La sua «ora», la nostra «ora»

Con la 5ª Domenica di Quaresima siamo invitati a soffermarci ancora di più sulla Passione di Cristo, drammatica e tremenda, intrisa di dolore e di strazio. Una Passione che assume in sé tutti i dolori e tutte le miserie dell’umanità e che ci sospinge a salire sul Golgota e metterci ai piedi del Crocifisso, non per compiangere il suo soffrire, ma per completare in noi la sua passione e sentirci partecipi del peccato di chi non vuole “vederlo” né portare addosso il suo dolore, reso ancora più atroce dal pensiero che si possa vivere una vita buona nell’egoismo, indifferenza, mondanità. La vita davvero buona consiste nel conoscere, amare e contemplare l’unico vero Dio e Colui – dice s. Giovanni – che egli ha mandato, Gesù Cristo (cfr. Gv 17,3), il chicco di grano che muore per dar frutto (v. 24).

Croce - oroDurante la Settimana Santa rivivremo l’«ora» di Cristo e l’«ora» di ogni uomo, l’«ora» che ci appartiene, l’«ora» in cui anche noi siamo chiamati a deciderci per lui in modo nuovo e più profondo, a lasciarlo essere il Vivente in noi, a ribadire il nostro “sì” per lui, in risposta al suo “sì” per noi, e a riconoscerlo come il portatore di salvezza/beatitudine /compimento, come la verità in cui credere, come la vita in forza della quale amare, come la via nella quale sperare, come il luogo in cui il nostro bisogno di senso trova la piena e perfetta risposta.

L’evangelista Giovanni ci racconta che alcuni Greci, attraverso Filippo, cercano di avvicinare Gesù. Il loro panorama culturale educa ad essere refrattari all’idea di un Dio unico, personale e onnipotente: per essi la via per raggiungere la verità è puramente razionale. E Gesù asseconda la loro ricerca con un’affermazione insolita: «E’ giunta l’ora che sia glorificato il Figlio dell’uomo» (Gv 12,23).Egli rivela loro un Dio che mostra la sua potenza non nelle opere sovrannaturali, dirompenti ed eclatanti, ma semplicemente nella morte. Un Dio che si lascia uccidere e crocifiggere, un Dio dimesso, un Dio crocifisso.E quale Dio è più amante dell’uomo se non il Dio crocifisso? Nella croce manifesta la sua gloria che è all’apice della prova d’amore per noi.

Siamo spronati – alla vigilia della Domenica delle Palme – a riconoscere nella fede cristiana un’essenza unica e irripetibile, incentrata sul mistero della croce di un Dio crocifisso che è destinato a risorgere. Siamo tuttavia liberi, splendidamente e drammaticamente: possiamo scegliere anche le tenebre e rifiutare il grande progetto del regno dell’amore, con passione portato avanti da Gesù in tre anni. Infatti, Gesù resta ‘spiazzato’.

«Quando è apparso in Giudea – scrive Elsa Morante nel suo romanzo La storia – il popolo non l’ha creduto il vero Dio parlante, perché si presentava come un poveraccio, non con l’uniforme delle autorità. Se però tornerà, si presenterà ancora più miserabile, nella persona di un lebbroso, di un’accattoncella, di un sordomuto, di un bambino idiota…». Ed è per questo che gli uomini non cesseranno di scandalizzarsi, e gli opporranno il rifiuto: «Io – dirà – non sono mai partito da voi. Siete voi che ogni giorno mi linciate o, peggio ancora, tirate via senza vedermi, come s’io fossi l’ombra di un cadavere putrefatto sotto terra. Io tutti i giorni vi passo vicino mille volte, mi moltiplico per tutti quanti siete, i miei segni riempiono ogni millimetro dell’universo, e voi altri non li riconoscete, pretendete di aspettare chi sa quali altri segni volgari».

Credere in Cristo e riconoscere la sua assoluta singolarità significa allora esporsi alla furia del negativo e conoscere il peso della croce e delle esigenze dell’amore. È forse per questo che Gesù stesso ha portato la domanda che sconvolge ogni presuntuosa sicurezza della fede: «Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?» (Lc 18,8). Quanto durerà ancora il cristianesimo stretto tra persecuzioni esterne ed erosioni interne? Come ha potuto resistere finora nelle terre ostili che sembrano vocate solo al martirio, alla decapitazione, al rogo, come quello in Giordania quando le campane di tutte le chiese cattoliche hanno suonato a morto per il pilota bruciato vivo dai jihadisti?

Cristo crocifisso (Shadows of the Divine) 329 x 450)Credere in Gesù esige il rischio di una conquista sempre nuova di fedeltà: la fede in lui, come l’amore, «se non è l’impegno di ogni giorno è il rimpianto di tutta la vita». Bisogna morire al proprio io, assediato dalle voglie mondane, come il chicco di grano, per amore e solo per amore, annegare l’uomo vecchio e far risorgere l’uomo nuovo che sappia diffondere la pace, creare la fraternità, vivere nella solidarietà… Gesù lo ha spiegato con un esempio, seguito da una dichiarazione esplicita: «Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna» (Gv 12,24-25). Chi ama la propria vita pensando solo a se stesso, senza curarsi degli altri, la condanna alla sterilità e alla nullità.

Il nuovo inizio ci sarà e avverrà: per la misericordia di Dio molti rinnegati si convertiranno e il resto dei nostri si rafforzerà. Bisogna solo muoverci, senza aspettare Godot, e lasciarci conquistare dalla bellezza dell’esempio dei martiri di oggi che con la loro fermezza e costanza hanno sopportato i supplizi più crudeli. «E’ giunta l’ora e la campana sta per suonare», esordisce Gesù, anche per noi e per tutti, buoni e malvagi, ricchi e poveri, umili e potenti: a tutti viene data la possibilità di ridiventare fratelli e sorelle. «E allora, non chiediamo per chi suoni la campana. Essa suona per noi» («And therefore never send to know for whom the bell tolls. It tolls for thee»).

20-29.03.2015

▪ Venerdì 20 marzo: A Praga, s. Giovanni Nepomuceno († 1383), sacerdote e martire, ucciso da re Venceslao IV, proclamato santo da Papa Benedetto XIII nel 1729, patrono della Boemia, dei confessori e di tutte le persone in pericolo di annegamento. & In Vaticano, nella Cappella Redemptoris Mater, 4ª predica di Quaresima, tenuta da p. Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, sul tema: «Oriente ed Occidente uniti nella stessa professione di fede» (ore 9-: http://player.rv.va/ rv.player01.asp?language=it &visual=VaticanTic &Tic=VA_DPGUKNQA). & A Girifalco (CZ), incontro quaresimale diocesano (ore 17.30). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, Via crucis parrocchiale (ore 17.15-18).

Sindrome Down▪ Sabato 21 marzo: Giornata Mondiale delle Persone con la Sindrome di Down (World Down Syndrome Day), appuntamento internazionale proclamato dall’ONU nel 2011, per diffondere la cultura di integrazione e di valorizzazione della diversità, per favorire la conoscenza e lo scambio tra famiglie sulla sindrome, per promuovere l’opportunità per le coppie di adulti affetti da questa sindrome di poter compiere le proprie scelte di autonomia e di Papa_Francesco_a_Napoliindipendenza abitativa, lavorativa e sentimentale (si veda il video reality dal titolo ‘The Special Poposal’ al link: https://youtu.be/lnaaj SxOsWI). & Visita pastorale di Papa Francesco a Pompei e Napoli (ore 8-8.40: Sosta di preghiera nel santuario della B. Vergine del Rosario di Pompei; ore 9.15-10.15: Incontro con gli abitanti e diverse categorie sociali del Rione Scampia in P.zza Giovanni Paolo II a Napoli; ore 10.50-12.30: Concelebrazione eucaristica in P.zza Plebiscito; ore 13: Visita alla Casa Circondariale «Giuseppe Salbia» a Poggioreale e pranzo con una rappresentanza dei detenuti; ore 14.50-15.45: Incontro nel duomo di Napoli con il clero, i religiosi e i diaconi permanenti, preceduto dalla visita nella cripta con le reliquie di s. Gennaro; ore 16.15: Incontro con gli ammalati nella basilica del Gesù Nuovo; ore 16.50-18.15: Incontro con i giovani sul Lungomare Caracciolo – http://player.rv.va /rv.player01.asp?language =it&visual=VaticanTic &Tic= VA_DPGUKNQA). & Sul dirupo montano di Ranft presso Sachseln nel cantone svizzero di Obwalden, s. Nicola di Flüe († 1487), noto col nome di Bruder Klaus (fratello Klaus), padre di famiglia, eremita, celebre per lo stretto rigore di penitenza e il disprezzo della mondanità, canonizzato e proclamato da Pio XII patrono della Svizzera (1947). & A Gimigliano (CZ), nel santuario diocesano elevato l’1 maggio 2013 a basilica minore della Madonna di Porto, Week-end di spiritualità per i giovani (19-30 anni).

Giornata mondiale dell'acqua 2015 Domenica 22 marzo: 5ª di Quaresima, detta del “chicco di grano”(Ger 31,31-34; Sal 50; Eb 5,7-9; Gv 12,20-33). & Giornata Mondiale dell’Acqua (World Water Day), una ricorrenza internazionale istituita dall’ONU nel 1992 e dedicata nell’edizione 2015 al binomio «acqua e sviluppo sostenibile», per richiamare l’attenzione sulle connessioni ed interdipendenze tra l’accesso all’acqua ed ogni modello di sviluppo, per sensibilizzare l’attenzione sull’accesso all’acqua potabile e sulla sostenibilità degli habitat acquatici, per “festeggiare” questa risorsa-generatrice di vita,negata a 748 milioni di persone nel mondo e comunque non adeguata per circa 2,5 miliardi. & A Roma, in P.zza S. Pietro, incontro di Papa Francesco con i pellegrini per la recita della preghiera mariana dell’Angelus Domini e per una breve riflessione (ore 12-12.30). & A CastelpetrosoCastelpetroso in Molise, 127° anniversario dell’apparizione della Madonna Addolorata (1888), in atteggiamento di maternità sacerdotale, di implorazione e di offerta, semi inginocchiata, senza stringere il Figlio morto, ma con le braccia aperte e lo sguardo rivolto in alto, ai piedi di Gesù steso e coperto di sangue e piaghe, dichiarata da Papa Paolo VI nel 1973 celeste patrona del Molise. & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, su iniziativa dell’Unitalsi, cioè dell’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali, soggiorno della reliquia di s. Bernadette Soubirous († 1879), protettrice degli ammalati e patrona di Lourdes, un’occasione per tutti, ma in particolare i malati, gli anziani, le vedove e i bambini, di rendere omaggio alla Santa a cui la “Signora”, nell’apparizione del 25 marzo 1858, rivelò il suo nome: «Io sono l’Immacolata Concezione», e attraverso la sua intercessione mettere nelle mani del Signore le loro preoccupazioni, fatiche ed attese (ore 17.30-19).

▪ Lunedì 23 marzo: S. Turibio di Mogrovejo († 1606), vescovo di Lima in Perù, originario della Spagna, esperto di diritto, organizzatore della Chiesa peruviana, fondatore del primo Seminario del continente americano, molto severo con i sacerdoti proni ai conquistadores, strenuo difensore degli Indios, tra i quali morì il Giovedì Santo, ascoltando il canto dei Salmi, in una sperduta cappellina al nord del Paese.

Missionari Martiri 2015▪ Martedì 24 marzo: 23ª Giornata di Preghiera e Digiuno in Memoria dei Missionari Martiri, «nel segno della croce» (è il tema dell’edizione 2015), in comunione con tutti i credenti perseguitati a causa di Gesù e uccisi in odio alla loro fede: memoria, intercessione, impegno a vivere sempre e comunque nell’amore, perché «la vittoria è solo nell’amore, in una vita spesa per il Signore e per il prossimo, a partire dai poveri» (Papa Francesco). & A Vadstena in Svezia, s. Caterina († 1381), figlia di s. Brigida, che, data alle nozze contro il suo volere, conservò, di comune accordo con il marito, la sua verginità, trasferì da Roma le reliquie della madre in Svezia e le ripose nel monastero di Vadstena, dove ella stessa vestì l’abito monacale. Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, alle ore 21, Veglia di preghiera sui luoghi della croce: Getsemani (angoscia dei migranti), Golgota (cristiani crocifissi), Sepolcro (potenza della risurrezione).

▪ Mercoledì 25 marzo: Annunciazione del Signore – solennità di gioia con Maria, per il suo ‘sì’ alla maternità divina, e di riflessione sul nostro ‘sì’: «Sì, avvenga per secondo la tua parola» (Lc 1,38). & In Vaticano, in P.zza S. Pietro, Udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 9.50-12: http://player.rv.va /rv.player01.asp? language=it &visual=Tv). & A Squillace, alle ore 17, elevazione della cattedrale, edificata dopo il terremoto del 1783 dal vescovo Nicola Notaris, alla dignità di basilica pontificia minore, durante la concelebrazione eucaristica presieduta dal prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, card. Roberto Sarah, alla presenza dell’arcivescovo metropolita Vincenzo Bertolone e degli arcivescovi emeriti della diocesi: Antonio Cantisani e Antonio Ciliberti (sacerdoti, religiosi, religiose, le monache carmelitane «Messaggere dello Spirito Santo» del «Vivarium» di Squillace, assieme ai fedeli laici, pregheranno anche per il proprio pastore, in occasione del 4° anniversario della sua nomina a metropolita di Catanzaro-Squillace).

Caritas Calabria▪ Giovedì 26 marzo: Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione parrocchiale di Gesù-Eucaristia (ore 17-18). & A Sellia Marina (CZ), nella Sala del Consiglio Comunale, Convegno sul tema: «Cibo, sanità, eticità – per una giusta fruizione dei frutti della terra», organizzato dal Cento Studi Verbum e promosso dall’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace, Movimento Apostolico e Zenit (ore 17-: http://www.diocesicatanzaro squillace.it/ download /locandina_expo.pdf). & A Lamezia Terme, presso l’Oasi Bartolomea (Via del Progresso, 360), Seminario sul tema: «Bene confiscato: un percorso costruito insieme», promosso dalla Delegazione Regionale Caritas Calabria, nell’ambito dei Seminari 2015 dedicati alla carità e giustizia in Calabria (ore 9-18.30: http://www.diocesicatanzaro squillace.it/download/ costruire_speranza_ seminari. pdf).

▪ Venerdì 27 marzo: A Salisburgo in Austria, s. Ruperto († 718), primo vescovo e principale patrono della «città del sale», la cui fama è collegata con quella del suo figlio più illustre, Wolfgang Amadeus Mozart († 1791). & In Vaticano, nella Cappella Redemptoris Mater, 5ª predica di Quaresima, tenuta da p. Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, sul tema: «Oriente ed Occidente uniti nella stessa professione di fede» (ore 9-). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, Via crucis parrocchiale (ore 17.15-18).

▪ Sabato 28 marzo: Ora della Terra (Earth Hour), la più grande mobilitazione globale nata come evento simbolico per fermare il cambiamento climatico – le luci spente per un’ora, dalle 20.30 alle 21.30, attraverso tutti i fusi orari; a Roma, a luci spente la Cupola e il colonnato della basilica di S. Pietro e – novità dell’edizione 2015 – anche quelle della Sinagoga e della Grande Moschea, perché la sfida climatica è anche una questione morale (il cambiamento climatico, dettato da interessi egoistici, colpisce soprattutto i più vulnerabili, i più poveri, e mette a rischio il futuro della civilizzazione umana). A Przemyśl in Polonia, s. Giuseppe Sebastiano Pelczar († 1924), uomo di alta cultura, insigne maestro di vita spirituale, vescovo, fondatore della congregazione delle Ancelle del Sacro Cuore di Gesù, promotore di opere sociali: insegnamento gratuito per i ragazzi meno abbienti, asili, mense e ricoveri per i poveri, canonizzato da Giovanni Paolo II nel 2003.

 Palme - Gesù in croce Domenica 29 marzo: Domenica della Palme e della Passione del Signore (Is 50,4-7; Sal 21; Fil 2,6-11; Mc 14,1-15,47). & In Vaticano, in P.zza S. Pietro, benedizione delle palme e degli ulivi, processione e Messa presieduta da Papa Francesco (ore 9.20-11.30: http://player.rv.va /rv.player01.asp? language=it& visual=VaticanTic &Tic=VA_D PGUKNQA), e incontro con i pellegrini per la recita della preghiera mariana dell’Angelus Domini con una breve riflessione (ore 12-12.30). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, benedizione delle palme intorno all’edicola sacra in Via Melito Porto Salvo e processione verso la chiesa per la Messa (ore 9.30; con il ritorno dell’ora legale – si spostano avanti di un’ora le lancette dell’orologio – Messa vespertina è alle ore 18.30, non più alle ore 18).

Buon cammino, Amici.

Piotr Anzulewicz OFMConv




Rovesciare quei ‘mercati’…

Parola chiave della 3ª Domenica di Quaresima, detta del tempio, è «rovesciare» (Gv 2,15). Si tratta di rovesciare la logica che trasforma le dieci parole di un Dio che libera e ama in dieci comandamenti di un Dio che giudica e castiga. Le dieci parole (Es 20,1-17) non sono un codice regale, come quello stilato durante il regno babilonese di Hammurabi († 1785 a. C.). Non prevedono alcuna sanzione per i trasgressori. Chi le propone non è un sovrano, un imperatore, un tiranno, ma un liberatore, un redentore, un salvatore che si sporca le mani fino ai gomiti per condurre l’uomo alla libertà vera, e ci tiene a sottolinearlo. Sulle sue labbra non c’è nessun imperativo categorico, autoritario, prepotente. C’è invece il sogno di un’umanità diversa, nuova, straordinaria, quella che egli aveva pensato quando l’ha plasmata dal nulla. Le dieci parole sono «le tavole della libertà e dell’amore» per l’intera umanità. Tutte, anche quelle che hanno forma negativa, di divieto, sono l’evangelo, la buona notizia, la promessa, la benedizione di un Dio che ama, e che Gesù, l’Amore incarnato di Dio, le riassume, le sintetizza, le snellisce, fino a distillarle in un’unica legge: Ama! Ama dell’amore con cui sei amato!

L’assoluto della nostra fede è allora fare esperienza dell’amore di Dio, della sua misericordia, della sua redenzione, del tutto gratuita e immeritata. Tutto ciò che ha offuscato o ribaltato quest’amore, va “rovesciato” e purificato… Il racconto dell’Esodo (20,1-17) è esempio rivoluzionario, è una strada da seguire, è d’ispirazione per qualsiasi moto di libertà. E il brano del Vangelo giovanneo (2,13-25) riporta tutta l’intransigenza di Gesù su questi princìpi e valori inalienabili, e ci ripete il richiamo: Non fate mercato della vita, della fede, dell’uomo. Non immiseritelo nelle leggi dell’economia, del denaro, del potente, astuto o violento. Non riducete i suoi sogni a oro e argento. Profanare, contaminare o calpestare l’uomo, che è tempio santo e terra sacra, è il peggior sacrilegio che si possa commettere… Ogni uomo, ricco o povero, credente o ateo, è dono di cui siamo responsabile verso cui non possiamo camminare che a piedi nudi…

Frate Francesco d’Assisi spesso invocava «la dolce violenza dell’amore di Cristo morto e risorto» per liberare e trasformare il suo cuore. Il tempo di Quaresima è un tempo favorevole per aprire il nostro cuore e lasciare che la forza pasquale rovesci quei ‘mercati’ che lo occupano e opprimono: egoismo, superbia, orgoglio, cupidigia, invidia e gelosia…

Benigni«Le dieci parole hanno un’attualità totale – ha affermato Paolo Ricca, teologo valdese, uno dei principali consulenti di due puntate su Raiuno, andate in onda nel dicembre scorso, dedicate ai dieci comandamenti da Roberto Benigni, comico toscano. – Non c’è ne briciola che debba essere considerata superata. Anzi, sono molto più avanti di noi, perché prefigurano un’umanità che noi stiamo ancora inseguendo da lontano. Se si vuole aggiungere qualcosa, bisognerebbe dire quel che già diceva Martin Lutero, e cioè che i cristiani hanno la responsabilità di immaginarne di nuovi, legati a temi come per esempio possono essere quelli della giustizia ecologica. Si può reinterpretare il “non uccidere” anche nel senso che non si deve uccidere l’ambiente. I comandamenti di Mosè rimangono però di grandissima attualità e sono il modello per ogni nuova questione che i cristiani ritengono di avanzare lungo le coordinate della libertà e dell’amore».

Ci proponiamo di adeguare la nostra vita alla legge dell’amore, ‘potando’, ribaltando, rovesciando «i nostri comportamenti contrari alla carità, giustizia e onestà» (Papa Francesco).

8-19 marzo 2015

 Domenica 8 marzo: 3ª di Quaresima, detta del tempio (Es 20,1-17; Sal 18; 1 Cor 1,22-25; Gv 2,13-25). & S. Giovanni di Dio († 1550), religioso, fondatore dell’Ordine dei Fratelli Ospedalieri («Fatebenefratelli»), patrono degli ospedali, Donnainfermieri, ammalati, librai e stampatori. & Giornata Internazionale della Donna, nota come «festa della donna», con il tema di quest’anno: «Donne per la Terra», per sottolineare il legame tra genere femminile, natura e Terra; un’occasione per ricordare sia le conquiste ambientali, sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo, ma anche per fare un piccolo grande gesto di solidarietà per nonne, mamme, spose, sorelle, casalinghe, lavoratrici dipendenti, imprenditrici, professioniste, docenti, disoccupate, badanti e consacrate, e dire grazie per tutte le espressioni del «genio» femminile che sa «produrre senza distruggere, costruire e rinnovare, tutelando e salvaguardando»; un invito, inoltre, a impegnarsi per la liberazione di tutte «le donne crocifisse», al 99% straniere, oltre 100 mila, sulle strade d’Italia, vittime di tratta e di prostituzione coatta, schiavizzate, torturate, percosse e violentate, portate in Italia con l’inganno di una promessa di lavoro da Paesi poverissimi come Nigeria, Romania, Albania, Moldavia, Bulgaria, dove spesso sono avvicinate, adescate, reclutate, assoggettate e ricattate nei confronti dei loro cari. & A Roma, in Piazza S. Pietro, incontro di Papa Francesco con i pellegrini per la recita della preghiera mariana dell’Angelus Domini e per una breve riflessione (ore 12-12.30) e, nella Parrocchia romana della S. Maria del Redentore a Tor Bella Monaca, visita pastorale (ore 16-: http://player.rv.va/ rv.player01.asp? language=it &visual= VaticanTic& Tic=VA_ 96FD NKZO), e, ancora a Roma, presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, Convegno sul «Sapere per educare: affettività, sessualità, bellezza», per riflettere sui rischi della teoria del gender che nega la distinzione tra uomo e donna in base al sesso biologico, per rivalutare la bellezza delle differenze sessuali maschio-femmina, per esortare docenti, educatori e genitori a prendere coscienza degli attacchi, attraverso tale teoria, alla famiglia naturale e al benessere di bambini e di ragazzi.

Francesca Romana▪ Lunedì 9 marzo: S. Francesca Romana († 1440), moglie e madre di specchiata virtù, ammirevole per pietà, umiltà e pazienza, fondatrice delle Oblate Olivetane di S. Maria Nuova, dette anche «Oblate di Tor de’ Specchi S. Francesca Romana», chiamata «Santa di Roma» e invocata come protettrice dalle pestilenze e patrona degli automobilisti.

▪ Martedì 10 marzo: A Roma, presso S. Pietro, s. Simplicio († 483), nativo di Tivoli, papa, che, al tempo delle invasioni dell’Italia e dell’Urbe, da parte dei barbari (Odoacre), confortò gli afflitti, incoraggiò l’unità della Chiesa e rinsaldò la fede. & 1° giorno della novena in preparazione alla festa di s. Giuseppe, patrono universale della Chiesa.

▪ Mercoledì 11 marzo: In Scozia, s. Costantino († 576), discepolo di s. Columba, fondatore del monastero di Govan, abate, evangelizzatore dei Pitti (popolazione indigena dell’odierna Scozia), martire. In Vaticano, in Piazza S. Pietro, udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 9.50-11.30: http://player.rv.va /rv. player01.asp?language=it& visual=VaticanTic &Tic= VA_5C5RMISS). & giorno della novena in preparazione alla festa di s. Giuseppe.

▪ Giovedì 12 marzo: S. Luigi Orione († 1940), fondatore della Piccola Opera della Divina Provvidenza e di alcune congregazioni religiose per il bene dei giovani e degli emarginati, canonizzato da Giovanni Paolo II nel 2004, e, a Soverato_01_120315Cracovia, b. Angela Salawa († 1922), terziaria francescana, domestica, sepolta nella chiesa di S. Francesco. & A Soverato, nell’Auditorium Istituto Alberghiero, Convegno su «Il cibo e la comunione tra gli uomini. Coltivare, custodire e trasformare la terra», organizzato dal Centro Studi Verbum e promosso dall’Arcidiocesi Metropolitana Catanzaro-Squillace, Movimento Apostolico e Zenit (si veda il programma: http://www.diocesi catanzarosquillace.it /download/ cibo_ comunione_ uomini_ soverato_ 120315.pdf). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica (ore 17-18). & 3° giorno della novena in preparazione alla festa di s. Giuseppe.

▪ Venerdì 13 marzo: A Oxford in Inghilterra, b. Agnello da Pisa († 1235/1236), sacerdote, compagno di s. Francesco d’Assisi dal 1212, da lui inviato nel 1217 in Francia come ministro provinciale e nel 1224 in Inghilterra per istituirvi la nuova provincia francescana. & In Vaticano, nella Cappella Redemptoris Mater, 3ª predica di Quaresima, svolta da p. Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia, sul tema: «Oriente ed Occidente uniti nella stessa professione di fede» (ore 9-), e, nella basilica di S. Pietro, celebrazione penitenziale, con il rito per la riconciliazione (ore 17-18: http://player.rv.va/ rv. Papa Francesco con colombaplayer01. asp? language=it &visual=VaticanTic &Tic=VA_5C5RMISS). & 2° anniversario dell’elezione del card. Jorge Mario Bergoglio al 266° successore di s. Pietro, il primo con il nome del Poverello d’Assisi, il primo gesuita, il primo dall’America Latina, che ha aperto il cammino di «fratellanza, amore e fiducia tra noi», di una «Chiesa vivace, povera, in uscita», dalle porte aperte, con il continuo richiamo a spogliarsi della «mondanità spirituale», a lasciarsi amare da Dio Padre amoroso e ad abbandonarsi nel suo abbraccio, a favorire una cultura dell’incontro, della condivisione e della solidarietà verso i più deboli e gli indifesi, a «creare comunione, irradiare gioia, edificare la pace». & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, Via crucis, animata dai gruppi parrocchiali (ore 17.15-18), e «24 ore per il Signore», iniziativa promossa dalla Forania Catanzaro Sud in unione con Papa Francesco: confessioni e adorazione eucaristica (ore 19-24). & giorno della novena in preparazione alla festa di s. Giuseppe.

▪ Sabato 14 marzo: 14ª Giornata Nazionale dell’Unitalsi, cioè dell’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali, per promuovere in circa 2 mila piazze la sensibilizzazione verso i bisogni dell’altro, per rilanciare i pellegrinaggi, in particolare quelli a Lourdes, Fatima e Loreto, per sviluppare le case famiglia, per comunicare tutti i progetti, le attività, le azioni di sostegno alla malattia e alla disabilità che l’Associazione ha messo in campo sul territorio italiano (14-15.03). A Nagasaki, in Giappone, inizio delle celebrazioni per il 150° anniversario della scoperta dei “cristiani nascosti” (1865), che dopo 250 anni di persecuzioni furono finalmente liberi di Cusmanoprofessare la loro fede (14-17.03). & A Palermo, b. Giacomo Cusmano († 1888), sacerdote, chiamato “medico dei poveri” o anche “padre dei poveri” per la sua generosità e abnegazione, fondatore dell’associazione del «Boccone del Povero» e delle due congregazioni: Servi e Serve dei Poveri, beatificato nel 1983 da Giovanni Paolo II (per saperne di più si veda: http://www.cusmano.org/). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, «24 ore per il Signore», iniziativa promossa dalla Forania Catanzaro Sud in unione con Papa Francesco: confessioni e adorazione eucaristica (ore 8.30-18). 5° giorno della novena in preparazione alla festa di s. Giuseppe.

 Domenica 15 marzo: 4ª di Quaresima, detta Laetare (2 Cr 36,14-16.19-23; Sal 136; Ef 2,4-10; Gv 3,14-21). 14ª Giornata Nazionale dell’Unitalsi (14-15.03). & 4ª Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, dedicata alla lotta ai disturbi del comportamento alimentare, malattie complesse che portano chi ne è affetto a vivere con l’ossessione del cibo, del peso e dell’immagine corporea: l’anoressia nervosa, la bulimia, il binge eating (disturbo da alimentazione incontrollata) ed altre forme quali i disturbi sottosoglia, forme ibride ed Ednos (disturbi alimentari non altrimenti specificati o disturbi del comportamento alimentare-Nas). & A Parigi in Francia, s. Luisa de Marillac († 1660), vedova, che guidò con il suo esempio l’Istituto delle Figlie della Carità nell’assistenza ai bisognosi, portando a pieno compimento l’opera avviata da s. Vincenzo de’ Paoli. A Roma, in Piazza S. Pietro, incontro di Papa Francesco con i pellegrini per la recita della preghiera mariana dell’Angelus Domini e per una breve riflessione (ore 12-12.30). & 6° giorno della novena in preparazione alla festa di s. Giuseppe.

▪ Lunedì 16 marzo: B. Benedetta di Assisi († 1260), prima badessa dopo s. Chiara nel governo del monastero di S. Damiano, presente al processo della sua canonizzazione (1253), all’inizio della costruzione della basilica di S. Chiara (1257), al trasferimento delle Clarisse da S. Damiano ai locali annessi alla vecchia chiesa di S. Giorgio e forse anche al trasferimento del corpo di s. Chiara dalla chiesa di S. Giorgio alla nuova basilica, sepolta nella chiesa di S. Giorgio e dal 1602 nella cappella dedicata a lei nella basilica di S. Chiara, insieme alle reliquie della b. Amata e s. Agnese. & 7° giorno della novena in preparazione alla festa di s. Giuseppe& Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, Giornate eucaristiche, cosiddette «Quarantore», che si concluderanno alle ore 18 di mercoledì 18 marzo, proseguendo poi nella quotidiana disponibilità a condividere, donare ed unire, e inizio delle catechesi tenute dai catechisti del Cammino neocatecumenale ogni lunedì e giovedì, fino alla Settimana Santa (ore 20.30).

Patrick's Day▪ Martedì 17 marzo: S. Patrizio († 461), di origini scozzesi, vescovo, apostolo e patrono dell’Irlanda e degli irlandesi nel mondo (da notare la presenza della leggendaria figura del Santo nell’emblema nazionale irlandese: il trifoglio [shamrock], con il quale egli avrebbe spiegato agli irlandesi il concetto della Trinità). & 154° anniversario dell’unità d’Italia (1861): una ricorrenza di appartenenza. & 8° giorno della novena in preparazione alla festa di s. Giuseppe& Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, 2ª Giornata eucaristica e 3° anniversario della morte di p. Mario Brentazzoli, servo “giusto e fedele”, premuroso e generoso nel servizio ai fratelli e alle sorelle, amato per la sua semplicità e bontà verso i poveri, gli ammalati e i missionari, da molti visto come un vero figlio di s. Francesco, attratto dall’amore per Cristo povero, “pellegrino e forestiero”.

▪ Mercoledì 18 marzo: S. Cirillo († 387), vescovo di Gerusalemme e dottore della Chiesa (1882), impegnato nella disputa cristologica seguita all’affermazione del Simbolo niceno (Credo) proclamato nel 1° Concilio Ecumenico di Nicea (325), partecipe al 2° Concilio Ecumenico celebrato a Costantinopoli (381), durante il quale ha respinto la dottrina ariana sul Cristo, dichiarandolo Figlio di Dio per natura – e non per adozione – ed eterno come il Padre (il Concilio Vaticano II richiama il suo insegnamento, con quello di altri Padri, in due Costituzioni dogmatiche: la Lumen gentium sulla Chiesa e la Dei Verbum sulla divina Rivelazione, e nel decreto Ad gentes sull’attività missionaria della Chiesa nel mondo contemporaneo). & In Vaticano, in Piazza S. Pietro, udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 9.50-12: http://player.rv.va /rv.player01.asp? language=it&visual=Tv). & A Catanzaro, nell’Aula Sancti Petri (Via dell’Arcivescovado, 13), presentazione del volume-frutto del servizio culturale e pastorale reso da mons. Raffaele Facciolo, vicario generale dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace (ore 17.30-). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, 3ª Giornata eucaristica& 9° giorno della novena in preparazione alla festa di s. Giuseppe.

▪ Giovedì 19 marzo: S. Giuseppe, «sposo di Maria» (Mt 1,16) e tutore di Gesù, silente esempio di dedizione e di umiltà, patrono universale della Chiesa, proclamato da Pio IX nel 1870 (sulla sua figura e la missione nella vita di Cristo e della Chiesa si legga l’Esortazione apostolica Redemptoris Custos di Giovanni Paolo II pubblicata nel 1989). Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica parrocchiale (ore 17-18) e catechesi neocatecumenale (ore 20.30).

Per approfondimenti sul cammino quaresimale si vedano:

«Rinfrancate i vostri cuori» (Gc 5,8). Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2015 (http://w2.vatican. va/content/francesco/it/messages /lent/documents /papa-francesco_2014 1004_me ssaggio -quaresima 2015. html)

Il tempo si è fatto breve (V. Bertolone)«Il tempo si è fatto breve» (1 Cor 7,29. Una Quaresima con l’occhio e il cuore verso il futuro. Lettera di mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, per la Quaresima 2015 (http://www.diocesicatanzaro squillace.it /download /lettera_ Quaresima3. indd.pdf)

Auguri di buon cammino a tutti.

Piotr Anzulewicz OFMConv




«L’amore trasfigura tutto»

Viviamo il tempo di Quaresima come un percorso di formazione del cuore: un cuore che si lascia compenetrare dallo Spirito di Dio e portare sulle strade che conducono agli altri; un cuore povero che conosce le proprie povertà, sente il grido dei poveri e la sofferenza di chi ha perso la dignità, e si spende per loro.

«Nel cuore – ha affermato Papa Francesco il 22 febbraio all’Angelus, al termine del quale ha fatto distribuire ai presenti un piccolo sussidio per la riflessione quaresimale – si gioca la partita delle scelte quotidiane tra bene e male, tra mondanità e Vangelo, tra indifferenza e condivisione. L’umanità ha bisogno di giustizia, di pace, di amore e potrà averle solo ritornando con tutto il cuore a Dio, che ne è la fonte di tutto questo».

Donna con bambinoIl cuore si apre non solo all’affetto, ma all’amore pieno, ed è perciò in grado di farci spalancare gli occhi sugli altri e sulle loro sofferenze. «Quando nel nostro cuore – ha ribadito il Papa – trova posto il più piccolo dei nostri fratelli, è Dio stesso che vi trova posto. Quando quel fratello viene lasciato fuori, è Dio stesso che non viene accolto. Un cuore vuoto di amore è come una chiesa sconsacrata, sottratta al servizio divino e destinata ad altro». Il futuro dell’umanità è anche nel nostro cuore, colmo di amore…

1-8 marzo 2015

Trasfigurazione (H.D. Johnson)◊ Domenica 1 marzo: 2ª di Quaresima, detta della trasfigurazione del Signore (Gen 22,1-2,9.10-13.15-18; Sal 115; Rm 8,31b-34; Mc 9,2-10). & A Roma, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini guidata da Papa Francesco, con una breve riflessione (ore 12-12.30: http: //player.rv.va/rv.player01.asp?language=it& visual=Vatican Tic&Tic =VA_96FDNKZO). & A Catanzaro, nel Pontificio Seminario Teologico «S. Pio X» (Viale Pio X, 160), 1° Workshop formativo per i comitati zonali dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace in preparazione alla «Missione Giovani 2015», un’iniziativa rivolta ai giovani dai 18 ai 35 anni delle nostre Parrocchie (ore 9.30-).

Agnese di Boemia▪ Lunedì 2 marzo: A Praga, s. Agnese di Boemia († 1282), principessa, cugina di s. Elisabetta d’Ungheria, figlia del re Premysl Otokar I, una delle donne più importanti d’Europa del XIII sec., che, rifiutate nozze regali e affascinata dallo spirito francescano, fondò l’ospedale di S. Francesco, affidandolo all’Ordine dei Crocigeri della Stella Rossa, e il monastero di S. Francesco per le «Sorelle Povere» o «Damianite» (Clarisse), divenendone badessa e figlia spirituale di s. Chiara d’Assisi con la quale ebbe un intenso scambio epistolare di cui ci restano 4 lettere (si veda Fonti francescane, nn. 2883-2911), proclamata santa da Giovanni Paolo II nel 1989. & A Roma, nella Sala Stampa della Santa Sede, presentazione della Rete Ecclesiale Panamazzonica, fra le diocesi che includono nel loro territorio sacerdoti, congregazioni, Caritas e laici impegnati nella giungla amazzonica (ore 11-12.30: http://player.rv.va/ rv.player01.asp?language =it&visual=Vatican Tic&Tic=VA_96FDNKZO).

▪ Martedì 3 marzo: A Brescia, s. Teresa Eustochio Verzeri († 1852), fondatrice delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù, educatrici e guide delle ragazze povere, orfane e abbandonate, canonizzata da Giovanni Paolo II nel 2001. Giornata Mondiale della Fauna Selvatica per ricordare le specie più a rischio di estinzione, minacciate dal bracconaggio (elefanti, rinoceronti, tigri…): Stop ai crimini contro fauna e flora.

▪ Mercoledì 4 marzo: S. Casimiro († 1484), figlio del re di Polonia, appartenente alla dinastia degli Jagelloni, di origine lituana, che rifulse per la generosità verso i poveri («difensore dei poveri») e per la devozione verso l’Eucaristia e la Madonna (nella sua bara fu posta una copia del suo inno preferito: «Omni die dic Marie»), morto di tubercolosi a soli 26 anni a Grodno presso Vilnius, patrono della Polonia e della Lituania. & In Vaticano, in Piazza S. Pietro, udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 9.50-11.30: http://player.rv.va/ rv.player01.asp? language =it&visual = VaticanTic &Tic=VA_96 FDNKZO).

▪ Giovedì 5 marzo: A Roma, s. Lucio († 254), 22° papa della Chiesa cattolica che subì l’esilio per la fede in Cristo e affrontò le difficoltà del suo tempo con moderazione e prudenza, sepolto in un compartimento della cripta papale nelle Catacombe di S. Callisto sulla Via Appia. & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica (ore 17-18).

 Venerdì 6 marzo: 3ª edizione della Giornata Europea dei Giusti, con il motto: «Chi salva una vita, salva il mondo intero», proclamata nel 2012 dal Parlamento europeo, un appuntamento per commemorare coloro che si sono opposti con responsabilità individuale ai crimini, ai genocidi e ai totalitarismi contro l’umanità, per ricordare tutte le storie di bene e di altruismo fatte da uomini nei momenti bui dell’umanità, per celebrare coloro che lottano contro le ingiustizie, per rendere omaggio anche a tutti gli arabi e a tutti i musulmani che oggi, in quelle condizioni difficili, cercano di difendere la dignità umana. & A Viterbo, b. Rosa († 1251), penitente francescana, patrona della gioventù femminile dell’Azione Cattolica, patrona della città e compatrona della diocesi. & A Gand nelle Fiandre, nell’odierno Belgio, s. Coletta Boylet († 1447), contemporanea di s. Giovanna d’Arco, riformatrice dei monasteri delle Clarisse («monasteri colettini»), chiamata «seconda madre delle Clarisse». A Bratislava in Slovacchia, sessione conclusiva del 2° incontro europeo dei consiglieri giuridici, promosso dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, per mettere a fuoco il tema della libertà, declinata sotto due aspetti: la libertà di espressione e il diritto all’obbiezione di coscienza. & In Vaticano, nella Cappella Redemptoris Mater, 2ª predica di Quaresima, tenuta da p. Raniero Cantalamessa, sul tema «Oriente ed Occidente uniti nella stessa professione di fede» (ore 9-: http://player.rv.va/ rv.player01.asp? language=it &visual=VaticanTic &Tic=VA_ L9BYHO16); nell’Aula Paolo VI, udienza di Papa Francesco ai membri del Cammino Neocatecumenale (ore 11.30-12.30); nell’Aula Nuova del Sinodo, Workshop dell’assemblea plenaria della Pontificia Accademia per la Vita, aperto al pubblico, sul tema: «L’assistenza agli anziani e le cure palliative», con l’obbiettivo di avvicinare scienza e fede al servizio di tutti coloro che aiutano gli anziani bisognosi di cure specifiche, in famiglia, nella società, in ospedale (l’anziano non deve essere considerato un optional nella società, ma fino alla fine un soggetto). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, Via crucis, animata dai gruppi parrocchiali (ore 17.15-18).

▪ Sabato 7 marzo: Ss. Felicita e Perpetua († 203), giovani catecumene, arrestate a Cartagine sotto l’imperatore Settimio Severo e condannate a morte per la loro “professione di fede” in Cristo (Nei Promessi sposi, il Manzoni ha chiamato Perpetua la donna di servizio in casa di don Abbondio; il nome di quel personaggio letterario è passato poi a indicare una categoria di donne: quella delle “perpetue”, addette alla cura delle canoniche). & A Roma, in Piazza S. Pietro, udienza di Papa Francesco ai membri del Movimento di Comunione e Liberazione per il 60° di fondazione e il 10° anniversario della morte di don Luigi Giussani (ore 10.25-12.45), e nella Parrocchia romana di Ognissanti, sulla Via Appia Nuova, visita pastorale, nel 50° della prima Messa celebrata da Papa Paolo VI in italiano, secondo le nuove norme liturgiche del Concilio Vaticano II, nella chiesa costruita da don Luigi Orione, canonizzato da Giovanni Paolo II nel 2004 (ore 17.50-19.15: http://player.rv.va/ rv.player01.asp? language=it& visual=Vatican Tic&Tic=VA_L9BYHO16).

 Domenica 8 marzo: 3ª di Quaresima, detta della Samaritana (Es 20,1-17; Sal 18; 1 Cor 1,22-25; Gv 2,13-25). & S. Giovanni di Dio († 1550), religioso, fondatore dell’Ordine dei Fratelli Ospedalieri Donna 3(«Fatebenefratelli»), patrono degli ospedali, infermieri, ammalati, librai e stampatori. & Giornata Internazionale della Donna, nota come «Festa della Donna», un’occasione per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo, ma anche per fare un piccolo grande gesto di solidarietà per nonne, mamme, spose, sorelle, badanti e consacrate, e dire grazie per tutte le espressioni del «genio» femminile… & A Roma, in Piazza S. Pietro, incontro di Papa Francesco con i pellegrini per la recita della preghiera mariana dell’Angelus Domini e per una breve riflessione (ore 12-12.30), e, nella Parrocchia romana del SS. Redentore a Tor Bella Monaca, visita pastorale (ore 16-: http://player.rv.va/ rv.player01.asp? language=it &visual= VaticanTic& Tic=VA_ 96FDNKZO).

Per approfondimenti sul cammino quaresimale si vedano:

«Rinfrancate i vostri cuori» (Gc 5,8). Messaggio di Papa Francesco per la Quaresima 2015 (http://w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/lent/documents/papa-francesco_20141004_ me ssaggio-quaresima 2015.html)

Amici, a tutti voi l’augurio di buona Quaresima. La trasfigurazione, e non la sfigurazione, è il punto di arrivo dell’uomo e dell’universo. Il nostro volto non è quello disfatto dallo sfacelo della morte, ma quello trasfigurato della risurrezione. A questa trasfigurazione non si contrapponga alcuna violenza nel nostro cuore.

Piotr Anzulewicz OFMConv




Un cuore che si spende…

Indifferenza (C. Guadagna)«Cari fratelli e sorelle, quanto desidero – scrive Papa Francesco nel Messaggio per la Quaresima 2015 – che i luoghi in cui si manifesta la Chiesa, le nostre parrocchie e le nostre comunità in particolare, diventino delle isole di misericordia in mezzo al mare dell’indifferenza!» (…). Anche come singoli abbiamo la tentazione dell’indifferenza. Siamo saturi di notizie e immagini sconvolgenti che ci narrano la sofferenza umana e sentiamo nel medesimo tempo tutta la nostra incapacità ad intervenire. Che cosa fare per non lasciarci assorbire da questa spirale di spavento e di impotenza? (…) possiamo aiutare con gesti di carità, raggiungendo sia i vicini che i lontani, grazie ai tanti organismi di carità della Chiesa. La Quaresima è un tempo propizio per mostrare questo interesse all’altro con un segno, anche piccolo, ma concreto, della nostra partecipazione alla comune umanità» (ivi, nn. 2-3). Abbiamo bisogno di un cuore forte, saldo, chiuso al tentatore, ma aperto a Dio; un cuore misericordioso, vigile e generoso, che non si lascia chiudere in se stesso e non cade nella vertigine della globalizzazione dell’indifferenza; un cuore che si spende per l’altro.

22 febbraio – 1 marzo

Cristo risorto Domenica 22 febbraio: 1ª di Quaresima, detta delle tentazioni nel deserto (Gen 9,8-15; Sal 24; 1 Pt 3,18-22; Mc 1,12-15). & Cattedra di s. Pietro, ricorrenza in cui viene messa in rilievo la peculiare missione conferita da Gesù a Pietro: custodire integralmente il suo pensiero e la sua volontà e trasmettere creativamente i suoi insegnamenti, con autorità e sicurezza, «affinché la sua Chiesa potesse perennemente godere della certezza della verità rivelata, dell’unità della medesima fede, della coscienza della sua autentica vocazione, dell’umiltà di sapersi sempre discepola del divino Maestro, della carità che la compagina in un unico mistico corpo organizzato, e la abilita alla sicura testimonianza del Vangelo» (Paolo VI). & A Roma, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini guidata da Papa Francesco (ore 12-12.30: http://player.rv.va/rv. player01.asp? language=it&visual= VaticanTic&Tic=VA_AFAHSGIZ), e ad Ariccia, nella Casa Esercizi, inizio degli esercizi spirituali di Papa Francesco con la Curia Romana (ore 18). & A Cortona in Toscana, s. Margherita († 1297), terziaria francescana, gloria dell’Ordine francescano e patrona di Cortona.

▪ Lunedì 23 febbraio: S. Policarpo († ca. 155), discepolo di s. Giovanni apostolo, vescovo di Smirne, ultimo dei Padri apostolici, e b. Giuseppina Vannini († 1911), religiosa, che, assieme al sacerdote camilliano b. Luigi Tezza, fondò la Vita consacrata (logo)congregazione delle Figlie di S. Camillo, per il servizio ai malati. & A Roma, nell’Istituto Maria Santissima Bambina, in occasione dell’Anno della Vita consacrata indetto da Papa Francesco, conferenza internazionale sulla pastorale delle vocazioni alla vita consacrata, organizzata dal «National Religious Vocation Conference di Chicago», associazione cattolica statunitense impegnata da 27 anni nel campo della promozione vocazionale, per individuare necessità e sfide comuni e sostenere insieme la vita religiosa (23-27 febbraio).

▪ Martedì 24 febbraio: A Nocera Inferiore in Campania, b. Tommaso Maria Fusco († 1891), sacerdote, che con speciale amore si prese cura dei poveri e degli ammalati e istituì le Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue, che destinò alla promozione di varie opere di impegno sociale, soprattutto tra i giovani e i malati, beatificato nel 2001 da Giovanni Paolo II. & A Catanzaro – Siano, nella Parrocchia «S. Maria del Carmelo», alle ore 21, 1a catechesi per i giovani dal tema: «Ateismo: atto di fede nel nulla o non conoscenza di Dio», nell’ambito degli 8 dialoghi teologico-culturali sulle questioni etiche contemporanee (per le altre catechesi si veda la locandina: http://www.diocesicatanzaro squillace. it/download / locandina_giovani_2015.pdf).

▪ Mercoledì 25 febbraio: A Lauría in Basilicata, b. Domenico Lentini († 1828), sacerdote, che dedicò la sua vita al sociale nell’educazione dei giovani, alla predicazione e ai poveri beneficandoli con gesti di estrema carità (per poter aiutare un bisognoso era solito privarsi anche del cibo, di indumenti e scarpe, vestendosi della sola tonaca), definito un “angelo dell’altare” per le sue lunghe adorazioni estatiche e beatificato nel 1997 da Giovanni Paolo II come esempio di vita per l’umanità.

▪ Giovedì 26 febbraio: A Roma, nella Sala Stampa della Santa Sede, presentazione dell’attività della Fondazione «Centesimus Annus – Pro Pontifice» (che trae origine, nome, idea e scopo dalla Lettera enciclica «Centesimus Annus» promulgata da Giovanni Paolo II il 1 maggio 1991: una particolare adesione all’insegnamento pontificio in campo sociale e un convinto sostegno alle numerose iniziative caritative del Papa, rispondendo a sentimenti di ammirazione e riconoscenza per la sua azione come maestro e pastore universale) e della seconda edizione del Premio Internazionale «Economia e Croce (disegno)Società» (ore 11.30-13: http://player.rv.va/rv.player01.asp? language=it& visual=VaticanTic &Tic=VA_UO7ZLRSS). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica (ore 17-18).

▪ Venerdì 27 febbraio: S. Gabriele dell’Addolorata († 1862), passionista, venerato nel santuario che porta il suo nome ad Isola del Gran Sasso, meta di pellegrinaggi, soprattutto giovanili, compatrono dell’Azione Cattolica e patrono dell’Abruzzo. & Ad Ariccia in Lazio, conclusione degli esercizi spirituali di Papa Francesco con la Curia Romana (ore 10.30). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, Via crucis, animata dai gruppi parrocchiali (ore 17.15-18).

▪ Sabato 28 febbraio: Presso Parigi in Francia, b. Daniele Alessio Brottier († 1936), sacerdote della Congregazione dello Spirito Santo, missionario in Africa e cappellano militare nella 1ª guerra mondiale, fondatore dell’Unione nazionale combattenti e dell’Opera degli orfani apprendisti di Autenil (nel 1960 vi erano più di 2 mila orfani e 20 istituti), beatificato da Giovanni Paolo II nel 1984; nel campo di sterminio di Auschwitz vicino a Cracovia in Polonia, b. Timoteo Trojanowski († 1942), sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali (lavorò al reparto spedizioni della rivista «Rycerz Niepokalanej» [Cavaliere dell’Immacolata], nel magazzino e nell’infermeria di Niepokalanów, città dell’Immacolata, fondata da s. Massimiliano Kolbe), anch’egli proclamato beato da Giovanni Paolo II nel 1999, nel gruppo di 108 martiri polacchi del nazismo. & Nell’Aula Paolo VI, in Vaticano, udienza di Papa Francesco a circa 7 mila persone arrivate da tutta Italia, in rappresentanza di tutti i settori produttivi della Confederazione Cooperative Italiane che al centro delle imprese pone l’uomo e non i capitali (ore 11).

 Domenica 1 marzo: 2ª di Quaresima, detta della trasfigurazione del Signore (Gen 22,1-2,9.10-13.15-18; Sal 115; Rm 8,31b-34; Mc 9,2-10). & A Roma, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini guidata da Papa Francesco, con una breve riflessione (ore 12-12.30: http://player.rv.va/ rv.player01. asp? language=it&visual = Vatican Tic&Tic=VA_UO7ZLRSS). & Workshop formativo per i comitati zonali dell’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace in preparazione alla «Missione Giovani 2015», un’iniziativa rivolta ai giovani dai 18 ai 32 anni delle nostre Parrocchie dalla «Missio», l’organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana che si occupa dell’animazione missionaria per adolescenti e giovani che hanno nel cuore il desiderio di vivere la missione a 360° (ore 9.30).

 Per approfondimenti sul cammino quaresimale si vedano:

 Amici, a tutti Voi l’augurio di buona Quaresima.

Piotr Anzulewicz OFMConv




Essere per tutti…

Ci possono essere molti modi di esserci tra gli altri: gli uomini d’affari vi vedono dei consumatori, i politici dei sostenitori, i commercianti dei clienti, gli sportivi dei tifosi, le vedettes dei fans, gli operatori dei mass-media dei lettori, degli ascoltatori e degli spettatori. Tutti sguardi che riducono gli altri al proprio tornaconto.

Gesù e il ciecoSta a noi coltivare lo stile di Gesù, «l’Uomo per gli altri»: il suo essere per noi, per gli altri, per tutti. A volte può bastare poco per sollevare un’altro: ascoltare, avvicinarsi, stringere la mano. Ed è appoggiando una fragilità sull’altra che si sostiene l’altro e si riaccende la speranza e la fretta dell’amore che dice: “Guarisci altri e guarirà la tua vita. Cerca ancora terre di dolore e le frontiere del male per farle arretrare. Sii attento alle sofferenze di tutti, senza fermarsi mai, senza sedersi, senza adagiarsi”. È così che si cambia il mondo, mano nella mano…

«Ognuno di voi – ha detto Papa Francesco ai ragazzi della rete Scholas Occurrentes, ricevuti in udienza il 5 febbraio – ha un tesoro dentro di sé. Se lo condividiamo con gli altri, il tesoro si moltiplica e si unisce a quello che viene dagli altri. Non nascondete il vostro tesoro!». Condividiamolo, anche se trafitti dalla visione del dolore del mondo…

Schede: 11-22 febbraio 2015

Cura del malato 1▪ Mercoledì 11 febbraio: 23ª Giornata Mondiale del Malato, il cui tema ci invita a meditare un’espressione del Libro di Giobbe: «Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo» (29,15), nella prospettiva della «sapienza del cuore»: «servire il fratello» (n. 2), «stare con il fratello» (n. 3), «uscire da sé verso il fratello» (n. 4), «essere solidali col fratello senza giudicarlo» (n. 5) [Per il Messaggio di Papa Francesco si veda: http://w2.vatican.va /content /francesco/it/ messages /sick/ documents /papa-francesco_2014 1203_giornatamalato.html]. & 11ª Giornata della Sicurezza in Internet, istituita nel 2004 dalla Commissione europea e denominata Safer Internet Day (SID), al fine di promuovere un utilizzo più responsabile, attento e prudente delle tecnologie legate alla Rete tra gli utenti più giovani, specialmente tra i bambini e gli adolescenti, esposti ai rischi della pedofilia online, cyberbullismo, phishing, insidie (lo slogan dell’edizione 2015 è: «Let’s create a better Internet together» – «Creiamo insieme una Rete migliore»; Madonna di Lourdes per la promozione del SID, le scuole possono avvalersi dei materiali disponibili sui siti: www.generazioniconnesse.itwww.saferinternetday.org). & Memoria della B. Vergine Maria di Lourdes, giorno in cui ricordiamo il 157° anniversario della sua prima apparizione (11.02.1858), presentandosi a Bernadette Soubirous come l’Immacolata Concezione. & 31° anniversario della Lettera apostolica Salvifici doloris di Giovanni Paolo II (11.02.1984): punto chiave, indelebile, nel Magistero pontificio dedicato al mondo della sofferenza umana, visto alla luce della sofferenza di Cristo. & 2° anniversario dell’annuncio della rinuncia al ministero petrino di Benedetto XVI – un gesto epocale che fu accolto con immensa sorpresa in tutto il mondo e non solo nella Chiesa (11.02.2013). & In Vaticano, in Piazza S. Pietro, udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 10.25-12: http://player. rv.va/ rv.player01.asp? language=it& visual=VaticanTic& Tic= VA_AFAHSGIZ). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, durante la liturgia eucaristica delle ore 11, alla quale sono invitati i malati e le loro famiglie, gli operatori sanitari, i ministri straordinari della Comunione e quanti si occupano, a vario titolo, dei bisognosi di cure ed attenzioni, Unzione degli infermi e, alla conclusione della Messa delle ore 18, processione aux flambeaux, in onore di Nostra Signora di Lourdes, Salute dei Malati.

▪Giovedì 12 febbraio: Giornata Mondiale contro l’Uso dei Bambini Soldato (Sono oltre 250 mila i bambini e le bambine arruolati a forza o indottrinati, resi schiavi, impiegati come spie o combattenti, tra l’altro in Iraq, Siria, Somalia, Sud Sudan, Afghanistan e Mali. Costretti loro malgrado a sparare e a uccidere, i bambini-soldato vengono privati dei loro diritti più fondamentali, innanzitutto quelli a vivere un’infanzia serena e a ricevere un’istruzione adeguata). & A Roma, nella Sala Stampa della Santa Sede, Briefing sull’apertura dei lavori del Concistoro in Vaticano (ore 13-14: http://player.rv.va/rv.player01.asp? language=it& visual= VaticanTic&Tic=VA_4JYS4D41). A Cartagine, in Tunisia, commemorazione dei 49 santi martiri di Abitene, dei quali 19 donne († 304): durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano, essendosi come di consueto radunati contro il divieto imperiale di celebrare l’Eucaristia domenicale, furono arrestati dai magistrati della colonia e dal presidio militare, condotti a Cartagine, interrogati dal proconsole Anulino (tutti hanno dichiarato di non poter “vivere senza celebrare il giorno del Signore”) e giustiziati o morti di fame e torture nel carcere. & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica (ore 17-18).

Radio Day▪ Venerdì 13 febbraio: 4ª Giornata Mondiale della Radio (World Radio Day), istituita nel 2011 dall’Unesco (=Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura), per ribadire l’importanza di questo straordinario veicolo di informazione e di formazione, «vettore di coesione e di lotta alla discriminazione», migliorare la cooperazione tra le emittenti ed incoraggiare i network a promuovere, attraverso le loro trasmissioni, l’accesso all’informazione, la libertà di espressione e le pari opportunità. «La radio continua ad evolversi nell’era digitale – si legge sul Sito Web dell’Unesco – e resta il mezzo di comunicazione che raggiunge la più ampia audience nel mondo (…). È essenziale sostenere l’impegno dell’Unesco nel promuovere la parità tra sessi ed il rafforzamento del ruolo delle donne» (la 4ª edizione della Giornata è dedicata alle donne e a coloro che le sostengono, sensibilizzando il settore giornalistico ed politico sulla questione della parità tra uomo e donna e promuovendo la multimedialità delle S. Pietro (cupola)emittenti e la tutela della sicurezza delle giornaliste radiofoniche). & 11ª edizione di «M’illumino di meno», campagna internazionale per il risparmio energetico, lanciata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di Radiodue e patrocinata dal Parlamento europeo (Per l’occasione anche le luci della Cupola di San Pietro vengono spente dalle 20.30 alle 21.30). & Ad Assisi, b. Angelo Tancredi da Rieti († 1258), nobile, cavaliere, dal 1210 seguace di s. Francesco con cui trascorse gli ultimi due anni della sua vita e assieme ai compagni Leone e Rufino lo confortò poco prima di morire, cantandogli il Cantico delle Creature; autore insieme con fra Leone e fra Rufino della celebre Leggenda dei tre compagni e, nel 1246, della Lettera da Greccio al ministro generale Crescenzio de’ Conti Grizi di Iesi; sepolto vicino alla tomba di Francesco nella cripta della basilica di Assisi (s. Francesco, volendo delineare l’identikit dell’autentico frate minore, così scriveva: «Sarebbe un buon frate minore colui che avesse la cortesia di Angelo, che fu il primo cavaliere entrato nell’Ordine e fu adorno di ogni gentilezza e bontà»).

Cardinali nella basilica di S. Pietro▪ Sabato 14 febbraio: 15ª Giornata di Raccolta del Farmaco, organizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus, nella quale sono coinvolte 3600 farmacie, dove i cittadini possono trovare i volontari del Banco che forniscono loro le indicazioni corrette su quali medicinali scegliere e donare, attraverso enti assistenziali, alle persone indigenti che non se li possono permettere. In Vaticano, nella basilica di S. Pietro, Concistoro ordinario pubblico per alcune cause di canonizzazione e la creazione di 20 nuovi cardinali, di cui 15 elettori; tra loro mons. Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona, e mons. Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento (ore 10.55-12.20: http://player.rv.va /rv.player01. asp? language=it & visual=Vatican Tic& Tic=VA_AFAHSGIZ). & S. Cirillo († 869), monaco, e s. Metodio († 885), vescovo, due fratelli di sangue, «figli dell’Oriente, di patria bizantini, di origine greci, per missione romani, per i frutti apostolici slavi», San Valentino (innamorati)evangelizzatori dell’Europa orientale, compatroni d’Europa [insieme a s. Benedetto da Norcia († 547), fondatore del monachesimo occidentale, e s. Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein,† 1942), filosofa tedesca, carmelitana scalza, martire di Auschwitz-Birkenau, canonizzata nel 1998 da Giovanni Paolo II], e s. Valentino da Terni († 273), vescovo e martire, patrono degli innamorati. & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, Messa per tutti i fidanzati, affinché il loro amore sia autentico ed eterno (ore 18).

ConcistoroDomenica 15 febbraio: 6ª del tempo ordinario. & 13ª Giornata Mondiale contro il Cancro infantile, promossa in 85 Paesi nel mondo dalla Confederazione Internazionale delle Organizzazioni dei Genitori, per catalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica, delle istituzioni, delle famiglie e dei pediatri sulla basilare importanza di una precoce e tempestiva diagnosi di questa patologia che, in Italia ogni anno, colpisce 1600 bambini fino ai 14 anni e 1000 adolescenti fra i 15 e i 19 anni (Se la guarigione si attesta nell’80-90% dei casi per quanto riguarda leucemie e linfomi, le neoplasie sono, invece, la prima causa di morte per malattia nei bambini. Fra le neoplasie i tumori cerebrali rappresentano la causa più comune di mortalità oncologica in età pediatrica). & In Vaticano, nella basilica di S. Pietro, Messa di Papa Francesco con i nuovi cardinali (ore 9.55-11.30: http://player.rv.va/rv.player0 1.asp? language=it& visual=VaticanTic& Tic=VA_AFAHSGIZ), e in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini con i pellegrini (ore 12-12.30). & In Polonia, nel santuario della Divina Misericordia a Białystok, b. Michele Sopoćko, sacerdote, morto il 15 febbraio 1975, il giorno di s. Faustino, patrono di s. Faustina Kowalska († 1938) della quale fu confessore, beatificato nel 2008 («Il Cuore misericordioso di Gesù – ha ricordato nell’omelia l’arcivescovo Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi – ha forgiato due apostoli della carità divina ⌈…⌉ e invita anche noi a essere testimoni di perdono, donato e ricevuto», di misericordia, di accoglienza, consapevoli della compassione infinita di Dio per noi), e, nella Repubblica Ceca, a Praga, bb. Federico Bachstein e 13 Compagni († 1611), martiri, francescani, i primi ad essere beatificati nell’Anno della fede (13.10.2012).

▪ Lunedì 16 febbraio: A Torino, b. Giuseppe Allamano († 1926), sacerdote, maestro di dottrina e di vita, fondatore dei Missionari e delle Missionarie della Consolata, ideatore della Giornata missionaria mondiale, proclamato beato nel 1990 da Giovanni Paolo II.

▪ Martedì 17 febbraio: A Firenze, ss. Bonfilio, Bartolomeo, Giovanni, Benedetto, Gerardino, Ricovero e Alessio (secc. XIII-XIV), fondatori dell’Ordine dei Servi di Maria (OSM), con la Regola di s. Agostino e il compito di propagare la devozione alla Vergine Addolorata con il Terz’Ordine, la Confraternita dei Sette Dolori di Maria, la corona della Via crucis, la cura dei santuari e la pubblicazione di riviste mariane (In occasione del VII centenario della nascita dell’Ordine, nel 1933, le ossa e ceneri dei sette fondatori furono raccolte in un reliquiario e collocate in una nuova cappella nella chiesa di Monte Senario, nei pressi di Firenze).

Ceneri (imposizione da un prete)▪ Mercoledì 18 febbraio: Mercoledì delle Ceneri – inizio della Quaresima, tempo liturgico di purificazione, di digiuno, di preghiera e di opere di carità fraterna, in preparazione alla Pasqua del Signore. & A Roma, riti delle “Ceneri” presieduti da Papa Francesco, con la Statio e la processione penitenziale nella basilica di S. Anselmo e con la Messa, la benedizione e l’imposizione delle Ceneri nella basilica di S. Sabina (ore 16.30: http://player.rv.va /rv.player01.asp? language=it & visual=VaticanTic& Tic=VA_WLIMUMLT). & A Firenze, b. Giovanni da Fiesole, detto Beato Angelico o Fra Angelico († 1455), domenicano, artista, protettore degli artisti, beatificato da Giovanni Paolo II nel 1982 (tra le sue opere la celeberrima Annunciazione).

▪ Giovedì 19 febbraio: In Vaticano, nell’Aula Paolo VI, incontro di Papa Francesco con il clero romano sull’Ars celebrandi e in particolare sull’omelia nella celebrazione dell’Eucarestia (ore 10). & A Noto in Sicilia, b. Corrado Confalonieri da Piacenza († 1351), eremita del Terz’Ordine francescano. & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica (ore 17-18).

▪ Venerdì 20 febbraio: Ad Assisi, b. Amata († 1254), nipote di s. Chiara, che, illuminata dalla povertà delle Damianite, mutò ideali, rinunziò al matrimonio e nel 1213 entrò nel monastero di San Damiano. & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, Via crucis, animata dai gruppi parrocchiali (ore 17.25-18).

Boccone del Povero▪ Sabato 21 febbraio: 4ª Giornata di Solidarietà tra le Persone, promossa dalla Caritas Catanzaro-Squillace e Lamezia Terme in collaborazione con Emporio Solidale «Boccone del Povero», Banco Alimentare e Centro Servizi al Volontariato: «Un gesto di solidarietà, un gesto di civiltà. Metti in carrello la solidarietà!». & A Faenza, s. Pier Damiani († 1072), vescovo ravennate e dottore della Chiesa, scrittore prolifico e intellettuale raffinato: si conoscono oltre 700 manoscritti contenenti le sue opere, segno della sua grande autorità e diffusione (scrisse 180 lettere – alcune tanto ampie da essere dei veri e propri trattati, nonostante la forma epistolare –, varie opere liturgiche ed eucologiche, sermoni ed agiografie, tra le quali spicca la Vita Romualdi).

Domenica 22 febbraio: 1ª di Quaresima. & A Roma, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini guidata da Papa Francesco (ore 12-12.30: http://player.rv.va/rv. player01.asp? language=it& visual=VaticanTic& Catedra di s. PietroTic=VA_AFAHSGIZ), e ad Ariccia, nella Casa Esercizi, inizio degli esercizi spirituali di Papa Francesco con la Curia romana (ore 18). & In Vaticano, Cattedra di s. Pietro, ricorrenza in cui viene messa in rilievo la peculiare missione conferita da Gesù a Pietro: custodire integralmente il suo pensiero e la sua volontà e trasmettere creativamente i suoi insegnamenti, con autorità e sicurezza, «affinché la sua Chiesa potesse perennemente godere della certezza della verità rivelata, dell’unità della medesima fede, della coscienza della sua autentica vocazione, dell’umiltà di sapersi sempre discepola del divino Maestro, della carità che la compagina in un unico mistico corpo organizzato, e la abilita alla sicura testimonianza del Vangelo» (Paolo VI). & A Cortona in Toscana, s. Margherita († 1297), terziaria francescana, gloria dell’Ordine francescano e patrona di Cortona.

Buon cammino, Amici.

Piotr Anzulewicz OFMConv

 




Sfogliando le schede, per andare verso il fratello

Samaritano«Sapienza del cuore è uscire da sé verso il fratello – scrive Papa Francesco nel Messaggio per la 23ª Giornata Mondiale del Malato. – Il nostro mondo dimentica a volte il valore speciale del tempo speso accanto al letto del malato, perché si è assillati dalla fretta, dalla frenesia del fare, del produrre, e si dimentica la dimensione della gratuità, del prendersi cura, del farsi carico dell’altro. In fondo, dietro questo atteggiamento c’è spesso una fede tiepida, che ha dimenticato quella parola del Signore che dice: “L’avete fatto a me” (Mt 25,40). Per questo, vorrei ricordare ancora una volta l’assoluta priorità dell’“uscita da sé verso il fratello” come uno dei due comandamenti principali che fondano ogni norma morale» (n. 4).

Schede: 1-11 febbraio 2015

Solidali per la vita 2015 Domenica 1 febbraio: 4ª del tempo ordinario, detta della guarigione dell’indemoniato (Dt 18,15-20; Sal 94; 1 Cor 7,32-35; Mc 1,21b-28). & 37ª Giornata Nazionale per la Vita dal titolo: «Solidali per la vita» – «l’invito a farci servitori di ciò che “è seminato nella debolezza” (1 Cor 15,43), dei piccoli e degli anziani, e di ogni uomo e ogni donna, per i quali va riconosciuto e tutelato il diritto primordiale alla vita»; tutte le offerte generosamente elargite durante le Messe della Giornata vengono destinate ad alcune famiglie bisognose della Parrocchia (Si veda il Messaggio della CEI: http://www.chiesacattolica.it  /documenti/2014/ 11/00017375_messaggio_ del_consiglio_episcopale_perman.html). & A Roma, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini guidata da Papa Francesco (ore 12-12.30: http://player.rv.va /rv.player01.asp? language=it&visual=VaticanTic &Tic=VA_9T9 D3DW1). & A Piglio nel Lazio, b. Andrea dei Conti di Segni († 1302), sacerdote dell’Ordine dei Minori, che, rifiutata ogni più alta dignità, preferì servire Cristo in umiltà e semplicità, aiutando le persone con consigli e miracoli, specie contro le insidie diaboliche (il suo corpo riposa tuttora nella chiesa di S. Lorenzo dei Frati Minori Conventuali e la sua immagine, datata al secolo XIV, si può vedere in un affresco di Taddeo Gaddi nella Basilica di S. Croce a Firenze). & A Catanzaro, al Teatro Politeama, «Concerto per la pace: un ponte con Betlemme», organizzato dalla Camera di Commercio e dal Comune in collaborazione con la Fondazione Betania e l’associazione «Mostra Europea del Presepe», con la presenza del sindaco di Betlemme Vera Baboun, in rappresentanza di una comunità che tanto patisce nel complesso quadro dei conflitti (ore 17.30), e, nell’Auditorium Seminario S. Pio X, Convegno sul tema: «Creati maschio e femmina. La differenza luogo dell’amore» (ore 9.30-18).

Presentazione al Tempio▪ Lunedì 2 febbraioPresentazione del Signore al Tempio – festa delle luci, chiamata anche «Candelora», con la benedizione delle candele, e la 19ª Giornata Mondiale della Vita Consacrata, nell’Anno dedicato alla Vita consacrata (30 novembre 2014 – 2 febbraio 2016): un’occasione per «stringerci attorno alle persone consacrate, gioire con loro, condividere le loro difficoltà, collaborare con esse, nella misura del possibile, per il perseguimento del loro ministero e della loro opera (…) e far sentire loro l’affetto e il calore di tutto il popolo cristiano (Papa Francesco, Lettera ai consacrati, III 2). & In Vaticano, nella Sala Stampa della Santa Sede, conferenza stampa di presentazione ai giornalisti dell’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura, sul tema: «Le culture femminili fra uguaglianza e differenza» (ore 11.30-13), e, nella basilica vaticana, Messa di Papa Francesco per la Giornata della Vita Consacrata (ore 17.25-19: http://player.rv. va/rv.player01.asp? language=it&visual =VaticanTic&Tic=VA_9T9D3DW1). & A Catanzaro, processione dalla chiesa del Monte dei Morti e della Misericordia (ore 17.30) e Messa nel Duomo, presieduta da mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace (ore 18).

Liberazione 3▪ Martedì 3 febbraio: In Vaticano, nella Sala Stampa della Santa Sede, presentazione ai giornalisti della Giornata Internazionale di Preghiera e di Riflessione contro la Tratta di Persone, l’8 febbraio, sul tema: «Accendi una luce contro la tratta» (ore 11.30-13: http://player.rv.va/rv. player01.asp?language=it& visual=VaticanTic&Tic=VA_9T9D3DW1). & S. Biagio († ca. 316), medico, vescovo della comunità di Sebaste in Armeniae martire (straziato con i pettini di ferro e decapitato), patrono dei cardatori di lana, degli animali e delle attività agricole, e degli specialisti otorinolaringoiatri, invocato per la cura dei mali fisici e in particolare per la guarigione dalle malattie di gola (avendo guarito miracolosamente un bimbo cui si era conficcata una lisca in gola), protettore delle diocesi di Cassano allo Ionio e di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi.

▪ Mercoledì 4 febbraio: In Vaticano, in Piazza S. Pietro, udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 10.25-12) e, nella Sala Stampa della Santa Sede, briefing con i giornalisti sulla causa di beatificazione dell’arcivescovo di San Salvador, Oscar Arnulfo Romero, ucciso nel 1980 (ore 12.30-13.30: http://player.rv.va/rv. player01.asp? language=it &visual= VaticanTic&Tic=VA_1WNCZGEK). & A Roma, da oggi al 7 febbraio, plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura sul tema: «Le culture femminili: tra uguaglianza e differenza», per manifestare la consapevolezza che esiste uno sguardo sull’essere, sulla vita, sull’esperienza e sul mondo, che è propria – ed è originale – delle donne. & S. Rabano, detto Mauro († 856), abate di Fulda, arcivescovo di Mogonza, noto come Magister Germaniae, autore, tra l’altro, del De Universo, un compendio enciclopedico in 22 libri, di tutto il sapere del suo tempo, e di un ‘Martirologio’, elenco dei santi venerati con note della loro vita o del martirio (gli viene attribuito anche il celebre inno Veni Creator Spiritus); Dante lo ricorda tra gli spiriti sapienti del cielo del Sole (Par., XII, 139).

Agata▪ Giovedì 5 febbraio: In Vaticano, nell’Aula Nuova del Sinodo, chiusura del 4° Congresso Mondiale Educativo delle Scholas Occurrentes, con la partecipazione del Papa e in collegamento in videoconferenza con diversi luoghi nel mondo (ore 15.50-18: http://player.rv.va/rv.player01.asp? language=it &visual=VaticanTic &Tic=VA_1WNCZGEK). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica del 1° giovedì del mese (ore 17-18). & A Catania, s. Agata († c. 251), vergine e martire, patrona dei fonditori di campane, dei pompieri e delle donne con il tumore al seno, protettrice tra l’altro di San Marino e di Malta, ma è Catania il centro più folcloristico e religioso del suo culto (dove le feste sono due: il 5 febbraio e il 17 agosto, con caratteristiche processioni con il busto della ‘Santuzza’, custodito nel duomo; vi sono 11 corporazioni di mestieri tradizionali, che sfilano in processione con le cosiddette ‘candelore’, fantasiose sculture verticali in legno, con scomparti dove sono scolpiti gli episodi salienti della vita di s. Agata; il busto argenteo, preceduto dalle ‘candelore’ è posto a sua volta sul “fercolo”, una macchina trainata con due lunghe e robuste funi da centinaia di giovani vestiti dal caratteristico ‘sacco’; tante altre manifestazioni popolari e folcloristiche, oggi non più in uso, accompagnavano nei tempi trascorsi questi festeggiamenti, a cui partecipava tutto il popolo con le autorità di Catania, devotissimo alla sua ‘Santuzza’).

6 febbraio▪ Venerdì 6 febbraio: 3ª Giornata Internazionale contro le Mutilazioni Genitali Femminili (Risoluzione ONU, 2012), per proteggere donne e bambine da queste nefaste forme di violenza, porre fine all’impunità e informare, educare e sensibilizzare a una nuova cultura. & A Nagasaki in Giappone, ss. Pietro Battista Blasquez, sacerdote, e Compagni, martiri del 1°e del 3° Ordine francescano († 1597). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica del 1° venerdì del mese (ore 17-18).

▪ Sabato 7 febbraio: : In Vaticano, udienzedi Papa Francesco: nella Sala del Concistoro, ai partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio della Cultura svoltosi a Roma sul tema: «Le culture femminili: tra uguaglianza e differenza» (ore 11); nella Sala Clementina, ai partecipanti alla Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, svoltosi a Roma sul tema: «Incontrare Dio nel cuore della città» (ore 11.30); nella Sala del Concistoro, ai partecipanti al Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar (ore 12):http://player. rv.va/ rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_4YYKZ7IU). & S. Coleta di Corbie († 1447), clarissa francese, autrice della riforma che portò alla nascita dell’Ordine delle Clarisse Colettine.

Liberazione Domenica 8 febbraio: 5ª del tempo ordinario, detta delle guarigioni (Gb 7,1-4.6-7; Sal 146; 1 Cor 9,16-19.22-23; Mc 1,29-39). & 1ª Giornata Internazionale di Preghiera e di Riflessione contro la Tratta di Persone sul tema: «Accendi una luce contro la tratta» – tema caro a Papa Francesco, che sin dall’inizio del suo pontificato ha più volte denunciato con forza il fenomeno –, promossa dalle Unioni internazionali femminili e maschili dei superiori generali e patrocinata da tre dicasteri vaticani: Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti e Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.

(«Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro e l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine – si legge nel comunicato dei religiosi – circa 21 milioni di persone, spesso povere e vulnerabili, sono vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale o lavoro forzato, espianto di organi, accattonaggio forzato, servitù domestica, matrimonio forzato, adozione illegale e altre forme di sfruttamento. Ogni anno, circa 2,5 milioni di persone sono vittime di traffico di esseri umani e riduzione in schiavitù, tra cui il 60 per cento sono donne e minori. (…) D’altro canto, per trafficanti e sfruttatori la tratta di esseri umani è una delle attività illegali più lucrative al mondo: rende complessivamente 32 miliardi di dollari l’anno ed è il terzo “business” più redditizio, dopo il traffico di droga e di armi». L’obiettivo della giornata, si ricorda, «è innanzitutto quello di creare maggiore consapevolezza del fenomeno e riflettere sulla situazione globale di violenza e ingiustizia che colpisce tante persone, che non hanno voce, non contano, non sono nessuno: sono semplicemente schiavi, e al contempo provare a dare risposte a questa moderna forma di tratta di esseri umani, attraverso azioni concrete. Per questo è fondamentale, da un lato, ribadire la necessità di garantire diritti, libertà e dignità alle persone trafficate e ridotte in schiavitù e, dall’altro, denunciare sia le organizzazioni criminali sia coloro che usano e abusano della povertà e della vulnerabilità di queste persone per farne oggetti di piacere o fonti di guadagno»).

& A Roma, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini guidata da Papa Francesco (ore 12-12.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic= VA_ 9T9D3DW1), e visita pastorale alla 8 febbraio (logo)Parrocchia romana di S. Michele Arcangelo a Pietralata (ore 17.30-19: http://player. rv.va/rv. player01.asp? language=it&visual=Vatican Tic &Tic=VA_9T9D3DW1). S. Giuseppina Bakhita († 1947), religiosa canossiana sudanese, cuoca, sacrestana e portinaia, canonizzata da Giovanni Paolo II nel 2000, ricordata da Benedetto XVI nell’enciclica Spe salvi (La fede è speranza) come esempio di speranza cristiana (n. 3):«Mediante la conoscenza della speranza lei era “redenta”, non si sentiva più schiava, ma libera figlia di Dio» (Prima di morire disse: «Me ne vado, adagio adagio, verso l’eternità… Me ne vado con due valigie: una, contiene i miei peccati, l’altra, ben più pesante, i meriti infiniti di Gesù Cristo»).

▪ Lunedì 9 febbraio: B. Anna Katharina Emmerick († 1824), monaca agostiniana tedesca, mistica con le stigmate, veggente (ad esempio, fece individuare la casa della Madonna ad Efeso e il castello di Macheronte nel quale fu decapitato s. Giovanni Battista), beatificata da Giovanni Paolo II nel 2004.

Giorno del Ricordo 2015▪ Martedì 10 febbraio: 11° Giorno del Ricordo, solennità nazionale e civile, in memoria delle vittime delle foibe (voragini naturali disseminate sull’altipiano del Carso) e dell’esodo giuliano-dalmata, provocate tra il 1943 e il 1945 dalla furia dei partigiani comunisti jugoslavi di Tito: almeno 10 mila gli infoibati accertati, 350 mila gli esuli italiani (una tragedia italiana ancora poco conosciuta e per sessant’anni cancellata dai libri di storia; secondo i parenti delle vittime, oggi il rischio è che dal negazionismo si passi al riduzionismo, ovvero alla svalutazione della reale portata di questa tragedia). & S. Scolastica da Norcia († 547), sorella gemella di s. Benedetto da Norcia, fondatrice e patrona del ramo femminile dell’Ordine benedettino, le cui reliquie, e quelle di suo fratello, sono conservate sotto l’altare maggiore della basilica di Montecassino, protettrice delle puerpere, invocata anche per difendersi dai fulmini e per ottenere la pioggia.

23 Giornata del Malato 2▪ Mercoledì 11 febbraio: 23ª Giornata Mondiale del Malato, il cui tema ci invita a meditare un’espressione del Libro di Giobbe: «Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo» (29,15), nella prospettiva della «sapienza del cuore»: «servire il fratello» (n. 2), «stare con il fratello» (n. 3), «uscire da sé verso il fratello» (n. 4), «essere solidali col fratello senza giudicarlo»(n. 5) [Per il Messaggio di Papa Francesco si veda: http://w2.vatican.va/content/francesco/  it/messages/sick/documents /papa-francesco_20141203_giornata-malato.html]. & 11ª Giornata della Sicurezza in Internet, istituita nel 2004 dalla Commissione europea e denominata Safer Internet Day (SID), al fine di promuovere un utilizzo più responsabile e rispettosoInternet Day 2015 (logo) delle tecnologie legate alla Rete tra gli utenti più giovani, specialmente tra i bambini e gli adolescenti (lo slogan dell’edizione 2015 è: «Let’s create a better Internet together» – «Creiamo insieme una Rete migliore»; per la promozione del SID, le scuole possono avvalersi dei materiali disponibili sui siti: www.generazioniconnesse.it e www.saferinternetday.org). & Memoria della B. Vergine Maria di Lourdes, giorno in cui ricordiamo il 157° anniversario della sua prima apparizione (11.02.1858), presentandosi a Bernadette Soubirous come l’Immacolata Concezione. & 31° anniversario della Lettera apostolica Salvifici doloris di Giovanni Paolo II (11.02.1984): punto chiave, indelebile, nel Magistero pontificio dedicato al mondo della sofferenza umana, visto alla luce della sofferenza di Cristo. & 2° anniversario dell’annuncio della rinuncia al ministero petrino di Benedetto XVI – un gesto epocale che fu accolto con immensa sorpresa in tutto il mondo e non solo nella Chiesa (11.02.2013). & In Vaticano, in Piazza S. Pietro, udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 10.25-12: http://player.rv.va/rv.player 01.asp?language=it &visual =VaticanTic &Tic=VA_9T9D3DW1). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, durante la liturgia eucaristica delle ore 11 è prevista l’Unzione degli infermi e, alla conclusione della Messa delle ore 18, la processione aux flambeaux, in onore della Madre del Signore.

Piotr Anzulewicz OFMConv




È coinvolgente seguirlo

La chiamata è il tema clou della 2ª domenica del tempo ordinario, detta anche la domenica delle prime vocazioni. Infatti, la prima lettura biblica (1 Sam 3,3b-10.19) racconta la chiamata di Samuele, profeta, e il Vangelo (Gv 1,35-42) quella di Giovanni e di Andrea, apostoli. È un tema cruciale per ogni cristiano, e non solo per i miei confratelli religiosi: Ilario, Andrea, Alessandro…

Chiamata degli apostoli (mosaico)Nella narrazione evangelica la chiamata assume un timbro personale. Andrea e Giovanni, che scrive sulla base dei ricordi più cari, sentono dire che Gesù è l’«Agnello di Dio» (Gv 1,36), il Messia, il Cristo. A parlare è il loro maestro, il grande Giovanni Battista, che – come ha fatto Eli, sacerdote del tempio di Silo, con Samuele (cfr. 1 Sam 3,9) – tramite una parola illuminante orienta i suoi discepoli verso il Cristo di Dio. Così comincia la loro ricerca, la loro esperienza, la loro sequela: sembrano predatori a caccia del tesoro per le strade della Galilea e della Giudea, ma anzitutto nei sentieri del proprio spirito, continuamente spronato ad emigrare dalle proprie mediocrità, ordinarietà, convinzioni.

Provare a sentire quella ‘chiamata’ significa «andare a vedere» (Gv 1,39), a “conoscere”, a lasciarsi sconvolgere e coinvolgere. Per questo molti resistono o fuggono, per paura – paura di cambiare, di mettersi in gioco, sentire le emozioni, soffrire, star male – e dicono: “Sì, è bello, ma non ho tempo”. Tante scuse sembrano giustificare il rifiuto di provare quell’esperienza. Dio passa e ci chiama, ma noi gli rispondiamo spesso “no”. La fede, come la vita, come l’amore e come tutto ciò che è intenso, è sconvolgente e coinvolgente. Dio è sconvolgimento e coinvolgimento. Per questo è difficile seguirlo, ma nello stesso tempo inebriante e vitale.

Gesù mette a fuoco il senso della ricerca dei due discepoli del Battista: li invita a riflettere sul loro impulso di seguirlo. La ricerca della fede può essere un momento passeggero, euforico, emotivo.Gesù scuote: vuole accanto a sé degli uomini consapevoli delle loro scelte. E la risposta dei due alla sua domanda («Che cosa cercate?»: Gv 1,38) rivela l’insicurezza della loro scelta: «Maestro, dove dimori?» (ivi). Ed egli risponde loro: «Venite a vedere» (Gv 1,39). Dopo essersi fidati, si lasciano coinvolgere. L’annotazione finale di Giovanni è significativa: «Erano circa le 4 del pomeriggio»: quell’istante così decisivo segna una svolta nella loro vita.

Fillipine in preghieraSoffermiamoci un momento sul gioco di sguardi. Gli sguardi dicono di una persona molto di più che tutte le sue parole. Essi sono lo specchio dell’anima: proiettano un raggio di luce che viene dall’intimo. Ci sono sguardi ostili che giudicano e condannano. E ci sono sguardi che guariscono e salvano, rendono liberi e fanno scoprire che siamo amati e riconosciuti: gli sguardi dell’amore, della tenerezza e della dolcezza, dello stupore e del rapimento. «La lucerna del corpo – ci dice Gesù – è l’occhio; se dunque il tuo occhio è chiaro, tutto il tuo corpo sarà nella luce» (Lc 11,34).

Sentiamo dolore quando siamo guardati per essere derisi e ripresi. Siamo delusi quando nessuno si accorge di noi. Soffriamo quando non vengono riconosciute le nostre doti, sensibilità e fatiche. Abbiamo bisogno che qualcuno ci fissi, come Gesù ha fatto con Pietro, che veda ciò che noi abbiamo dentro, che non si impaurisca di quello che vede, che non si vergogni di noi, ma sappia vedere il nostro vero volto e ci possa dire: “Tu sei di più! Io lo vedo”. Appunto, nel Vangelo si dice che Giovanni Battista «fissa lo sguardo» su Gesù (Gv 1,36) e che Gesù «fissa lo sguardo» su Pietro (1,42). Non è un vedere veloce e fugace, ma un guardare che fa rabbrividire ed emozionare, perché non guarda la pelle del viso o il colore degli occhi, ma la nostra anima e il nostro cuore. Simon Pietro, visto all’esterno, era un semplice pescatore. Gesù però gli ha visto dentro: Tu sei di più, Simon Pietro. Io credo in te. Io vedo ciò che hai dentro: la tua durezza e la tua cocciutaggine, ma anche la tua passione, il tuo fuoco, il tuo slancio. Tu puoi essere un altro. Tu non sei una pietra, ma una roccia”. L’amore è così: uno ti entra dentro e vede ciò che tu non vedi. Allora inizi a crederci anche tu e scopri che ha visto proprio bene.

Giovani con la croceGesù, l’amore incarnato di Dio, quando ci guarda e ci chiama, non ci sottrae alle contraddizioni della vita, ai nostri lati oscuri, ai conflitti inevitabili o ai dubbi che ci tormentano. Egli ci immerge dentro ad ogni cosa. Ci lancia laddove c’è il dolore e la disperazione, lo sconcerto e l’abbandono, le catene e le schiavitù. Quegli uomini, i primi apostoli, dopo aver accolto la chiamata, non poterono più tirarsi indietro. Gesù fu per loro un colpo di fulmine, un’illuminazione, un innamoramento. E noi non potremo credere di aver conosciuto Gesù, finché egli non sarà per noi un colpo di fulmine, una passione, un fuoco che ci arde dentro, finché non saremo rapiti dal suo messaggio e da come lui ha vissuto, finché non percepiremo – come i suoi discepoli, poi apostoli, inviati – quanto dolce e bella sia la sua amicizia. Come loro, da quell’«ora» sceglieremo di fare esperienza di lui e di frequentarlo, sentendo il bisogno/urgenza di affascinare gli altri alla sua bellezza. Abbiamo bisogno che qualcuno ci fissi, come Gesù ha fatto con Pietro, che veda ciò che noi abbiamo dentro, che non s’impaurisca di quello che vede, che non si vergogni di noi, ma sappia vedere il nostro vero volto e ci possa dire: “Tu sei di più! Io lo vedo”. Questo è, del resto, lo scopo dell’evangelizzazione: “chiamare” gli altri e portarli a tu per tu con Gesù… Oggi abbiamo tanti mezzi, eppure evangelizzare non può essere una professione, ma una convinzione che porta ad incendiare il cuore di chi deve ancora incontrare Gesù.

Samuele, Andrea, Giovanni, Pietro: esempi diversi di chiamata, di vocazione, di missione. Ogni chiamata è differente, perché Dio non crea cloni e non fabbrica prodotti in serie. Per ciascuno usa un linguaggio e modalità proprie, perché di ciascuno ha fatto il cuore. A tutti, però, offre la stessa letizia che coincide con l’impagabile gioia di dare tutto per amore.

«Venite a vedere» (Gv 1,39). Noi, discepoli di oggi, siamo capaci di lasciare le nostre reti, i nostri appigli, le nostre sicurezze per seguirlo? Incontrando il suo sguardo, i primi discepoli capirono di essere infinitamente amati e sentirono che valeva la pena di lasciare tutto pur di continuare ad incontrare quello sguardo e sentire quella voce, unica al mondo, che veniva da “oltre”. E parlava un linguaggio divino. Di colpo capirono che colui, che li chiamava, non era più soltanto l’Uomo di Galilea, ma lo splendore della gloria del Padre, l’eletto, l’inviato. Andarono e si fermarono presso di lui, per sempre. E lui li portava in mezzo alla gente, in mezzo al dolore, in mezzo alla festa, dovunque c’era la vita, quella che spera e si entusiasma, e quella che soffre e si lascia andare.

Messa conclusiva a Manila«E’ questa la grande sfida della vita, imparare ad amare – ha detto Papa Francesco, incontrando stamattina circa 30 mila giovani filippini nel campus dell’Università Santo Tomas a Manila. – Non solo accumulare informazione, senza sapere cosa farne. E’ solo attraverso l’amore che questa informazione diventa feconda. Il vero amore è amare e farsi amare. E’ più difficile farsi amare che amare. Per questo è tanto difficile comprendere l’amore perfetto di Dio. Perché possiamo amarlo, ma è importante che ci facciamo amare da lui. Il vero amore è aprirsi all’amore che ci vuole raggiungere e che ci provoca sorpresa. Se disponi soltanto di informazioni, non hai accesso alla sorpresa, l’amore invece ti dispone alla sorpresa, perché suppone un dialogo tra due persone, tra chi ama e chi è amato. E noi diciamo che Dio è un Dio delle sorprese, perché sempre ci ha amati per primo, con una sorpresa. Dio ci sorprende. Lasciamoci sorprendere da Dio. Rifiutiamo la psicologia del computer che ci fa pensare di sapere tutto. Sul computer si trovano tutte le risposte sullo schermo, ma nessuna sorpresa».

«Nella sfida dell’amore – ha insistito il Papa – Dio si manifesta attraverso la sorpresa. Pensiamo a s. Matteo. Era un buon commerciante e impoveriva le persone perché imponeva le tasse ai propri concittadini ebrei per darle ai romani. Era pieno di soldi e imponeva queste tasse. Quando passa Gesù, lo osserva e gli dice: Vieni, seguimi! Matteo non poteva crederci. Se avete l’occasione andate a vedere il quadro dipinto da Caravaggio su questo episodio. Gesù lo chiama e gli altri intorno dicono: Questo qua?! E’ un traditore senza vergogna. Ma la sorpresa di scoprirsi amato lo vince. Il giorno in cui Matteo ha lasciato la sua casa, sua moglie mai avrebbe pensato che sarebbe rientrato senza soldi, preoccupandosi di come preparare un banchetto per colui che lo aveva amato per primo, che lo aveva sorpreso con qualcosa di molto importante, più importante del denaro che possedeva».

Crocifisso e Francesco (mosaico)«Lasciatevi sorprendere da Dio!». È il forte invito che Papa Francesco ha lanciato ai giovani. «E non temete le sorprese! Vi scuotono il terreno sotto i piedi! E rendono tutto insicuro, ma ci spingono ad avanzare nella giusta direzione. Il vero amore fa che vi spendiate nella vita, vi lascia le tasche vuote. S. Francesco morì con le mani vuote e con le tasche vuote, ma con un cuore stracolmo. Siamo d’accordo, allora? No giovani ‘museo’, ma uomini saggi. Per essere saggi usate i tre linguaggi: pensare, sentire e agire. Per essere saggi, permettete a voi stessi di farvi sorprendere dall’amore di Dio. (…) Nel Vangelo che abbiamo appena sentito c’è una frase che secondo me è la più importante di tutte. Dice il Vangelo di Gesù: Guardò quel giovane e lo amò. (…) Ma la frase più importante che dice Gesù è: Ti manca solo una cosa. (…) Cosa è? (…) Vi manca solo una cosa… Diventate mendicanti. Imparate a mendicare da coloro ai quali date. Non è facile da comprendere. Imparare a mendicare. Imparare a ricevere dall’umiltà di coloro che aiutiamo. Imparare ad essere evangelizzati dai poveri. Le persone che aiutiamo, i poveri, gli infermi, gli orfani, [i migranti e i rifugiati] hanno molto da darci. Ho imparato a mendicare da loro o mi sento autosufficiente e offro soltanto aiuto? Voi, che vivete dando sempre e credete di non aver bisogno di nulla, sapete che anche voi siete poveri? Sapete che siete in povertà e che avete bisogno di farvi evangelizzare dai poveri, dagli infermi, da coloro che aiutate? Questo è ciò che vi aiuta a maturare nel vostro impegno a voler aiutare gli altri. Imparare a tendere la mano spinti dalla propria miseria».

Settimana di preghiera per l'unità 2015È questo anche il senso del tema della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, scelto da Papa Francesco e sviluppato dai giovani brasiliani («Dammi da bere»: Gv 4,7): la necessità che le nostre Chiese hanno di donarsi reciprocamente le loro specificità. «I loro diversi percorsi ecclesiali e le loro diverse sottolineature – ha spiegato mons. Mansueto Bianchi, presidente della Commissione della Conferenza Episcopale Italiana per l’Ecumenismo e il Dialogo – possono diventare contenuto e occasione di dialogo reciproco, attraverso il quale ciascuna Chiesa dona all’altra la propria acqua, cioè la propria ricchezza».

«Imparare ad amare e imparare ad essere amati» dagli altri, e oggi in particolare dai migranti e dai rifugiati, dagli «scartati», dai «lebbrosi del nostro tempo».

A cura di Piotr Anzulewicz OFMConv




Verso l’accoglienza… l’unità… la cultura dell’incontro

Schede: 11-18 gennaio 2015

Battestimo - Papa Francesco battezza... Domenica 11 gennaio: Battesimo del Signore (si chiude il tempo natalizio ed apre quello ordinario fino al Mercoledì delle Ceneri, 18 febbraio). & In Vaticano, nella Cappella Sistina, Messa presieduta da Papa Francesco con il battesimo di 33 bambini (ore 9.30-11) e, in Piazza S. Pietro, preghiera mariana dell’Angelus Domini con i pellegrini (ore 12-12.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp? language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_KI8EPBZ5). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, nel Salone «S. Elisabetta d’Ungheria», dopo la Messa delle ore 11.30, estrazione dell’immaginetta del santo che ci accompagnerà tutto l’anno come intercessore e protettore, nonché come esempio da seguire (evento, organizzato dalla Fraternità dell’Ordine Francescano Secolare, è aperto a tutti i parrocchiani).

Papa Francesco in Sri LLankaPapa Francesco nelle Filippine (logo)▪ Lunedì 12 gennaio: Nel monastero di Rievaulx in Northumberland (Inghilterra), s. Aelredo († 1166/7), monaco anglo-sassone, abate cistercense, insigne maestro di vita monastica, autore di numerosi testi di spiritualità fra i quali Speculum charitatis (Lo specchio della carità), De spirituali amicitia liber (L’amicizia spirituale) e il trattato di mistica cistercense De Jesu puero duodenni (Gesù a dodici anni), chiamato per le sue attività di scrittore ed amministratore il San Bernardo di Chiaravalle del Nord& A Palermo, s. Bernardo da Corleone († 1667), fratello laico dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, cuciniere e lavandaio, insigne per la mirabile carità e lo spirito di penitenza, simbolo per la sua città che vuole riscattarsi dalla fama di coppole e padrini (In circostanze di calamità naturali, come terremoti e uragani, si fece mediatore davanti al Tabernacolo, lottando come Mosè: «Piano, Signore, piano! Usateci misericordia»), canonizzato da Giovanni Paolo II nel 2001. & In Vaticano, nella Sala Regia, incontro di Papa Francesco con il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, per lo scambio di auguri di inizio anno (ore 10.25-11.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_AN71FD8B). & All’Aeroporto Internazionale Leonardo da Vinci di Fiumicino,partenza di Papa Francesco per il viaggio apostolico in Sri Lanka e nelle Filippine (13-19 gennaio), il secondo in Asia, il settimo nel mondo (ore 18.50: http://player.rv.va/ rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_AN71FD8B).

DSC04007▪ Martedì 13 gennaio: S. Ilario di Poitiers († 367), vescovo e dottore della Chiesa, detto «l’Atanasio dell’Occidente», per la sua tenace opposizione all’arianesimo (eresia trinitaria sorta ad Alessandria all’inizio del IV sec.). & In Sri Lanka, a Colombo, incontro di Papa Francesco con i vescovi nell’Arcivescovado (ore 13.15), visita di cortesia al Presidente della Repubblica nella residenza presidenziale (ore 17) e incontro interreligioso con esponenti e membri delle comunità buddhista, indù, musulmana e di confessioni cristiane nel Bandaranaike Memorial International Conference Hall (ore 13.40-14.45: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_227OWC24 e trasmissioni video in diretta dal Centro Televisivo Vaticano). & A Esztergom in Ungheria, su richiesta del prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il card. Gerhard L. Müller, accolta dal card. Péter Erdö, arcivescovo di Esztergom-Budapest, incontro tra i superiori del Dicastero vaticano e i presidenti delle Commissioni dottrinali delle Conferenze episcopali d’Europa, per rafforzare la reciproca collaborazione nella promozione e nella tutela della dottrina della fede, tenendo conto delle istanze locali e regionali (13-15 gennaio). & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, onomastico di P. Ilario, parroco (Il Signore lo sorregga sempre e ispiri per testimoniare la bellezza della fede verso il suo ‘gregge’, sospingendoci tutti a partecipare con entusiasmo alla vita parrocchiale e a rafforzare la coesione e l’unione tra tutti i gruppi parrocchiali).

▪ Mercoledì 14 gennaio: A Udine, b. Odorico da Pordenone († 1331), francescano, missionario in Estremo Oriente, «apostolo dei Cinesi» (I suoi viaggi e la predicazione per piantare la Chiesa in Cina ci spingono a pregare per la difficile situazione dei cristiani cinesi, fino ad oggi privati della libertà di religione e di culto). In Sri Lanka, visita di Papa Francesco: nel Parco Galle Face Green di Colombo, Messa e canonizzazione del b. Giuseppe Vaz, primo santo dello Sri Lanka (ore 15.15-18.15), e, nel santuario di Nostra Signora del Rosario di Madhu, preghiera mariana per il consolidamento della pace raggiunta nel 2009 al termine di un conflitto interno al Paese trentennale: http://player.rv.va / rv.player01.asp?language=it&visual =VaticanTic&Tic=VA_227OWC24).

Eucaristia (W. Congdon)▪ Giovedì 15 gennaio: S. Arnold Janssen († 1909), sacerdote, insegnante e missionario tedesco, fondatore della Società del Verbo Divino (Verbiti) e delle Congregazioni femminili, proclamato santo da Giovanni Paolo II nel 2003 («Dinanzi alla luce del Verbo e allo Spirito della grazia recedano le tenebre del peccato e la notte del paganesimo. E il Cuore di Gesù viva nel cuore degli uomini» ─ è la preghiera che faceva recitare al termine di ogni riunione). & In Sri Lanka, visita di Papa Francesco: visita alla cappella «Our Lady of Lana» a Bolawalana (ore 8.15), cerimonia di congedo all’Aeroporto Internazionale di Colombo e partenza per Villamor Air Base di Manila (ore 8.45). & A «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica  del 3° giovedì del mese (ore 17-18).

Protomartiri francescani - martirio▪ Venerdì 16 gennaio: Ss. Berardo, Ottone, Pietro, Accursio e Adiuto († 1220, Marocco), primi martiri dell’Ordine francescano mandati da s. Francesco ad annunciare il Vangelo ai musulmani, catturati a Siviglia, condotti a Marrakesch, in Mauritania nell’odierno Marocco, e trafitti con la spada per ordine del capo dei Mori, canonizzati dal pontefice francescano Sisto IV nel 1481 (I loro corpi furono portati nella chiesa di Santa Croce di Coimbra, ove sono ancora oggi oggetto di venerazione). &  Nelle Filippine, a Manila, visita di Papa Francesco: cerimonia di benvenuto al Palazzo presidenziale e visita di cortesia al Presidente (ore 9.15), incontro con le Autorità e il Corpo diplomatico nella Rizal Ceremonial Hall del Palazzo presidenziale (ore 10.15), Messa con vescovi, sacerdoti, religiose e religiosi nella cattedrale dell’Immacolata Concezione a Manila (ore 11.15) e incontro con le famiglie nel Mall of Asia Arena a Manila (ore 17.30).

▪ Sabato 17 gennaio: S. Antonio († 356), eremita egiziano, fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati, protettore degli animali domestici, invocato contro tutte le malattie della pelle e contro gli incendi (Il suo nome è fra i più diffusi del cattolicesimo, anche se nel sec. XIII è stato soppiantato dal grande omonimo Santo di Padova; nell’Italia meridionale, per distinguerlo, è chiamato “Sant’Antuono”). & 19ª Giornata per l’approfondimento e lo sviluppo del dialogo religioso, della stima, dell’amicizia e della collaborazione fraterna tra cattolici ed ebrei, i “nostri fratelli maggiori”, come li ha chiamati Giovanni Paolo II in occasione del memorando incontro con la Comunità ebraica di Roma il 13 aprile 1986 («Non pronuncerai falsa testimonianza contro il tuo prossimo» – recita la Nona Parola di Esodo 20,16: è questo il tema del sussidio 2015 che l’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso della CEI ha diffuso in preparazione a questa Giornata, in continuità con i temi degli anni precedenti, i quali riprendono le Dieci Parole dell’Alleanza tra Dio e Israele, fondamentali anche per la fede cristiana. L’augurio è che cristiani ed ebrei, fratelli gemelli, possano continuare a riconoscersi reciprocamente come «il prossimo» da accogliere nella verità, da accompagnare nel cammino, da sostenere nell’amore; un augurio che diventa preghiera comune all’Eterno, fonte di vita e di verità per tutti). & Nelle Filippine, visita di Papa Francesco: partenza in aereo da Manila per Tacloban (ore 8.15), Messa accanto al Tacloban International Airport (ore 10), pranzo con alcuni superstiti del tifone Yolanda e del terremoto dell’ottobre 2013 nella residenza dell’arcivescovo di Paolo (ore 12.45), benedizione del Pop Francis Center for the Poor (ore 15), incontro con sacerdoti, religiose, religiosi, seminaristi e famiglie dei superstiti nella cattedrale di Palo (15.30), partenza in aereo per Manila (ore 17).Rifuggiati con le mani tese

Domenica 18 gennaio: 2ª Domenica del tempo ordinario. & 101ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato dal tema: «Chiesa senza frontiere: madre di tutti»  (Si veda il Messaggio di Papa Francesco: https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/ pubblico/2014/09/23/0664/01472.html). & Inizio della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani con il motto tratto dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 4,7): «Dammi un po’ d’acqua da bere» (Per i testi, congiuntamente preparati e pubblicati dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e la Commissione «Fede e Costituzione» del Consiglio Ecumenico delle Chiese: http://www.vatican.va /roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/weeks-prayer-doc/rc_pc_chrstuni_doc_20140611_week-prayer-2015_it.html. Il tema del 1° giorno di questo ottavario è: «[…] perciò doveva attraversare la Samaria» [Gv 4,40]). & Nelle Filippine, visita di Papa Francesco: incontro con i leaders religiosi delle Filippine nell’Università Santo Tomas a Manila (ore 9.45), incontro con i giovani nel campo sportivo dell’Università (ore 10.30), Messa nel Rizal Park a Manila (15.30). & Presso Buda in Ungheria, s. Margherita († 1270), principessa e religiosa: figlia del re Bela IV, promessa in voto a Dio dai suoi genitori per la liberazione della patria dai Tartari e affidata in tenera età alle monache dell’Ordine dei Predicatori, una delle più grandi mistiche medievali d’Ungheria. & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, compleanno di P. Ilario, parroco («Ad multos et plurimos annos!»).

Bambino e recinto«La Chiesa senza frontiere, madre di tutti, diffonde nel mondo – leggiamo nel Messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2015 – la cultura dell’accoglienza e della solidarietà, secondo la quale nessuno va considerato inutile, fuori posto o da scartare. (…) Gesù Cristo è sempre in attesa di essere riconosciuto nei migranti e nei rifugiati, nei profughi e negli esuli, e anche in questo modo ci chiama a condividere le risorse, talvolta a rinunciare a qualcosa del nostro acquisito benessere. (…) I movimenti migratori, infatti, sollecitano ad approfondire e a rafforzare i valori necessari a garantire la convivenza armonica tra persone e culture. A tal fine non può bastare la semplice tolleranza, che apre la strada al rispetto delle diversità e avvia percorsi di condivisione tra persone di origini e culture differenti. Qui si innesta la vocazione della Chiesa a superare le frontiere e a favorire “il passaggio da un atteggiamento di difesa e di paura, di disinteresse o di emarginazione (…) ad un atteggiamento che abbia alla base la ‘cultura dell’incontro’, l’unica capace di costruire un mondo più giusto e fraterno” (Messaggio per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato 2014)».

Amici, giunga ad ognuno di voi l’augurio di una settimana serena e interiormente intensa, per la gioia di essere «amati», come Gesù, «l’Amato» (Mc 1,11).

Piotr Anzulewicz OFMConv




Gioia di essere «amati» come Gesù, «l’Amato» (Mc 1,11)

Battesimo di Gesù«Tu sei il mio Figlio, l’Amato: in te ho posto il mio compiacimento» (Mc 1,11). Mai sulla terra una dichiarazione d’amore fu più solenne, più esaltante e più sconvolgente come quella rivolta a Gesù sul fiume Giordano. Una dichiarazione, espressa in un linguaggio umano, che colpì il suo cuore d’uomo – cuore, del resto, trasparente come il cristallo, non macchiato dal male e non oscurato dalle tenebre. Una dichiarazione che di colpo gli svelòla misteriosa ricchezza del suo essere profondo: «Tu sei la pienezza della divinità, tu sei il Dio umanato, tu sei l’Amore incarnato, dall’eternità». Una dichiarazione d’amore di novità assoluta. E, una volta lanciata, rimase inestinguibile: non smise di riecheggiare nel suo cuore. Grazie ad essa, egli attraversò la sua vita terrestre sino a donare tutto se stesso, a «morire», a lasciarsi «spezzare» il corpo e «dissanguare», sul Golgota, per la nostra liberazione/promozione/realizzazione/pienezza.

Battesimo di Gesù 2L’eco di questa dichiarazione risuona fino ad oggi, nel cuore di tutti coloro che in lui riconoscono il Figlio di Dio e nelle orecchie di tutti coloro in cui lo Spirito non smette di sussurrare: «Abbà, Padre!» (Rm 8,15). È l’unica parola – la parola d’amore – che vale veramente la pena di captare. E noi, a dir la verità, la captiamo e senza rendercene conto la ripetiamo, balbettando, in tutti i nostri amori terreni. Un giorno però, nel nostro battesimo, ci è stata rivolta in modo solenne: «Tu sei mio figlio, bene-amato, non orfano senza meta e senza amore, ma sei l’amato». Ed è stata messa nel nostro cuore la scintilla, il germe o il seme della presenza di Dio. Non è stata una magia, un rito scaramantico, una cerimonia svenduta al consumismo e ridotta all’esteriorità. Con il battesimo ci è stata tolta quella macchia/fragilità/tendenza intima a non essere liberi, a non amare o ad amare con fragilità, e perfino ad odiare. Con il battessimo siamo resi capaci di amare divinamente e di lasciarsi «spezzare» il corpo e «dissanguare» per la promozione degli altri, come Cristo. Col battesimo siamo entrati a far parte della Chiesa, quella del sogno di Dio: la Chiesa dei santi e dei martiri, dei peccatori perdonati e redenti, la Chiesa che cammina, canta, piange, soffre, crede, spera. Ecco cosa è successo il giorno del nostro battesimo, anche se eravamo troppo piccoli e non ce ne siamo accorti.

Ora che siamo adulti, ne siamo consapevoli, e riconoscibili tra i non battezzati, i musulmani, i buddisti, i non credenti? Qual è la verità del nostro battesimo? È un dono accolto e riscoperto oppure “legato”, “congelato”, in freezer e magari rifiutato?

La festa del Battesimo del Signore è la festa di ciò che è nascosto in noi e che va urgentemente riscoperto e ricuperato. «Cristiano – ci esorta s. Leone Magno († 461), il cui pontificato fu il più significativo ed importane dell’antichità cristiana –, diventa ciò che sei! Ricordati che, strappato al potere delle tenebre, sei stato trasferito nella luce del Regno di Dio. Con il sacramento del battesimo sei diventato tempio dello Spirito Santo! Non mettere in fuga un ospite così illustre con un comportamento riprovevole». Riscopri la bellezza del tuo vero Natale, ossia il tuo battesimo! Scioglilo!

Francesco d'AssisiUn esempio sconvolgente di “scongelamento” ci viene offerto in s. Francesco d’Assisi († 1226), “uomo cristianissimo”, come dice s. Bonaventura († 1274), Dottore Serafico. Il suo battesimo si è sciolto all’età di 25 anni, al momento della sua conversione: fu un capolavoro la sceneggiata della sua spogliazione, di fronte alla Chiesa e al Comune di Assisi. In questo gesto altamente drammatico e pubblico egli ebbe la sua «effusione, o battesimo, dello Spirito», cioè sciolse il suo battesimo e se ne impadronì. «E di poi egli stette un poco e «uscì dal secolo» (Testamento, v. 3), e iniziò a pronunciare parole pericolose: «Credo, voglio, faccio!». Smise di adorare se stesso, di contemplarsi, di essere narcisista, «uomo di paglia», amante del divertimento, della danza e dei canti, per porsi sotto l’assoluta signoria di Dio, che non è un Dio-Padrone, ma Dio-Padre. E questo è il secondo gesto fatto da s. Francesco, in forte contraddizione con la mentalità del mondo, della Chiesa e della famiglia di allora, trasformandosi in un uomo nuovo, inedito, inaudito. Si rivestì di Cristo, cioè indossò la sua mentalità e il suo cuore, gettò via le opere delle tenebre e divenne il «nuovo Oriente» all’interno della Chiesa -istituzione del suo tempo e per la Chiesa cattolica, in totale, espressa, ferma e quasi ostinata comunione con essa, «sempre sottomesso e soggetto ai suoi piedi» (Rb 12,5: FF 109), senza accenti critici e senza riserve disponibile all’obbedienza all’autorità papale, episcopale e presbiteriale

Battesimo di Gesù 3Il nostro battesimo è stato soltanto un «input», un innesto, un segno – segno della Pasqua di Cristo, della sua morte e risurrezione, della sua vita gloriosa e trasfigurata, della vita in pienezza. Sotto forma di germe ne possiede tutta la realtà, come il seme contiene la promessa di fiori e frutti e l’energia vitale, capace di produrli un giorno. Questo «input» di vita in pienezza è fragile, minacciato e ancora imprevedibile. Lungo il cammino può languire, regredire, essere soffocato, spegnersi. È una vita che sfiora continuamente la morte. E così che il nostro battesimo ha ancora bisogno di un completamento, di un supplemento, di un secondo battesimo, «nello Spirito Santo e nel fuoco» (Mt 3,11), nell’intimo del nostro cuore. Con il primo battesimo siamo «innestati» in Cristo risorto, ma non ancora pienamente trasformati e trasfigurati, investiti e invasi dalla sua vita, quella divina e gloriosa.

Battesimo ortodossoÈ urgente dunque “scogliere”, “slegare”, il proprio battesimo, appropriarsene ed esprimerlo personalmente, perché esso possa “ravvivarsi” e sprigionare la sua forza divina che viene dalla morte e risurrezione di Cristo. Finché non pensiamo affatto a lui, non crediamo in lui, non ci curiamo di lui, non lo amiamo da morire, è come se egli per noi non fosse ancora morto e risorto.Se però ci scuotiamo e apriamo gli occhi sbigottiti, ci rendiamo conto di ciò che è avvenuto nel nostro battesimo: Cristo muore e risorge per noi, noi siamo salvatie tutto diventa vero. E se non siamo di pietra, ci mettiamo a piangere di gioia e di gratitudine. Sì, il nostro battesimo è da slegare, perché Cristo possa essere davvero “signore” della nostra vita e al centro e in cima a tutto. Si tratta di una fede-appropriazione: ci appropriamo gratuitamente della sua vittoria, qui, in Occidente, sempre più vuoto di cultura e sempre più appiattito verso il nulla, consapevoli che laddove la cultura si svuota e c’è il nulla, è l’anima di popoli che si svuota e ideologie turpi, fanatiche, fondamentaliste e brutali, che disprezzano la vita umana, possono avere buon gioco e presentarsi in modo suggestivo all’anima di persone vuote. Qui e ora accogliamo o, meglio, “rapiamo” il Regno denso di ideali e valori veri, come ci ha dato esempio frate Francesco, «figlio amato» (Mc 1,11), dentro la Chiesa che «cammina in ogni tempo e in ogni luogo», che è «madre di tutti, dal cuore aperto sul mondo intero, senza frontiere», che ci fa crescere nell’amore» (Papa Francesco).

Piotr Anzulewicz OFMConv




Stella che illuminò…

Stella e bambini«E giunge il giorno della gioia, il tempo dell’esultanza! Per l’occasione (…) arrivano festanti (…) uomini e donne, portando, ciascuno secondo le sue possibilità, ceri e fiaccole per illuminare quella notte, nella quale s’accese splendida nel cielo la Stella che illuminò tutti i giorni e i tempi» (Tommaso da Celano, Vita prima di s. Francesco d’Assisi, 85: FF 469).

I nostri più affettuosi auguri di buon Natale 2014 e sereno Anno 2015, con la speranza che quella Stella continui a brillare nelle nostre giornate e renda raggiante la nostra umanità…

Fr. Piotr Anzulewicz e tutto il Consiglio direttivo del Circolo

Natale con i MagiJoyeux Noël et bonne Année – Fröhliche Weihnachten und ein gesundes neues Jahr – ¡Feliz Navidad y próspero Año nuevo! – Wesołych Swiąt i szczęśliwego Nowego Roku – Sveikiname sulaukus Šventų Kalėdų ir linkime laimingų Naujųjų metų! – 明けましておめでとうございます旧年中大変お世話になりました本年もよろしくお願いいたします– Merry Christmas and happy New Year to everyone

Natale 2014 – Capodanno 2015