Proiezione del film di Mel Gibson «La Passione di Cristo»
Apr
01
Ora: 19.15
Luogo: Salone «S. Elisabetta d’Ungheria» (lato destro della chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido)
È un film straordinario, famosissimo, il più discusso della storia ancora prima della sua distribuzione in 4500 sale negli Stati Uniti, avvenuta il Mercoledì delle Ceneri, e in Itala il Mercoledì Santo 2004. Mel Gibson, regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, basandosi sui quattro Vangeli, su qualche fonte apocrifa e sugli scritti di Anna Katharina Emmerick († 1824), mistica agostiniana tedesca, beatificata il 3 ottobre 2004 da Giovanni Paolo II, e in particolare sul suo libro La dolorosa Passione di Nostro Signore Gesù Cristo (ma anche sulla Mistica Città di Dio di María di Ágreda, † 1665, mistica concezionista francescana spagnola), mette in scena il dramma delle ultime 12 ore della vita di Gesù, nelle quali la tensione drammatica di quella intera vita trova il proprio compimento: dall’arresto nell’Orto degli Ulivi, al processo sommario presso il Sinedrio e Ponzio Pilato, alla sua atroce flagellazione, fino alla morte in croce e risurrezione.
Per ricreare maggior realismo, il film è stato interamente girato in latino e in aramaico, le lingue del tempo, e sottotitolato nelle lingue moderne, con un cast in prevalenza composto da attori italiani. Gli esterni del film sono stati girati in Basilicata, nelle città di Matera e Craco, paese fantasma della provincia materana, e gli interni presso gli Studi di Cinecittà a Roma.
Sono molti gli aneddoti che girano attorno alla lavorazione del film, avvenuta su un set blindato. Il coinvolgimento emotivo e spirituale è stato forte anche da parte di chi non si potesse dire credente: si parla di conversioni come quella dell’attore Pietro Sarubbi (Barabba) che ha dichiarato di aver abbracciato il cristianesimo proprio sul set della pellicola. L’interprete del Cristo, il trentatreenne Jim Caviezel, attore cattolico statunitense, per trarre ispirazione, recitava il Rosario nelle pause di lavorazione, ed è stato assistito da un sacerdote per tutte le riprese. L’interprete della Madonna è l’attrice ebrea Maia Morgenstern, il cui cognome significa “stella del mattino” e che, coincidenza, è uno dei tradizionali appellativi della Vergine.
Il vero messaggio del film è il perdono. Ne esprime la lacrima di Dio simboleggiata da una goccia d’acqua che cade vertiginosamente dal cielo accanto alla croce di Gesù, nel momento in cui egli muore, e segna l’inizio del terremoto.
È un film che può aprirci nuovi orizzonti e sospingerci a guardare il mondo «in fiamme», lacerato dalle divisioni e dalle guerre, con gli occhi di Cristo. (pa)
GENERE storico |
DURATA
versione originale: 121 minuti versione Re Cut: 117 minuti |
FORMATO
2.35:1 |
PRODUZIONE
USA 2004 |
LINGUE
aramaico, latino, ebraico |
SOTTOTITOLI italiano, inglese |