Alle nozze, fratelli!

Le letture bibliche della 28ª Domenica del tempo ordinario (Is 25,6-10; Sal 22; Fil 4,12-14.19-20; Mt 22,1-14) suscitano alcune domande: Come riuscirà la Chiesa, comunità dei credenti in Cristo, a presentare agli uomini della nostra società postmoderna l’incredibile invito alle «nozze» (Mt 22,2)? Come far sedere alla tavola di questo «banchetto di grasse vivande, di cibi succulenti, di vini raffinati» un’umanità senza appetito? Come far gustare l’amore che Dio ha per tutti? È un compito che occupa tutti i battezzati e in particolare gli operatori pastorali e i gruppi e movimenti parrocchiali? Ne va di mezzo la vita di tutti e la vita del mondo.
Ci vuole il coraggio di andare agli «incroci» del mondo e chiamare tutti: «Venite alle nozze!» (Mt 22,4), un’occasione da non perdere. «Sconfinata e incapace di discriminare: così è la bontà di Dio, che offre la sua salvezza a tutti senza distinzioni». Lo ha ricordato Papa Francesco, all’Angelus di oggi, celebrato dalla finestra del suo studio in Piazza S. Pietro in Vaticano. La Chiesa deve aprirsi alle periferie, non riducendo «il regno di Dio a una chiesetta»: «La generosità ha i suoi confini, oltre i quali si estende quella di Dio. È la certezza che si ricava dal Vangelo della domenica, quello del banchetto di nozze del figlio del re, rifiutato con indifferenza e anche “fastidio” dagli invitati “prescelti”, e allora dilatato a sorpresa a chi non possedeva, per così dire, lo “status” per parteciparvi, ma, rispetto e in definitiva molto più degli altri, ne aveva la dignità» (Mt 22,1-14).
Papa Francesco che ha appena ricordato, nella Messa in basilica vaticana, che la Chiesa non è fatta per sedere staticamente sugli allori, ma per andare in missione dagli uomini dimenticati delle periferie, rilancia il modo analogo il concetto all’Angelus, partendo dalla «bontà di Dio che – ricorda – non ha confini e non discrimina nessuno». È fatta di “gratuità, “larghezza” e “universalità”. E dunque, come il re del brano evangelico, Dio non “interrompe” mai il suo progetto di salvezza, anche se qualcuno dei “chiamati” gli volta le spalle: «Di fronte al rifiuto dei primi invitati egli non si scoraggia e non sospende la festa, ma ripropone l’invito, allargandolo oltre ogni limite ragionevole e manda i suoi servi nelle piazze e ai crocicchi delle strade a radunare tutti quelli che trovano. Si tratta di gente qualunque: poveri, abbandonati e diseredati, addirittura buoni e cattivi – anche i cattivi sono invitati – senza distinzione. E la sala si riempie di ‘esclusi’. Il Vangelo, respinto da qualcuno, trova un’accoglienza inaspettata in tanti altri cuori».
A chiunque – ha affermato Papa Francesco – «è data la possibilità di rispondere» all’invito di Dio. E viceversa, «nessuno – ha sottolineato – ha il diritto di sentirsi privilegiato o di rivendicare un’esclusiva»: «Tutto questo ci induce a vincere l’abitudine di collocarci comodamente al centro, come facevano i capi dei sacerdoti e i farisei. Questo non si deve fare: noi dobbiamo per aprirci alle periferie, riconoscendo che anche chi sta ai margini, addirittura colui che è rigettato e disprezzato dalla società è oggetto della generosità di Dio». E avere una generosità come quella di Dio – che arriva a guardare chi normalmente è un invisibile – impedisce di incappare anche in un altro tipo di errore: «Tutti siamo chiamati a non ridurre il regno di Dio nei confini della ‘chiesetta’: la nostra ‘chiesetta” piccoletta… Non serve questo! Ma a dilatare la Chiesa alle dimensioni del regno di Dio. Soltanto una condizione: indossare l’abito nuziale, cioè testimoniare l’amore concreto a Dio e al prossimo».
Non scordiamo mai: dopo il verbo “amare”(= donare se stesso), il verbo “aiutare” è il più bello del mondo.

♦ 28ª Domenica del tempo ordinario (12 ottobre 2014): ⇒ Nella basilica vaticana, Messa di ringraziamento, presieduta da Papa Francesco, per la canonizzazione equipollente del 3 aprile scorso dei due santi canadesi: François de Montmorency-Laval († 1708), il primo vescovo del Canada, e Maria dell’Incarnazione Guyart Martin, fondatrice delle Orsoline del Canada († 1672), evangelizzatori e fondatori della Chiesa in Quebec (Vatican Player: ore 9.55-11.30). ⇒ Francesco b. Ziarano (znaczek)Beatificazione di Francesco Zirano († 1603), frate minore conventuale, primo martire sardo dell’epoca moderna, ucciso «in odium fidei» nella città musulmana di Algeri all’età di 39 anni ( annoverato nell’elenco dei beati dal card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, a nome di Papa Francesco, a Sassari: Live Streaming dalle ore 10.30). «Il suo martirio – ha scritto fr. Marco Tasca, Ministro generale, a tutti i frati dell’Ordine ei Frati Minori Conventuali – incarna la carità al massimo grado e ci parla di un umanesimo nuovo, proprio come quello testimoniato nel cuore del XX secolo da s. Massimiliano Kolbe, anch’esso frate minore conventuale: alla disumanizzazione sistematica e brutale del regime nazista egli rispose col dono totale di sé, incarnato dalle sue note parole: ‘L’odio non serve a niente. Solo l’amore crea!’».

Durante la settimana – 3ª settimana missionaria, dedicata alla «responsabilità» (la Missio, organismo pastorale della CEI, propone di organizzare in questa settimana la Veglia missionaria il cui testo è scaricabile dall’area download del Sito: www.missioitalia.it) – abbiamo le seguenti ricorrenze ed eventi:
♦ Lunedì 13 ottobre: S. EDOARDO († 1016), penultimo re degli anglosassoni e primo re d’Inghilterra della dinastia anglosassone, canonizzato nel 1161 da Papa Alessandro III nella cattedrale di Anagni, patrono dei re, degli sposi e dei matrimoni difficili. – Triduo in preparazione alla memoria liturgia di s. Margherita Maria Alacoque (ore 17.45-).
♦ Martedì 14 ottobre: S. CALISTO I († 222), 16° vescovo di Roma e papa, martire, sepolto nella catacomba di Calepodio sulla via Aurelia e in seguito nella basilica di S. Maria in Trastevere a Roma (da diacono, dopo un lungo esilio in Sardegna, si prese cura del cimitero sulla via Appia noto sotto il suo nome, dove raccolse le vestigia dei martiri a futura venerazione dei posteri; eletto poi Papa promosse la retta dottrina e riconciliò con benevolenza i lapsi), patrono di coloro che lavorano nei cimiteri. – LABORATORIO MUSICALE promosso dall’Associazione «Circolo Culturale San Francesco», a cura del M° Luigi Cimino, alle ore 18.15, nel Salone di S. Elisabetta d’Ungheria, al lato destro della chiesa «Sacro Cuore» (la presidenza dell’Associazione chiede di dar voce al Circolo e ricorda che esso è un’opera parrocchiale che ha preso il via, con il recupero dello Statuto originale, il 27 ottobre 2013. Perché esso possa attivare suoi programmi ed essere luogo propulsore della «cultura dell’incontro», di fratellanza e di solidarietà, nell’ambito della Parrocchia «Sacro Cuore», ma anche spazio di crescita umana, spirituale e sociale, ha bisogno di soci ordinari, sostenitori ed amici, uomini e donne di buona volontà, che vorranno collaborare a tenerlo in vita, con ardore e gioia).
♦ Mercoledì 15 ottobre: S. TERESA DI GESÙ (Avila, † 1582), mistica spagnola, riformatrice del Carmelo, madre e maestra delle Carmelitane Scalze e dei Carmelitani Scalzi, autrice di libri pervasi di alta dottrina spirituale (Vita, Cammino di perfezione, Castello Interiore, Mansioni e Fondazioni), Dottore della Chiesa (1970): prima donna, insieme a s. Caterina da Siena, ad ottenere tale titolo [altre due sono: Teresa di Lisieux (1997) e Ildegarda di Bingen (2012)], patrona degli scrittori cattolici (1965), della Croazia e della Spagna, protettrice delle persone malate nel corpo, dei cordai, degli orfani e delle persone in cerca di grazia.
♦ Giovedì 16 ottobre: A Paray-le-Monial nei pressi di Autun, s. MARGHERITA MARIA ALACOQUE († 1690), monaca e mistica francese, particolarmente devota al Sacratissimo Cuore di Gesù (per sua ispirazione nacque la festa del Sacro Cuore ed ebbe origine la pratica dei primi nove venerdì del mese), canonizzata nel 1920 da Papa Benedetto XV. – Ritiro del Clero: Parrocchia «Mater Domini» – Gagliano – Catanzaro (ore 9.30-13). – ADORAZIONE EUCARISTICA: «Dal cuore alle periferie» (ore 17.30-18.30). – 97° anniversario della nascita della MILIZIA DELL’IMMACOLATA (16 ottobre 1917). – 33ª GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE dal tema: «Agricoltura familiare: “Nutrire il mondo, preservare il pianeta”», per riconoscere il ruolo determinante degli agricoltori familiari nel debellare fame e povertà, offrire sicurezza alimentare e nutrizione, migliorare i mezzi di sussistenza, gestire le risorse naturali, proteggere l’ambiente e realizzare uno sviluppo sostenibile, in particolare nelle aree rurali (Assemblea generale dell’ONU ha designato il 2014 “Anno internazionale dell’agricoltura familiare”).
♦ Venerdì 17 ottobre: S. IGNAZIO D’ANTIOCHIA († 107), 3° vescovo di Antiochia in Siria (terza metropoli del mondo antico dopo Roma e Alessandria d’Egitto e di cui s. Pietro era stato il primo vescovo), autore di sette lettere pastorali, in cui raccomandava di fuggire il peccato, di guardarsi dagli errori degli gnostici, di mantenere l’unità della Chiesa; sbranato dalle belve nel Circo di Roma. – 22ª GIORNATA MONDIALE DEL RIFIUTO DELLA MISERIA, nata nel 1987 sul Sagrato della Libertà e dei Diritti dell’Uomo al Trocadéro, a Parigi, per iniziativa di p. Joseph Wresinski († 1988), servo di Dio, riconosciuta dalle Nazioni Unite nel 1992, promossa dal Movimento internazionale Quarto Mondo (il cuore del messaggio della Giornata è racchiuso in queste parole di p. Wresinski: «Laddove gli uomini sono condannati a vivere nella miseria, i diritti dell’uomo sono violati. Unirsi per farli rispettare è un dovere sacro»). – 102 dalla nascita del servo di Dio Giovanni Paolo I (17.10.1912).
♦ Sabato 18 ottobre: S. LUCA, autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli, «scriba della mansuetudine di Cristo» (Dante) per il predominio, nel suo Vangelo, di immagini di mitezza, di gioia e di amore, compagno di s. Paolo nella missione in Macedonia e in seguito altrove (At 16,10ss.), patrono dei medici-chirurghi, degli artisti, scultori e pittori, per la leggenda che egli avrebbe dipinto l’icona di Maria, sorta forse perché nel suo Vangelo ne ha tratteggiato meglio il profilo biografico. – 9ª GIORNATA EUROPEA CONTRO LA TRATTA DI ESSERI UMANI (in questa occasione, “Soleterre onlus” denuncia soprattutto la grave situazione dei minori: si parla di 20 mila bambini vittime di tratta ogni anno).
Paolo VI (fiaccola)♦ Domenica 19 ottobre: 88ª GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE dal titolo: «Periferie – cuore della missione», nella felice coincidenza con l’evento della BEATIFICAZIONE DI PAPA PAOLO VI (Giovanni Battista Montini, † 1978), pontefice straordinariamente innamorato di Gesù e della sua Chiesa. La sua beatificazione in Piazza S. Pietro, in programma alle ore 10.30, a conclusione del Sinodo straordinario dei Vescovi, dedicato a «Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione» (5-19 ottobre), s’inserisce in un anno straordinario che ha visto già la canonizzazione di due Papi (non c’è mai stata nella storia recente della Chiesa una tale ricchezza di Papi santi che ci indicano come vivere la vita in pienezza).
In occasione della Giornata Missionaria, tutti siamo invitati a dare un’offerta libera – a seconda delle proprie possibilità (basta l’obolo della vedova, come dice il Vangelo per coloro che hanno gravi difficoltà) – a inserirla nella busta appoggiata sui banchi oppure direttamente nel cestino durante l’Offertorio; la somma offerta dalla Comunità parrocchiale sarà devoluta a favore delle Chiese giovani, povere e perseguitate.
Il nostro pensiero va, dunque, agli «esclusi, deboli, rigettati e disprezzati», alle «famiglie lacerate e sofferenti nelle altre parti del mondo, che subiscono persistenti violenze, e in particolare – come leggiamo nel Messaggio diffuso venerdì dal Sinodo – alle famiglie irachene e siriane, costrette, a causa della fede cristiana che professano o dell’appartenenza ad altre comunità etniche o religiose, ad abbandonare tutto e a fuggire verso un futuro privo di ogni certezza», ai genovesi colpiti nuovamente da una tragica alluvione che ha causato ingenti danni, e a coloro che vivono la missione in terre lontane, perché le difficoltà culturali e ambientali non diminuiscono l’entusiasmo di una testimonianza gioiosa.
Per tutto il mese di ottobre, dedicato in particolare alle missioni, ogni domenica dalle ore 7.30 alle 8 e nei giorni feriali dalle ore 18 alle 18.30 viene recitato il santo Rosario. Il Gruppo Missionario, l’Apostolato della Preghiera e la Milizia dell’Immacolata, in particolare, invitano tutti i parrocchiani a questo momento di preghiera. Se qualcuno si sente attratto e interessato a partecipare ai loro raduni e alle loro attività, può approfittare della loro presenza per conoscerli direttamente ed alimentarli con nuova linfa.
Con sentimenti di commossa gratitudine e riconoscenza al Signore, accogliamo fervidi auguri di serena settimana, affinché ognuno di noi si senta impegnato ad essere missionario/evangelizzatore nel proprio ambiente e nella propria famiglia, con discrezione e affabilità, consapevoli che la testimonianza silenziosa del generoso dono di sé può toccare i cuori. «Non c’è frontiera umana, geografica o esistenziale, che non posa accogliere il suo [di Cristo] amore e viverlo nella gioia. È la Buona Novella del mondo nuovo, l’esperienza della missione che ci insegna ad aprire il cuore al mondo intero» (L’Animatore Missionario 2-3 [2014] 19).
Piotr Anzulewicz OFMConv