evangelii gaudium di Papa Francesco, pubblicata il 24 novembre 2013, nella solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo

Chiediamo a Maria, ricolma della presenza di Cristo, che «con la sua preghiera materna ci aiuti affinché la Chiesa diventi una casa per molti, una madre per tutti i popoli e renda possibile la nascita di un mondo nuovo. È il Risorto che, con una potenza che ci riempie di immensa gioia e di fermissima speranza, ci dice: “Io faccio nuove tutte le cose” (Ap 21,5). Con Maria avanziamo fiduciosi verso questa promessa, e diciamole: Stella della nuova evangelizzazione, aiutaci a risplendere nella testimonianza della comunione, del servizio, della fede ardente e generosa, della giustizia e dell’amore verso i poveri, perché la gioia del Vangelo giunga sino ai confini della terra e nessuna periferia sia priva della sua luce. Madre del Vangelo vivente, sorgente di gioia per i piccoli, prega per noi» (ivi, n. 288).

Piotr Anzulewicz OFMConv