Pane spezzato…

EucaristiaLe letture bibliche del «Corpus Domini» sono attraversate, come un filo rosso, da una parola: «cibo». Non si tratta delle cipolle degli egiziani né di zeppole di s. Giuseppe. Ovvio, abbiamo bisogno di nutrirci di cibo, ma anche di senso, di amicizia, di amore. E questo “cibo” manca: quante persone muoiono per inedia spirituale o si spengono interiormente! È Dio che ci dona il pane del cammino verso la pienezza di vita, non bocconi qui e là. Di più, si fa pane. Un pane in grado di renderci fruttuosi, uniti e solidali. È soltanto nella solidarietà – «parola malvista dallo spirito mondano», come ha sottolineato Papa Francesco nell’omelia pronunciata giovedì 30 maggio 2013 sul sagrato delle basilica di S. Giovanni a Laterano, prima della processione eucaristica, ed articolata su tre concetti: sequela, comunione, condivisione – che «la nostra vita sarà feconda e porterà frutto». Donando il suo Corpo e il suo Sangue per mezzo dell’Eucaristia, il Signore ci fa partecipi della «solidarietà di Dio», una solidarietà che «mai si esaurisce» e «non finisce di stupirci.

Di qui il primo interrogativo: Quante volte noi cristiani non ci facciamo carico delle necessità degli altri, congedandoli con un pietoso: “Che Dio ti aiuti!” o con un non tanto pietoso: “Felice sorte… e se non ti vedo più…”? È la tentazione frequentissima tra noi. Abbiamo tanto da imparare o da reimparare per dare le cose semplici ed elementari… ciò che abbiamo e ciò che siamo. Per farlo, bisogna lasciarci formare umanamente, evangelicamente, francescanamente – formare alla solidarietà, gratuità, prossimità, co-responsabilità, gratitudine.

Mani che chiedono e che dannoPapa Francesco ha concluso la sua omelia con l’invito ad uscire dal proprio “piccolo recinto” e a vincere la paura di donare, di condividere, di impegnarsi per la causa della condivisione del pane materiale e culturale, espressione della fraternità reale tra gli uomini. Quel Gesù che dispensa il Pane eucaristico è lo stesso Gesù che ci comanda di soccorrere tutti coloro che stanno peggio di noi: gli affamati, gli assetati, gli indigenti, esclusi dai beni della natura e della cultura. Si può forse onorare il Corpo di Cristo sulla mensa eucaristica e poi ignorarlo o disprezzarlo nelle relazioni interpersonali di ogni giorno? Il suo corpo è non solo sull’«altare» dell’Eucaristia, ma anche sull’«altare» dei poveri, immigrati, forestieri, ammalati, anziani, disabili. «Davvero la vocazione di ciascuno di noi è quella di essere, insieme a Gesù, pane spezzato per la vita del mondo» (Benedetto XVI, Sacramentum caritatis, n. 88). Lui ci coinvolge nel dinamismo della sua donazione.

8-14 giugno 2015

►Lunedì 8 giugno

# A Soissons in Francia, s. Medardo († ca. 560), vescovo di Saint-Quentin, che profuse ogni cura nel convertire il popolo dalle superstizioni pagane alla dottrina di Cristo, protettore contro il mal di denti (il suo nome è stato associato per secoli anche alla meteorologia, secondo un detto popolare: «Se piove nel giorno di s. Medardo, pioverà ancora per altri 40 giorni»).

# 9° giorno della Tredicina in preparazione alla festa di s. Antonio di Padova.

►Martedì 9 giugno

Efrem# S. Efrem il Siro († 373), nativo di Nisibis (Turchia sud orientale), diacono, teologo e scrittore di moltissimi inni, poesie e omelie in versi e commentari biblici in prosa che testimoniano una fede cristiana ancora primitiva, ma vibrante, poco influenzata dal pensiero occidentale e più vicina al modo di pensare orientale, riconosciuto nel 1920 come «dottore della Chiesa cattolica» e onorato dalla tradizione cristiana con il titolo di «cetra [o l’arpa] dello Spirito Santo».

Madonna che scioglie i nodi 2# 1° giorno della novena a «Maria che scioglie i nodi» (Virgen Maria Knotenlöserin), cioè quei problemi che ci trasciniamo da anni senza soluzione, nodi di liti in famiglia, di incomprensioni tra genitori e figli, di risentimenti tra gli sposi, di rancori, di ferite fisiche o morali, di malattie, di disoccupazione (l’immagine di «Maria che scioglie i nodi» è un dipinto a olio su stoffa realizzato intorno al 1700, che si trova a St. Peter am Perlach ad Augusta [Augsburg], nel Sud della Baviera: un angelo porge alla Vergine un nastro annodato che passando per le sue mani viene sciolto e raccolto dalle mani di un altro angelo), e # 10° giorno della Tredicina.

# A Catanzaro Lido, nella Parrocchia «Sacro Cuore», Giornata della Fratellanza con il gruppo Apostolato della Preghiera di Lamezia Terme (ore 16.30: Accoglienza; 17.30: Preghiere al Sacro Cuore; 18.30: Messa; 19.30: Condivisione nel Salone parrocchiale).

►Mercoledì 10 giugno

# A Roma, in P.zza S. Pietro, Udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 9.50-11: http://player.rv.va /rv.player01.asp?language=it& visual=VaticanTic& Tic=VA_CEI 2QYRY) e, nella basilica di S. Giovanni in Laterano, 3° Ritiro Mondiale dei Sacerdoti (10-14.06), dal tema: «Chiamati alla santità per la nuova evangelizzazione», organizzato dal Rinnovamento Carismatico Cattolico Internazionale e dalla Catholic Fraternity, con la partecipazione di oltre 1000 sacerdoti provenienti da 90 Paesi.

# A Dobrowo in Polonia, s. Bogumilo († 1189), arcivescovo di Gniezno, che, dopo aver rinunciato alla dignità episcopale ed appresa dai discepoli di s. Romualdo la Regola camaldolese del vivere eremitico, ritornò alla solitudine non uscendone più se non per confessare, apostolo del silenzio e della parola.

# In Italia, Giornata della Marina Militare, istituita nel 1939 e dedicata a una delle più significative e ardite azioni compiute sul mare durante la 1ª Guerra Mondiale: l’impresa di Premuda del 10 giugno 1918, quando il Comandante Luigi Rizzo e il Guardiamarina Giuseppe Aonzo, al comando dei “MAS 15” e “MAS 21”, attaccarono una formazione navale austriaca nelle acque antistanti Premuda (Costa dalmata), provocando l’affondamento della corazzata “Santo Stefano”.

# Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, Giornata dell’affidamento al Cuore di Gesù, 2° giorno della novena a «Maria che scioglie i nodi» e 11° giorno della Tredicina.

► Giovedì 11 giugno

Barnaba# S. Barnaba († ca. 61), giudeo di famiglia levitica emigrata a Cipro, chiamato anche «apostolo» (pur non appartenendo ai Dodici – sarebbe stato uno dei 72 discepoli di cui parla il Vangelo), compagno di s. Paolo nel suo primo viaggio per l’evangelizzazione dell’Asia e nel primo Concilio di Gerusalemme, considerato il primo vescovo di Milano, lapidato dai giudei sull’isola Salamina, nel Mar Egeo (Negli Atti degli Apostoli ci è presentato come un modello di vita cristiana, soprattutto con quello straordinario nome che significa «figlio dell’esortazione, figlio della consolazione» [At 4,36], uno che infonde coraggio, che sempre guarda il positivo nelle situazioni, mai indugiando sui limiti e sui difetti, valorizzando le qualità dei fratelli presenti nelle comunità).

anno-vita-consacrata_logo# A Paola, nel santuario di S. Francesco di Paola, Giornata Sacerdotale e della Vita consacrata (nel programma, tra l’altro, la relazione La vita consacrata oggi nella Chiesa e nella società: quale profezia? di mons. Paolo Martinelli OFMCap, vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Milano, e la concelebrazione eucaristica presieduta da mons. Salvatore Nunnari, arcivescovo emerito dell’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano).

# Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, 3° giorno della novena a «Maria che scioglie i nodi» e # 12° giorno della Tredicina.

►Venerdì 12 giugno

Cuore di Gesù# Solennità del Santissimo Cuore di Gesù, che «pulsa di amore per ogni persona, per ogni bambino progettato e voluto dai genitori, per ogni fanciullo, ragazzo, giovane, adulto, anziano; che soprattutto pulsa per ammalati, sofferenti, emarginati, senza lavoro, poveri… della nostra terra meridionale», festa di un «cuore che ha amato tanto», «festa dell’amore», di un amore che «governa il sole e gli astri» e in tutto rappresenta l’amore di Dio (Questo Cuore divino, che si fa vicino per amore, «chiama il nostro cuore e ci invita ad uscire da noi stessi» per «fidarci di lui e, seguendo il suo esempio, a fare di noi stessi un dono d’amore al prossimo).

# Giornata di santificazione sacerdotale, un richiamo che porta i sacerdoti all’essenziale: a donarsi a tutte le persone, a non rischiare mai di essere funzionari, a non cercare il proprio bene, il proprio interesse, il carrierismo, ma ad essere persone con un’appassionata donazione.

# A Roma, nella basilica di S. Giovanni in Laterano, Raduno Mondiale dei Sacerdoti, con la partecipazione di Papa Francesco che guida la meditazione del pomeriggio e presiede la celebrazione della Messa (ore 15.55-18.30: http://player.rv.va /rv.player01.asp?language=it&visual= VaticanTic& Tic=VA_ CEI2QYRY).

# A Verona, s. Gaspare Luigi Bertoni († 1853), canonizzato da Giovanni Paolo II nel 1989, fondatore, presso la chiesa delle Stimmate di S. Francesco, dell’istituto religioso dei «Missionari Apostolici», detti poi «Stimmatini», come forza evangelizzatrice a disposizione dei vescovi (Questa forza è viva anche oggi, in Italia e nel mondo, dove c’è «urgenza di curare la gioventù», «in balia di se stessa, priva di formazione», come dirà Paolo VI, dando il profilo del Santo che, nella povertà e umiltà più assoluta, raccoglieva ragazzi e giovani nel suo primo Oratorio, col nome di «Corte mariana»; l’Oratorio, e poi la scuola gratuita: nuovi strumenti formativi, di cui il regime napoleonico presto ha intuito la forza innovativa, decidendo di sopprimerlo, anche se poi la storia ha soppresso il regime napoleonico, mentre gli Oratori si sono moltiplicati, dappertutto).

Lavoro minorile# Giornata Mondiale contro lo Sfruttamento del Lavoro Minorile: «Questo è un deprecabile fenomeno in costante aumento, specialmente nei Paesi poveri. Sono milioni i minori, per lo più bambine – ha affermato Papa Francesco nel corso dell’Udienza generale dell’11 giugno 2013 –, vittime di questa forma nascosta di sfruttamento che comporta spesso anche abusi, maltrattamenti e discriminazioni. E’ una vera schiavitù questa. (…) Tutti i bambini devono poter giocare, studiare, pregare e crescere, nelle proprie famiglie. (…) Una fanciullezza serena permette ai bambini di guardare con fiducia verso la vita e il domani. Guai a chi soffoca in loro lo slancio gioioso della speranza!». «Auspico – ha detto il 7 giugno 2015, all’Angelus – l’impegno sollecito e costante della Comunità internazionale per la promozione del riconoscimento fattivo dei diritti dell’infanzia». Secondo i dati dell’UNICEF, sono 150 milioni i bambini tra i 5 e i 14 anni coinvolti nelle varie forme di lavoro minorile. Per l’Organizzazione Internazionale del Lavoro, 15,5 milioni sono impiegati come domestici).

# Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica parrocchiale (ore 17.30-18.30), 4° giorno della novena a «Maria che scioglie i nodi», 13° giorno della Tredicina e 31° anniversario della morte di p. Giovanni Zanini, primo parroco del «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido.

►Sabato 13 giugno

Cuore di Maria# Cuore Immacolato della B. V. Maria, festa di un «cuore che si fa vicino e tenero», di origine devozionale istituita da Pio XII nel 1944 e riconducibile a s. Giovanni Eudes († 1680), il quale nei suoi scritti non separò mai i due Cuori di Gesù e di Maria e rilevò l’unione profonda della Madre col Figlio di Dio, la cui vita pulsò per nove mesi ritmicamente con quella del cuore di Maria (La celebrazione ci invita a meditare sul mistero di Cristo e di Maria nella sua interiorità e profondità: Maria, che custodisce le parole ed i fatti del Signore meditandoli nel suo cuore [Lc 2,19], è immagine e modello della Chiesa che ascolta e testimonia il messaggio del Signore. «Il suo cuore immacolato, cuore di madre – ha spiegato Papa Francesco il 9 giugno 2013, all’Angelus in Piazza S. Pietro – ha condiviso al massimo la ‘compassione’ di Dio, specialmente nell’ora della passione e della morte di Gesù. Ci aiuti Maria ad essere miti, umili e misericordiosi con i nostri fratelli»).

Antonio di Padova (lettore)# Nelle chiese francescane, festa di Antonio di Padova († 1231), francescano portoghese, chiamato «il Santo», evangelizzatore, «taumaturgo», dottore della Chiesa, protettore del Portogallo (dove è chiamato «Santo António de Lisboa», essendo nato a Lisbona), che ci invita a riconoscere nell’altro, sia eretico incallito o guelfo ambizioso e sanguinario, ricco o povero, credente o ateo, terra sacra, unicità irripetibile, dono di cui siamo responsabili e verso cui non possiamo camminare che a piedi nudi…; benedizione dei pani, e dei gigli, e la consacrazione o, meglio, l’affidamento dei bambini).

# 39° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di p. Ilario, parroco del «Sacro Cuore di Gesù» (A lui rinnoviamo i nostri auguri per il suo servizio di parroco, che in questa Parrocchia svolge dal 2007, e lo affidiamo al Signore Gesù durante la Messa delle ore 18.30 e durante la processione con la statuetta del Santo, perché possa annunziare e condividere, con i suoi gesti e le sue parole, la sua felice sorpresa di essere chiamato, toccato e amato da Gesù, Dio umanato, passionato e risorto).

►Domenica 14 giugno

# 11ª del tempo ordinario, detta del seme e del granello di senape, e # 6° giorno della novena a «Maria che scioglie i nodi».

# A Samarìa o Sebaste in Palestina, commemorazione di s. Eliseo († 790 a. C.), discepolo di Elia, profeta non scrittore, il più taumaturgico dei profeti (la Bibbia ricorda una lunga serie di prodigi da lui operati: stendendo il mantello di Elia divise le acque del Giordano; con una manciata di sale rese potabile l’acqua di Gerico; rese inesauribile l’olio d’oliva di una vedova; risuscitò il figlio della sunamita che lo ospitava; moltiplicò i pani sfamando un centinaio di persone; guarì dalla lebbra Naaman, generale del re di Damasco; operando prodigi a vantaggio degli stranieri, preannunciò la futura salvezza per tutti gli uomini).

# A Roma, in P.zza di S. Pietro, incontro di Papa Francesco con i partecipanti al Convegno della Diocesi di Roma sul tema: «Noi genitori testimoni della bellezza della vita» (ore 17.55-19.15: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual= VaticanTic& Tic=VA_9TLOO2QY).

# Giornata del Donatore di Sangue, istituita nel 2004 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, il cui slogan è: «Grazie per avermi salvato la vita»(Ogni anno nel mondo vengono effettuate 92 milioni di donazioni di sangue e quasi il 50% di queste avviene nei Paesi sviluppati).

Amici, auguri di serena settimana, con l’esaltante e consolante consapevolezza che Gesù il Cristo è in mezzo a noi, ogni giorno.

Piotr Anzulewicz OFMConv




Vivere nella comunione…

TrifoglioSolennità della SS. Trinità – un solo Dio che è una trinità di persone: Amante (Padre), Amato (Figlio) e Amore (Spirito Santo), un unico amore originario che si effonde e circola ininterrottamente in tutti e tre e non finisce mai, e vuole circolare anche in noi, ed essere perennemente comunicato. Infatti, creati per amore e nati amati, siamo invitati ad uscire dalla nostra solitudine ed entrare nella circolarità di questo Amore, a farlo circolare/fluire/condividere tra noi e a “gridare” al mondo che l’unico Dio è una comunità di amore, il “luogo” dove in modo indicibile si concentra tutta la capacità di donazione, tutta la misericordia, tutta la bellezza, la gloria… Il “luogo”, il circuito, il flusso che riversa amore fuori di sé e oltre sé.

TrinitàSe la Bibbia ripete che dobbiamo vivere nell’amore, nella comunione, nel dialogo, è perché siamo «immagine di Dio». Incontrare Dio, fare esperienza di Dio, parlare di Dio, dar gloria a Dio, tutto questo significa – per un cristiano che sa che Dio è Padre e Figlio, e Spirito – vivere costantemente in una dimensione di comunione, di dialogo e di dono: «non gli uni senza altri, sopra o contro gli altri, ma gli uni con gli altri, per gli altri, e negli altri. Questo significa accogliere e testimoniare concordi la bellezza del Vangelo; vivere l’amore reciproco e verso tutti, condividendo gioie e sofferenze, imparando a chiedere e concedere il perdono, valorizzando i diversi carismi» (Papa Francesco all’Angelus, 31 maggio 2015).

La Trinità è un mistero davvero luminoso: rivelandoci Dio, rivela chi siamo noi: creati per amore, nati amati e chiamati ad amorizzarci, cioè vivere per amare veramente e amare per vivere pienamente, facendo circolare le cose belle, vere e buone, e, così, prepararci a vivere eternamente.

1-7 giugno 2015

Lunedì 1 giugno

# S. Giustino († ca. 165), nativo di Nablus (Samaria), di origine romana, uno dei primi padri apologisti ed il primo “filosofo cristiano” (fondò una scuola di dottrina cristiana e fu maestro itinerante di filosofia), autore tra l’altro della Prima apologia dei cristiani, della Seconda apologia dei cristiani e del Dialogo con l’ebreo Trifone, martirizzato a Roma con 6 compagni di fede al tempo dell’imperatore Marco Aurelio.

Martedì 2 giugno

Tre colori# Festa della Repubblica, a ricordo della 69° anniversario della sua proclamazione (il 2 e il 3 giugno 1946, in seguito alla caduta del fascismo, si tenne il referendum istituzionale, in cui il popolo italiano venne chiamato a scegliere, con suffragio universale, la forma di governo dello Stato tra Monarchia e Repubblica e ad eleggere i rappresentati dell’Assemblea costituente che scriveranno la Costituzione). È un giorno significativo nel quale il Paese esprime un debito d’amore verso la famiglia militare. A Roma, in Via dei Fori Imperiali, la tradizionale Rivista militare alla presenza del Capo dello Stato, dei rappresentanti del Parlamento e del Governo, del Corpo diplomatico e delle massime Autorità civili, religiose e militari (ore 10). «Noi oggi – ha detto Papa Francesco due anni fa – siamo venuti a pregare per i nostri morti, per i nostri feriti, per le vittime di quella pazzia che è la guerra! E’ il suicidio dell’umanità, perché uccide il cuore, uccide proprio dov’è il messaggio del Signore: uccide l’amore! Perché la guerra viene dall’odio, dall’invidia, dalla voglia di potere, anche – tante volte lo vediamo – da quell’affanno di più potere». «Il nostro Dio – ha aggiunto – è così: sente la preghiera di tutti e di ciascuno. (…). Il nostro Dio è il Dio del grande e il Dio del piccolo; il nostro Dio è personale», ascolta tutti con il cuore e «ama con il cuore».

# Ss. Marcellino, sacerdote, e Pietro, esorcista, martiri († 304), che, come riporta Papa Damaso, furono condannati a morte durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano; condotti tra i rovi sul luogo del supplizio, ebbero l’ordine di scavarsi il sepolcro con le proprie mani, perché i corpi rimanessero nascosti a tutti, ma la pia donna Lucilla diede degna sepoltura alle loro membra a Roma sulla Via Labicana nel cimitero ad Duas Lauros; nelle catacombe da loro denominate (IV e V sec.), un affresco li presenta contraddistinti dal nome, senza aureola, con breve barba, accanto all’Agnello.

# A Catanzaro, nella basilica dell’Immacolata, alle ore 16.30, Messa esequiale per il compianto P. Adolfo Della Torre († 31.05.2015), presieduta da mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace.

► Mercoledì 3 giugno

# Ss. Carlo Lwanga e 12 Compagni Martiri di origine ugandese († 1886), neofiti o fervidi seguaci della fede cattolica, i primi sub-sahariani (dell’«Africa nera») ad essere beatificati (da Benedetto XV nel 1920) e canonizzati (da Paolo VI nel 1964), proclamati patroni della gioventù africana, e a Sotto il Monte Giovanni XXIII, nella Provincia di Bergamo in Lombardia, 52° anniversario della morte di s. Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli, † 1963), papa (260° successore di Pietro), ricordato con l’appellativo di “Papa buono”, terziario francescano, beatificato da Giovanni Paolo II il 3 settembre 2000 e canonizzato da Papa Francesco il 27 aprile 2014 insieme a Giovanni Paolo II: uomo dotato di straordinaria umanità, con la sua vita, le sue opere e il suo sommo zelo pastorale in meno di cinque anni di pontificato riuscì a convocare il Concilio Ecumenico Vaticano II, ad avviare il rinnovato impulso evangelizzatore della Chiesa e a promuovere la fraterna unione tra i popoli

# In Vaticano, in Piazza S. Pietro, Udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 9.50-11: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it& visual=VaticanTic &Tic=VA_UZ6O9B W3).

► Giovedì 4 giugno

Bambini vittime di aggressione# 32ª Giornata Internazionale per i Bambini Innocenti Vittime di Aggressione, istituita dall’assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1982, in occasione della sessione speciale d’emergenza sulla questione della Palestina per manifestare l’indignazione per tutti i bambini innocenti, palestinesi e libanesi, vittime di aggressioni e di violenza di ogni genere (Sul Sito ONU leggiamo: «Lo scopo della Giornata è quello di riconoscere il dolore sofferto dai bambini in tutto il mondo, vittime di abusi fisici, psicologici ed emotivi).

# Ad Agnone in Molise, s. Francesco Caracciolo († 1608), sacerdote, fondatore dei Chierici Regolari Minori, chiamato “il cacciatore delle anime”, “il padre dei poveri”, “l’uomo di bronzo”. «I santi nella Chiesa, quelli che obbediscono al Signore – ha detto il 3 giugno 2013 Papa Francesco durante la s. Messa nella Casa S. Marta in Vaticano –, quelli che adorano il Signore, quelli che non hanno perso la memoria dell’amore, con il quale il Signore ha fatto la vigna (…), fanno tanto bene, sono luce nella Chiesa».

# A Roma, Messa sul sagrato della basilica di S. Giovanni in Laterano, presieduta da Papa Francesco, e processione eucaristica, in concomitanza con la solennità del Corpo e Sangue di Cristo, da Piazza S. Giovanni in Laterano a S. Maria Maggiore (ore 18.55-21.40: http://player.rv.va/rv. player01.asp? language=it &visual=VaticanTic&Tic=VA_UZ6O9BW3).

# A Catanzaro, nel duomo di Santa Maria Assunta, chiesa madre dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, alle ore 17, Messa del Corpus Domini e processione, presieduta da mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita, per le vie della città.

# Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica parrocchiale del 1° giovedì del mese (ore 17.30-18.30).

Venerdì 5 giugno

Giornata Mondiale dell'Ambiente (2015)# 43ª Giornata Mondiale dell’Ambiente con il tema-filo conduttore: «Sette miliardi di sogni. Un pianeta. Consumare con cautela», evento proclamato nel 1972 dall’assemblea generale delle Nazioni Unite e ufficialmente celebrato, quest’anno, ad Expo Milano 2015, per stimolare, in tutto il mondo, consapevolezza sui problemi ambientali e promuovere azioni politiche che migliorino la qualità della vita senza compromettere quella delle generazioni future (Molti degli ecosistemi della Terra si stanno avvicinando a dei punti critici di esaurimento o di cambiamento irreversibile, spinti da una forte crescita della popolazione e dallo sviluppo economico. Entro il 2050, se il consumo e la produzione attuali rimangono gli stessi e con una popolazione in crescita che dovrebbe raggiungere 9,6 miliardi, avremo bisogno di tre pianeti per sostenere i nostri stili di vita e di consumo. Vivere all’interno dei limiti imposti dal nostro pianeta, in modo sostenibile, è la strategia più promettente per garantire un futuro sano).

# A Catanzaro, presso l’Auditorium S. Petri a Catanzaro (Via dell’Arcivescovado, 13), alle ore 17. 30, incontro sul tema «Il ruolo del beato don Pino Puglisi nel rapporto Chiesa – mafia», promosso dall’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace, Associazione «Libera» e Associazione «Mons. Oscar Romero», con le relazioni dell’arcivescovo Vincenzo Bertolone – postulatore della causa di beatificazione di don Pino, e della prof.ssa Rosaria Cascio – alunna di don Pino (moderatore: Antonio Viscomi, professore ordinario di diritto del lavoro preso l’Università Magna Graecia).

Un ragazzo di Calabria (5.06.2015)# A Catanzaro Lido, nel Salone «S. Elisabetta d’Ungheria» situato al lato destro della chiesa «Sacro Cuore», alle ore 19.15, proiezione del film Un ragazzo in Calabria di Luigi Comencini, a cura del Cinecircolo (sezione del Circolo Culturale San Francesco), nell’ambito dell’edizione «Calabria mio amore» dedicata alle pellicole con i temi-storie ambientate sul territorio calabrese, per meglio comprendere e apprezzare la nostra storia, la cultura e le tradizioni e favorire – durante un breve cinedibattito che segue ogni proiezione – uno sguardo d’insieme, «riducendo le distanze, venendosi incontro a vicenda e accogliendosi» (Messaggio del Papa per la 49ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2015: «Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore»). Temi per il cinedibattito: passione, padre-padrone, ignoranza-pazzia e cultura-normalità.

# S. Bonifacio († 754), vescovo e martire, evangelizzatore delle popolazioni germaniche, fondatore dell’abbazia di Fulda, il centro propulsore della spiritualità e della cultura religiosa della Germania, paragonabile per attività e prestigio alla benedettina Montecassino (A Bonifacio si fa risalire uno dei simboli natalizi: albero di Natale, da lui utilizzato per primo nel 724, quando ebbe l’idea di addobbare un abete appoggiando delle candele accese sui suoi rami; le candele simboleggiavano la discesa dello Spirito Santo sulla terra con la venuta del “bambino Gesù”).

# Adorazione eucaristica parrocchiale del 1° venerdì del mese.

Sabato 6 giugno

Bertolone# Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, amministrazione del Sacramento della Confermazione da parte dell’arcivescovo Vincenzo Bertolone (ore 18.30).

# A Sarajevo, capitale della Bosnia ed Erzegovina, visita apostolica di Papa Francesco «per confermare nella fede i fedeli cattolici, per sostenere il dialogo ecumenico e interreligioso e soprattutto per incoraggiare la convivenza pacifica nel Paese» (Il motto della visita: «La pace sia con voi»).

# S. Norberto di Xanten († 1134), arcivescovo di Magdeburgo, predicatore ambulante, fondatore dell’abbazia di Fürstenberg (Germania) e di Prémontré (Francia), e dell’Ordine dei Canonici Regolari Premostratensi, «angelo della pace» in un tempo di gravi lotte politiche e civili, patrono delle partorienti.

Domenica 7 giugno

Eucaristia# SS. Corpo (spezzato) e Sangue (versato) di Cristo (Corpus Domini) – Gesù il Cristo è in mezzo a noi, ogni giorno, ogni istante, col suo corpo glorioso e trasfigurato in carne non più deperibile: nostra futura inimmaginabile condizione esistenziale. Il suo corpo è non solo sull’«altare» dell’Eucaristia, ma anche sull’«altare» dei poveri, immigrati, forestieri, ammalati, anziani, disabili. [«Davvero la vocazione di ciascuno di noi è quella di essere, insieme a Gesù, pane spezzato per la vita del mondo» (Benedetto XVI, Sacramentum caritatis, n. 88). Lui ci coinvolge nel dinamismo della sua donazione. Il senso compiuto della nostra esistenza è costituito dal dono totale di noi stessi.]

# S. Antonio Maria Gianelli († 1846), vescovo di Bobbio, fondatore delle Figlie di Maria Santissima dell’Orto (Suore Gianelline) e degli Oblati di S. Alfonso M. de’ Liguori, per la predicazione al popolo e l’organizzazione del clero.

Eucaristia 2Giugno è il mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù. Con gioia accogliamo l’invito ad onorare quel Cuore che è segno dell’amore di Dio, della sua tenerezza, della sua misericordia, della sua benevolenza… Egli, con amore invincibile, ci vuole suoi. Non lo abbiamo scelto noi, è stato Lui a chiamarci e a costituirci per portare un frutto che rimanga, anche fuori stagione, segno dell’impossibile divino reso possibile nella carne umana. Siamo stati chiamati ad essere il cibo per la sua opera, quella salvifica.

Un augurio di un’intensa settimana, consapevoli di essere amati e chiamati ad amare.

Piotr Anzulewicz OFMConv




Sono fratelli

Ecumenismo«Colui che perseguita oggi i cristiani, che ci unge con il martirio, sa che i cristiani sono discepoli di Cristo, che sono uno, che sono fratelli! Non gli importa se sono evangelici, ortodossi, luterani, cattolici, apostolici… non gli importa! Sono cristiani. E quel sangue si unisce. Oggi stiamo vivendo “l’ecumenismo del sangue”. Questo ci deve spingere a fare quello che oggi stiamo facendo: parlare tra noi, accorciare le distanze, affratellarci sempre di più».

Unità dei cristianiCosì Papa Francesco nel videomessaggio per la Giornata per l’Unità Cristiana celebrata il 23 maggio scorso a Phoenix, in Texas. L’evento, promosso dal «Movimento John 17» in collaborazione con la diocesi di Phoenix e in occasione della solennità di Pentecoste, è stato incentrato sul tema: «Padre, che siano in noi una cosa sola perché il mondo creda che tu mi hai mandato» (Gv 17,21). Il Papa sollecita quindi i cristiani a cercare «insieme la grazia dell’unità», che «sta germogliando tra noi»: quell’unità «del lavoro comune nell’aiutare i fratelli».

25-31 maggio 2015

Lunedì 25 maggio

# S. Beda detto il Venerabile († 735), monaco benedettino, dottore della Chiesa, uno dei più grandi comunicatori di conoscenza dell’alto Medioevo, autore di opere esegetiche, ascetiche, scientifiche e storiche (tra le quali l’Historia Ecclesiastica Gentis Anglorum, un monumento letterario universalmente riconosciuto, da cui emerge la romanità-universalità della Chiesa), studioso di tempra eccezionale, maestro di probità, con il suo costante desiderio di edificare senza mai venire meno alla verità e con il suo alto rispetto per chi ascoltava la sua voce o leggeva i suoi libri; s.Gregorio VII (a) Gregorio VII († 1085), uno dei più grandi papi della storia, noto per la riforma detta “gregoriana” e per la sua vicenda con l’imperatore tedesco Enrico IV e la sua Canossa nel 1077, morto in esilio a Salerno; s. Maria Maddalena de’ Pazzi († 1607), mistica carmelitana, che a Firenze in Cristo condusse una vita nascosta di preghiera e di abnegazione, pregò ardentemente per la riforma della Chiesa e, arricchita di doni straordinari, fu per le consorelle l’insigne guida verso la pienezza umana – una donna da capogiro, con lunghe e ripetute estasi, quasi “intraducibili” oggi, come lo scambio del suo cuore con quello di Gesù, le stigmate invisibili, i colloqui con la Santissima Trinità… scene vertiginose di familiarità divino-umana, descritte in 5 volumi di manoscritti, opera di consorelle che registravano sue parole e suoi gesti, finalizzati alla riforma della Chiesa, iniziata dal Concilio di Trento e in relazione con l’opera di rinnovamento promossa dal servo di Dio Girolamo Savonarola († 1498).

Bambini scomparsi# 32ª Giornata Internazionale per i Bambini Scomparsi, nata per ricordare la scomparsa del piccolo Ethan Patz, rapito a New York il 25 maggio 1979, e celebrata nell’ambito della Rete Globale per i Bambini Scomparsi – un programma del Centro Internazionale per i Bambini Scomparsi e Sfruttati – che opera per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’esigenza di sviluppare nuove e più efficaci forme di collaborazione e di coordinamento per proteggerli ed evitare scomparse, rapimenti, sfruttamento e criminalità, lanciando un messaggio di solidarietà e speranza ai genitori che non hanno più notizie dei loro figli (Secondo stime recenti, almeno 8 milioni di bambini scompaiono ogni anno, vale a dire 22 mila al giorno, e solo  in Europa scompare 1 bambino al minuto e il 50% dei minori stranieri sparisce entro le 48 ore dall’arrivo nel Paese ospitante).

Martedì 26 maggio

# A Roma, s. Filippo Neri († 1595), fiorentino di nascita e romano di adozione, sacerdote, prodigio di carità apostolica, chiamato apostolo di Roma, fondatore dell’Oratorio e patrono della gioventù.

Madonna di Porto# A Gimigliano, nel santuario diocesano elevato l’1 maggio 2013 a Basilica Minore, festa della Madonna di Porto, venerata nel “miracoloso quadro” della Madonna di Costantinopoli come patrona della Provincia di Catanzaro, una ricorrenza annuale coincidente con il martedì di Pentecoste.

Pino Puglisi# 2° anniversario della beatificazione di don Giuseppe Puglisi († 1993), detto Padre Pino, educatore dei bambini e dei ragazzi di strada, fondatore del «Centro Padre Nostro», noto per il suo impegno di contrasto alla criminalità organizzata, ucciso da Cosa nostra il 15 settembre del 1993, il giorno del suo 56° compleanno, a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale, beatificato come il 1° martire della mafia il 26 maggio 2013 a Palermo, in una terra bisognosa di coraggiosi testimoni e tenaci “costruttori” di una comunità più umana, giusta e solidale.

► Mercoledì 27 maggio

# S. Agostino di Canterbury († 604), benedettino romano e primo arcivescovo di Canterbury, conosciuto anche come l’apostolo d’Inghilterra (la Scuola reale di Canterbury gli attribuisce la propria fondazione, il che ne farebbe la scuola più antica del mondo).

# In Vaticano, in P.zza S. Pietro, Udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 9.50-11: http://player.rv.va/rv.player01.asp? language=it&visual =VaticanTic &Tic= VA_DU9 TS52A.

# A Roma, all’Auditorium Conciliazione, 7° Convegno Nazionale del Movimento Apostolico sul tema: «La gioia del Vangelo, sorgente del nuovo umanesimo» (in programma, tra l’altro, l’intervento di mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, diocesi in cui è nata la spiritualità del Movimento [tramite Maria Marino, che ne è l’ispiratrice], e di mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, la rappresentazione sacra «Ester il musical» della presidente Cettina Marraffa, autrice di numerose opere sacre e teatrali).

Sclerosi multipla2015_w# 6ª Giornata Mondiale contro la Sclerosi Multipla (SM), promossa dalla Federazione Internazionale Sclerosi Multipla (fondata nel 1967), per aumentare la consapevolezza generale su questa malattia invalidante, infiammatoria, cronica e spesso progressiva, neurodegenerativa demielinizzante, cioè con lesioni a carico del sistema nervoso centrale (in genere insorge tra i 20 e 40 anni e con una frequenza due volte superiore nelle donne; a soffrirne sono circa 3 milioni di persone in tutto il pianeta, di cui 600 mila in Europa e circa 70 mila solo in Italia), per migliorare la qualità della vita delle persone con la SM, per sostenere la ricerca e trovare migliori e nuovi trattamenti (il Sito della campagna è disponibile su www.worldmsday.org).

Giovedì 28 maggio

San Germano

# A Parigi, s. Germano († 576), abate benedettino, vescovo, protettore della capitale francese (il suo nome porta uno dei più suggestivi e pittoreschi quartieri parigini: Saint-Germain-des-Prés), patrono dell’arcidiocesi di Rimouski, in Canada, e b. Antoni Julian Nowowiejski, arcivescovo, uomo di profonda spiritualità e tenace promotore di ricerche teologiche, martire del nazismo, insieme ad altri 107 Compagni, decapitati, fucilati, impiccati, gasati o massacrati di botte dalle guardie dei campi di concentramento di Dachau, Auschwitz, Stutthof, Ravensbrück, Sachsenhausen, dal 1939 al 1945, beatificati da Giovanni Paolo II nel 1999 a Varsavia, durante il suo 7° viaggio apostolico in Polonia.

# A Roma, nella Sala Stampa della Santa Sede, Briefing per illustrare il programma del viaggio apostolico di Papa Francesco a Sarajevo (Bosnia ed Erzegovina) il 6 giugno prossimo (ore 12.30-14: http://player.rv.va /rv.player01.asp? language=it& visual=VaticanTic &Tic=VA_DU9TS52A).

# Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica parrocchiale (ore 17.30-18-30).

Venerdì 29 maggio

Urszula Ledochowska# A Roma, s. Urszula (Orsola) Ledóchowska († 1939), che, nata a Loosdorf, in Austria, da una nobile famiglia di origini polacche, spese la sua vita a favore del prossimo affrontando faticosi viaggi attraverso la Polonia, la Russia, la Svezia e la Finlandia e fondò l’Istituto delle Suore Orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante, proclamata santa nel 2003 da Giovanni Paolo II come «un’anima eucaristica che ha fatto diventare straordinario l’ordinario, perenne il quotidiano, santo il banale».

# In Vaticano, nella Casina Pio IV, Seminario Internazionale su «La Chiesa di fronte alla condizione delle donne oggi» (fino al 31 maggio), organizzato dal mensile «Donne Chiesa Mondo», allegato da tre anni a «L’Osservatore Romano». Le questioni d’attualità al femminile vengono inquadrate in tre grandi sezioni: la violenza sessuale, che è aumentata molto negli ultimi decenni; la famiglia, di cui le donne sono state sempre il massimo sostegno, ma anche al tempo stesso, con l’emancipazione, quelle che l’hanno in parte rovesciata; e l’identità, perché i cambiamenti storici impongono una revisione della definizione dell’identità maschile e femminile. Tre sezioni nella quali la Chiesa si fa soggetto di frontiera.

In Calabria# A Catanzaro Lido, nel Salone «S. Elisabetta d’Ungheria» situato al lato destro della chiesa «Sacro Cuore», alle ore 19.15, proiezione del film In Calabria di Vittorio De Seta, a cura del Cinecircolo (sezione del Circolo Culturale San Francesco), nell’ambito dell’edizione «Calabria Mio Amore» dedicata alle pellicole con i temi-storie ambientate sul territorio calabrese, per meglio comprendere e apprezzare la nostra storia, la cultura e le tradizioni e favorire – durante un amichevole cinedibattito che seguirà ogni proiezione – uno sguardo d’insieme, «riducendo le distanze, venendosi incontro a vicenda e accogliendosi» (Messaggio del Papa per la 49ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2015: «Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore»).

peacekeepers_395-300x173 # 12ª Giornata Mondiale dei Peacekeepers, meglio note come forze di pace delle Nazioni Unite [detti anche Caschi blu], nata l’11 dicembre 2002 per iniziativa dell’assemblea generale delle Nazioni Unite che proclamò il 29 maggio (data della prima missione di pace avvenuta nel 1948 delle 63 effettuate fino al 2011), per rendere omaggio alla memoria e al servizio di tutti quegli uomini e quelle donne che, nel nome della pace, hanno prestato la propria assistenza e in innumerevoli circostanze anche la vita (calamità naturali, incidenti, malattie, violenze di ogni genere ecc.), mentre continuano, in giro per il mondo, su tutti questi fronti, ad essere impiegati nelle operazioni di peacekeeping, sotto l’egida della bandiera blu dell’ONU, con il fine di riparare le ingiustizie e ripristinare lo stato di diritto (credere in una Giornata del genere significa credere nella giustizia, aver fiducia nelle forze dell’ordine, nelle forze di pace all’estero, nell’amministrazione penitenziaria). 

Sabato 30 maggio

Joanna d'Arc 2# A Rouen in Normandia, in Francia, s. Jeanne d’Arc († 1431), detta Pulzella d’Orléans (nata a Domrémy-la-Pucelle), che, investita a 13 anni da s. Michele Arcangelo e dalle voci di alcuni santi per una missione religiosa e politica di alta responsabilità: liberare la Francia dalla prepotenza inglese in nome di Dio, dopo aver combattuto in difesa della patria, tenendo in mano lo stendardo sul quale venne dipinto Cristo Re, affiancato da due angeli, con le parole «Jesus-Maria», fu consegnata nelle mani dei nemici, condannata con processo iniquo e a 19 anni bruciata viva sul rogo nel 1431, riabilitata nel 1456, beatificata da s. Pio X nel 1910 e canonizzata da Benedetto XV nel 1920, patrona di Francia, dei radiofonisti e telegrafisti.

Treno dei bambini# In Vaticano, nella Casina Pio IV, 2° giorno del Seminario Internazionale su «La Chiesa di fronte alla condizione delle donne oggi» (fino a domani mattina), e alla Stazione della Città del Vaticano, arrivo del «Treno dei Bambini», con circa 200 piccoli viaggiatori, figli di detenuti e di detenute, e 150 familiari e accompagnatori, cappellani delle carceri, operatori e animatori, per incontrare Papa Francesco in Aula Paolo VI (ore 12) – un’iniziativa promossa dal ‘Cortile dei gentili’, struttura del Pontificio Consiglio della Cultura, dedicata ai minori in situazione di disagio, e organizzata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, con l’apporto fondamentale delle Case circondariali di Bari, Trani e di quella romana di Rebibbia (il convoglio, per la terza volta messo a disposizione dal Gruppo FS Italiane, è ispirato al tema del «Volo»: un’immagine di libertà e possibilità di ‘evasione’ per bambini che vivono la sofferenza della quotidianità del carcere o la separazione dalla madre o dal padre).

# A Roma, 3° incontro mondiale delle “nuove forme di vita consacrata”, dedicato al tema delle «strutture di comunione e di governo» – appuntamento cioè delle comunità fiorite nella Chiesa postconciliare che da poco hanno ricevuto il riconoscimento diocesano o pontificio oppure sono in cammino verso il riconoscimento sotto la denominazione della “vita consacrata”, in una forma che ancora non è stabilita nel Codice di diritto canonico, per trovare elementi comuni e condividere la propria originalità nel vivere il Vangelo nel mondo (nel 1° incontro, celebrato, nel 2011, c’erano 80 rappresentati di 22 istituzioni diverse, provenienti da un 11 Paesi).

Domenica 31 maggio

# Solennità della SS. Trinità: un solo Dio che è Amante (Padre), Amato (Figlio) e Amore (Spirito Santo), un sogno per noi e per l’umanità: creati per amore e nati amati, siamo chiamati ad amorizzarci, cioè vivere per amare veramente e amare per vivere pienamente, facendo circolare le cose belle, vere e buone, e, così, prepararci a vivere eternamente.

lotta-al-fumo-300x210# 12ª Giornata Mondiale Senza Tabacco, un’iniziativa voluta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Convenzione Quadro per il Controllo del Tabacco, 2003), che vuole essere un importante momento di riflessione sull’impatto nocivo del fumo sulla salute e un’opportunità per le organizzazioni nazionali ed internazionali per far crescere la consapevolezza della sfida al tabagismo, per sensibilizzare i fumatori a smettere o rispettare la libertà dei non fumatori e per incrementare le conoscenze di tutti i cittadini, fumatori e non, sui rischi per la salute legati a questa cattiva abitudine (in Europa, dove il fumo è responsabile della morte di 1,6 milioni di persone l’anno, una recente indagine ha indicato che quasi il 30% dei giovani fuma e che le ragazze fumano più delle donne).

Sollievo# 14ª Giornata Nazionale del Sollievo, per diffondere una cultura del sollievo della sofferenza fisica e morale, in favore dei malati che vivono il tratto finale del loro cammino terreno, promossa dal Ministero della Salute e da altre istituzioni, tra le quali la fondazione nazionale «Gigi Ghirotti», e con l’adesione dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Salute, dedicata a mantenere viva la solidarietà verso chi soffre a causa di malattie da cui non potrà guarire. I temi principali della Giornata: cure palliative, terapia del dolore, dignità del fine vita. Tra le nuove iniziative, un Manifesto del sollievo e «I treni del sollievo»: un viaggio alla riscoperta di luoghi dai quali, per paura, siamo soliti tenerci distanti – gli antichi ospedali romani dove bisognosi e malati, in varie epoche storiche hanno ricevuto cura e attenzione, dove sono stati alloggiati pellegrini e seppelliti morti, dove si è curato il corpo e lo spirito; il senso dell’iniziativa è quello di riscoprire l’ospedale come un luogo dove possiamo attuare una grande opera di carità; occorre riappropriasi dell’arte di prendersi cura di chi soffre, cercando di essere vicino al malato nel suo difficile percorso.

# Inizio della Tredicina in preparazione alla festa di s. Antonio di Padova (ore 18 [animazione della Tredicina e della Messa delle ore 18.30 a cura dall’OFS, Araldini e Gi.Fra., insieme ad altre realtà associative parrocchiali]).

Assunta con Bambino (Gamba)Il mese mariano ci ha invitato «a guardare al di là delle apparenze e a credere fermamente che le difficoltà quotidiane preparano una primavera, già iniziata in Cristo risorto»: è quanto ha affermato Benedetto XVI, presso la Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani, il 31 maggio 2012. «Al Cuore Immacolato di Maria – ha detto – vogliamo attingere (…) con rinnovata fiducia per lasciarci contagiare dalla sua gioia (…). La gioia, frutto dello Spirito Santo, è distintivo fondamentale del cristiano: essa si fonda sulla speranza in Dio, trae forza dalla preghiera incessante, permette di affrontare con serenità le tribolazioni. S. Paolo ci ricorda: “Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera” (Rm 12, 12). Queste parole dell’Apostolo sono come un’eco al Magnificat di Maria e ci esortano a riprodurre in noi stessi, nella vita di tutti i giorni, i sentimenti di gioia nella fede, propri del cantico mariano». Il Papa ha augurato a tutti che «questa letizia spirituale, traboccata dal cuore ricolmo di gratitudine della Madre di Cristo e Madre nostra, sia alla fine di questo mese di maggio più consolidata nei nostri animi, nella nostra vita personale e familiare, in ogni ambiente».

Rivolti a lei, esempio di ascolto, decisione e azione, che ci accompagna nel cammino, la salutiamo con le parole di Papa Francesco, pronunciate il 31 maggio 2013, in Piazza S. Pietro, dopo la recita del Rosario guidata dal card. Angelo Comastri:

«Maria, donna dell’ascolto, rendi aperti i nostri orecchi; fa’ che sappiamo ascoltare la Parola del tuo Figlio Gesù tra le mille parole di questo mondo; fa’ che sappiamo ascoltare la realtà in cui viviamo, ogni persona che incontriamo, specialmente quella che è povera, bisognosa, in difficoltà.

Maria, donna della decisione, illumina la nostra mente e il nostro cuore, perché sappiamo obbedire alla Parola del tuo Figlio Gesù, senza tentennamenti; donaci il coraggio della decisione, di non lasciarci trascinare perché altri orientino la nostra vita.

Maria, donna dell’azione, fa’ che le nostre mani e i nostri piedi si muovano “in fretta” verso gli altri, per portare la carità e l’amore del tuo Figlio Gesù, per portare, come te, nel mondo la luce del Vangelo».

Piotr Anzulewicz OFMConv




L’Asceso ci rinvia alla terra

Ascensione del Sitnore (Korazym)Con la solennità dell’Ascensione celebriamo la conclusione della vita terrestre del «Figlio di Dio e Figlio dell’uomo», come a sigillo della sua vicenda pasquale. Dalle altezze celesti Egli ha seguito la parabola discendente, fino ad inabissarsi nelle regioni più profonde del soffrire umano per riportare alle vette più alte coloro si trovavano nel baratro del dolore, del male e della morte. Con la parabola ascendente ha rapito la terra ed è entrato per sempre nell’intimità del Padre. In questo modo ha allargato gli orizzonti della Palestina ed è divenuto il “Cristo cosmico”. Liberandosi delle categorie spazio-temporali e sottraendosi allo sguardo fisico, si è reso presente al cuore dell’uomo di ogni spazio e di ogni tempo.

Oggi siamo spronati ad accogliere, con rinnovata passione, il suo comando: «Andate e fate discepoli tutti i popoli (…), insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28,19-20). Solo se accogliamo questo comando e viviamo questa certezza, avremo il coraggio e la forza di dare a tutti la possibilità di entrare nella “novità” di vita.

L’Ascensione non è evasione dai tormenti vissuti dai nostri fratelli e neppure contemplazione dei panorami teologici fine a se stessi. Il “Cristo universale”, cosmico, è in noi, e chiede il nostro cuore e le nostre braccia per scardinare i poteri occulti e la malavita spicciola, coltivare la legalità, diventare testimoni e operatori di una promessa che fa nascere cose nuove nella storia; non nascerà niente di nuovo se non attraverso il nostro impegno temporale e politico in favore della giustizia, della fratellanza, della solidarietà e della pace (…). L’Ascensione ci rinvia, quasi brutalmente, alla terra e ai suoi urgenti bisogni.

See more at: https://circoloculturalesanfrancesco.org/site/perche-state-guardare/

18-24 maggio 2015

▪ Lunedì 18 maggio

Assemblea-Cei# In Vaticano, nell’Aula del Sinodo, apertura della 68° assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana,con il discorso di Papa Francesco. Tra i temi in discussione: la verifica della ricezione dell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium, il cammino di preparazione e il programma del 5° Convegno ecclesiale nazionale (Firenze, 9-13 novembre 2015), la presentazione di una griglia di lavoro sul tema centrale della scorsa assemblea generale (La vita e la formazione permanente dei presbiteri), l’appuntamento con il Giubileo straordinario della misericordia (8 dicembre 2015 – 20 novembre 2016) e una serie di adempimenti di carattere giuridico-amministrativo, legati tra l’altro all’approvazione del bilancio della CEI e alla ripartizione dei fondi dell’8xmille. L’assemblea è chiamata anche a eleggere un vicepresidente per l’Italia settentrionale, i presidenti delle Commissioni episcopali, i rappresentanti della CEI alla 16ª assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi (4-25 ottobre 2015) e i membri del Consiglio per gli affari economici (ore 16.30-18: in diretta su Tv2000 e su www.chiesacattolica.it).

Felice da Cantalice# A Roma, s. Felice da Cantalice († 1587), religioso dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, amico di s. Filippo Neri e di Sisto V, chiamato «frate Deo gratias» per il suo abituale saluto, di austerità e semplicità mirabili, per quarant’anni questuante per i suoi confratelli, disseminando intorno a sé pace e carità. È un giorno speciale per Cantalice (Provincia di Rieti, Regione Lazio), nel cinquecentenario dalla nascita del “suo” Santo (1515).

Martedì 19 maggio

# A Fumone vicino ad Alatri nel Lazio, anniversario della morte di s. Celestino V († 1296), eremita e papa, patrono di Isernia e compatrono de L’Aquila, di Urbino e del Molise, uomo di straordinaria fede e forza d’animo, esempio eroico di umiltà e di buon senso, che, dopo aver praticato vita eremitica in Abruzzo, celebre per fama di santità e di miracoli, ottuagenario fu eletto Romano Pontefice, ma nello stesso anno abdicò dal suo incarico preferendo ritirarsi in solitudine (le sue reliquie sono venerate a L’Aquila, nella chiesa di Santa Maria di Collemaggio).

# In Vaticano, nell’Aula Nuova del Sinodo, 2° giorno della 68ª assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana.

# Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, 1° giorno del triduo di preparazione alla festa di s. Rita da Cascia.

Mercoledì 20 maggio

San Bernardino da Siena 1# S. Bernardino da Siena († 1444), sacerdote dell’Ordine francescano, uno dei principali propugnatori della riforma dei francescani osservanti, banditore della devozione al santo nome di Gesù (ne faceva incidere il monogramma «YHS» – le lettere del nome di Jesus in greco – su tavolette di legno, che dava a baciare al pubblico al termine delle prediche), invocato contro le emorragie, la raucedine, le malattie polmonari.

# In Vaticano, in P.zza S. Pietro, Udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 9.50-11: http://player.rv.va/rv.player01.asp? language=it&visual =VaticanTic& Tic=VA_4EM41U5I) e, nell’Aula Nuova del Sinodo, 3° giorno della 68ª assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana.

# Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, 2° giorno del triduo in preparazione alla festa di s. Rita.

Giovedì 21 maggio

Cristiada# Ss. Cristoforo Magallanes Jara, sacerdote, e 24 compagni, martiri messicani del XX sec., ai quali va aggiunto b. José Sánchez del Rio, ragazzo Cristeros che morì chiedendo perdono per i suoi carnefici e urlando: «Viva Cristo Re!», beatificato nel 2005 da Benedetto XVI, uno dei protagonisti del film hollywoodiano «Cristiada», commovente fino alle lacrime, proiettato dal Circolo Culturale San Francesco il 9 maggio 2014, nel Salone di S. Elisabetta d’Ungheria, e # s. Eugenio Mazenod († 1861), vescovo, fondatore della società dei missionari di Provenza, chiamati più tardi Oblati di Maria Immacolata, proclamato santo nel 1995 da Giovanni Paolo II.

Diversità culturale# 14ª Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo, istituita dalle Nazioni Unite nel 2001 (l’anno degli attentati dell’11 settembre negli Usa, simbolo dell’odio ottuso tra i popoli) e volta ad incrementare la conoscenza del primario ruolo della cultura e delle diversità culturali come strumento di coesione e d’integrazione sociale, ad inventare nuove forme di azione per dissipare pregiudizi e, tramite l’istruzione e i mezzi di comunicazione, a promuovere una convivenza armoniosa tra i popoli e un mondo più pacifico (in Italia, le celebrazioni della Giornata si svolgono dal 2009 per impulso e sotto l’egida della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO).

# In Vaticano, nell’Aula Nuova del Sinodo, 4° giorno della 68ª assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana;  nella Sala Stampa della Santa Sede, presentazione della conferenza internazionale «Donne verso l’agenda per lo sviluppo post-2015: Quali sfide dagli obiettivi di sviluppo sostenibile?», promossa e organizzata dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace insieme alla World Union of Women’s Catholic Organisations e alla World Women’s Alliance for Life and Family (ore 11.30-13: http://player.rv.va/rv.player01.asp? language=it&visual= VaticanTic &Tic=VA_NQ6THO OC), e, nell’Aula Paolo VI, udienza di Papa Francesco ai familiari delle vittime e dei caduti in servizio della Polizia di Stato italiano (ore 12: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_NBLERHAB).

# Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, 1° giorno del triduo allo Spirito Santo e # 3° giorno del triduo in preparazione alla festa di s. Rita.

Venerdì 22 maggio

Rita da Cascia# S. Rita da Cascia († 1457), monaca agostiniana, santa della ‘Spina’ e della ‘Rosa’, avvocata dei casi impossibili e disperati, modello per i giovani, per gli sposati, per i genitori che hanno perso i loro figli, per le famiglie in crisi, per le vedove e per i consacrati alla vita religiosa, patrona delle donne maritate infelicemente (al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, alle ore 11.30, Messa, supplica a s. Rita e benedizione delle rose).

Donne nepalesi# A Roma, nel The Church Village (già Domus Pacis), 1° giorno della 2ª conferenza internazionale sulle «Donne verso l’agenda per lo sviluppo post-2015: Quali sfide dagli obiettivi di sviluppo sostenibile?», promossa e organizzata dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace insieme alle due associazioni femminili cattoliche: World Union of Women’s Catholic Organisations e World Women’s Alliance for Life and Family (tra le questioni emergenti, modernità e teoria cosiddetta “gender”, surrogazione della maternità, educazione e diritti, alleanza con l’uomo, dialogo interreligioso, vecchie e nuove forme di schiavitù, povertà, violenze e femminicidi, difesa della vita dal concepimento alla morte naturale quale primo diritto umano e difesa della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna quale soggetto sociale, civile, giuridico, educativo ed economico ed unico, vero baluardo della tenuta sociale; questioni fondamentali non solo per le donne, ma anche per la Chiesa e per la società, che tuttavia non trovano alcuna traccia nei 17 obiettivi che l’ONU pone per il nuovo millennio).

# A Lamezia Terme, presso l’Oasi Bartolomea, Seminario su «Il riutilizzo dei beni confiscati come forma d’impegno della comunità cristiana», nell’ambito dei Seminari «Carità e giustizia in Calabria» organizzati dalla Delegazione Regionale Caritas Calabria (ore 15.20-18.30).

Biodiversità# Giornata Mondiale della Biodiversità, una festività che richiama l’importanza di tutelare la straordinaria ricchezza costituita da tutte le specie viventi sulla Terra, proclamata nel 2000 dall’assemblea generale delle Nazioni Unite e celebrata nel giorno in cui, nel 1992, a Nairobi, è stata stilata la Convenzione sulla diversità biologica e poi sottoscritta da molti Paesi nella successiva Conferenza di Rio de Janeiro (l’edizione di quest’anno è dedicata alle isole e al loro tesoro naturale; la perdita di questo tesoro, con i suoi ecosistemi, oltre a creare un enorme danno economico mette a serio rischio quelli che gli scienziati chiamano i “servizi della natura”: la purezza dell’aria e dell’acqua, la regolazione del clima e delle maree, l’equilibrio della flora e della fauna).

Sabato 23 maggio

#Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, dopo la Messa delle ore 18, processione con la statua di s. Rita per le vie del quartiere Casciolino, allietata dalla banda musicale di Settingiano e, al rientro, pioggia dei petali di rosa.

Romero# A San Salvador, capitale di El Salvador, beatificazione di Óscar Arnulfo Romero y Galdámez, arcivescovo, che a causa del suo impegno nel denunciare le violenze della dittatura militare del suo paese fu ucciso il 24 marzo 1980 da un cecchino degli Squadroni della morte, mentre stava celebrando la Messa nella cappella di un ospedale. La sua testimonianza continua a generare vita e speranza nel popolo salvadoregno e soprattutto nelle parti più povere, emarginate, afflitte da nuovi problemi: non più la guerra civile, ma la violenza dovuta al narcotraffico e ai pandillas: «Nel sangue versato in nome dei poveri sta la nostra forza di continuare a lottare contro la povertà e l’ingiustizia».

Missione dei Giovani Soverato# A Soverato, sul Lungomare, inizio della Missione Diocesana dei Giovani, con lo slogan: «Al servizio della gioia!» (ore 17: Arrivi e accoglienza; ore 17.30: Festa dei giovani: incontri, musica, testimonianze; ore 20: Cena a sacco), e nel cortile dell’Istituto Maria Ausiliatrice (nei pressi del Lungomare), Veglia di Pentecoste presieduta dall’arcivescovo Vincenzo Bertolone e Mandato missionario ai rappresentanti di tutte le Parrocchie dell’arcidiocesi Catanzaro-Squillace (ore 21). La presidenza della CEI propone a tutte le comunità – non solo italiane – di dedicare la Veglia di Pentecoste ai martiri contemporanei, alla tragedia di tanti cristiani e di tante persone i cui diritti fondamentali alla vita e alla libertà religiosa vengono sistematicamente violati: «Questa situazione deve spingerci ad unirci in un grande gesto di preghiera a Dio e di vicinanza con questi fratelli».

# Giornata Nazionale della Legalità per ricordare tutte le vittime delle mafie, ripercorrendo alcuni tra i momenti più drammatici della nostra storia, nel 23° anniversario delle stragi di Capaci e in Via D’Amelio, in cui, nel 1992, persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, moglie di Falcone, e gli agenti delle loro scorte (tra le iniziative, manifestazione «Palermo chiama Italia»: see more at http://rumors.blog.rai.it/2015/05/22/la-giornata-della-legalita-sulle-reti-rai/#sthash.PYrvu4fs.dpuf).

Biblioteca# Giornata Nazionale delle Biblioteche: 5ª edizione della «Biblio-Pride», una manifestazione annuale che si svolge nelle biblioteche di tutta Italia sino al 6 giugno e rientra nelle iniziative di Milano «Città del Libro 2015», organizzata dall’Associazione Italiana Biblioteche, un’opportunità, per accendere l’attenzione sull’importanza delle biblioteche e sul ruolo fondamentale dei bibliotecari e chiedere più attenzione da parte delle istituzioni sulle biblioteche intese come luoghi in cui trova spazio la libertà di espressione e il confronto delle idee, per ribadire l’importanza del sistema nazionale per la crescita culturale, economica e sociale del nostro Paese, per omaggiare e incentivare la lettura (See more at http://www.mole24.it/2015/05/22/torino-bibliopride-da-oggi-al-6-giugno-la-festa-nazionale-delle-biblioteche/#sthash.eFm5XGkB.dpuf).

Domenica 24 maggio

Pentecoste 1Pentecoste, una ricorrenza detta anche Festa dello Spirito Santo (l’effusione dello Spirito Santo, dono del Risorto, e la nascita della Chiesa), nel 50° giorno dopo la Pasqua (nella tradizione ebraica, Festa di Ringraziamento).

# In Vaticano, nella basilica di S. Pietro, Messa di Pentecoste presieduta da Papa Francesco (ore 9.55-11.40: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language= it&visual= Vatican Tic &Tic= VA_NQ6THOOC).

# Giornata Mondiale di Preghiera per la Chiesa in Cina, giorno in cui i fedeli cinesi onorano la Vergine Maria nel santuario di Sheshan a Shanghai, con la sicurezza che la forza della preghiera può smuovere le montagne e aprire i cuori e le menti del governo cinese alla consapevolezza che la Chiesa cattolica e il Papa amano la Cina e tutti i loro abitanti senza esclusione alcuna (Maria Aiuto dei Cristiani, China - Maria-di-Sheshaninvocata come Nostra Signora di Sheshan, benedica la Chiesa cinese e la nostra Diocesi di Catanzaro-Squillace e ci protegga sotto il suo manto). Beata Vergine Maria Aiuto dei Cristiani viene ricordata in molte diocesi del mondo, ma in particolare nella cittadella salesiana di Valdocco-Torino, dove s. Giovanni Bosco († 1888), apostolo della gioventù, il più grande devoto e propagatore del culto a Maria Ausiliatrice, fece erigere, in soli tre anni, nel 1868, la basilica a lei dedicata e sotto la sua materna protezione pose gli Istituti religiosi e le opere assistenziali ed a favore della gioventù: Congregazione di S. Francesco di Sales (sacerdoti chiamati «Salesiani di Don Bosco»), ‘Figlie di Maria Ausiliatrice’ e ‘Cooperatori Salesiani’; celeste patrona dell’Australia cattolica, dell’Argentina, della Polonia.

# Ad Assisi, anniversario della dedicazione della basilica di S. Francesco, avvenuta ad opera di Papa Innocenzo IV, nella 4ª domenica di Pasqua 1253, con il titolo «caput et mater» di tutto l’Ordine francescano (nel 1754, il tempio fu elevato a basilica patriarcale e cappella papale da Benedetto XIV), nel giorno in cui, per ordine del papa Gregorio IX, il corpo del Santo, canonizzato dallo stesso Pontefice nel 1228, fu traslato dalla chiesa di S. Giorgio (25 maggio 1230), e, a Bologna, traslazione del corpo di s. Domenico di Guzmán († 1221), fondatore dell’Ordine dei Frati Predicatori proclamato santo da Gregorio IX nel 1234, ad opera del b. Giordano di Sassonia il 24 maggio 1233.

Piotr Anzulewicz OFMConv




Un comando: «Amatevi»

Via lucisIl cuore dell’esperienza cristiana è l’amore: l’amore di Dio che genera una risposta d’amore. E’ quanto magistralmente ci ha illustrato papa Benedetto XVI nell’enciclica Dio è amore, amore reso visibile nel mistero di Gesù di Nazareth, paradigma di ogni amore umano. È quanto ci rivelano le letture bibliche della 6a Domenica di Pasqua (At 10,25-27.34-35.44-48; Sal 97; 1 Gv 4,7-10), e in particolare il Vangelo giovanneo (Gv 15,9-17), riproponendoci un comando: «Amatevi gli uni gli altri» (Gv 15,17). È un comando che è già impresso nel nostro cuore, che istituisce e custodisce la nostra identità, che plasma e forgia la nostra vocazione, che coinvolge e sconvolge tutti i sentimenti relazionali. Non è forse l’assenza e la fragilità dell’amore all’origine di ogni sofferenza e dolore, di ogni delusione e disperazione, di ogni violenza e sopraffazione?

Mani che chiedono e che dannoIl comando d’amore «non è un semplice precetto»: lo ha sottolineato ieri, al Regina Coeli, Papa Francesco. «Il precetto rimane sempre qualcosa di astratto o esteriore alla vita». La legge dell’amore è invece «scritta una volta per sempre nel cuore dell’uomo». Ed è «una strada concreta, una strada che ci porta ad uscire da noi stessi per andare verso gli altri. Gesù ci ha mostrato che l’amore di Dio si attua nell’amore del prossimo. Tutti e due vanno insieme. Le pagine del Vangelo sono piene di questo amore: adulti e bambini, colti e ignoranti, ricchi e poveri, giusti e peccatori hanno avuto accoglienza nel cuore di Gesù». E questo «l’amore che egli ci ha insegnato». Un amore che si manifesta nei «piccoli gesti, di tutti i giorni, gesti di vicinanza a un anziano, a un bambino, a un ammalato, a una persona sola e in difficoltà, senza casa, senza lavoro, immigrata, rifugiata (…). Gesti di prossimità», che elevano noi e il mondo all’altezza della bontà e giustizia…

11-17 maggio 2015

Lunedì 11 maggio

Ignazio da Làconi# A Cagliari, S. Ignazio da Làconi († 1781), religioso dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, illetterato, mendicante per le piazze della città e le taverne dei porti per sovvenire alla miseria dei poveri, chiamato dalla gente «Padre santo», considerato in Sardegna patrono degli studenti, proclamato santo da Pio XII nel 1951 alla presenza di un altro grande questuante cappuccino dello stesso convento di Cagliari, fra Nicola da Gesturi († 1958), beatificato da Giovanni Paolo II nel 1999.

# Nel Saintouge (regione storica della Francia occidentale a nord della Gironda, oggi compresa nel dipartimento di Charente-Maritime), s. Stella o Estelle/Eustelle († III sec.), martire,figlia di un funzionario del pretore delle Gallie, convertita al cristianesimo da s. Eutropio, patrona del movimento letterario Félibrige tendente a valorizzare la poesia e la prosa in lingua occitanica, che nell’anno della sua fondazione (1854) adottò come emblema una stella con sette raggi (il nome ‘Stella’ che significa «luminosa come un astro», oltre che in Francia, è molto diffuso in tutta Italia, specie in Sicilia, anche nelle varianti femminili: Stellina, Maristella, Stella Maria, in uso dal Medioevo, riflettendo soprattutto la devozione per Vergine Maria, invocata come Maris Stella; nel latino liturgico, vi è un bellissimo canto Ave Maris Stella, dove la Madonna, fonte di guida e di salvezza, è paragonata alla stella polare, guida e riferimento per i naviganti).

Martedì 12 maggio

Infermieri# Giornata Internazionale dell’Infermiere dal tema: «Gli infermieri: una forza per cambiare. Per un’assistenza efficace e conveniente», la ricorrenza in cui l’International Council of Nurses (è una federazione di più di 130 associazioni nazionali infermieristiche che rappresentano più di 13 milioni di infermieri nel mondo), ricordando il giorno della nascita di Florence Nightingale (12.05.1820), fondatrice delle scienze infermieristiche moderne, richiama l’attenzione dell’opinione pubblica sui valori di cui è portatrice la professione infermieristica: una professione che trova il suo significato più originale e autentico nel servizio all’uomo. È l’occasione per far sì che essa “parli un po’ di sé” con i ricoverati negli ospedali, con gli utenti dei servizi territoriali, con gli anziani, con gli altri professionisti della sanità, con i giovani che devono scegliere un lavoro, con tutti coloro che nel corso della propria vita hanno incontrato o incontreranno “un infermiere”, una figura specializzata, ma sempre a fianco del paziente. La Giornata è la festa dell’infermiere, ma, anche, di tutte le persone coinvolte nell’assistenza: pazienti, medici, tecnici, ausiliari.

# A Padova, s. Leopoldo da Castelnuovo Mandić († 1942), presbitero croato dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, confessore ricercato anche da diversi professionisti e docenti dell’Università di Padova, per le doti di sapienza e di scrutazione dei cuori, e, soprattutto, per la benevola accoglienza dei penitenti, patrono dei giovani di Azione Cattolica, proclamato santo da Giovanni Paolo II nel 1983.

# A Roma, s. Pancrazio († 304), martire, decapitato sull’Aurelia insieme con altri due: Nereo e Achilleo, per aver negato l’incenso agli dèi romani o il riconoscimento della divinità dell’imperatore Diocleziano, uno dei santi più popolari non solo a Roma e in Italia, ma anche all’estero (a lui sono stati dedicati chiese, monasteri: quello di Roma venne fondato da s. Gregorio Magno e quello di Londra da s. Agostino di Canterbury, e una stazione della metropolitana londinese).

# A Roma, nella basilica di S. Pietro, Messa presieduta da Papa Francesco l’apertura della 20ª assemblea generale di Caritas Internationalis sul tema: «Una sola famiglia umana: prendersi cura del Creato» (ore 17.30). Al centro dell’attenzione dei lavori dell’organismo sarà la questione del cambiamento climatico con le sue conseguenze, in particolare sulle popolazioni più povere del pianeta.

Mercoledì 13 maggio

Pastorelli di Fatima# 98° anniversario della prima apparizione della Vergine Maria a tre pastorelli di Fatima: Lucia, Francesco e Giacinta, nel 1917, lasciando loro un messaggio per tutta l’umanità – l’invito alla speranza che nasce dalla certezza che Dio vuole il nostro bene ad ogni costo (sr. Lucia Dos Santos, veggente-confidente della Vergine e custode del suo messaggio al mondo, è morta il 13 febbraio 2005 a 98 anni nel convento di Coimbra e il suo corpo riposa dal 19 febbraio 2006 accanto ai cuginetti Francesco e Giacinta Marto, proclamati beati il 13 maggio 2000, nella basilica di Fatima, da Giovanni Paolo II, la cui vicenda si lega in modo unico a quel lontano 13 maggio 1917).

# A Roma, in Piazza S. Pietro, Udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì, con la presenza della statua, raffigurante la Madonna, acquistata e benedetta a Fatima grazie ad una colletta dei ragazzi disabili assistiti dall’Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali (UNITALSI), legando simbolicamente il santuario mariano di Fatima a Piazza S. Pietro, in una preghiera di pace e speranza (ore 9.50-11.30), e, nella basilica di S. Giovanni in Laterano, “madre di tutte le chiese di Roma e del mondo”, 11ª Giornata Nazionale del Pellegrino dell’Opera Romana Pellegrinaggi, un momento privilegiato di condivisione dell’esperienza del pellegrinaggio, il cui inizio è presso la basilica di S. Croce in Gerusalemme con l’accoglienza della statua pellegrina della Madonna di Fatima (ore 14).

Giovedì 14 maggio

# S. Mattia († I sec.), apostolo, chiamato a far parte del gruppo dei dodici, dopo la defezione e la morte di Giuda Iscariota (At 1,15-26), che secondo una tradizione «predicò il Vangelo all’interno dell’Etiopia, morto a Sebastopoli e sepolto qui presso il tempio del Sole», ma secondo un’altra tradizione fu lapidato a Gerusalemme dai giudei e poi decapitato.(È stato detto che s. Elena, imperatrice, portò le sue reliquie a Roma, e che una parte di esse furono presso Treviri, situata nella parte occidentale della Renania-Palatinato, a 15 km dal confine con il Lussemburgo, sede di una prestigiosa Università, città natale di Karl Marx).

# In Vaticano, nell’Aula Paolo VI, «Concerto per i poveri», eseguito dall’Orchestra Filarmonica Salernitana e dal Coro della Diocesi di Roma guidati dal Mº Daniel Oren, e patrocinato dall’Elemosineria Apostolica, dal Pontificio Consiglio della Cultura, dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione e dalla Fondazione S. Matteo in memoria del card. Van Thuân, con la partecipazione dei più poveri; nel repertorio, musiche di mons. Marco Frisina: arie tratte dall’opera musicale «La Divina Commedia» per celebrare i 750 anni dalla nascita di Dante e brani dedicati al tempo pasquale, alla speranza e alla gioia (ore 18-).

Venerdì 15 maggio

Festa della Mamma 3# 22ª Giornata Internazionale della Famiglia, proclamata dall’assemblea generale delle Nazioni Uniti nel 1993. «Madri e famiglie: sfide in un mondo che cambia» è il tema scelto per l’evento di quest’anno, per riflettere sul ruolo vitale delle mamme sia all’interno del nucleo familiare che nelle comunità nel mondo. La loro figura rappresenta un punto di forza per la coesione e l’integrazione sociale e per lo sviluppo sano dei più piccoli.

# A Madrid nella Castiglia in Spagna, s. Isidoro l’Agricoltore († 1130), laico, modello del contadino cristiano (lavorare, pregare, donare: le sue gesta sono tutte qui), patrono degli affittuari agricoli e dei birocciai, canonizzato da Gregorio XV con Ignazio di Loyola e Francesco Saverio nel 1622.

Sabato 16 maggio

Bobola (trumna)# S. Andrea Bobola († 1657), gesuita, apostolo della Lituania e protettore della Polonia, chiamato «cacciatore di anime», martire (il suo corpo incorrotto è dal 1924 nella chiesa del Gesù a Roma, accanto all’altare di s. Francesco Saverio, patrono delle missioni), e, a Cortona in Toscana, s. Margherita († 1297), chiamata «Terza Stella» del francescanesimo (dopo Francesco e Chiara) o «Luce del Terz’Ordine francescano», o «novella Maddalena», donna mistica (visse numerose crisi mistiche e visioni, in linea con quanto vissero Francesco d’Assisi, Angela da Foligno e più tardi Camilla da Varano), ma anche donna di azione (diede vita ad una congregazione di terziarie dette le Poverelle, fondò nel 1278 un ospedale presso la chiesa di S. Basilio e formò la Confraternita di S. Maria della Misericordia, per le dame che intendevano assistere i poveri ed i malati), donna sempre innamorata («Nulla è perduto se si ama davvero»: si può così sintetizzare la sua esperienza), che, proprio grazie all’amore, riesce a dare una svolta alla propria vita fino a raggiungere le vette del misticismo e della carità più pura ed illuminata).

# A Roma, nella Sala Stampa della Santa Sede, conferenza stampa di presentazione del progetto «Il grande mistero. Il vangelo della famiglia, scuola di umanità per i nostri tempi» (ore 11.30-12.30: http://player.rv.va/rv.player01.asp?language=it&visual=VaticanTic&Tic=VA_NQ6THOOC).

Domenica 17 maggio

# Ascensione del Signore – solennità che ci rinvia alla terra e alle sue emergenze, sfide e drammi.

Comunicazioni sociali 1# 49ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali dal tema: «Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore», una ‘comunità comunicante’, una scuola di comunicazione come benedizione, scoperta e costruzione di prossimità, venendosi incontro a vicenda e accogliendosi, un luogo dove tutti imparano ladimensione religiosa della comunicazione che nel cristianesimo è tutta impregnata di amore ricevuto e donato (si legga il Messaggio di Papa Francesco, scaricabile su: https://w2.vatican.va/content/ francesco/it/messages/ communications/documents/papa-francesco_20150123_messaggio-comunicazioni-sociali.html).

NEPAL-QUAKE# Colletta nazionale per il Nepal, in tutte le chiese, come segno della concreta solidarietà di tutti i credenti, indetta dalla presidenza della CEI, a nome dei vescovi italiani, rinnovando la profonda partecipazione alle sofferenze delle popolazioni del Nepal, provate dal terribile terremoto che ha provocato migliaia di morti, decine di migliaia di feriti e centinaia di migliaia di persone che hanno urgente necessità di assistenza umanitaria. Papa Francesco ha assicurato «vicinanza alle popolazioni colpite» e preghiere «per le vittime, per i feriti e per tutti coloro che soffrono a causa di questa calamità», chiedendo la mobilitazione della comunità internazionale, perché «abbiano il sostegno della solidarietà fraterna» (la Caritas italiana lancia un appello alla solidarietàsottolineando che con € 25 si possono fornire alimenti liofilizzati per una famiglia per un mese, mentre con € 10 si può assicurare acqua per una famiglia per una settimana, oppure una tenda per ospitare 3 famiglie, oppure 30 kg di riso, sufficienti per una famiglia per un mese).

# A Roma, in Piazza S. Pietro (ore 10-), canonizzazione delle beate arabe, frutto della civiltà arabo-cristiana, cittadine di una terra che storicamente si chiama Palestina: Maria Alfonsina Danil Ghattas († 1927), fondatrice della Congregazione delle Suore del Rosario di Gerusalemme, e Maria di Gesù Crocifisso († 1878),  carmelitana scalza, assieme alle beate: Giovanna Emilia De Villeneuve e Maria Cristina dell’Immacolata Concezione.

TORRE-DI-RUGGIERO-Il-santuario-della-Madonna-delle-Grazie# Pellegrinaggio diocesano al santuario della Madonna delle Grazie di Torre Ruggiero (CZ), nel cuore delle serre calabresi, presieduto dall’arcivescovo Vincenzo Bertolone, metropolita di Catanzaro-Squillace.

# S. Pasquale Baylon († 1592), fratello laico dell’Ordine dei Frati Minori Riformati, detti Alcantarini, chiamato il «serafino dell’Eucaristia» o il «teologo dell’Eucaristia», proclamato patrono delle opere eucaristiche e dei congressi eucaristici, ma anche dei cuochi, dei pasticcieri (secondo la tradizione sarebbe l’inventore dello zabaione), delle nubili in cerca di marito e popolarmente delle donne in generale, secondo un detto con la rima: «San Pasquale Baylonne, protettore delle donne», venerato particolarmente a Napoli soggetta alla dominazione spagnola (il suo culto si concentrò in due grandi e celebri conventi alcantarini ancora esistenti: S. Pasquale a Chiaia e S. Pasquale al Granatello, piccolo porto di Portici, come del resto in tutto il Sud Italia; il nome di s. Pasquale fu dato a generazioni di bambini).

Giornata contro l'omofobia# 9ª Giornata Mondiale contro l’Omofobia, istituita dall’Unione europea su tutto il suo territorio nel 2007 per ricordare che il 17 maggio 1990 l’Organizzazione Mondiale della Sanità eliminò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali, favorendo il superamento del pregiudizio scientifico e della discriminazione sociale nei confronti di lesbiche e gay, per promuovere eventi di sensibilizzazione e prevenzione tese a contrastare ogni forma di violenza fisica, morale o simbolica, legata all’orientamento sessuale (See more at: http://it.radiovaticana.va/news/2015/05/17/giornata_internazionale_contro_lomofobia/1144594) .

Accogliamo il Tweet di Papa Francesco (✔ @Pontifex_it): «Impariamo a vivere la benevolenza, a volere bene a tutti, anche a quelli che non ci vogliono bene» (9 maggio).

Piotr Anzulewicz OFMConv

 




Potature d’amore…

Donna e bambino (Klint)La Parola di Dio della 5ª Domenica di Pasqua (At 9,26-31; Sal 21; 1 Gv 3,18-24; Gv 15,1-8) focalizza la nostra attenzione su ciò che è senso e ratio del nostro esser-ci; valore e spessore, principio e destino del nostro vivere; autenticità e credibilità, concretezza e visibilità della nostra realtà di «pellegrini e forestieri sulla Terra» (Eb 11,13; Francesco d’Assisi, Regola bollata, VI 2): la carità, l’àgape, l’amore gratuito, incondizionato e assoluto… Senza amore non si può sopravvivere. È sempre l’amore – dice l’apostolo Giovanni – a «rassicurare il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri» (1 Gv 3,19). E non può essere che così: siamo creature di un Dio che per amore ci ha fatto simili a lui, nella mente e nel cuore, nella carne e nello spirito. Nelle pieghe del nostro esser-ci ha impiantato il germe del suo amore. Siamo nati in quanto amati e innamorati, e chiamati ad amorizzarci, pienamente ed eternamente per usare un termine caro a P. Teilhard de Chardin († 1955), filosofo e paleoantropologo francese , trascendendo noi stessi verso il più intimo del noi e verso l’altro-da-noi, amando il totalmente Altro (Dio) e gli altri, «non a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità» (1 Gv 3,18). «Essere significa amare» – dice M. Blondel († 1949), personalista francese. Se non si ama, non si conosce nulla, neppure la propria struttura d’essere, vitale, intrinseca e costitutiva, tesa ad un continuo esser-si, per trovare la completezza e la pienezza in Cristo che è l’Amore incarnato di Dio, la manifestazione e la trasparenza di Dio-Amore, la perfetta risposta alla nostra inquietudine esistenziale…

Le letture bibliche ci aiutano a capire di quanto sia essenziale essere ancorati a lui, agganciati a lui e immersi in lui, per non morire essiccati, ma portare saporiti frutti dell’amore vero, gratuito e disinteressato. Non è forse Cristo che ci ha messo di nuovo in relazione con il germe dell’amore divino insito nel profondo del nostro cuore? Ci vuole poco però per confonderlo con l’amore egocentrico che porta ai “disastri del cuore” e toglie la bellezza e il sapore di vivere da salvati, amati e innamorati. Perdendo la capacità di conoscere se stessi e Dio, si perde la capacità di amare. Facendo di sé centro supremo del pensiero e dell’attività, si spegne la luce della verità e vulnera i motivi dell’onestà/bontà/gioia. La società che deturpa l’amore in tutte le maniere, ne fa sorgente di indescrivibili bassezze e barberie, lo confonde col piacere “carnale”, lo sconsacra nell’innocenza, lo deride nella sua integrità, lo mercanteggia nella sua debolezza, lo esalta per avvilirlo e lo rende complice della passione e del delitto. Distrutto il rispetto dell’uomo per se stesso, cancellata l’idea che l’amore sia alla base di un’esistenza piena di senso, valore e spessore, distorto il mondo del dono gratuito, svuotato il cielo, ridicolizzato il timore per il mistero, che cosa rimane dell’essere umano? Resta quello che tutti i giorni abbiamo sotto i nostri occhi: un uomo fragile, misero e disorientato, senza bussola e meta…

Vite e tralci (mosaico)Un obiettivo verso il quale bisogna orientarsi è la “parola” iscritta nel nostro cuore, della quale da troppo tempo abbiamo scordato il vero senso: l’amore inteso come dono di sé. L’evangelista Giovanni indica la chiave di quell’amore, ossia chi può donarcelo: Cristo, «la Vite», sempre che «rimaniamo in lui e lui in noi» (cfr. Gv 15,5), come seppero e sanno fare tanti testimoni sconosciuti e anonimi delle nostre comunità, famiglie e parrocchie, e in modo splendido i santi che hanno attraversato i secoli e le regioni del nostro continente. Basta ricordarne alcuni per intuirne la loro “ricaduta” sociale e “umanitaria”: s. Benedetto da Norcia, s Francesco e s. Chiara d’Assisi, s. Caterina da Siena, s. Teresa del Bambin Gesù, s. Giovanni Bosco, b. Charles de Foucauld, s. Massimiliano Kolbe, s. Gianna Beretta Molla, s. Giovanni Paolo II, b. Chiara Luce, b. Pino Puglisi, e i nostri servi di Dio: Nuccia Tolomeo, Mariantonia Samà, Francesco Antonio Caruso, Concetta Lombardo, Antonio Lombardi… Di loro si può certamente dire che sono stati – e restano – tralci uniti alla «Vite» e che, proprio per questo, hanno portato e portano molto frutto.

L’immagine della vite – proposta da Gesù e riferita dal Vangelo di Giovanni (Gv 15,1-8) – ha un profondo significato. Il tralcio vive e porta frutto, dà senso alla propria esistenza ed ha uno scambio vitale anche con gli altri tralci soltanto se è unito alla vite. Le radici della vite – che simboleggiano l’amore di Dio – consentono lo scambio della linfa tra il tronco e i tralci: amore che viene e amore che va. E’ un «mettere tutto in comune». «Coloro che dicono: ‘Ognuno pensi alla sua anima’ – scrisse s. Gianna di cui il 28 aprile ricorrevano i 53 anni dalla sua morte –, sono da mettere nella compagnia sciagurata di Caino: ‘Che c’entro io con mio fratello, ne sono forse il custode?’. No, noi siamo cristiani, redenti dal sangue di Dio, e formiamo un corpo solo di cui Cristo è il capo. (…) Vogliamoci dunque bene». Se potessimo capire che davvero stiamo a cuore a Gesù, teneramente e perdutamente, e vivere qui e adesso il nostro mistero di tralci innestati nel suo amore e bisognosi della sua potatura ogni volta in cui si manifestano sentimenti cattivi, pensieri malevoli, abitudini egoistiche, atteggiamenti freddi e violenti, spinte di invidia e di orgoglio! Non c’è età della vita che non esiga cambiamenti e correzioni, e quindi potature d’amore, anche quelle che fanno “piangere” e “soffrire” la vite.

5-10 maggio 2015

▪ Martedì 5 maggio

Incidente stradale (fiore al palo)# 2° giorno della settimana mondiale della sicurezza stradale (4-10 maggio), lanciata dalle Nazioni Unite e dedicata agli utenti vulnerabili: pedoni, ciclisti, motociclisti e in modo particolare bambini, per ricordare a tutti che la sicurezza stradale è un valore di civiltà e che una corretta convivenza tra i popoli richiede il rispetto delle regole della strada (ogni giorno, infatti, si contano 500 vittime solo tra i bambini e gli adolescenti con meno di 18 anni e a tale proposito, tra le azioni concrete promosse nella settimana, c’è la «Dichiarazione dei bambini per la sicurezza stradale» della campagna «Savekidslives», la quale mira a ridurre la mortalità sulle strade, soprattutto quella giovanile).

# Ad Arles, ville d’art et d’histoire, in Provenza, s. Ilario († 449), vescovo – non è assolutamente da confondere con l’omonimo e più celebre santo di Poitiers –, che, promosso suo malgrado dall’eremo di Lérins all’episcopato, lavorando con le sue mani, vestendosi di una sola tunica sia in estate sia in inverno e andando sempre a piedi, rese visibile a tutti il suo amore per la povertà; dedito alla preghiera, ai digiuni e alle veglie, si adoperò instancabilmente nel ministero della parola, rivelò ai peccatori la misericordia di Dio, accolse gli orfani e destinò prontamente tutto il denaro raccolto dalle basiliche della città al riscatto dei prigionieri.

# A Roma, nella Sala Stampa della Santa Sede, ore 11.30, conferenza stampa di presentazione del Giubileo della Misericordia (8 dicembre 2015 – 20 novembre 2016).

▪ Mercoledì 6 maggio

# A Barcellona in Spagna, s. Pietro Nolasco († 1256), sacerdote, che, insieme a s. Raimondo di Peñafort e a Giacomo I, re di Aragona, ha fondato l’Ordine di S. Maria della Misericordia o della Mercede per il riscatto degli schiavi cristiani (i suoi membri erano legati da un voto speciale, quello di impiegare tutta le loro sostanze per la liberazione e la redenzione di questi schiavi e, qualora fosse stato necessario, di riscattarli rimanendo in prigione al loro posto), patrono di Messina e di Palermo.

▪ Giovedì 7 maggio

# A Squillace, s. Agazio († 304), centurione romano, originario di Cappadocia, di stanza in Tracia, decapitato a Bisanzio durante la persecuzione scatenata contro i cristiani da Diocleziano e da Massimiliano, patrono di Squillace (ore 10: Solenne concelebrazione in suo onore nella concattedrale-basilica minore, dove sono custodite le sue reliquie), di Guardavalle (vi si trova il suo braccio) e dell’arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, protettore delle truppe militari, invocato contro l’emicrania e il mal di denti.‏

# A Kiev nell’odierna Ucraina, s. Antonio († 1073), eremita, sopranominato “Pacierskij” che vuol dire “delle grotte” e si riferisce sia a quella scavata da lui come “cella” nella valle del Dnjepr presso Kiev, sia alle molte altre che per impulso suo scavarono via via altri uomini di preghiera, attirati in quei luoghi dalla sua fama di santità, e felici di imparare da quest’uomo che “non si mostrava mai ingiusto né arrabbiato… ed era sempre compassionevole e silenzioso, pieno di misericordia con tutti”; perfino con i briganti: offriva benevolenza e cibo anche a loro, e nel monastero delle Grotte – nella cosiddetta “Laura delle Grotte”, che in ogni tempo rivendicò la sua autorità su tutti gli altri monasteri russi (nel sec. XIX poteva ospitare fino a ventimila persone contemporaneamente) – prosegui la vita monastica che aveva appreso sul monte Athos.

# Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica (ore 17.30-18.30).

▪ Venerdì 8 maggio

Crocerossina con il bambino# Giornata Mondiale della Federazione della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa – festa che coinvolge oltre 17 milioni di volontari e 80 milioni di membri del movimento internazionale (150 mila in Italia), che, basandosi sui sette principi: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità, universalità, si impegnano a fornire servizi umanitari fondamentali e immediati alle popolazioni e alle comunità vulnerabili, spesso dimenticate dai riflettori, nei villaggi rurali e nelle metropoli urbane, sui fronti di crisi e di guerra [La festa cade il giorno della nascita di Jean Henri Dunant (8 maggio 1828), umanista, imprenditore e filantropo svizzero, considerato il fondatore dell’associazione (nel 1863, insieme con altri 5 concittadini creò il Comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti, comunemente chiamato Comitato dei cinque, predecessore del Comitato internazionale della Croce Rossa)].

Kapitulacja Niemiec# Giornata della vittoria in Europa, conosciuta nei paesi anglofoni come «Victory in Europe Day» o con la sigla «V-E Day», proclamata l’8 maggio 1945, data in cui gli alleati accettarono la resa incondizionata delle forze armate della Germania nazista, decretando la fine della seconda guerra mondiale e del Terzo Reich, la resa autorizzata dal presidente tedesco Karl Dönitz, a capo di una amministrazione passata alla storia come il governo di Flensburg (l’atto di capitolazione militare è stato firmato il 7 maggio a Reims, in Francia, e l’8 maggio a Berlino, in Germania).

18.000 giorni fa (2)# Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, nel Salone parrocchiale, alle ore 19.15, per una provvidenziale coincidenza, proiezione del film 18 000 giorni fa (Regia: Gabriella Gabrielli. Trama: Un ebreo polacco fugge dal campo di sterminio di Treblinka, ma viene tradotto nel campo di concentramento calabrese di Ferramonti di Tarsia. Il malcapitato vive momenti terribili, sperando nella liberazione da parte delle truppe alleate).

Madonna di Pompei# Madonna del Rosario di Pompei, il cui culto risale all’epoca dell’istituzione dei domenicani nel sec. XIII, i quali ne furono i maggiori propagatori. La recita del Rosario, chiamato anche Salterio o «Vangelo dei poveri», ebbe larga diffusione per la facilità con cui si poteva pregare e meditare i misteri cristiani, senza la necessità di leggere su un testo. I misteri contemplati nella recita sono: 5 gaudiosi, 5 dolorosi, 5 gloriosi e, dal 2002, 5 luminosi. Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, a conclusione della Messa delle ore 11.30, «supplica» – la preghiera composta dall’avvocato Bartolo Longo († 1926), fondatore e benefattore del santuario pompeiano, beatificato nel 1980 da s. Giovanni Paolo II (Papa Francesco ha invitato tutti ad invocare l’intercessione di Maria, affinché il Signore conceda misericordia e pace alla Chiesa e al mondo intero: «Affido in particolare alla nostra Madre i giovani, gli ammalati e gli sposi novelli ed esorto tutti a valorizzare in questo mese di maggio la preghiera del santo Rosario»).

▪ Sabato 9 maggio

Europa# Festa dell’Europa, in linea con il tema dell’anno europeo 2015: «Surveillance e sicurezza dei cittadini europei» e «Europa nelle relazioni internazionali», per celebrare – con conferenze, mostre, spettacoli, concerti, dibattiti, installazioni – l’unità, la pace e la solidarietà, nel 75º anniversario della dichiarazione di Jean-Baptiste Nicolas Robert Schuman († 1963), politico francese, in cui ha esposto la sua idea di una nuova forma di cooperazione politica che avrebbe reso impensabile una guerra tra le nazioni europee (9 maggio 1950). I vescovi invitano i cristiani del Continente a cogliere l’occasione della Giornata per riflettere sul loro impegno nella costruzione di una società europea aperta all’Assoluto e improntata su “verità”, “giustizia”, “solidarietà e accoglienza”, in contrasto con una mera logica economica.

Giovanni Paolo II ad Agrigento# Giornata nazionale per la memoria delle vittime della mafia e del terrorismo interno e internazionale, a 37 anni dall’uccisione di Peppino Impastato e di Aldo Moro (9 maggio 1978) e a 22 anni dall’accorato grido di Giovanni Paolo II ai mafiosi nella piana dei templi di Agrigento (9 maggio 1993): «Dio ha detto una volta: Non uccidere. Non può l’uomo, qualsiasi umana agglomerazione, mafia, cambiare e calpestare questo diritto santissimo di Dio. Lo dico ai responsabili: convertitevi! Un giorno verrà il giudizio di Dio!». È una ricorrenza per manifestare la solidarietà e la vicinanza a chi è oggetto di persecuzione e discriminazione nel mondo, e a respingere ogni forma di fanatismo ed estremismo religioso.

# S. Pacomio († 348), monaco egiziano, considerato il fondatore del monachesimo cenobitico, autore della più antica “regola” per la vita comunitaria, fondatore della prima abbazia, nel 320 ca., presso Tabenissi nella regione della Tebaide, venerato come santo da diverse Chiese cristiane tra cui quella copta.

▪ Domenica 10 maggio

Festa della Mamma 3# Festa della Mamma, una ricorrenza diffusa in tutto il mondo, anche se a date diverse, di origine antica, ma in Italia celebrata per la prima volta nel 1957, grazie a don Otello Migliosi, sacerdote del borgo di Tordibetto ad Assisi, per festeggiare la donna più importante del mondo e mostrarle affetto e gratitudine: la mamma, nel suo ruolo biologico, sociale e religioso. «”Mamma” è la parola bella sulle labbra dell’umanità» (Kahlil Gibran). «A Maria, nostra dolcissima Madre, la ‘più tenera fra le madri’, affidiamo tutte le nostre preoccupazioni, le nostre ansie, le nostre necessità» (Papa Francesco).

# S. Giovanni d’Ávila († 1569) sacerdote spagnolo, oratore, mistico e scrittore, amico e consigliere dei grandi santi spagnoli suoi contemporanei (Ignazio di Loyola, Francesco Borgia, Pietro d’Alcantara e Teresa d’Avila), canonizzato da Paolo VI nel 1970 e dichiarato «dottore della Chiesa» da Benedetto XVI nel 2012, apostolo dell’Andalusia e patrono del clero diocesano spagnolo.

Piotr Anzulewicz OFMConv




Dall’1 al 4 maggio…

Venerdì  1 maggio

1 maggio# Giornata Mondiale dei Lavoratori. Iniziamo il mese mariano portando agli altri, soprattutto ai più bisognosi, tenerezza, carità e – come Maria di Nazareth – ciò che abbiamo di più prezioso: Gesù e il suo Vangelo, festeggiando la Giornata Mondiale dei Lavoratori, in compagna di s.Giuseppe, lavoratore, che trasmise a Gesù la bellezza, la dignità e la fatica del lavoro, come dovere e perfezionamento dell’uomo, come servizio della comunità, come prolungamento dell’opera del Creatore e contributo al suo piano d’amore (cfr. GS 34). Per questo i lavoratori cristiani, gli operai in genere e segnatamente i falegnami, i carpentieri, gli artigiani, gli economi e i procuratori legali, lo invocano come patrono speciale. Alla sua intercessione affidano la difesa dei lori diritti, l’accesso al lavoro e la sua dignità. A lui si appellano quanti sono disoccupati, «molte volte a causa di una concezione economicista della società che cerca soltanto il profitto, al di fuori dei parametri della giustizia sociale» (Papa Francesco). Alla sua premura si affidano i fidanzati e i coniugi.

Expo 2015# Inaugurazione dell’Expo Milano 2015. L’1 maggio è anche la data d’inizio ufficiale dell’Expo Milano 2015 (www.expo2015.org), l’evento mondiale sul tema: «Nutrire il Pianeta. Energia per la vita», che per sei mesi, fino al 31 ottobre, porrà il capoluogo lombardo al centro dell’attenzione del mondo, tra incontri, eventi, spettacoli, mostre, divertimento e cultura. Il Teatro alla Scala sarà aperto per 122 serate d’opera, 62 di balletto e 90 concerti. Nella serata di preapertura, giovedì 30 aprile, alle ore 21.15, Paolo Bonolis e Antonella Clerici presentano in diretta da Piazza del Duomo, in prime time sulla rete “ammiraglia” Rai – il concerto d’inaugurazione con il cantante Andrea Bocelli, il pianista Lang Lang, il soprano Diana Damrau, il tenore Francesco Meli, il baritono Simone Piazzola, il soprano Maria Luigia Borsi, accompagnati dal Coro e dall’Orchestra del Teatro alla Scala e dall’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala. Nella mattinata dell’1 maggio su Rai 1, dall’orario delle 11, la cerimonia dell’inaugurazione, trasmessa all’interno di uno speciale del TG1, all’Open Air Theatre dell’area dell’Expo: intervengono tra gli altri il presidente del Consiglio Matteo Renzi, l’amministratore unico di Expo Giuseppe Sala, il presidente del Bureau International des Expositions Ferdinand Nagy e – alle ore 12, attraverso un collegamento in diretta, grazie alla collaborazione tra la Rai e il Centro televisivo vaticano – Papa Francesco. In serata, dalle ore 19.40, su Rai 5, è la direttadella «Turandot»di Giacomo Puccini, dal Teatro alla Scala di Milano.

Il 2 maggio, i Berliner Philharmoniker inaugurano il Festival delle Orchestre internazionali per l’Expo, che durerà fino al 27 ottobre, e dal 16 maggio andrà in scena CO2, l’opera sul cambiamento climatico commissionata dal Teatro alla Scala al compositore Giorgio Battistelli. Passando agli eventi propri nell’area Expo, l’Open Air Theatre, dal 6 maggio al 23 agosto, ogni sera ospiterà il Cirque du Soleil, pronto ad offrire imperdibili ed eccezionali spettacoli. A seguire ci sono il Padiglione Zero che presenta ai visitatori il tema centrale dell’Expo, il Future Food District che ospita un supermercato del futuro progettato da Coop, il Children Park – ampio spazio dedicato esclusivamente ai bambini, il Parco della Biodiversità dove si possono esplorare e conoscere le varie e strabilianti colture del mondo, e la Collina Mediterranea dove è riprodotto l’ambiente mediterraneo. Spazio a sé è dedicato all’associazione Slow Food. Occhi puntati sono però sui Padiglioni delle nazioni partecipanti, che certamente riservano più di una sorpresa.

Padiglione della Santa Sede (Expo 2015) 2La Chiesa cattolica partecipa all’evento in diverse forme. La Santa Sede è presente ufficialmente come Paese espositore, con un proprio Padiglione intitolato «Non di solo pane». “Un giardino da custodire”, “Un cibo da condividere”, “Un pasto che educa” e “Un pane che rende presente Dio nel mondo” sono i ‘capitoli’ nei quali si sviluppa il percorso espositivo basato su diversi linguaggi artistici, dai più tradizionali a quelli innovativi. E il tema del cibo è occasione di riflessione e educazione sulla fede, la giustizia, la pace, i rapporti tra i popoli, l’economia, l’ecologia.

Il Padiglione è promosso, realizzato e gestito in collaborazione dal Pontificio Consiglio della Cultura (espressione della Santa Sede), dalla Conferenza Episcopale Italiana, dalla diocesi di Milano, con il contributo del Pontificio Consiglio «Cor Unum». L’Università Cattolica «Sacro Cuore» e l’Ospedale Pediatrico «Bambino Gesù» sono i partner scientifici che aiuteranno a sviluppare e supportare i temi di riflessione. Situato in posizione centrale dell’area espositiva, il Padiglione rappresenta una sorta di punto fermo attorno a cui ruotano le altre nazioni. Parola d’ordine della progettazione è stata “sobrietà”; il Padiglione della Santa Sede è uno dei più piccoli tra quelli presenti ad Expo: la base è di 15 per 25 metri, per un totale di 360 mq. L’aspetto complessivo è quello di un blocco costituito da un unico materiale, quasi come fosse una pietra, alla cui soglia, elemento caratteristico, si trova una enorme vela gialla in tessuto che maschera l’ingresso, colora la luce e contribuisce a rendere la facciata simile alla bandiera vaticana.

Padiglione della Santa Sede (Expo 2015)Il sito espositivo della Santa Sede si contraddistingue per scritte leggere e sottili, in acciaio, poste sulla facciata e sulle pareti esterne con le parole: «Non di solo pane» e «Dacci oggi il nostro pane», tradotte in 13 lingue. La progettazione è stata realizzata dallo studio milanese Quattroassociati. Entrando il visitatore sarà accolto da una mostra fotografica, che nasce da un incontro di idee tra il Pontificio Consiglio «Cor Unum» e la regista Lia G. Beltrami della società di produzione cinematografica Aurora Vision, in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura. Un’onda di storie, sguardi, volti: la parete fotografica è composta da 86 fotografie proiettate su schermi 70×100, 91 quelle stampate in diversi formati. Gli autori sono fotografi professionisti, giornalisti di reportage, giovani, e appassionati camminatori delle vie del mondo, provenienti da diversi continenti e diverse appartenenze religiose. A disegnare il percorso delle foto ci sono 25 stampe effetto stain glass, simbolo dei 5 continenti, che ricordano il riflesso delle vetrate sulle colonne del duomo di Milano.

Ultima Cena di TintorettoProseguendo nel percorso espositivo, il Padiglione parlerà attraverso due opere d’arte. Per i primi tre mesi sarà esposta «L’ultima Cena» del Tintoretto (1561-1562) proveniente dalla chiesa veneziana di S. Trovaso; e per gli altri tre mesi si potrà vedere l’arazzo con «L’istituzione dell’Eucarestia» di Peter Paul Rubens (1632-1650), proveniente dal Museo diocesano di Ancona.

Al centro del Padiglione della Santa Sede un’installazione unica: un tavolo interattivo, realizzato da MammaFotogramma attraverso mezzi e linguaggi diversi. Attraverso l’espediente del tavolo e le videoproiezioni interattive si rappresenta la condivisione e l’interdipendenza delle esperienze sui cui si fonda la catena relazionale di una comunità. Attraverso una narrazione non lineare che unisce diverse tecniche filmiche – filmato, animazione stop-motion, pixilation – il tavolo interattivo riproduce, senza semplificazioni, la ricchezza e la molteplicità del consorzio umano: non solo tavola da cucina, ma piano di lavoro, di studio, di celebrazione sacra ecc., simbolo immediato di convivialità e interazione sociale.

Nella parete opposta all’onda fotografica, al termine del percorso, tre grandi schermi raccontano la visione cristiana della carità, della condivisione, della solidarietà che diventa fraternità, del pane spezzato che si trasforma in nutrimento per gli affamati, del dono che restituisce la dignità alla persona, e della ricchezza che trasmettono il povero e la sua povertà. Tre film cortometraggi presentano il valore della carità cristiana, che non è assistenzialismo, ma aiuto materiale e spirituale a chi soffre e vive nelle “periferie dell’esistenza”. Come ha detto spesso Papa Francesco, infatti, «la Chiesa non è una Ong, è una storia d’amore». Anche il percorso cinematografico nasce da un incontro di idee tra il Pontificio Consiglio «Cor Unum» e la regista Lia G. Beltrami, in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura. Per conoscere i dettagli della presenza della Santa Sede in Expo, sono stati attivati dei canali specifici di comunicazione: un sito Internet www.expoholysee.org, un profilo Twitter @expoholysee e la pagina Facebook «Chiesa in Expo».

Caritas internationalisUn proprio spazio espositivo ha anche Caritas Internationalis, organismo che raccoglie tutte le Caritas del mondo, che ha aderito ad Expo come «Civil Society Participant». Cuore di questo percorso è il messaggio: «Dividere per moltiplicare. Spezzare il pane», che declina la campagna mondiale di Caritas contro il dramma della fame. Sono attivi un sito Internet www.expo.caritasambrosiana.it, un blog www.expoblogcaritas.com e due profili di Twitter: @expoblogcaritas e @caritas_milano. Sia la Santa Sede sia Caritas Internationalis propongono, inoltre, un ampio palinsesto culturale lungo tutto il semestre espositivo incentrato sulle molteplici dimensioni, culturali, spirituali, sociali, ed economiche che il cibo assume.

 ▪ Sabato 2 maggio

Junipero Serra# Giornata di riflessione sul tema: «Fray Junípero Serra, apostolo della California, testimone di santità». L’evento è organizzato congiuntamente dalla Pontificia Commissione per l’America Latina e dal Pontificio Collegio Americano del Nord (Roma – Via del Gianicolo, 14) con il patrocinio dell’arcidiocesi di Los Angeles, e finalizzato a diffondere la conoscenza sul profilo di questo evangelizzatore, sulla sua missione e sulla sua testimonianza (fray Junípero [1784)], originario di Maiorca, appartenente all’Ordine dei Frati Minori Scalzi o Alcantarini, definito come modello sintesi impeccabile di sacerdote, apostolo, evangelizzatore,sarà canonizzato dal Papa il prossimo 23 settembre a Washington, nella spianata del National Mall tra il Congresso e la Casa Bianca, durante il suo viaggio apostolico negli Stati Uniti d’America), ad attirare l’attenzione sulle iniziative del Papa per la promozione dell’evangelizzazione, in modo particolare nel continente americano (a suggellare la Giornata sarà la celebrazione eucaristica presieduta dal Pontefice, alle ore 12.15).

# S. Atanasio detto il Grande († 373), l’8° papa della Chiesa copta (massima carica del patriarcato di Alessandria d’Egitto), l’indomito assertore della fede nella divinità di Cristo, negata dagli Ariani e proclamata dal Concilio di Nicea (325), padre e dottore della Chiesa.

▪ Domenica 3 maggio

Bambini vittime della violenza# 19ª Giornata dei bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza, e contro la pedofilia – Giornata celebrata sin dal 1995, su richiesta delle famiglie e dei gruppi di bambini della parrocchia Madonna del Carmine di Avola (Provincia di Siracusa) e dell’associazione «Meter» di don Fortunato Di Noto, a seguito del tentato omicidio nei confronti di una bambina di 11 anni, dei racconti di alcuni episodi di abuso e del suicidio di un ragazzo di 14 anni: «Tutti dobbiamo impegnarci affinché ogni persona umana, e specialmente i bambini, sia sempre difesa e protetta» (Papa Francesco).

# Giornata nazionale di sensibilizzazione per il sostegno economico alla Chiesa.

# A Tivoli, dall’1 fino al 3 maggio, 10ª assemblea nazionale e17ª fraternità dei comitati regionali di servizio del Rinnovamento nello Spirito Santo, sul tema: «Gesù chiamò a sé quelli che voleva, perché stessero con lui e per mandarli (cfr. Mc 3,13-14) – La gioia di stare con Gesù è sempre “gioia missionaria”!», anche in vista della 38ª convocazione nazionale con Papa Francesco, che si terrà a Roma il 3 e 4 luglio, e dell’8° incontro mondiale delle famiglie, che avrà luogo a Philadelphia dal 22 al 27 settembre.

# Ad Ostia (frazione di Roma), Messa presieduta da Papa Francesco in occasione della sua visita pastorale alla parrocchia di S. Maria Regina Pacis che conta oltre 20 mila abitanti (ore 18).

Filippo e Giacomo# S. Filippo (I sec. d.C.), apostolo, originario della città di Betsaida, la stessa degli apostoli Pietro e Andrea, e s. Giacomo il Minore († tra il 62 e il 66 d. C.), apostolo, figlio di Alfeo e cugino di Gesù, capo della Chiesa di Gerusalemme alla morte di Giacomo il Maggiore, autore della prima delle Lettere cattoliche del Nuovo Testamento. Celebrare la solennità di due apostoli, diversi tra loro, uomini come noi, pieni di sogni e di paure, che per inseguire il sogno di Dio hanno seguito Gesù, ci permette di fissare lo sguardo sulla concretezza della fede: questi due galilei avevano un volto, un tono di voce, un carattere, una famiglia. Sono giunti a noi coperti dalla stazza del loro Maestro Gesù, quasi come se di loro e della loro storia poco importasse. Filippo apre il suo cuore e i suoi dubbi in quell’ultima tragica notte: vuole essere rassicurato sulla sua intuizione e Gesù lo rassicura: sì, vedere lui equivale a vedere il Padre, Dio amore. Di Filippo sappiamo che fu tra i primi ad essere chiamato, secondo l’evangelista Giovanni, e che a lui si rivolsero i greci per conoscere Gesù. Un uomo cosmopolita, abituato ad avere a che fare con i pagani della Decapoli. Giacomo, invece, forse lo stesso che viene chiamato il “fratello del Signore”, detto il Minore per distinguerlo dal fratello di Giovanni, è il primo a rendere testimonianza della sua fedeltà a Gesù con la morte avvenuta a Gerusalemme. Questi amici di Dio, che hanno conosciuto e amato Gesù, e con lui hanno vissuto la straordinaria esperienza della fede, ci aiutano a richiamare alla memoria i milioni di fratelli e sorelle che come noi e prima di noi hanno trovato luce e speranza del Vangelo.

 ▪ Lunedì 4 maggio

Sindone 1a# Festa della Sacra Sindone con indulgenza plenaria. La Sindone è un lenzuolo di lino tessuto a spina di pesce, delle dimensioni di circa 4,41 x 1,13 m., contenente la doppia immagine accostata per il capo del cadavere di un uomo morto in seguito ad una serie di torture culminate con la crocefissione. L’immagine è contornata da due linee nere strinate e da una serie di lacune: sono i danni dovuti all’incendio avvenuto a Chambéry nel 1532. Secondo la tradizione si tratta del lenzuolo citato nei Vangeli che servì per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro. Questa tradizione, anche se ha trovato numerosi riscontri dalle indagini scientifiche sul lenzuolo, non può ancora dirsi definitivamente provata. Certamente la Sindone, per le caratteristiche della sua impronta, rappresenta un rimando diretto e immediato che aiuta a comprendere e meditare la drammatica realtà della Passione di Gesù, quasi di vederla e di sentirla contemporanea. Il volto dell’uomo sindonico è il volto di un uomo che è morto, ma allo stesso tempo è il volto di un uomo che è vivo: trasmette cioè la sua vitalità, la sua serenità, la sua voglia di andare verso l’uomo non come morto, ma come vivo. A cinque anni dall’ultimo atto di venerazione, la Sindone, definita da Giovanni Paolo II «specchio del Vangelo», torna ad essere esposta al pubblico nel duomo di Torino, dal 19 aprile al 24 giugno, in occasione del bicentenario della nascita di s. Giovanni Bosco. «L’amore più grande» è il motto di quest’ostensione, dedicata in modo particolare al mondo della sofferenza e ai giovani, nel corso della quale Papa Francesco visiterà il capoluogo piemontese, il 21 e 22 giugno.

# A Varsavia in Polonia, b. Ladislao di Gielniów († 1505), sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Riformati, ardente ed eloquente predicatore, autore di vari inni sulla Passione di Cristo, “apostolo della Lituania”, uomo di preghiera.

Piotr Anzulewicz OFMConv




Per essere credibili…

Barcone di immigranti (neri)«Il contenuto della testimonianza cristiana – ha osservato Papa Francesco il 19 aprile, al Regina Caeli, in Piazza S. Pietro a Roma, prima delle parole sull’immane tragedia di migranti nel Canale di Sicilia, a circa 60 miglia a Nord della Libia – non è una teoria, un’ideologia o un complesso sistema di precetti e divieti oppure un moralismo, ma è un messaggio di salvezza, un evento concreto, anzi, una Persona: è Cristo risorto, vivente e unico Salvatore di tutti». Ed ha aggiunto che tutti i cristiani sono chiamati a diventare testimoni di Gesù risorto: «E la sua testimonianza è tanto più credibile quanto più traspare da un modo di vivere evangelico, gioioso, coraggioso, mite, pacifico, misericordioso. Se invece il cristiano si lascia prendere dalle comodità, dalla vanità, dall’egoismo, se diventa sordo e cieco alla domanda di “risurrezione” di tanti fratelli, come potrà comunicare Gesù vivo, la sua potenza liberatrice e la sua tenerezza infinita?».

20-30 aprile 2015

▪Lunedì 20 aprile: S. Aniceto († ca. 166), di origine sira, il 10° successore di s. Pietro, il primo Papa – secondo la tradizione – ad essere sepolto in quelle che poi sarebbero diventate le Catacombe di S. Callisto (durante il suo pontificato accolse a Roma il vescovo di Smirne, Policarpo, l’ultimo dei discepoli degli apostoli, per discutere la data della Pasqua, celebrata in Occidente di domenica e in Oriente il 14 giorno di Nisan [= il settimo mese del calendario ebraico secondo il computo ordinario], in ricordo dell’uscita degli ebrei dall’Egitto).

Anselmo d'Aosta▪Martedì 21 aprile: S. Anselmo d’Aosta († 1109), noto anche come Anselmo di Canterbury, benedettino, vescovo, teologo e filosofo, considerato tra i massimi esponenti del pensiero medievale di area cristiana, noto soprattutto per i suoi argomenti a dimostrazione dell’esistenza di Dio, tra cui il cosiddetto argomento ontologico, «dottore della Chiesa», e s. Corrado Birndorfer da Parzham († 1894), cappuccino bavarese, portinaio del convento di Altötting, canonizzato nel 1934 da Pio XI come il secondo santo della Germania dopo la riforma protestante, presentato nell’iconografia con la croce in mano o nell’atto di distribuire la carità ai poveri, compatrono della provincia cappuccina di Baviera e dell’Ungheria e patrono delle unioni giovanili, dell’Opera Serafica di Carità e della gioventù cattolica di Würzburg.

▪Mercoledì 22 aprile: B. Egidio da Assisi († 1262), il terzo ‘compagno’ a seguire frate Francesco d’Assisi, dopo Bernardo di Quintavalle e Pietro Cattani, chiamato «il cavaliere della nostra tavola rotonda», pellegrino a Roma, Compostella, Gerusalemme, Monte Gargano e Bari, noto per i suoi «dicta» o «detti», cioè brevi e concisi consigli popolari sulla perfezione cristiana, squisitamente umani e ricchi di una vena Giornata della terrapittoresca di originalità che riflettono il precoce spirito francescano. & 45ª Giornata Mondiale della Terra (in inglese: Earth Day),un avvenimento informativo ed educativo, per promuovere la custodia del nostro pianeta (‘custodire’ è più che salvaguardare: nell’amore per il creato viene ricompresa la vita, la famiglia, le creature, i poveri) e sensibilizzare l’opinione pubblica a comportamenti sostenibili (l’Earth Day Italy sostiene la campagna «Cibo per tutti» di Caritas Internationalis).

Giornata mondiale del libro 2015▪Giovedì 23 aprileGiornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, con la 1ª edizione di #ioleggoperché, un’iniziativa nazionale per la promozione del libro, curata dall’Associazione Italiana Editori, con il coinvolgimento delle scuole, delle università, delle biblioteche…: Getta un seme che è destinato a germogliare. S. Giorgio († ca. 303), martire, sepolto a Lidda (Lod) presso Tel Aviv in Israele, invocato come protettore da tutti i combattenti e patrono degli arcieri, scout, esploratori/guide AGESCI, raffigurato dalla tradizione popolare come il cavaliere che affronta il drago, simbolo della fede intrepida che trionfa sulla forza del maligno (con i Normanni il suo culto si radicò in modo straordinario in Inghilterra: nel 1348, re Edoardo III istituì il celebre grido di battaglia: «Saint George for England!», istituendo l’Ordine dei Cavalieri di S. Giorgio o della Giarrettiera), e s. Adalberto/Wojciech († 997), vescovo di Praga, intrepido missionario in Polonia e tra i prussiani, trucidato con i suoi compagni benedettini presso la costa baltica. & Onomastico di Papa Jorge Mario Bergoglio, che s’ispira al Poverello di Assisi e domanda al «popolo» di pregare per lui: Auguri, Santità! & A Catanzaro – S. Janni, nella Parrocchia «Maria Madre della Chiesa», Convegno sul tema: «Il pane della vita. Cibo, Eucaristia e solidarietà», organizzato dal Centro Studi Verbum e promosso dall’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace, Movimento Apostolico e Zenit (ore 17.30-: http://www.diocesicatanzaro squillace. it/download/ pane_vita_ catanzaro_ 230415.pdf).

▪Venerdì 24 aprile: S. Fedele da Sigmaringen († 1622), di origine fiamminga, cappuccino, missionario nella zona protestane dell’Europa centrale, chiamato «l’avvocato dei poveri», perché difendeva gratuitamente coloro che non avevano denaro a sufficienza per pagarsi un avvocato, ucciso con le spade dai soldati austriaci, canonizzato nel 1746 da Benedetto XIV come il protomartire della Propaganda Fide. & 10° anniversario della Messa di inizio del pontificato di Benedetto XVI (2005), ora Papa emerito: solo nell’amicizia con Cristo «si dischiudono realmente le grandi potenzialità della condizione umana. (…) non abbiate paura di Cristo! Egli non toglie nulla, e dona tutto. Chi si dona a lui, riceve il centuplo. Sì, aprite, spalancate le porte a Cristo – e troverete la vera vita».

festa_liberazione▪Sabato 25 aprile: Giornata Mondiale contro la Malaria (oggi muore un bambino ogni 60 secondi: la malaria uccide ancora 660 mila persone ogni anno, molte delle quali sono ragazzini africani). & 70° anniversario della Liberazione d’Italia, chiamato anche anniversario della Resistenza o semplicemente 25 aprile, una delle feste istituzionali più importanti, per la commemorazione degli eventi storici della 2ª guerra mondiale – che portarono alla liberazione di Milano e di quasi tutte le città del Nord dall’occupazione nazi-fascista – e del fenomeno della Resistenza partigiana costituita da differenti soggetti (cattolici, comunisti, monarchici, liberali, socialisti, azionisti) confluiti nel Comitato di Liberazione Nazionale, movimento nato nell’autunno 1943 e di cui fecero parte circa 300 mila uomini e san_marco_2donne, e i cui caduti furono circa 44 700. & S. Marco († ca. 68), evangelista, discepolo dell’apostolo Paolo e in seguito di Pietro, chiamato «lo stenografo di s. Pietro», patrono di Venezia e protettore dei notai, scrivani, pittori su vetro, vetrai, ottici (il Vangelo scritto da lui con vivacità e scioltezza in ognuno dei 16 capitoli, tra il 50 e il 60, nel periodo in cui si trovava a Roma accanto a Pietro, segue uno schema semplice: la predicazione del Battista, il ministero di Gesù in Galilea, il suo cammino verso Gerusalemme, l’ingresso solenne nella città, la passione, morte e resurrezione; tema dell’annunzio di Marco è la proclamazione di Gesù come Figlio di Dio, rivelato dal Padre, riconosciuto perfino dai demoni, rifiutato e contraddetto dalle folle e pellegrinaggio_porto_2015dai capi). & Nell’arcidiocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace, pellegrinaggio diocesano delle aggregazioni laicali, presieduto da mons. Vincenzo Bertolone, alla basilica «Madonna di Porto» di Gimigliano, con il motto: «In Gesù Cristo il nuovo umanesimo» (ore 9.30: Ritrovo sulla strada provinciale, nei pressi della Via Don Giuseppe Tedeschi; ore 10: Partenza a piedi con l’Arcivescovo; ore 11: Concelebrazione eucaristica; ore 15: Adorazione eucaristica comunitaria), e dal 25 al 28 aprile, festa delle vocazioni dal tema: «Uomini nuovi a immagine di Gesù», organizzata dalla Parrocchia «Santa Domenica V. efesta_vocazioni_2015 M.» a Torre di Ruggiero, con l’arrivo della reliquia di s. Annibale, sacerdote innamorato di Dio, dei poveri e dei giovani, da Messina nel santuario della Madonna delle Grazie (si veda il programma: http://www. Diocesi catanzaro squillace.it/download /festavocazioni aprile_2015.pdf).

Giornata delle vocazioni 2015Domenica 26 aprile: 4ª di Pasqua, chiamata anche di Gesù Buon Pastore. & 52ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni il cui tema, attinto dall’Evangelii gaudium (nn. 167 e 264), è: «Vocazioni e santità: toccati dalla bellezza» ((nel suo messaggio per l’occasione, il Papa ricorda che alla radice di ogni vocazione cristiana c’è un esodo da se stessi, un’esperienza dell’essere toccati dalla bellezza del Signore e una libera adesione ad agire con lui per il bene degli altri, i più bisognosi e i poveri: http://w2. vatican.va/ content/francesco /it/messages/vocations /documents/papa-francesco_ 20150 329_ 52-messaggio-giornata -mondiale-vocazioni.html). & A Roma, nella basilica vaticana, Messa presieduta da Papa Francesco con l’ordinazione sacerdotale dei 19 diaconi della diocesi di Roma (ore 9.30-: http://www.tv2000.it/live/).

▪Lunedì 27 aprile: S. Zita († 1278), domestica, sepolta nella basilica di S. Frediano a Luca, proclamata da Pio XII «patrona presso Dio delle domestiche e di tutte le donne addette alla cura della casa», protettrice delle casalinghe e dei fornai (a Lucca, presso la basilica di S. Frediano e l’anfiteatro, manifestazione floreale volta a ricordare il miracolo dei pani trasformati in fiori). & 1° anniversario della «Giornata dei 4 Papi»: Francesco e Benedetto sul sagrato, Giovanni XXIII – Papa del Concilio e della pace – e Giovanni Paolo II – Papa della Misericordia e della gioventù – sugli altari.

Grignon de Montfort▪ Martedì 28 aprile: S. Louis-Marie Grignon de Montfort († 1716), missionario apostolico nelle regioni nord-occidentali della Francia: nel Poitou (soprattutto in Vandea) e in Bretagna, fondatore delle Figlie della Sapienza e dei Monfortani, autore di diversi testi tra i quali il Trattato della vera devozione alla Santa Vergine, promotore del culto mariano e della pratica del Rosario, proclamato santo da Pio XII nel 1947; s. Pierre-Louis-Marie Chanel († 1841), sacerdote francese appartenente alla Società di Maria (Maristi), ucciso dagli indigeni dell’isola di Futuna, proclamato santo da Pio XII nel 1954 e venerato come protomartire e patrono dell’Oceania; s. Giovanna Beretta Molla († 1962), madre di famiglia, che, portando un figlio in grembo, morì anteponendo amorevolmente la libertà e la salute del nascituro alla propria stessa vita, proclamata beata nel 1994 e santa nel 2004 da Giovanni Paolo II.

Caterina▪ Mercoledì 29 aprile: S. Caterina da Siena († 1380), terziaria domenicana (o mantellata, per l’abito bianco e il mantello nero), morta a soli 33 anni, canonizzata dal Papa senense, Pio II, nel 1461, dichiarata patrona d’Italia con Francesco d’Assisi da Pio XII nel 1939, proclamata «dottore della Chiesa» da Paolo VI nel 1970 e compatrona d’Europa per nomina di Giovanni Paolo II nel 1999 («Niuno Stato si può conservare nella legge civile in stato di grazia senza la santa giustizia»: queste parole l’hanno resa celebre).

▪ Giovedì 30 aprile: S. Pio V († 1572), religioso dell’Ordine dei Frati Predicatori (domenicani), il 225° Papa e 133° sovrano dello Stato pontificio, che operò per la riforma della Chiesa in ogni settore, sulle linee tracciate dal Concilio di Trento, e pubblicò i nuovi testi del Messale (1570), del Breviario (1568) e del Catechismo romano, canonizzato da Clemente XI nel 1712 (la sua salma riposa nella patriarcale basilica di S. Maria Maggiore in Roma). & A Lamezia Terme, presso l’Oasi Bartolomea (Via del Progresso, 360), Seminario sul «Bene confiscato: dalla nascita al suo utilizzo», promosso dalla Delegazione Regionale Caritas Calabria, nell’ambito dei Seminari 2015 dedicati alla carità e giustizia in Calabria (ore 9-18.30: http://www.diocesicatanzaro squillace.it/download/ costruire_speranza_ seminari. pdf).

Piotr Anzulewicz OFMConv




Nel segno della Misericordia

Misericordiae vultusLa misericordia è «l’ideale di vita e criterio di credibilità per la nostra fede»: così, in sintesi, Papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo straordinario della Misericordia. Il documento, intitolato «Misericordiae vultus» (Il volto della Misericordia), è stato pubblicato l’11 aprile, davanti alla “porta santa” della basilica vaticana, in occasione dei Primi Vespri della Domenica della Divina Misericordia. L’apertura di questa “porta” avverrà l’8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, in coincidenza con il 50° anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II, evento che – scrive il Papa – ha abbattuto «le muraglie che per troppo tempo avevano richiuso la Chiesa in una cittadella privilegiata», portandola ad «annunciare il Vangelo in modo nuovo». Nella bolla giubilare c’è anche l’annuncio dell’apertura di una “porta della misericordia” delle altre basiliche papali (S. Giovanni in Laterano, S. Maria Maggiore, S. Paolo fuori le Mura) e in tutte le Chiese particolari e nei santuari.

Misericordia del Padre (Rembrandt)Tutti «siamo chiamati a vivere di misericordia perché a noi per primi è stata usata misericordia», «nonostante il limite del nostro peccato». «Il perdono delle offese», dunque, «è un imperativo da non possiamo prescindere». «Per raggiungere la serenità del cuore» e «vivere felici», sottolinea il Pontefice, siamo spronati a non giudicare e non condannare, a restare lontani da «gelosie ed invidie», ad essere, così, «strumenti del perdono», aprendo il cuore alle periferie esistenziali e sociali, portando consolazione e solidarietà a quanti, nel mondo di oggi, vivono «precarietà e sofferenza» e «sono privati della dignità», spezzando «la barriera di indifferenza che spesso regna sovrana per nascondere l’ipocrisia e l’egoismo». E ancora: siamo esortati a «risvegliare le nostre coscienze assopite davanti al dramma della povertà», a «compiere con gioia le opere di misericordia corporale e spirituale», ad annunciare la liberazione ai prigionieri delle moderne schiavitù.

Nella terza parte della bolla, Papa Francesco lancia alcuni appelli. Ai membri di gruppi criminali chiede di cambiare vita, perché «il denaro non dà la vera felicità» e «la violenza usata per ammassare soldi, che grondano sangue, non rende né potenti, né immortali». «Nessuno – incalza il Papa – potrà sfuggire al giudizio di Dio».

Un analogo appello viene rivolto ai fautori o complici di corruzione: «Questa piaga putrefatta della società è un grave peccato che grida verso il cielo, perché mina fin dalle fondamenta la vita personale e sociale. La corruzione impedisce di guardare al futuro con speranza, perché con la sua prepotenza e avidità distrugge i progetti dei deboli e schiaccia i più poveri. È un male che si annida nei gesti quotidiani per estendersi poi negli scandali pubblici. Questo è il momento favorevole per cambiare vita!». «Opera delle tenebre, sostenuta dal sospetto e dall’intrigo», e tentazione dalla quale «nessuno può sentirsi immune», la corruzione va debellata, usando «prudenza, vigilanza, lealtà, trasparenza, unite al coraggio della denuncia».

Massacro ArmeniUn’ulteriore esortazione incoraggia a guardare al rapporto tra giustizia e misericordia, due dimensioni di un’unica realtà. «Chi sbaglia, dovrà scontare la pena. Solo che questo non è il fine, ma l’inizio della conversione, perché si sperimenta la tenerezza del perdono».

Inoltre, Papa Francesco lancia un appello al dialogo interreligioso, ricordando che l’ebraismo e l’islam considerano la misericordia «uno degli attributi più qualificanti di Dio»: «Questo Anno giubilare, vissuto nella misericordia, (…) elimini ogni forma di chiusura e di disprezzo ed espella ogni forma di violenza e di discriminazione».

In chiusura del documento, si richiama alla figura di Maria, «Madre della Misericordia». Lei «attesta che la misericordia del Figlio di Dio non conosce confini e raggiunge tutti», senza esclusioni. «Come desidero – conclude il Papa – che gli anni a venire siano intrisi di misericordia, per andare incontro ad ogni persona, portando la bontà e la tenerezza di Dio!».

12-19 aprile 2015

Massacro Armeni 2◊ 12 aprile: 2ª Domenica di Pasqua «in albis» (in albis depositis: era il giorno in cui i primi cristiani, che avevano ricevuto il battesimo la notte di Pasqua, deponevano la simbolica veste bianca portata per otto giorni) – Domenica della Divina Misericordia: festa liturgica indissolubilmente legata a s. Giovanni Paolo II, che la introdusse [22.04.2001], e al carisma di s. Faustina Kowalska, che ne fu l’apostola, canonizzata il 30 aprile 2000. & A Roma, nella basilica vaticana, celebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco per commemorare il massacro di un milione e mezzo di cristiani armeni avvenuto 100 anni fa (ore 8.55-10.40) e, in Piazza S. Pietro, preghiera del Regina Coeli, in sostituzione dell’Angelus tra Pasqua e Pentecoste (ore 12-12.30). & Nel mondo ortodosso e in quello latino-cattolico in alcune zone della Terra Santa e Giordania (ad eccezione delle aree di Gerusalemme e di Betlemme), Pasqua della Risurrezione del Signore, secondo il calendario giuliano.

«Mentre noi con gioia festeggiamo la Resurrezione del Signore, quale realtà di vita e di speranza – scrive il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, nel suo messaggio rivolto agli ortodossi –, attorno a noi, nel mondo, sentiamo le grida e le minacce della morte, che lanciano da molti punti della terra coloro i quali credono di poter risolvere le differenze degli uomini con l’uccisione degli avversari (…). Attraverso la provocazione della morte del prossimo, attraverso la vendetta contro l’altro, il diverso, il mondo non migliora, né si risolvono i problemi degli uomini. (…) Al contrario invece, i problemi di ogni sorta vengono provocati e inaspriti dal disprezzo della persona umana e dalla violazione dei suoi diritti, soprattutto del debole, il quale deve poter sentirsi sicuro ed il forte deve essere giusto perché ci sia pace. (…) Le situazioni createsi con la morte sono però controvertibili, poiché, malgrado gli eventi, sono momentanee, non hanno radice e linfa, mentre è sempre presente invisibilmente, colui che ha vinto la morte per sempre, Cristo. (…) Noi, che abbiamo la nostra speranza in lui, crediamo che il diritto della vita appartenga a tutti gli uomini».

Moscati& A Napoli, s. Giuseppe Moscati († 1927), medico che dedicò la sua vita all’assistenza dei sofferenti, nei quartieri più poveri ed abbandonati della città, curandoli gratuitamente e aiutandoli anche economicamente, ricercatore e insegnante, canonizzato da Giovanni Paolo II nel 1987.

▪Lunedì 13 aprile: S. Martino I († 656), originario di Todi, legato pontificio alla corte imperiale di Costantinopoli e, in seguito, Papa, all’epoca del dibattito teologico che mirava a stabilire se Gesù aveva una o due volontà (la negazione della realtà e della completezza della volontà umana del Cristo renderebbe impossibile la piena redenzione dell’uomo), reso prigioniero su ordine dell’imperatore Costante II e portato a Costantinopoli, condannato ed esiliato a Cherson, nella penisola di Crimea, venerato in Oriente e in Occidente come martire della fede.

▪Martedì 14 aprile: Ss. Tiburzio, Valeriano e Massimo († 229), martiri di Roma (secondo la «Passio» di s. Cecilia [† 232], Valeriano era sposo di Cecilia, da lei convertito e da Papa Urbano I battezzato, che a sua volta convertì al cristianesimo il fratello Tiburzio; ambedue furono condannati a morte dal prefetto Almachio che li affidò al «cornicularius» Massimo [ufficiale in seconda del console], il quale, prima di fare eseguire la sentenza, si convertì anche lui, venendo così condannato e ucciso qualche giorno dopo). & In Vaticano, da ieri fino a domani, 9ª riunione del Consiglio di Cardinali, alla presenza di Papa Francesco, per la riforma della Curia.

Damian de Vuester▪Mercoledì 15 aprile: S. Damiano di Veuster († 1889), chiamato fratel Damiano, sacerdote fiammingo della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, apostolo dei lebbrosi nell’isola lazzaretto di Molokai (Isole Hawaii), beatificato da Giovanni Paolo II a Bruxelles nel 1995 e canonizzato da Benedetto XVI a Roma nel 2009. In Vaticano, in Piazza S. Pietro, udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 9.50-11.30). & A Lamezia Terme, presso l’Oasi Bartolomea, Seminario sull’«Evoluzione dei sistemi mafiosi e criminali oggi», nell’ambito dei Seminari «Carità e giustizia in Calabria», organizzati dalla Delegazione Regionale Caritas Calabria (ore 15.30-18.30).

Bernadette Soubirous 1▪Giovedì 16 aprile: S. Bernadetta Soubirous († 1879), veggente, religiosa e mistica francese, depositaria delle 18 apparizioni di Maria Immacolata, canonizzata l’8 dicembre 1933 da Pio XI, protettrice degli ammalati e patrona di Lourdes. & Giornata Mondiale contro la Schiavitù Infantile – ancora oggi sono centinaia di milioni i minori sottoposti a varie forme di asservimento e sfruttamento. 88° compleanno di Benedetto XVI, Papa emerito, una felice ricorrenza che egli trascorre nel monastero «Mater Ecclesiae» in Vaticano dove vive in preghiera dopo la rinuncia al ministero petrino: «Il Signore lo sostenga e gli dia tanta gioia e felicità». & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica (ore 17.30-18.30).

Kateri Tekakwitha  1▪Venerdì 17 aprile: S. Kateri Tekakwitha († 1680), la prima santa autoctona d’America, e per di più, la santa binazionale: statunitense e canadese, beatificata da Giovanni Paolo II nel 1980 e canonizzata da Benedetto XVI nel 2012.

▪Sabato 18 aprile: A Gandía nel territorio di Valencia sulla costa della Spagna, b. Andrea Hibernón († 1602), religioso dell’Ordine dei Frati Minori Alcantarini, uno dei quattro fratelli laici appartenenti all’Ordine francescano che, quasi contemporaneamente, edificarono la Spagna in quello che si rivelò il secolo d’oro della sua spiritualità e della sua letteratura [gli altri tre furono: s. Pasquale Baylón († 1592), b. Sebastiano dell’Apparizione († 1600) e b. Giuliano di Sant’Agostino († 1606)].

Università Sacro Cuore (logo).a jpgDomenica 19 aprile: 3ª di Pasqua, detta dell’Apparizione nel Cenacolo. & 10° anniversario dell’elezione di Benedetto XVI a 265° successore di s. Pietro, ora Papa emerito: pontificato nel segno dell’umiltà (“Un umile lavoratore nella Vigna del Signore”: con queste parole il 19 aprile 2005 si presentava al mondo dopo la sua elezione). & 91ª Giornata Nazionale per l’Università Cattolica «Sacro Cuore», con lo slogan: «Riportare i giovani al centro». I Vescovi nel loro messaggio ci ricordano che l’Università, forte della sua consolidata tradizione, «è chiamata oggi a rendere ancora più incisivo il suo impegno a servizio dei giovani che si trovano a vivere nuove e, a volte drammatiche, situazioni di marginalità, nel nostro Paese e in tante parti del mondo». Sostenendo l’Università, appoggiamo una proposta educativa che, ispirandosi alle parole del Vangelo, persegue un’idea di sviluppo che vede nei giovani i principali protagonisti di un nuovo umanesimo e di una società più inclusiva, equa e giusta. & A Milano, nel duomo, inizio dell’Ostensione della Sindone, chiamata anche il Sacro Telo o lo «Specchio del Vangelo», fino al 24 giugno prossimo (è la terza, dal 2000, esposizione al pubblico del lenzuolo che secondo la tradizione fu adoperato per avvolgere il corpo di Gesù; “l’amore più grande” è il motto dell’ostensione 2015, nel corso della quale Papa Francesco visiterà il capoluogo piemontese, il 21 e 22 giugno). Ad Amantea (CS), presso il convento «S. Bernardino da Siena», 17° Convegno regionale dei giovani, promosso dai Frati Minori Conventuali di Calabria e animato da fr. Francesco Celestino, con il tema: «Credo e mi fido», presentato dalla dott.ssa Simona Segoloni Ruta, docente di teologia sistematica presso l’Istituto Teologico di Assisi.

«Giovani, dalla periferia al centro!» Quella dei giovani è oggi una delle periferie sociali a cui deve volgersi la «Chiesa in uscita», secondo il pressante invito di Papa Francesco, e noi, per la nostra missione, non possiamo che essere la linea avanzata di questa azione strategica.

Piotr Anzulewicz OFMConv




La Passione di Cristo di Mel Gibson

La Passione di Cristo

 La Passione di Cristo (The Passion of the Christ) è un film scritto e diretto da Mel Gibson, attore, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense. È uscito nelle sale degli USA il 25 febbraio 2004 (Mercoledì delle Ceneri), mentre nelle sale dell’Italia il 7 aprile 2004 (Mercoledì Santo).

Il film è aperto dalla citazione di un versetto del Libro di Isaia (53,5: dai cosiddetti «carmi del Servo sofferente»), scritto nell’VIII sec. a.C., che la tradizione cristiana riferisce a Gesù, giusto perseguitato. La vicenda si concentra sulle ultime ore della sua vita, dall’arresto nell’Orto degli Ulivi, al processo sommario presso il Sinedrio e Ponzio Pilato, alla sua atroce flagellazione, fino alla morte in croce e risurrezione.

La trama del film cerca di seguire il racconto dei Vangeli creando una sinossi-armonizzazione di essi, data la loro complementarità. Alcune delle scene sono tratte dai diari di Anna Katharina Emmerick, una mistica tedesca vissuta tra il 1774 ed il 1824, in particolare dal suo libro La dolorosa Passione del Nostro Signore Gesù Cristo e da La mistica città di Dio di Maria di Agreda.

Per ricreare maggior realismo, il film è stato interamente girato in latino e in aramaico, le lingue del tempo, e sottotitolato nelle lingue moderne. La ricostruzione dei dialoghi in aramaico, lingua che nella versione parlata allora in Giudea (il cosiddetto “aramaico maccabaico”) ci è nota solo con una certa approssimazione, è stata affidata al gesuita statunitense William Fulco, mentre per il latino è stata scelta la pronuncia ecclesiastica in luogo della restituta, verosimilmente utilizzata dai Romani di quel periodo.

II film è stato interamente lavorato in Italia, con un cast in prevalenza composto da attori italiani. Gli esterni del film sono stati girati in Basilicata nelle città di Matera e Craco, paese fantasma della provincia materana. Gli interni del film presso gli studi di Cinecittà a Roma. Le riprese del film si sono svolte tra il 4 novembre 2002 al 13 gennaio 2003.

Sono molti gli aneddoti che girano attorno alla lavorazione del film, avvenuta su un set blindato, nel freddo inverno. Il coinvolgimento emotivo e spirituale è stato forte anche da parte di chi non si potesse dire credente: si parla di conversioni come quella dell’attore Pietro Sarubbi (Barabba), che ha dichiarato di aver abbracciato il cristianesimo proprio sul set della pellicola.

L’interprete del Cristo, l’attore cattolico statunitense James Caviezel, è stato assistito per tutte le riprese da un sacerdote; nelle pause di lavorazione recitava il rosario, per trarre ispirazione. Nella maggior parte delle scene nel film dove vi è Gesù morente sulla croce, l’attore Caviezel è stato sostituito con una fedele ricostruzione robotica  del valore di circa 350.000 $. Un eccellente “lavoro in ecopelle” in modalità “animatronic” (animazione elettronica) per muovere la testa e gli arti, ansimare e far uscire fiotti di sangue. Un vero gioiello tecnologico, creato dal maestro degli effetti speciali Keith Vanderlaan, aveva già esibito le sue truculente qualità in altri film come Dracula e Hannibal. Caviezel ha comunque girato le scene sulla croce, ma solo quelle dove recitava. Tra l’altro girò quelle scene in cui era pieno inverno e c’erano a malapena 5 gradi a Matera; un forte vento e gli costò ipotermia e polmonite. La ricostruzione robotica è stata usata per il momento dell’inchiodamento alla croce e per le riprese in cui Cristo non dialoga, per le scene d’effetto.

Nella scena in cui il primo chiodo viene puntato nel palmo della mano di Cristo e inchiodato, la mano dell’inchiodatore è quella di Mel Gibson. È sempre la mano di Gibson che aiuta ad alzarsi Monica Bellucci/Maria Maddalena nella scena in flashback della lapidazione. Per la flagellazione invece è stato appliccato un accurato make-up sul dorso e torace dell’attore, in modo da avere l’effetto della carne lacerata dalle fruste munite di uncini (flagelli) dei soldati più realistico possibile, anche se durante l’esecuzione del flagello gli interpreti dei soldati romani simulavano con le fruste (prive di uncinetti sulle corde) di colpire il dorso di Caviezel, successivamente durante la post produzione tramite la CGI sono stati applicati sia gli uncinetti alle corde delle fruste nel momento del colpo, che l’effetto dei tagli sulla pelle dell’attore.

Accoglienza e critica

Copertina (protagonisti)La Passione secondo Mel Gibson

di Massimo Giraldi*

Dopo L’uomo senza volto (1993) e Braveheart (1995), Mel Gibson mette in scena un progetto che meditava da tempo: «Dodici anni fa ho avuto una profonda crisi. In quel periodo di confusione e di dolore ho capito che avevo bisogno di un grande aiuto. Ho trovato conforto rileggendo i Vangeli, in particolare la Passione. E’ allora che mi è venuta voglia di farne un film». La pellicola inizia evocando un passo emblematico di Isaia: «Molti si stupirono di lui tanto era sfigurato per essere d’uomo il suo aspetto… Eppure si é caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori… Era come un agnello condotto al macello» (cfr. Is 54). Citazione che in qualche modo indica la specifica prospettiva del regista, che così si inserisce di fatto nella lunga frequentazione che la settima arte intrattiene con la vicenda di Gesù.

Il desiderio di rappresentare il sacro, di dare forma al mistero di Dio rivelato in Gesù non solo è un’aspirazione legittima, ma risponde anche ad un’esigenza della fede cattolica che riconosce nell’incarnazione del Figlio di Dio la rivelazione piena e definitiva del Padre. Da qui scaturirono, nelle varie espressioni artistiche (dalla pittura alla scultura, e assai più tardi nel cinema), modi differenti per rappresentare la vita di Gesù che corrispondono ad altrettante personali interpretazioni di tale vicenda. La molteplicità delle stesse rappresentazioni cinematografiche compongono ormai una sorta di antologia visiva che, mentre contribuisce ad accedere a parte almeno del mistero di Gesù, nel contempo attesta la relatività e la precarietà di qualsiasi interpretazione rispetto alla verità di Gesù. Alla Chiesa stessa non è bastato un Vangelo – ne ha infatti ben quattro – e questo, certo, non per debolezza o imprecisione narrativa quanto piuttosto per una necessaria polifonia nel consegnarci la pienezza della verità sulla figura di Gesù.

E’ necessario dunque, per accostarsi a The Passion, assumere la consapevolezza che il cinema non si incarica primariamente di uno sguardo documentaristico sulla realtà. Anche quando si ispira ad una vicenda storica, il cinema col suo gioco di sguardi e di finzione mette in campo una peculiare forza trasfiguratrice di quella vicenda, a partire dall’immaginazione e, non indifferente, dal modo personale di rileggere quanto sarà rappresentato e dunque dal contesto culturale nel quale l’autore vive (basti pensare ai differenti contesti per film come l’americano Jesus Christ Superstar – 1973 – di Norman Jewison e l’italiano Vangelo secondo Matteo – 1964  – di Pier Paolo Pasolini). In questo caso Mel Gibson, basandosi sui quattro Vangeli, su qualche fonte apocrifa e sugli scritti della mistica tedesca Anna Caterina Emmerick, mette in scena il dramma delle ultime 12 ore della vita di Gesù (ruolo interpretato dal trentatreenne Jim Caviezel), nelle quali la tensione drammatica di quella intera vita trova il proprio compimento. La prospettiva dunque di Gibson non si colloca nell’alveo della classica iconografia di stampo romantico (di cui Gesù di Nazareth – 1977 – di Franco Zeffirelli é codificazione esemplare) e opta decisamente per un’interpretazione del volto sfigurato di Gesù evocante le rappresentazioni iconografiche del cinquecento e del seicento.

In questo scenario si spiega il ricorso a due lingue, come l’aramaico e il latino, che pur non potendo avere alcuna valenza documentaristica, conferiscono tuttavia al film una ineludibile intensità. Stratagemma, quello delle lingue, che, unitamente al recupero di alcune varianti della devozione tradizionale, assegna all’opera di Mel Gibson una tensione drammaturgica di grande rilievo. La narrazione procede secondo le scansioni classiche della via crucis, dall’incontro con la Veronica alle cadute di Gesù sotto il peso della croce. Dosando inoltre con una certa sapienza l’uso del flash back sull’infanzia di Gesù e più spesso ancora centrando con efficacia sull’ultima cena, il film suggerisce una lettura unitaria della vicenda storica di Gesù, in particolare un’unicità di sguardo sullo stesso mistero di salvezza. Infatti, si inscena con raffinata delicatezza il rapporto di Gesù con Maria – straordinaria l’interpretazione di Maia Morgenstern – rapporto che trova il suo culmine nell’abbraccio di pietà della deposizione. Efficace é anche il profilo con cui si evocano i vari personaggi; seppur va segnalato che l’inevitabile processo di schematizzazione dei ruoli non deve condurre a fraintendimenti: ad esempio, la responsabilità della condanna inflitta a Gesù non è di un popolo, ma dell’intera umanità peccatrice, cui peraltro non mancano di rinviare i vari soggetti coinvolti. Accanto alle particolari “soggettive” su Gesù, si ricorda l’inquadratura dall’alto situata qualche istante prima della morte sul Calvario, che ad un tratto si trasforma in goccia d’acqua: cadendo vertiginosamente sulla terra accanto alla croce di Gesù, segna l’inizio del terremoto e la rovina del tempio. Una inquadratura che può evocare il pianto di Dio sul figlio Gesù che sta morendo. Allo stesso regista capiterà di affermare: «Il vero messaggio del mio film é il perdono. La lacrima di Dio che piove dal cielo nel momento in cui Gesù muore significa questo».

Uno degli aspetti che richiede una qualche precisazione è costituito dalla rappresentazione che si fa della violenza su Gesù. «Quello che mi ha sempre colpito della Passione – ammette Mel Gibson – è stata la capacità di Gesù Cristo, diventato uomo, di sottoporsi a una sofferenza indicibile per amore dell’umanità. Non potevo non mostrarla in tutta la sua forza e fin nei particolari. Forse sono le immagini più scioccanti che abbia mai visto in un film, ma dovevo farle vedere». Dinanzi però a sì tanta violenza, enfatizzata non solo da immagini continuamente reiterate, ma anche dall’utilizzo del rallenty, è il caso di rammentare che la morte di Gesù in croce ci salva non per la quantità del dolore subito – per quanto incalcolabile –, ma per il fatto che Gesù ha vissuto l’infamante patibolo e l’immenso supplizio in assoluta fedeltà al Padre e in piena apertura d’amore all’umanità. La prospettiva della risurrezione, che nei Vangeli é la chiave di tutto, non può circoscriversi all’inquadratura conclusiva, in quanto costituisce il codice interpretativo interno dell’intera passione.

*Massimo Giraldi, giornalista e critico cinematografico, segretario della Commissione Nazionale Valutazione Film della Conferenza Episcopale Italiana (Fonte: http://www.saledellacomunita.it /pls/acec/v3_s2ew_consultazione. mostra_paginawap?id_pagina=458)

TGibson con Gesù insanguinatohe Passion

di Rino Cammilleri*

Ho avuto il privilegio di poter assistere a una visione riservata del già famosissimo film di Mel Gibson The Passion of the Christ, lavoro cinematografico che detiene un singolare record: è senz’altro il film più discusso della storia, ma in anticipo, cioè ancor prima della proiezione nelle sale. L’attesa è stata enorme e negli Stati Uniti, dove è uscito il 25 febbraio, è stato distribuito in 4500 sale; per un paragone, si pensi che The Return of the King, l’ultimo della “trilogia dell’Anello”, di sale ne ha avute 300 in meno.

Certo, molto merito di questo lancio senza precedenti lo si deve, è inutile nasconderselo, alle polemiche innescate da quelle associazioni ebraiche che hanno accusato il film di antisemitismo. A questo proposito leggevo su «Il Giornale» del 15 febbraio u.s. gli stralci di una lettera aperta che il rabbino Daniel Lapin aveva pubblicato on line riguardo al film. In essa si scuoteva la testa per «quelle organizzazioni ebraiche che hanno sprecato tempo e soldi inutilmente nella protesta»; infatti, «hanno sperato di bloccare il film, invece lo stanno promuovendo». Di più: «Nel pubblico di tutta l’America sto incontrando un sentimento di amarezza verso le organizzazioni ebraiche che insistono nel dire che credere nel Nuovo Testamento significa dar prova di antisemitismo.

Già, perché il regista si è limitato a praticamente copiare, usando il racconto evangelico come, appunto, un copione già pronto. In effetti, senza le polemiche che lo hanno proceduto di almeno un anno, quel film sarebbe uscito praticamente in sordina e non si sarebbe creata quell’attesa che, invece, c’è stata e c’è. Tutti non vedono l’ora di vederlo, e tutti, c’è da giurarci, lo vedranno.

Questo effetto-boomerang è l’ultimo dei miracoli di questo straordinario (a quanto pare) film. Il protagonista Jim Caviezel ha, infatti, raccontato a «Newsweek» che, mentre stavano girando le ultime scene del Sermone della Montagna, un italiano si è rivolto a Mel Gibson in perfetto inglese (mai era stato sentito prima e non si pensava ne fosse capace) ed ha fermamente consigliato di andar via. Il tono autorevole e i nuvoloni all’orizzonte hanno convinto lo stupito regista. Proprio nell’esatto momento in cui la troupe ha iniziato la discesa si è scatenato il finimondo con fulmini e saette: una folgore ha colpito la croce e un’altra l’ombrello del protagonista, che ha avuto i capelli e le dita della mano bruciacchiati. Caviezel è un cattolico da messa quotidiana, così come Gibson. L’attrice che fa la Madonna è un’ebrea di cognome Morgenstern, che in tedesco significa «stella del mattino” e che, coincidenza, è uno dei tradizionali appellativi della Vergine. Insomma, ce n’era di che stuzzicare la curiosità. Ed è con somma curiosità che, infatti, mi sono precipitato a vederlo, quel film, in una saletta improvvisata e in compagnia di una decina di giornalisti selezionati.

Il film è davvero bello, a tratti anche commovente. E’ stato detto che è violento, ma è solo realistico: un uomo flagellato col tremendo flagrum romano (una frusta di catenelle metalliche terminante con punte acuminate) non può che uscirne con la carne a brandelli e letteralmente coperto di sangue; e così è nel film. Corre voce che l’autore si sia ispirato anche alle visioni di Anna Katharina Emmerick, la suora stigmatizzata che nei primi decenni dell’Ottocento affidò le sue esperienze mistiche al poeta tedesco Clemens von Brentano. Potrebbe essere, dal momento che nel film Cristo porta la croce intera, laddove i due ladroni reggono sulle spalle (più correttamente da un punto di vista storico-archeologico) solo la barra orizzontale, lo stipes. Il Cristo in croce, poi, mi ha fatto ricordare un dipinto di s. Alfonso de’ Liguori (il Santo e Dottore della Chiesa era anche pittore, oltre che musicista, teologo moralista e fondatore): in esso il Crocifisso è come inondato di sangue, così come appare nel film e come davvero deve essere stato.

Naturalmente, la domanda da 100 milioni di dollari, quella che più urge è questa: il film è realmente antisemita? Posso rispondere solo così: dal momento che c’era questa particolare polemica in atto, ho scrutato attentamente gli eventuali segni di antisemitismo (cosa a cui non avrei nemmeno pensato senza la pulce nell’orecchio) e devo dire che, semmai, ne ho trovati parecchi di antiromanismo. Sì, a farci la figura peggiore sono proprio i romani, la cui brutalità gratuita e ottusa occupa i tre quarti della proiezione. Esistesse una Antidefamation league dei romani, Mel Gibson avrebbe davvero passato i guai.

No, il film è una trasposizione pedissequa del Vangelo, il quale non può essere certo accusato di antisemitismo, visto che tra i “buoni” della Passione mette parecchi personaggi che erano, per forza, ebrei e addirittura un paio di sinedriti come Giuseppe d’Arimatea e Nicodemo.

Devo dire che il film andrebbe visto almeno due volte.

Sì, perché nella prima visione si è per forza di cose distratti dai sottotitoli e non si gustano i dialoghi in aramaico e in latino. Io, che ho dovuto leggere sottotitolazione in inglese, ne sono stato spiazzato due volte, almeno finché non mi sono costretto a seguire solo l’audio. Fa davvero impressione ascoltare l’audio di quel che fu realmente detto allora, e con lo stesso tono. I continui flashback che fanno coincidere i momenti più acuti della Passione con passi del discorso delle beatitudini, della lavanda dei piedi, dell’ultima cena vanno ascritti all’arte di Mel Gibson, che si conferma autore di grande cinema. Anche il rimando tra una delle cadute di Cristo sotto la croce e un suo ruzzolone, da piccolo, subito consolato dalla Madre (che ora si strugge impotente perché non può più farlo), è un tocco di tragica poesia che lascerà il segno.

Infine, l’androginia del diavolo e l’inserimento del serpente nel Getsemani sono passi sia da cineforum che da meditazione. Speriamo che, appunto, i cineforum cattolici colgano la palla al balzo e imparino, finalmente, che si può fare cinema “cattolico” senza annoiare.

*Rino Cammilleri, scrittore e pubblicista, coordinatore di una rete di centri culturali cattolici, collaboratore de «Il Timone», una rivista mensile di apologetica cattolica che si propone come strumento da utilizzare per la nuova evangelizzazione (Fonte: http://www.auditorium casatenovo.com/film5anno/passion8.htm)

CopertinaFascinoso, inafferrabile Gesù

di Dario E. Viganò*

Lungo i secoli è stato sempre vivo nella Chiesa il problema di dare espressione al volto di Cristo, alle vicende della sua vita, in particolare alla sua passione. Ne sono scaturite anche contese teologiche, e se n’è dovuto occupare persino un Concilio (di Nicea) che nell’anno 787 affermava: «Se qualcuno non ammette che i racconti evangelici siano tradotti in immagini, sia anatema». Si veniva così incontro alla devozione del popolo, soprattutto si affermava la realtà dell’incarnazione del Figlio di Dio, rifiutando ogni riduzione della fede a semplice dottrina, a mito fuori dal tempo.

L’arte pittorica e quella della scultura vennero in soccorso a questa esigenza della fede, la quale anche per questa via ribadiva il proprio fondamento storico. In Occidente avvenne in modo diverso che in Oriente, dove l’icona assunse un valore liturgico, diventando non semplicemente un’immagine per la fede ma quasi una sua incarnazione.

Irrealistico tuttavia pensare che ci sia un modo assoluto, unico di raffigurare Gesù e i fatti della sua vita. Ogni pittore, anche nella tradizione del “Volto Santo”, dice qualcosa del mistero della persona del Figlio di Dio, ma non lo esaurisce. In Occidente, poi, la ricchezza di questo mistero e il suo intrecciarsi con gli interrogativi dell’uomo, hanno prodotto una pluralità di immagini dove nessuna può dirsi definitiva; al massimo possono aver l’ambizione di contribuire ad avvicinare la profondità del mistero.

Questa regola vale anche per l’arte più recente della cinematografia, la quale ha già offerto numerosi volti di Cristo, non sempre (purtroppo) rispondenti all’altezza del soggetto, come d’altronde era accaduto e accade per le altre arti. Nella loro varietà possono essere accolti come inviti a porre attenzione su Gesù, a far interrogare sulla sua persona e sulla sua vita, a spingere verso un’ulteriore ricerca. Sapendo in partenza, o arrivando a capire poi, che l’avvenimento-Gesù supera ogni possibile descrizione.

È la testimonianza deducibile dagli stessi Vangeli. Non è per incapacità a narrare i fatti, e tanto meno per scarsa fedeltà ad essi, che uno solo dei quattro Vangeli bastava alla Chiesa per dire la pienezza di Cristo: solamente dalla loro sinfonica composizione, e dalla loro collocazione nell’arco dell’intera storia della salvezza, viene a noi la certezza della verità sulla persona di Gesù Cristo e sulla sua storia. Accolti nella fede della Chiesa che ce li offre, i Vangeli sono l’unico accesso al mistero di Cristo nella sua radicale storicità e nella sua altrettanto radicale trascendenza. Tutto il resto – in letteratura, arte, scienza… – aiuta, scuote, setaccia, avvantaggia la nostra ricerca, ma non sostituisce il racconto dei Vangeli, né lo integra su quello stesso piano, con quello stesso valore.

Chi vive in regioni di antica cristianità può trovarsi in una paradossale condizione di curiosità spenta su Gesù, come se già conoscesse tutto e dunque possa permettersi un giudizio di sufficienza o di indifferenza. Per questi l’esperienza dell’incontro con un testimone o con un’opera d’arte può avere effetti benefici del tutto impensabili. Può segnare un itinerario di ripensamento e riscoperta. Tuttavia, non è una ricostruzione più minuziosa o ambiziosamente più attendibile (più attendibile dei Vangeli?) a dare più certezza alla fede. Vivendo noi in una cultura massmediale abbiamo mediamente una sensibilità più spiccata che in altre epoche verso il linguaggio delle immagini. La loro eloquenza talora “parla” al nostro cuore, meglio: al cuore dell’uno o dell’altro, mai a tutti insieme. E tuttavia non ci sono “lacune” nei Vangeli da rimediare mediante il ricorso a ritratti devozionali, narrazioni d’arte, o a visioni che appartengono all’esperienza spirituale di singole persone. Tutto può essere di aiuto, ma tutto va misurato passo passo sul Vangelo, senza unilateralità ingenue o ideologiche che siano.

La dimensione salvifica di Cristo, e in particolare della sua morte, non si fonda sulla quantificazione del dolore subito. Non vorremmo dover sostituire Gesù solo perché a qualcuno, nel corso della storia, è stata inflitta una sofferenza fisicamente più intensa e abbrutente. Gesù ci salva perché soffrendo, ha vissuto quel dolore certamente immenso e la morte, infamante e maledetta, in assoluta fedeltà a Dio, suo Padre, e in piena apertura d’amore all’umanità. L’amore assoluto del Figlio di Dio.

* Dario Edoardo Viganò, presbitero, autore di libri e di articoli dedicati al rapporto tra il cinema ed il mondo cattolico, professore ordinario presso la Pontificia Università Lateranense e docente incaricato presso la Libera Università Internazionale degli Studi Sociali LUISS «Guido Carli» di Roma, dal 2004 presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo e direttore della «Rivista del Cinematografo», dal 2013 direttore del Centro Televisivo Vaticano e segretario del Consiglio di Amministrazione del medesimo Centro (Fonte: http://www.saledellacomunita.it/ pls/acec/v3_s2ew_ consultazione. mostra_paginawap?id_pagina=457)

A cura di Piotr Anzulewicz OFMConv