«Francesco»: 1ª Serata cinematografica con «cocktail» (133)

Set

28

Ora: 19-21.30
Luogo: Salone «S. Elisabetta d'Ungheria» presso la chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido

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Serata cinematografica, con la proiezione del film «Francesco» con Raoul Bova, Amélie Daure, Gianmarco Tognazzi, Mariano Rigillo, la cineconversazione «Il valore intramontabile della genuina testimonianza di un amore per Dio, i ‘lebbrosi’ e il creato» e il «cocktail», la 1ª Serata ideata all’interno della 7ª edizione del CineCircolo con il motto: «Negli spazi abitati dai giovani, per immagini», l’edizione ispirata all’Instrumentum laboris (Libreria Editrice Vaticana 2018) della 15ª assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema: I giovani, la fede e il discernimento vocazionale, al Messaggio di Papa Francesco per la 33ª GMG 2018 dal titolo: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio» (Lc 1,30) e all’inno-lode Cantico delle creature di frate Francesco, promossa dal Circolo Culturale San Francesco ed aperta, a titolo gratuito, a tutti: soci, sostenitori, amici, vicini e lontani − la 133ª Serata di seguito, tra quelle cinematografiche e quelle conviviali, con decorrenza dal 10 gennaio 2014, senza contare altri eventi e iniziative.

«Francesco»

Regia: Michele Soavi. Genere: Biografico, storico, religioso, drammatico. Paese: Italia. Anno: 2002. Durata: 126′

Trama: La fiction narra la testimonianza umana e la statura morale di frate Francesco d’Assisi (†1226), protettore degli ultimi e viandante, interpretato da Raoul Bova, che, abbandonato ogni avere ed attaccamento materiale, gioisce con animo candido di essere al mondo. Parte da un’adolescenza agiata e spensierata, narra la sua traumatica esperienza di combattente nella guerra tra i nobili di Perugia e il popolo di Assisi e la conseguente prigionia, e prosegue descrivendo la nascita di quella voce interiore che lo ha spinto a lasciare la famiglia e ogni bene terreno per predicare il Vangelo e occuparsi dei più deboli, dei più derelitti, degli ultimi, fino ad arrivare alla fondazione dell’Ordine minoritico e al crepuscolo ieratico dei suoi ultimi giorni terreni. Nella storia di quest’uomo straordinario è importante la presenza di Chiara (Amélie Daure), amica d’infanzia e poi convinta seguace delle sue parole, assieme a quella di altri due fedelissimi amici: Bernardo (Gianmarco Tognazzi) e Pietro (Claudio Gioè).

Un film da non perdere nella prossimità del giorno in cui si celebra la solennità liturgica di frate Francesco d’Assisi, patrono d’Italia

 

Cineconversazione

Il valore intramontabile della genuina testimonianza di un amore per Dio, i «lebbrosi» e il creato

 

  Programma della Serata

  1. Video musicale «Come un prodigio» di Debora Vezzani (4:51′) e videoclip «Tu sei bellezza» (2:05′)
  2. Note sul film e presentazione del tema della cineconversazione
  3. Proiezione
  4. Cineconversazione: «Valore intramontabile della genuina testimonianza di un amore per Dio, i «lebbrosi» e il creato»
  5. Comunicazioni relative al Circolo ed annuncio del prossimo evento
  6. Recita della Preghiera di Papa Francesco per i giovani (Sinodo 2018)
  7. Foto di gruppo e «cocktail» [In sottofondo il video musicale: «Emmanuel» – Inno della GMG Roma – Tor Vergata 2000 [Cover dai ragazzi dell’Azione Cattolica] (6:00′)]

♦ Recensione

✺ Francesco vive nell’Umbria del XII secolo, figlio di Pietro Bernardone, ricco commerciante d’Assisi, nonostante lui stesso abbia combattuto nelle dispute anche armate tra Comuni, qualcosa dentro il suo spirito lo rende insoddisfatto, non appagato. Francesco vive una sorta di chiamata profonda che lo porterà ad un percorso profondo, inquieto sino al momento della sua illuminazione, così come lo fu per Siddartha, per i grandi mistici della storia, una chiamata che è la voglia di riscoperta della semplicità, della contemplazione nella natura e in quella natura trovare la via che conduce al Signore. Preghiera e amore per il creato, questo fu il cammino di Francesco, sino a portarlo all’abbandono delle ricchezze, degli agi in un’Italia dove si moriva di fame, stenti e malattie. In quel percorso Francesco incontrerà amici, fratelli e sorelle, cammineranno lentamente assieme in una nuova dimensione della fede, semplice, armonica con il creato, con una nuova dimensione del coesistere in quella che fu il prototipo della comunità spirituale e della fratellanza universale, ispirazione per milioni di persone in tutto il mondo. Francesco incontrerà nel suo cammino Chiara, una sorta d’amore inteso però come comunione di due anime affini in grado di generare ulteriori opportunità future, fondando due degli attuali maggiori Ordini mendicanti […], in entrambi il lavoro, l’umiltà, la preghiera da secoli pongono al mondo un’alternativa al successo, alla lotta individuale, all’egoismo. Nel film la figura di Chiara è presentata con grande dolcezza e nel percorso comune approfondiranno l’amicizia e la comunione che porterà entrami alla santità. (Cinzia Costa)

 

♦ Produzione e distribuzione

Prodotta nel 2002 dalla Taodue Film di Pietro Valsecchi per MediaTrade, la miniserie televisiva è composta originariamente da due puntate, per una durata complessiva di 182 minuti. Nel 2004 è stata proposta una versione DVD che presenta la carenza di alcune scene, per una durata totale di 126 minuti circa. Il 5 ottobre 2002, giorno precedente alla messa in onda in prima visione TV su Canale 5 in prima serata, la fiction venne proiettata in anteprima alla sala dell’Auditorium di Roma: furono presenti anche Carlo Azeglio Ciampi, allora presidente della Repubblica, sua moglie Franca Pilla, Pier Ferdinando Casini, allora presidente della Camera, Piersilvio Berlusconi, allora vicepresidente di Mediaset.

Girata tra Cinecittà, Rocca di Papa e l’Umbria, la fiction ebbe un costo di produzione di circa 6 milioni di euro. L’attore protagonista è Raoul Bova, che per essere più credibile nel ruolo di Francesco d’Assisi dimagrì di ben 17 chilogrammi. Tra gli interpreti principali anche Gianmarco Tognazzi nel ruolo di Bernardo e Amélie Daure nel ruolo di Chiara. Vi è anche la partecipazione di Nino Fuscagni che, accreditato come Serafino Fuscagni, interpreta un sacerdote cattolico. Il regista Michele Soavi dichiarò che la figura moderna di s. Francesco può essere paragonata ai punkabbestia. L’opera venne giudicata positivamente dai frati di Assisi, che la definirono «uno strumento di grande catechesi» e «il più riuscito film su s. Francesco».

Nel 2010 la fiction è stata trasmessa in replica in prima serata da Rete 4 nel formato ridotto di un’unica puntata. Questa stessa versione è stata trasmessa domenica 17 marzo 2013, su Canale 5, in occasione dell’elezione al soglio pontificio di Jorge Mario Bergoglio che ha scelto il nome del Santo d’Assisi per il suo pontificato.