«Lettere dal Sahara»: incontro cinematografico su immigrazione e integrazione
Apr
08
Ora: 19
Luogo: Salone «S. Elisabetta d’Ungheria» presso la chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido

Il 6° incontro cinematografico con cinedibattito nell’ambito della 2ª edizione del CineCircolo «sui sentieri della misericordia» promossa dal Circolo Culturale San Francesco
Lettere dal Sahara
DATA USCITA: 1 settembre 2006
GENERE: Drammatico
ANNO: 2004
REGIA: Vittorio De Seta
ATTORI: Marco Baliani, Claudia Muzzi, Djbril Kebe, Paola Ajmone Rondo
SCENEGGIATURA: Vittorio De Seta
FOTOGRAFIA: Antonio Grambone
MUSICHE: Ismaël Lô
PRODUZIONE: Metafilm, A.s.p.
PAESE: Italia
DURATA: 123 min
Trama
Assane è un senegalese, musulmano, naufrago sull’isola di Lampedusa. In meno di sei mesi risale l’Italia passando per Napoli, Prato e Torino, cambiando di volta in volta lavoro. Quando finalmente riesce a ottenere il permesso di soggiorno, viene quasi linciato in una rissa fuori da una discoteca ed entra in crisi. Decide allora di tornare a Cap Skiring, in Senegal, e una volta tornato al suo villaggio, di fronte alle insistenze del suo vecchio maestro, racconta la sua esperienza.
Tema per il cinedibattito
Immigrazione e integrazione di culture diverse
Autore: Roberto Nepoti – Testata: la Repubblica
(…) Citando Majakovskij, De Seta dichiara di credere in una “funzione” sociale del cinema e della televisione. E lo dimostra, al punto che il suo film appare a tratti – nobilmente – didascalico, sposando il realismo delle immagini con la passione della declamazione civile. È un limite? Non lo diremmo. (…) il film instaura un inedito tipo di “manicheismo gentile”, a fin di bene e di conoscenza: deciso, sostanzialmente, a farci aprire gli occhi su ciò che non conosciamo – e ci ostiniamo a non voler conoscere – degli immigrati che vivono accanto a noi. Intento (…)
Autore: Pedro Armocida – Testata: il Giornale
(…) Lettere dal Sahara senza ricorrere alla facile drammatizzazione degli eventi, evidenzia bene il problema dell’immigrazione e getta uno sguardo abbastanza oggettivo (ma gli immigrati sono sempre buoni, mentre tra gli italiani s’annidano i cattivi) sulla difficile integrazione di culture diverse. (…)
Autore: Maurizio Porro – Testata: Il Corriere della Sera
(…) Un film utile e civile, che andrebbe ‘insegnato’ nelle scuole (…)