Proiezione del film «La lettera»
Giu
26
Ora: 19.30
Luogo: Salone «S. Elisabetta d’Ungheria» situato al lato destro della chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido
Venerdì 26 giugno, ore 19.30
# A Catanzaro Lido, nel Salone «S. Elisabetta d’Ungheria» situato al lato destro della chiesa «Sacro Cuore», proiezione del film La lettera del regista Luciano Cannito, a cura del Cinecircolo (sezione del Circolo Culturale San Francesco), nell’ambito dell’edizione «Calabria mio amore» dedicata alle pellicole con i temi-storie ambientate sul territorio calabrese, per meglio comprendere e apprezzare la nostra storia, la cultura e le tradizioni e favorire – durante un breve cinedibattito che segue ogni proiezione – uno sguardo d’insieme, «riducendo le distanze, venendosi incontro a vicenda e accogliendosi» (Messaggio di Papa Francesco per la 49ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2015: «Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità dell’amore»).
Trama: Margherita, una ricca e viziata ragazza milanese, vede crollare il mondo intorno a lei quando suo padre viene arrestato, non regge il colpo e per il disonore, poche ore dopo l’arresto, si toglie la vita in carcere, coinvolto ingiustamente in un’accusa di reato di corruzione. Finita in Calabria, a Pandimele, un piccolo paesino dell’Aspromonte, dove ha accettato un ruolo di maestra, durante un esercizio d’inglese entra in contatto, insieme alla sua classe di studenti, con un condannato a morte che dal Texas cerca un compagno di penna. All’inizio per i bambini è un gioco e per la maestra un modo un po’ diverso di insegnare loro l’inglese, ma ben presto la fitta corrispondenza con George Middletown (un indiano pellerossa che a 19 anni ha ucciso un uomo durante una rapina ed è stato condannato a morte, in attesa dell’esecuzione) si trasforma in qualcosa di molto importante per studenti e insegnante, facendola ritornare con il pensiero e nei fatti al duro passato.
Temi per il cinedibattito: tangentopoli, giustizia, condanna a morte, amicizia.
Del film, dice Luciano Cannito, regista, coreografo e già direttore artistico del Balletto di Napoli, Bari e Roma: «Volevo dare un messaggio di ottimismo con l’entusiasmo dei ragazzini che decidono di salvare il loro amico condannato a morte senza chiedersi se sia giusto o sbagliato, ma solo per aiutare un uomo che sta chiedendo aiuto».
Durata: 100′. Data uscita in Italia: 16 gennaio 2004. Genere: drammatico. Cast: Vittoria Belvedere (Margherita), Giovanni Federico (Sebastiano Polito), Dino Abbrescia (Saverio Esposito), Martin Timothy (Moses Navarra). Musiche: Marco Schiavoni.
Il film è riconosciuto come d’interesse culturale nazionale dalla Direzione generale per il cinema del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Staff (pa/tc)