Dio e Cesare, sacro e profano, religioso e laico

Cristo e farisei«È lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?» (Mt 22,17). La domanda è perfida: “Tu, Gesù di Nazareth, che hai preso tra i dodici sia Matteo, raccoglitore di tributi a Cesare, sia Simone lo zelota, il guerrigliero armato e pronto all’insurrezione, tu con chi stai? Sei un collaborazionista, o un sovversivo?”. A prima vista sembra che la risposta di Gesù sia un abile escamotage, ma sapendo che Gesù non sente il bisogno di difendersi e non rinuncia mai a provare ad amare e aiutare i suoi interlocutori, anche se ostili, la sua risposta è geniale: «Rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio» (Mt 22, 21). Risposta geniale, che non è solo un’ingegnosa via di fuga dalla trappola che gli avversari hanno teso a Gesù, ma molto di più: sintetizza l’atteggiamento cristiano nei confronti del profano, laico, politico (cioè tutto ciò che riguarda il servizio alla pòlis, alla città/società umana in ordine al bene comune). Gesù insegna che fede e politica vanno distinte, ma non separate.

La distinzione tra i due campi è fondamentale. Sarebbe tuttavia sbagliato identificare distinzione con separazione. Se si separa completamente Dio da Cesare, il sacro dal profano, il religioso dal laico, la fede non c’entra niente con la vita sociale, è solo un fatto privato e personale: la religione, dunque, non deve occuparsi della società e della politica e la vita della società deve ignorare la dimensione religiosa e spirituale, come se l’uomo fosse soltanto materia. Una visione di questo genere ha anche come effetto, per i cristiani, il disinteresse o addirittura il disprezzo verso la politica, la città terrena. In questo caso, dunque, non si rende a Cesare quel che è di Cesare. Gesù però si fa mostrare la moneta: «Voi vi servite della moneta dell’imperatore per i vostri commerci, usate le strade romane, godete i vantaggi del sistema sociale». Proviamo a pensare quanto riceviamo dall’essere inseriti in una società. Diamo allora il nostro contributo alla società, non solo in termini economici (le tasse), ma anche sotto forma di partecipazione e d’impegno. Papa Pio XI diceva addirittura che la politica è la forma più alta dell’amore. Certo, la realtà sociopolitica non s’identifica con la religione, ma non è sganciata da essa. La missione di costruire una società fondata sulla giustizia e sulla pace è il compito proprio e ordinario dei cristiani, laici o religiosi. Essi sono chiamati ad essere nel mondo luce, sale, fermento positivo, che dal di dentro, nel vivo dei problemi della vita, agiscono per la positività e la bontà della vita.

Un’altra novità provocatoria Gesù la introduce con il richiamo a Dio. Questa è la vera questione cui vuole rispondere, la scelta decisiva: Che cosa occorre rendere a Dio? A Dio spetta la persona, con tutto il suo cuore, con tutta la sua mente, con tutte le sue forze. Io, come talento che porta l’effigie di Dio, devo restituire niente di meno di me stesso. Devo restituire la mia vita, facendo brillare l’immagine coniata in me, progressivamente, finalmente uomo. «Restituite a Dio ciò che è di Dio» (Mt 22, 21). Parola che dice a Cesare: “Non prendere l’uomo. Non rubare l’uomo. L’uomo è cosa di un Altro. È cosa di Dio”. A me dice: “Non iscrivere appartenenze nel cuore che non siano a Dio. Libero e ribelle a ogni tentativo di possesso, ripeti a Cesare: ‘Io non ti appartengo’. Proclama le opere meravigliose di Dio, non quelle di Cesare. Non vivere senza lo stupore di essere vivo, creato a immagine di Dio”.

Certo, spesso questa immagine è deturpata, offesa, umiliata, frantumata, per colpe personali o per opera altrui. Deturpando noi stessi o gli altri, deturpiamo l’immagine di Dio che è in noi. Gesù esorta a restituire a Dio quello che a Lui appartiene, ossia ogni uomo e ogni donna. Nessuno può essere padrone di altri, nessuno può soggiogare gli altri, nessuno è padrone della vita dell’altro. La verità di ogni essere umano sta nel fatto che è anzitutto creatura di Dio, segnata radicalmente dalla presenza divina, e che a Dio appartiene. Questa è la radice della libertà e della dignità dell’uomo, che vanno difese, curate e restituite a ciascuno. Si tratta cioè di far emergere sempre più chiara quell’impronta di Dio ch’è scolpita nel cuore umano e operare perché risplenda in ogni essere umano. Diamo a Dio quanto è di Dio. DiamoGli noi stessi, noi che portiamo impressa la sua immagine.

♦ Domenica 19 ottobre: 88ª Giornata Missionaria Mondiale dal titolo: «Periferie – cuore della missione», nella felice coincidenza con l’evento della beatificazione di Papa Paolo VI (Giovanni Battista Montini, † 1978), pontefice Paolo VI proclamato beato (Piazza S. Pietro)straordinariamente innamorato di Gesù e della sua Chiesa. La sua beatificazione in Piazza S. Pietro, a conclusione del Sinodo straordinario dei Vescovi, dedicato a «Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione» (5-19 ottobre), s’inserisce in un anno straordinario che ha visto già la canonizzazione di due Papi (non c’è mai stata nella storia recente della Chiesa una tale ricchezza di Papi santi che ci indicano come vivere la vita in pienezza).

In occasione della Giornata Missionaria, tutti siamo stati invitati a dare un’offerta libera – a seconda delle proprie possibilità (basta «l’obolo della vedova», come dice il Vangelo per coloro che hanno gravi difficoltà economiche) – depositandola nel cestino durante l’Offertorio, segno del nostro sostegno alle Chiese giovani, povere e perseguitate. Il nostro pensiero non smetta di proiettarsi non solo verso coloro che vivono la missione in terre lontane, ma anche verso gli «esclusi, deboli, rigettati e disprezzati», verso le «famiglie lacerate e sofferenti nelle altre parti del mondo, che subiscono persistenti violenze, e in particolare – come leggiamo nel Messaggio diffuso il 17 ottobre dal Sinodo – verso le famiglie irachene e siriane, costrette, a causa della fede cristiana che professano o dell’appartenenza ad altre comunità etniche o religiose, ad abbandonare tutto e a fuggire verso un futuro privo di ogni certezza.

Durante la settimana abbiamo alcune ricorrenze ed eventi.

▪ Martedì 21 ottobre: S. Orsola o Ursula, figlia di un re di Britannia (parte dell’attuale Gran Bretagna e la Bretagna francese allora dominata dagli inglesi), martirizzata a Colonia in Germania con un numero imprecisato di amiche (IV sec.), ritenuta la capofila di tutte le vergini martiri, famosa nel Medioevo in tutta Europa attraverso “leggende”, confraternite di devoti chiamate le Orsolashifflein, cioè le Navicelle di Orsola (fra le quali, probabilmente, il primo nucleo di quella che sarà la Misericordia di Pisa), composizioni letterarie e opere d’arte (fra le quali, celeberrime, quella di Hans Memling a Bruges ed il ciclo pittorico di Vittore Carpaccio conservato nelle Gallerie dell’Accademia di Venezia); Puglisi Pinopatrona dei nubendi, dei bambini malati, degli educatori, delle maestre e delle università (nel 1535 Angela Merici fondò a Brescia l’Ordine delle Orsoline che si dedicò all’istruzione delle fanciulle). – B. Giuseppe Puglisi († 1993), meglio conosciuto come Padre Pino, sacerdote, il primo martire della Chiesa, ucciso dalla mafia (Cosa nostra) il giorno del suo 56º compleanno a motivo del suo costante impegno evangelico e sociale, proclamato beato dal card. Salvatore De Giorgi, delegato di Papa Francesco, sul prato del Foro Italico di Palermo il 25 maggio 2013 (il suo corpo, traslato dal cimitero monumentale di S. Orsola alla cattedrale di Palermo, è collocato ai piedi dell’altare nella cappella dell’Immacolata Concezione, in un monumento funebre che ricorda una spiga di grano: «Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto» [Gv, 12,24]). – Laboratorio musicale promosso dall’Associazione «Circolo Culturale San Francesco», a cura del M° Luigi Cimino, alle ore 18.15-19.30, nel Salone di S. Elisabetta d’Ungheria, al lato destro della chiesa «Sacro Cuore» (la presidenza dell’Associazione chiede ancora di dar voce al Circolo, ricordando che esso è un’opera parrocchiale che ha preso il via, con il recupero dello Statuto originale, il 27 ottobre 2013. Perché possa attivare suoi programmi ed essere luogo propulsore della «cultura dell’incontro», di fratellanza e di solidarietà, nell’ambito della Parrocchia «Sacro Cuore», ha bisogno di soci ordinari, sostenitori ed amici, uomini e donne di buona volontà, che vorranno collaborare a tenerlo in vita, con passione e gioia).

Giovanni Paolo II▪ Mercoledì 22 ottobre: S. Giovanni Paolo II († 2.04.2005), il 263° successore di Pietro eletto il 16 ottobre 1978, «papa pellegrino del mondo», «papa della nuova evangelizzazione», promotore di riconciliazione, dialogo e pace («spirito di Assisi»), autore di 14 Encicliche, 15 Esortazioni apostoliche, 11 Costituzioni apostoliche e 45 Lettere apostoliche, «cantore della civiltà dell’amore», proclamato beato il 1 maggio 2011 dal suo immediato successore Benedetto XVI e canonizzato il 27 aprile 2014, nella Domenica della Divina Misericordia, insieme a Papa Giovanni XXIII, da Papa Francesco. Il suo grido lanciato all’inizio del pontificato (22.10.1978), 36 anni fa, in Piazza S. Pietro: «Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate, le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa cosa è dentro l’uomo. Solo lui lo sa!», e il suo mandato, racchiuso nella creazione della festa della Divina Misericordia, sono raccolti nella prassi pastorale e operativa da parte di Papa Francesco, il quale ci sta invitando a tradurre nella concretezza del nostro vivere la Chiesa.

▪ Giovedì 23 ottobre: S. Giovanni da Capestrano († 1456), sacerdote, promotore dell’osservanza nell’Ordine francescano, amico di s. Bernardino da Siena, legato pontificio in Austria, in Baviera e in Polonia, patrono dei giuristi. – Festa indù del Dipavali o Diwali, una delle più importanti feste indiane, chiamata “festa delle luci”, che simboleggia la vittoria della luce sulle tenebre e il trionfo del bene sul male; in tale occasione siamo spronati dal Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso a promuovere e coltivare una «cultura dell’inclusione» per una società giusta e pacifica, nonostante le forze che perpetuano «la cultura dell’esclusione», in cui ai poveri, emarginati, vulnerabili, diversamente abili, malati, anziani, migranti e rifugiati sono negati i loro diritti, così come le opportunità e le risorse che sono invece disponibili per altri membri della società; essi vengono trattati come insignificanti, superflui, gravosi, inutili, da utilizzare o anche da scartare come oggetti. – Adorazione eucaristica (ore 17.30-18.30) impostata sui contenuti del messaggio del Papa per la Giornata Missionaria Mondiale.

▪ Venerdì 24 ottobre: S. Antonio Maria Claret († 1870), spagnolo, predicatore di missioni al popolo, fondatore delle congregazioni dei Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria e delle Religiose di Maria Immacolata, vescovo di Santiago di Cuba, e s. Luigi Guanella († 1915), sacerdote italiano, fondatore di due Istituti per l’assistenza dei poveri. – 69ª Giornata Mondiale delle Nazioni Unite (organizzazione creata nel 1945).

▪ Sabato 25 ottobre: B. Carlo Gnocchi († 1956), il “don Bosco” di Milano, chiamato anche l’apostolo dei mutilatini (vittime dei bombardamenti e degli ordigni bellici scoppiati fra le loro mani) e dei disabili, cappellano militare degli Alpini durante la campagna di Grecia e di Russia, fondatore dell’istituzione ‘Pro Juventute’, scrittore di spiritualità, di educazione e di pedagogia, uomo d’azione, rapido, instancabile, ansioso di creare e realizzare le sue idee e opere prima che il tempo si concludesse per lui, beatificato il 25 ottobre 2009. – In Vaticano, incontro di Papa Francesco con il Movimento Apostolico Schönstatt in occasione del centenario di fondazione (l’arrivo del Papa è previsto alle ore 12, preceduto da alcuni video e testimonianze sul Movimento: ore 11-13). – A Salerno, da ieri fino a domenica 26 ottobre, Convegno nazionale promosso da tre Commissioni episcopali della Conferenza Episcopale Italiana: Laicato, Famiglia e Lavoro, dal titolo: «Nella precarietà la speranza» (l’iniziativa vuole far conoscere le molteplici azioni che le diocesi italiane offrono come segni di speranza nel Paese, in risposta alla sfida che la precarietà porta con sé: il progetto “Policoro”, le microstrutture dei prestiti di solidarietà e la capacità i organizzarli, aiutarli, sostenerli e di dire “coraggio”; ciò che manca non è la finanza, ma è la speranza, e questa non si compra in una banca, ma la si prende da un cuore innamorato di Dio e sostenuto da fratelli che lo aiutano, da un prete che sta accanto).

♦ Domenica 26 ottobre: A Ravello presso Amalfi in Campania, b. Bonaventura da Potenza († 1711), sacerdote del 1o Ordine francescano, definito “il Santo dell’obbedienza”; la sua vita fu tutta un susseguirsi di episodi di premonizioni e miracoli assiduo nella predicazione della Parola di Dio, instancabile nel ministero delle confessioni e premuroso nel confortare i carcerati e i condannati a morte.

♦ Si ricorda che a partire dal 26 ottobre, con il passaggio dall’ora legale all’ora solare (la notte tra sabato 25 e domenica 26, portando un’ora indietro le lancette degli orologi), le ss. Messe vespertine nella chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido vengono celebrate alle ore 18.

Amici, «rendete a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio» (Mt 22, 21). «È una risposta ad effetto che il Signore consegna a tutti coloro che si pongono problemi di coscienza, soprattutto quando entrano in gioco le loro convenienze, le loro ricchezze, il loro prestigio, il loro potere e la loro fama. E questo succede in ogni tempo, da sempre» – ha detto il 19 ottobre Papa Francesco in Piazza S. Pietro, alla presenza di 70 mila fedeli e di Papa emerito Benedetto Cesare - DioXVI, suggellando due grandi eventi per la Chiesa universale: la conclusione del Sinodo straordinario dei Vescovi e la beatificazione di Papa Paolo VI. Rendere a Dio quello che è di Dio «significa – ha spiegato – riconoscere e professare di fronte a qualunque tipo di potere che Dio solo è il Signore dell’uomo», significa «aprirsi alla sua volontà» e «cooperare al suo Regno di misericordia, di amore, di pace». «Questa è la novità perenne da riscoprire ogni giorno, vincendo il timore che spesso proviamo di fronte alle sorprese di Dio». Dio invece «non ha paura delle novità!». Lui «ci fa ‘nuovi’ continuamente» e «continuamente ci sorprende, aprendoci a vie impensate». «Qui sta la nostra vera forza, il fermento che la fa lievitare e il sale che dà sapore ad ogni sforzo umano contro il pessimismo prevalente che ci propone il mondo. Qui sta la nostra speranza, perché la speranza in Dio non è quindi una fuga dalla realtà, non è un alibi».

Possiamo diventare sempre più missionari di speranza, di misericordia, di tenerezza, di solidarietà. L’atteggiamento del sospetto si tramuti in quello della fiducia, il desiderio dell’accaparramento si converta nell’impulso alla condivisione, il miraggio del dominio sugli altri si converta in donazione/servizio, «tenendo continuamente presenti l’operosità della vostra fede, la fatica della vostra carità e la certezza della vostra speranza nel Signore nostro Gesù Cristo» (1 Tes 1,3). Il tesoro di Cesare/Stato sono le sue monete. Il tesoro del Dio/Amore è il nostro cuore. Buona settimana, Amici.

Piotr Anzulewicz OFMConv




Alle nozze, fratelli!

Le letture bibliche della 28ª Domenica del tempo ordinario (Is 25,6-10; Sal 22; Fil 4,12-14.19-20; Mt 22,1-14) suscitano alcune domande: Come riuscirà la Chiesa, comunità dei credenti in Cristo, a presentare agli uomini della nostra società postmoderna l’incredibile invito alle «nozze» (Mt 22,2)? Come far sedere alla tavola di questo «banchetto di grasse vivande, di cibi succulenti, di vini raffinati» un’umanità senza appetito? Come far gustare l’amore che Dio ha per tutti? È un compito che occupa tutti i battezzati e in particolare gli operatori pastorali e i gruppi e movimenti parrocchiali? Ne va di mezzo la vita di tutti e la vita del mondo.
Ci vuole il coraggio di andare agli «incroci» del mondo e chiamare tutti: «Venite alle nozze!» (Mt 22,4), un’occasione da non perdere. «Sconfinata e incapace di discriminare: così è la bontà di Dio, che offre la sua salvezza a tutti senza distinzioni». Lo ha ricordato Papa Francesco, all’Angelus di oggi, celebrato dalla finestra del suo studio in Piazza S. Pietro in Vaticano. La Chiesa deve aprirsi alle periferie, non riducendo «il regno di Dio a una chiesetta»: «La generosità ha i suoi confini, oltre i quali si estende quella di Dio. È la certezza che si ricava dal Vangelo della domenica, quello del banchetto di nozze del figlio del re, rifiutato con indifferenza e anche “fastidio” dagli invitati “prescelti”, e allora dilatato a sorpresa a chi non possedeva, per così dire, lo “status” per parteciparvi, ma, rispetto e in definitiva molto più degli altri, ne aveva la dignità» (Mt 22,1-14).
Papa Francesco che ha appena ricordato, nella Messa in basilica vaticana, che la Chiesa non è fatta per sedere staticamente sugli allori, ma per andare in missione dagli uomini dimenticati delle periferie, rilancia il modo analogo il concetto all’Angelus, partendo dalla «bontà di Dio che – ricorda – non ha confini e non discrimina nessuno». È fatta di “gratuità, “larghezza” e “universalità”. E dunque, come il re del brano evangelico, Dio non “interrompe” mai il suo progetto di salvezza, anche se qualcuno dei “chiamati” gli volta le spalle: «Di fronte al rifiuto dei primi invitati egli non si scoraggia e non sospende la festa, ma ripropone l’invito, allargandolo oltre ogni limite ragionevole e manda i suoi servi nelle piazze e ai crocicchi delle strade a radunare tutti quelli che trovano. Si tratta di gente qualunque: poveri, abbandonati e diseredati, addirittura buoni e cattivi – anche i cattivi sono invitati – senza distinzione. E la sala si riempie di ‘esclusi’. Il Vangelo, respinto da qualcuno, trova un’accoglienza inaspettata in tanti altri cuori».
A chiunque – ha affermato Papa Francesco – «è data la possibilità di rispondere» all’invito di Dio. E viceversa, «nessuno – ha sottolineato – ha il diritto di sentirsi privilegiato o di rivendicare un’esclusiva»: «Tutto questo ci induce a vincere l’abitudine di collocarci comodamente al centro, come facevano i capi dei sacerdoti e i farisei. Questo non si deve fare: noi dobbiamo per aprirci alle periferie, riconoscendo che anche chi sta ai margini, addirittura colui che è rigettato e disprezzato dalla società è oggetto della generosità di Dio». E avere una generosità come quella di Dio – che arriva a guardare chi normalmente è un invisibile – impedisce di incappare anche in un altro tipo di errore: «Tutti siamo chiamati a non ridurre il regno di Dio nei confini della ‘chiesetta’: la nostra ‘chiesetta” piccoletta… Non serve questo! Ma a dilatare la Chiesa alle dimensioni del regno di Dio. Soltanto una condizione: indossare l’abito nuziale, cioè testimoniare l’amore concreto a Dio e al prossimo».
Non scordiamo mai: dopo il verbo “amare”(= donare se stesso), il verbo “aiutare” è il più bello del mondo.

♦ 28ª Domenica del tempo ordinario (12 ottobre 2014): ⇒ Nella basilica vaticana, Messa di ringraziamento, presieduta da Papa Francesco, per la canonizzazione equipollente del 3 aprile scorso dei due santi canadesi: François de Montmorency-Laval († 1708), il primo vescovo del Canada, e Maria dell’Incarnazione Guyart Martin, fondatrice delle Orsoline del Canada († 1672), evangelizzatori e fondatori della Chiesa in Quebec (Vatican Player: ore 9.55-11.30). ⇒ Francesco b. Ziarano (znaczek)Beatificazione di Francesco Zirano († 1603), frate minore conventuale, primo martire sardo dell’epoca moderna, ucciso «in odium fidei» nella città musulmana di Algeri all’età di 39 anni ( annoverato nell’elenco dei beati dal card. Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, a nome di Papa Francesco, a Sassari: Live Streaming dalle ore 10.30). «Il suo martirio – ha scritto fr. Marco Tasca, Ministro generale, a tutti i frati dell’Ordine ei Frati Minori Conventuali – incarna la carità al massimo grado e ci parla di un umanesimo nuovo, proprio come quello testimoniato nel cuore del XX secolo da s. Massimiliano Kolbe, anch’esso frate minore conventuale: alla disumanizzazione sistematica e brutale del regime nazista egli rispose col dono totale di sé, incarnato dalle sue note parole: ‘L’odio non serve a niente. Solo l’amore crea!’».

Durante la settimana – 3ª settimana missionaria, dedicata alla «responsabilità» (la Missio, organismo pastorale della CEI, propone di organizzare in questa settimana la Veglia missionaria il cui testo è scaricabile dall’area download del Sito: www.missioitalia.it) – abbiamo le seguenti ricorrenze ed eventi:
♦ Lunedì 13 ottobre: S. EDOARDO († 1016), penultimo re degli anglosassoni e primo re d’Inghilterra della dinastia anglosassone, canonizzato nel 1161 da Papa Alessandro III nella cattedrale di Anagni, patrono dei re, degli sposi e dei matrimoni difficili. – Triduo in preparazione alla memoria liturgia di s. Margherita Maria Alacoque (ore 17.45-).
♦ Martedì 14 ottobre: S. CALISTO I († 222), 16° vescovo di Roma e papa, martire, sepolto nella catacomba di Calepodio sulla via Aurelia e in seguito nella basilica di S. Maria in Trastevere a Roma (da diacono, dopo un lungo esilio in Sardegna, si prese cura del cimitero sulla via Appia noto sotto il suo nome, dove raccolse le vestigia dei martiri a futura venerazione dei posteri; eletto poi Papa promosse la retta dottrina e riconciliò con benevolenza i lapsi), patrono di coloro che lavorano nei cimiteri. – LABORATORIO MUSICALE promosso dall’Associazione «Circolo Culturale San Francesco», a cura del M° Luigi Cimino, alle ore 18.15, nel Salone di S. Elisabetta d’Ungheria, al lato destro della chiesa «Sacro Cuore» (la presidenza dell’Associazione chiede di dar voce al Circolo e ricorda che esso è un’opera parrocchiale che ha preso il via, con il recupero dello Statuto originale, il 27 ottobre 2013. Perché esso possa attivare suoi programmi ed essere luogo propulsore della «cultura dell’incontro», di fratellanza e di solidarietà, nell’ambito della Parrocchia «Sacro Cuore», ma anche spazio di crescita umana, spirituale e sociale, ha bisogno di soci ordinari, sostenitori ed amici, uomini e donne di buona volontà, che vorranno collaborare a tenerlo in vita, con ardore e gioia).
♦ Mercoledì 15 ottobre: S. TERESA DI GESÙ (Avila, † 1582), mistica spagnola, riformatrice del Carmelo, madre e maestra delle Carmelitane Scalze e dei Carmelitani Scalzi, autrice di libri pervasi di alta dottrina spirituale (Vita, Cammino di perfezione, Castello Interiore, Mansioni e Fondazioni), Dottore della Chiesa (1970): prima donna, insieme a s. Caterina da Siena, ad ottenere tale titolo [altre due sono: Teresa di Lisieux (1997) e Ildegarda di Bingen (2012)], patrona degli scrittori cattolici (1965), della Croazia e della Spagna, protettrice delle persone malate nel corpo, dei cordai, degli orfani e delle persone in cerca di grazia.
♦ Giovedì 16 ottobre: A Paray-le-Monial nei pressi di Autun, s. MARGHERITA MARIA ALACOQUE († 1690), monaca e mistica francese, particolarmente devota al Sacratissimo Cuore di Gesù (per sua ispirazione nacque la festa del Sacro Cuore ed ebbe origine la pratica dei primi nove venerdì del mese), canonizzata nel 1920 da Papa Benedetto XV. – Ritiro del Clero: Parrocchia «Mater Domini» – Gagliano – Catanzaro (ore 9.30-13). – ADORAZIONE EUCARISTICA: «Dal cuore alle periferie» (ore 17.30-18.30). – 97° anniversario della nascita della MILIZIA DELL’IMMACOLATA (16 ottobre 1917). – 33ª GIORNATA MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE dal tema: «Agricoltura familiare: “Nutrire il mondo, preservare il pianeta”», per riconoscere il ruolo determinante degli agricoltori familiari nel debellare fame e povertà, offrire sicurezza alimentare e nutrizione, migliorare i mezzi di sussistenza, gestire le risorse naturali, proteggere l’ambiente e realizzare uno sviluppo sostenibile, in particolare nelle aree rurali (Assemblea generale dell’ONU ha designato il 2014 “Anno internazionale dell’agricoltura familiare”).
♦ Venerdì 17 ottobre: S. IGNAZIO D’ANTIOCHIA († 107), 3° vescovo di Antiochia in Siria (terza metropoli del mondo antico dopo Roma e Alessandria d’Egitto e di cui s. Pietro era stato il primo vescovo), autore di sette lettere pastorali, in cui raccomandava di fuggire il peccato, di guardarsi dagli errori degli gnostici, di mantenere l’unità della Chiesa; sbranato dalle belve nel Circo di Roma. – 22ª GIORNATA MONDIALE DEL RIFIUTO DELLA MISERIA, nata nel 1987 sul Sagrato della Libertà e dei Diritti dell’Uomo al Trocadéro, a Parigi, per iniziativa di p. Joseph Wresinski († 1988), servo di Dio, riconosciuta dalle Nazioni Unite nel 1992, promossa dal Movimento internazionale Quarto Mondo (il cuore del messaggio della Giornata è racchiuso in queste parole di p. Wresinski: «Laddove gli uomini sono condannati a vivere nella miseria, i diritti dell’uomo sono violati. Unirsi per farli rispettare è un dovere sacro»). – 102 dalla nascita del servo di Dio Giovanni Paolo I (17.10.1912).
♦ Sabato 18 ottobre: S. LUCA, autore del terzo Vangelo e degli Atti degli Apostoli, «scriba della mansuetudine di Cristo» (Dante) per il predominio, nel suo Vangelo, di immagini di mitezza, di gioia e di amore, compagno di s. Paolo nella missione in Macedonia e in seguito altrove (At 16,10ss.), patrono dei medici-chirurghi, degli artisti, scultori e pittori, per la leggenda che egli avrebbe dipinto l’icona di Maria, sorta forse perché nel suo Vangelo ne ha tratteggiato meglio il profilo biografico. – 9ª GIORNATA EUROPEA CONTRO LA TRATTA DI ESSERI UMANI (in questa occasione, “Soleterre onlus” denuncia soprattutto la grave situazione dei minori: si parla di 20 mila bambini vittime di tratta ogni anno).
Paolo VI (fiaccola)♦ Domenica 19 ottobre: 88ª GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE dal titolo: «Periferie – cuore della missione», nella felice coincidenza con l’evento della BEATIFICAZIONE DI PAPA PAOLO VI (Giovanni Battista Montini, † 1978), pontefice straordinariamente innamorato di Gesù e della sua Chiesa. La sua beatificazione in Piazza S. Pietro, in programma alle ore 10.30, a conclusione del Sinodo straordinario dei Vescovi, dedicato a «Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione» (5-19 ottobre), s’inserisce in un anno straordinario che ha visto già la canonizzazione di due Papi (non c’è mai stata nella storia recente della Chiesa una tale ricchezza di Papi santi che ci indicano come vivere la vita in pienezza).
In occasione della Giornata Missionaria, tutti siamo invitati a dare un’offerta libera – a seconda delle proprie possibilità (basta l’obolo della vedova, come dice il Vangelo per coloro che hanno gravi difficoltà) – a inserirla nella busta appoggiata sui banchi oppure direttamente nel cestino durante l’Offertorio; la somma offerta dalla Comunità parrocchiale sarà devoluta a favore delle Chiese giovani, povere e perseguitate.
Il nostro pensiero va, dunque, agli «esclusi, deboli, rigettati e disprezzati», alle «famiglie lacerate e sofferenti nelle altre parti del mondo, che subiscono persistenti violenze, e in particolare – come leggiamo nel Messaggio diffuso venerdì dal Sinodo – alle famiglie irachene e siriane, costrette, a causa della fede cristiana che professano o dell’appartenenza ad altre comunità etniche o religiose, ad abbandonare tutto e a fuggire verso un futuro privo di ogni certezza», ai genovesi colpiti nuovamente da una tragica alluvione che ha causato ingenti danni, e a coloro che vivono la missione in terre lontane, perché le difficoltà culturali e ambientali non diminuiscono l’entusiasmo di una testimonianza gioiosa.
Per tutto il mese di ottobre, dedicato in particolare alle missioni, ogni domenica dalle ore 7.30 alle 8 e nei giorni feriali dalle ore 18 alle 18.30 viene recitato il santo Rosario. Il Gruppo Missionario, l’Apostolato della Preghiera e la Milizia dell’Immacolata, in particolare, invitano tutti i parrocchiani a questo momento di preghiera. Se qualcuno si sente attratto e interessato a partecipare ai loro raduni e alle loro attività, può approfittare della loro presenza per conoscerli direttamente ed alimentarli con nuova linfa.
Con sentimenti di commossa gratitudine e riconoscenza al Signore, accogliamo fervidi auguri di serena settimana, affinché ognuno di noi si senta impegnato ad essere missionario/evangelizzatore nel proprio ambiente e nella propria famiglia, con discrezione e affabilità, consapevoli che la testimonianza silenziosa del generoso dono di sé può toccare i cuori. «Non c’è frontiera umana, geografica o esistenziale, che non posa accogliere il suo [di Cristo] amore e viverlo nella gioia. È la Buona Novella del mondo nuovo, l’esperienza della missione che ci insegna ad aprire il cuore al mondo intero» (L’Animatore Missionario 2-3 [2014] 19).
Piotr Anzulewicz OFMConv




Riscoprire di essere umani

Amici, vogliamo vivere quest’anno le 5 settimane di ottobre e la 88ª Giornata Missionaria Mondiale con questo slogan: «Periferie cuore della missione», uniti a Gesù, «cercando quello che lui cerca e amare quello che lui ama» (Evangelii gaudium, n. 67). Gesù cosa ha cercato ed amato? I poveri, gli emarginati, i delusi, gli stranieri, gli ammalati, i prigionieri del male, i non credenti: essi sono diventati la vigna della sua sollecitudine. Siamo spronati con convinzione e generosità ad ascoltare il grido di questa gente e farci carico delle loro esistenze, affinché non ci siano periferie: dimenticati, esclusi, stranieri, coloro che sono ai “margini” della nostra vita.

Sinodo dei vescovi 2014 sulla famiiglia (olio)Siamo invitati a vivere con particolare impegno alcuni eventi significativi: il Sinodo straordinario dei Vescovi dedicato a «Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione» (5-19 ottobre), l’inizio di un nuovo anno pastorale guidato dal volume che ha preparato l’Arcivescovo Metropolita di Catanzaro-Squillace, Mons. Vincenzo Bertolone, «I care humanum. Passare la fiaccola della nuova umanità» (Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 2014), che ci aiuterà a riscoprire come l’uomo, grande mistero dell’amore di Dio, sia chiamato a lavorare con impegno e testimonianza alla costruzione della civiltà dell’amore, e la Giornata Missionaria Mondiale, il prossimo 19 ottobre, nella felice coincidenza con l’evento della beatificazione di Papa Paolo VI, un pontefice che ha posto in primo piano la natura evangelizzatrice della Comunità ecclesiale per «rendere visibile – per mezzo delle diocesi, delle parrocchie, delle varie iniziative a favore delle Chiese missionarie più giovani, povere e perseguitate – l’amore invisibile del Padre che è nei cieli». Il cuore paterno di Dio vuole abitare tra gli ultimi. Per questo ci spinge a uscire da noi stessi per incontrare nel loro volto il suo stesso volto: «Ciò che avete fatto a uno di questi piccoli, l’avete fatto a me» (Mt 25,40).

Il Signore ci assista, affinché questi eventi aiutino ciascuno di noi a riscoprire di essere attenti e generosi nel rilanciare nell’impegno sociale, culturale ed ecclesiale l’«umano» che chiama in causa valori da preservare: vita, famiglia, educazione, giustizia, solidarietà, lavoro.

Ecco alcuni eventi della settimana

  • Lunedì 6 ottobre: S. Bruno († 1101), professore di teologia, fondatore della Grande Chartreuse (Grenoble), promotore della vita monastica, eremitica e cenobitica. – Nella cattedrale di Catanzaro, alle ore 17.30, inaugurazione dell’anno pastorale 2014-2015 con la solenne celebrazione eucaristica, presieduta dal nostro Arcivescovo, alla presenza del clero della comunità diocesana, con il conferimento del mandato ai catechisti delle 123 Parrocchie (tutti siamo invitati).
  • Martedì 7 ottobre: Memoria della Madonna del Rosario: preghiera comunitaria per far rivivere i misteri della vita di Cristo e di Maria, in sintonia con le gioie, le speranze e i problemi missionari del mondo. – Laboratorio musicale promosso dal Circolo Culturale San Francesco, a cura del M° Luigi Cimino, alle ore 18.15, nel Salone di S. Elisabetta d’Ungheria, al lato destro della chiesa «Sacro Cuore».  La presidenza dell’Associazione chiede di dar voce al Circolo e ricorda che esso è un’opera parrocchiale che ha preso il via, con il recupero dello Statuto originale, il 27 ottobre 2013. Dei vari programmi, per disinteresse e disimpegno, solo alcuni per il momento hanno visto la luce. Perché il Circolo sia luogo propulsore della «cultura dell’incontro», di fratellanza e di solidarietà, nell’ambito della Parrocchia «Sacro Cuore», ma anche spazio di crescita umana, spirituale e sociale, ha bisogno di soci ordinari, sostenitori, amici, uomini e donne di buona volontà, che vorranno collaborare a tenerlo in vita, con ardore e gioia. Le iscrizioni si possono effettuare online, sul Sito del Circolo, oppure nella sua sede, al lato destro della chiesa, tutti i giorni della settimana dopo la s. Messa vespertina. Riguadagniamo il ritardo e senza tentennamenti iscriviamoci al Circolo, perché possa attivare i suoi diversi progetti a beneficio di tutti.
  • Giovedì 9 ottobre: S. Dionigi († ca. 250), il primo vescovo di Parigi, inviato in Gallia dal Papa Fabiano, martire, insieme al sacerdote Rustico e al diacono Eleuterio, a Montmartre (che vuol dire appunto “Monte del martirio”), patrono di Parigi e della Senna-Saint-Denis (le sue reliquie sono custodite nella basilica che s. Genoveffa fece erigere nel 495; accanto ad essa sorse nel sec. VII la celebre abbazia che da lui prese il nome: Saint-Denis). – A Roma, s. Giovanni Leonardi († 1609), sacerdote, originario di Lucca, fondatore dell’Ordine dei Chierici Regolari (detto poi della Madre di Dio) per l’insegnamento della dottrina cristiana ai bambini, il rinnovamento della vita apostolica del clero e la diffusione della fede cristiana in tutto il mondo; ideatore e cofondatore (insieme al prelato spagnolo Giovanni Battista Vives e il gesuita Martin de Funes) della congregazione di preti che avessero come scopo precipuo la propaganda cristiana tra gli infedeli: così nel 1603 nacque quello che poi sarebbe diventato il Collegio Urbano di Propaganda Fide; autore del celebre Memoriale, di portata profetica, a Pio V per la riforma generale di tutta la Chiesa (in esso rivolge al Pontefice un caldo invito a promuovere una serie di interventi quali, ad esempio, la celebrazione di Sinodi nazionali, che consentano un’attenta diagnosi dei mali che travagliano la Chiesa, il potenziamento della catechesi dei fanciulli perché “fin dai primi anni siano educati nella purezza della fede cristiania nei santi costumi”, il rinnovamento del clero che, a suo avviso, “è la necessaria premessa per la riforma anche dei laici”); canonizzato da Pio XI nel 1938. – Adorazione eucaristica del 2° giovedì del mese (ore 17.30-18.30).
  • Venerdì 10 ottobre: Ss. Daniele di Belvedere e sei Compagni dell’Ordine francescano (Angelo, Samuele e Donnolo [fratello laico] da Castrovillari, Leone e Nicola da Corigliano, Ugolino da Cerisano), missionari del Vangelo tra i maomettani, decapitati nel 1227 a Ceuta nel Marocco, protettori della francescana Custodia provinciale di Calabria, e nella città di Khartum in Sudan, s. Daniele Comboni († 1881), vescovo e vicario apostolico dell’Africa centrale, fondatore di diversi istituti maschili e femminili, chiamati oggi Comboniani, e della rivista «Nigrizia», canonizzato nel 2003 da Giovanni Paolo II che lo definì un «insigne evangelizzatore e protettore del Continente Nero». – Adorazione eucaristica, a cura del Gruppo del Rinnovamento nello Spirito Santo, per assicurare la vicinanza a Papa Francesco, sostenere la causa della famiglia e innalzare la preghiera d’intercessione per la migliore riuscita del Sinodo straordinario dei Vescovi sulla famiglia; vogliamo inserirci anche noi nella proposta del Rinnovamento, chiamata «Muro di Fuoco per il Sinodo», che vedrà coinvolti tutti i Gruppi e le Comunità del RnS lungo le due settimane previste dalla durata del Sinodo, e tenere levate le braccia nella preghiera incessante, 24 ore su 24, rendendoci presenti anche a questo momento di adorazione, assegnato alla Regione Calabria, con gioia e con forte senso di comunione e responsabilità (ore 17.30-18.30).
  • Sabato 11 ottobre:S. Giovanni XXIII (Angelo Giuseppe Roncalli, † 1963), il “papa buono”, che convocò (1959) e inaugurò il Concilio Vaticano II l’11 ottobre 1962, e s. Meinardo († 1196), proto-vescovo e patrono della Lettonia.

L’augurio di una settimana intensa e colma di pace, vivendo «quello che è vero, quello che è nobile, quello che è giusto, quello che è puro, quello che è amabile, quello che è onorato, ciò che è virtù e ciò che merita lode» (Fil 4,8).

La Madonna di Pompei, che invochiamo fiduciosi in ottobre con la recita quotidiana del Rosario, ci protegga sempre e ci sostenga nel realizzare tutti i propositi di bene che portiamo nel cuore! Dal cielo ci assistano anche i servi di Dio: s. Giovanni XXIII e s. Giovanni Paolo II (tante sue forze egli ha dedicato alla nuova evangelizzazione), servo di Dio Giovanni Paolo I (il 17 ottobre celebreremo l’anniversario della sua nascita: 101) e s. Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, che abbiamo celebrato il 4 ottobre scorso.

«Guardiamo avanti» e «puntiamo in alto, con fiducia, coraggio e fantasia», non dimenticando una raccomandazione di rilievo: «Niente mediocrità» – è il messaggio di Papa Francesco per tutti, lanciato ieri nel videomessaggio, in occasione dei 50 anni dalla fondazione della Cittadella del Movimento dei Focolari nei pressi di Firenze, definita «scuola di vita per far ri-sperare il mondo».

Piotr Anzulewicz OFMConv




Di nuovo il sociale (14-21 settembre)

No, non so cosa fare di fronte alle sfide, drammi e tragedie di questo mondo? So che non posso rifugiarmi nel rapporto intimo con Dio; so che se la mia fede non valica la mia devozione personale e non diventa servizio e impegno, resta sterile. Là dove viviamo siamo chiamati a disegnare nuovi sentieri di umanizzazione, a inventare nuove forme di solidarietà, a vivere una cittadinanza consapevole. Tutti, tutti noi, siamo chiamati a vedere, a capire, a prendere a cuore, ad amare nella concretezza. Tuttavia, prima di ogni ragionamento sociale o politico, prima dell’arrendersi o del rimboccarsi le maniche, prima di tutto, siamo chiamati ad avere compassione: sentire dentro il dolore come Dio lo sente (e quanto dolore/amore in Dio!). Questo sì, tutti possiamo viverlo. Un mondo pieno di compassione adulta (non pietistica, non mielosa, non rassegnata) cambierebbe il mondo di squali.

Domenica 14 settembre si celebra la festa dell’Esaltazione della Santa Croce, l’apice di quell’amore con cui Dio, in Cristo crocefisso e risorto, ha amato e innalzato tutta l’umanità. Presso la Croce, sulla “Collina Guerrisi”, vi è la s. Messa, come da tradizione (ore 16.30). Alla festa si affianca la celebrazione presso «a chiesola» dedicata alla Vergine Addolorata: la processione con il plurisecolare simulacro dell’Addolorata e la s. Messa. – Nella basilica vaticana, alle ore 9, Papa Francesco, per la prima volta dall’inizio del suo Pontificato, presiede la s. Messa con celebrazione del sacramento del matrimonio: un momento di grande intensità per 20 coppie della diocesi di Roma che hanno scelto di dire il loro “sì” davanti al Papa. – In tutta Europa si svolge la 15ª Giornata Europea della Cultura Ebraica, coordinata e promossa in Italia dall’Unione delle Comunità ebraiche italiane, il cui tema: «Donna sapiens. La figura femminile nell’ebraismo», unisce idealmente le centinaia d’iniziative, fornendo lo spunto per parlare del femminile nel mondo ebraico e nella società, tra emancipazione e tradizione: una tematica attuale, che si intreccia alla cosiddetta questione di “genere”. Si tratta di un momento di condivisione e conoscenza, al quale partecipano 30 Paesi europei e 77 località in Italia, dove risiede la più antica Comunità della diaspora; un giorno intero di appuntamenti per far conoscere cos’è la Torah, visitare un’antica “giudecca”, parlare di libri, di arte, di cinema, di teatro, di idee. L’iniziativa – spiega l’Ucei – parte dalla «convinzione che la conoscenza sia lo strumento più utile e profondo per imparare a convivere in una società complessa e fatta di tante ‘diversità’, e per contribuire a contrastare pregiudizi ancora oggi esistenti».

▪ Lunedì 15.09: B. V. Maria Addolorata, associata intimamente alla passione di Cristo, un esempio e una lezione di compassione per tutti noi, tiepidi, indifferenti e ottusi al dolore altrui… incapaci di immedesimarci nella disperazione dell’altro (una fede da guerrieri ci dovrebbe spingere a sentire e trascinare su noi stessi il dolore di chi è chiamato, suo malgrado con il proprio martirio, a dare testimonianza, in qualità di cristiano, dell’esistenza di Dio. Noi, nella più totale indifferenza, non preghiamo, non urliamo, non supplichiamo Dio affinché anche su di noi ricada, almeno per un attimo, il dolore del fratello… – A Palermo, 21° anniversario dell’assassinio di don Pino Puglisi, beatificato nel 2013 (l’apertura del nuovo anno scolastico nell’Istituto Comprensivo Statale che porta il suo nome alla presenza del premier Matteo Renzi e la Messa nella cattedrale presieduta dal card. Paolo Romeo). – In Vaticano, 6ª riunione di Papa Francesco con ilConsiglio di Cardinali”, chiamato anche il  “Consiglio dei Nove”, da lui voluto, per aiutarlo nel governo della Chiesa universale e studiare un progetto di revisione della Costituzione apostolica «Pastor bonus» sulla Curia Romana (i lavori proseguiranno fino a mercoledì 17 settembre).

▪ Martedì 16.09: Ss. Corneliano († 253), papa, e Cipriano († 258), vescovo di Cartagine (Tunisia), teologo e apologeta, martire. – Laboratorio musicale promosso dal Circolo Culturale San Francesco, a cura del M° Luigi Cimino, nel Salone S. Elisabetta d’Ungheria, al lato destro della chiesa «Sacro Cuore» (ore 18.15).

▪ Mercoledì 17.09: Impressione delle Sacre Stimmate di s. Francesco d’Assisi, il dono concesso – nel settembre del 1224 sul monte de La Verna, in Toscana, due anni prima della morte – all’Assisiate di essere conforme al suo Signore anche nei segni della Passione: nelle ferite alle mani, ai piedi e al costato (cfr. S. Bonaventura, Leggenda maggiore, XIII 1-5: FF 1222-1228). – A Roma, s. Roberto Bellarmino († 1621), gesuita, cardinale e arcivescovo di Capua, teologo postridentino, autore di molte opere esegetiche, pastorali e ascetiche, tra cui «Catechismo» e «L’arte del ben morire», dottore della Chiesa, patrono dei catechisti, degli avvocati canonisti, della città di Cincinnati negli USA (a lui è intitolato il «Collegio San Roberto Bellarmino» sito nel Palazzo Borromeo a Roma in via del Seminario, di antica storia e appartenente ai gesuiti). – Nel monastero di Rupertsberg vicino a Bingen nell’Assia, in Germania, s. Ildegarda († 1179), badessa benedettina, scrittrice, musicista, astrologa, drammaturga, filosofa, proclamata da papa Benedetto XVI domenica 7 ottobre 2010, all’apertura dell’Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, dottore della Chiesa universale, insieme a s. Giovanni d’Avila (che si aggiunge a Caterina da Siena, Teresa d’Avila e Teresa di Lisieux, già proclamate da Paolo VI e Giovanni Paolo II), figura femminile eccezionale per una serie di scelte anticonformiste per il tempo (Ildegarda parte dall’idea che per poter arrivare a Dio occorrono due fattori: essere in salute e glorificare le bellezze del mondo; è per questo che decide di scegliere i colori del bianco e del verde per l’abito delle consorelle, rifiutando categoricamente il nero, che secondo lei annulla la corporeità; è la prima donna a comporre un dramma musicato; a lei Benedetto dedicò due catechesi a settembre 2010).
▪ Giovedì 18.09: S. Giuseppe da Copertino ( † 1663), sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali, «santo dei voli» (a motivo della levitazione), patrono degli studenti e protettore degli esaminandi (scelto come loro patrono già nel 1753, anno della sua beatificazione) e, in generale, protettore del mondo della cultura, in particolare della scuola. – Adorazione eucaristica (ore 18-19).

▪ Venerdì 19.09: S. Gennaro († 305), vescovo e martire, patrono principale di Napoli, e s. Francesco Maria da Camporosso († 1866), sacerdote cappuccino, canonizzato da Giovanni XXIII nel 1962. – Incontro dei soci del Circolo San Francesco nella saletta «Arca dell’Alleanza», sede propria del Circolo, al lato destro della chiesa «Sacro Cuore» (ore 18).

▪ Sabato 20.09: Ss. Andrea Kim Taegon (primo sacerdote coreano), Paolo Chöng Hasang (laico) ed altri 101 compagni, martiri in Corea, uccisi fra 1837-1867, canonizzati a Seul nel 1984 da Giovanni Paolo II.

Domenica 21.09:  25ª domenica del tempo ordinario (A). — S. Matteo († I sec. dopo C.), chiamato anche Levi, di Cafarnao, pubblicano, cioè esattore delle tasse (imposte), diventato apostolo ed evangelista, autore del Vangelo rivolto agli Ebrei in cui dimostra che Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abramo, ha portato a compimento la promessa dell’Antico Testamento, patrono della Guardia di Finanza.

L’impegno continua: andiamo avanti con opere di pace, la solidarietà e la preghiera, perché cessi la violenza e la devastazione in Siria, Irak, Nigeria ed Ucraina, perché si lavori con rinnovato impegno per una giusta soluzione al conflitto settario e fratricida, perché si trovi il desiderato modello di convivenza, perché i musulmani e i cristiani si impegnino a costruire insieme la società per il bene di tutti. «La ricerca della pace è lunga, e richiede pazienza e perseveranza! Andiamo avanti con la preghiera!» (Papa Francesco).
Oltre alle opere di pace, la solidarietà e la preghiera, cerchiamo di “rinunciare al male e alle sue seduzioni” e “sempre scegliere il bene”, pronti a pagare di persona. Seguire Cristo crocifisso significa prendere la propria croce e dire no all’odio, alla menzogna, alla violenza in tutte le sue forme. «Questi – ha detto il Papa l’8 settembre 2013, durante la recita della preghiera dell’Angelus ai fedeli convenuti in Piazza S. Pietro – sono i nemici da combattere». Diamo il meglio di noi, uniti e con coerenza, non seguendo altri interessi se non quelli della pace e del bene comune.
Piotr Anzulewicz OFMConv

 




Custodia del creato, Focolari, Circolo…

Custodia del creato: lunedì 1 settembre, capodanno ortodosso, si festeggia la 9ª Giornata per la custodia del creato dal tema: «Educare alla custodia del creato, per la salute dei nostri paesi e delle nostre città». È un’iniziativa voluta dalla Conferenza Episcopale Italiana in sintonia con le altre comunità ecclesiali europee che consiste in una giornata annuale dedicata a riaffermare l’importanza, anche per la fede, dell’ambientalismo con tutte le sue implicazioni etiche e sociali. «Se viene spezzata l’armonia creata dall’alleanza con Dio – leggiamo nel Messagio della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e da quella per l’ecumenismo e il dialogo –, si spezza anche l’armonia con la terra che langue, si diventa nemici versando sangue su sangue e il nostro cuore si chiude in paura reciproca, con falsità e violenza  (cfr. Os 4,2-3). L’alleanza resta così la categoria fondamentale della nostra fede, come ci insegna tutto il cammino della Bibbia: la fedeltà a Dio garantisce la reciproca fraternità e si fa ancora più dolce la bellezza del creato, in luminosa armonia con tutti gli esseri viventi. È quel giardino in cui Dio ha collocato l’uomo, fin dall’inizio, perché lo custodisse e lo lavorasse». Il Messaggio riporta quindi l’appello di Papa Francesco: «Come esseri umani, non siamo meri beneficiari, ma custodi delle altre creature. Mediante la nostra realtà corporea, Dio ci ha tanto strettamente uniti al mondo che ci circonda che la desertificazione del suolo è come una malattia per ciascuno e possiamo lamentare l’estinzione di una specie come fosse una mutilazione! Non lasciamo che al nostro passaggio rimangano segni di distruzione e di morte che colpiscono la nostra vita e le future generazioni» (Evangelii gaudium, 215).

Le Commissioni episcopali suggeriscono alle Chiese italiane, anche in vista del Convegno ecclesiale nazionale di Firenze 2015 attorno al nuovo umanesimo basato su Cristo, questi impegni: la coscienza di un impegno culturale, la denuncia davanti ai disastri e la rete di speranza nel futuro. «Chi ha tristemente inquinato – scrivono nel Messaggio – deve consapevolmente pagare riparando il male compiuto. In particolare va bloccata la criminalità che ha speculato sui rifiuti, seppellendoli e creando occasione di morte, distruggendo la salubrità dell’ambiente, ma anche le nostre piccole violazioni quotidiane vanno segnalate, quando siamo poco rispettosi delle regole ecologiche. (…) È importante che nessuno resti spettatore, ma tutti attori, vigilando con amore, pregando intensamente lo Spirito di Dio, che rinnova la faccia della terra e accrescendo la cultura ecologica. Matureremo così una vera cultura preventiva, trovando la forza per riparare le ferite in modo fecondo. Solo così, tramite questa rete, potremo andare alle radici profonde dei disastri sociali ed ecologici, superando la superficiale emozione del momento. Tanti nostri stili di vita vanno cambiati, per assumere la sobrietà come risposta autentica all’inquinamento e alla distruzione del creato. Del resto, una terra custodita è la prima fonte di lavoro per i giovani!» (per il testo integrale del Messaggio si veda http://www.chiesacattolica.it/cci_new/documenti_cei/2014-06/17-3/Messaggio%20Giornata%20custodia%20creato%202014.pdf).

La celebrazione della Giornata è oggi una delle iniziative ecumeniche più diffuse in Italia, insieme con la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani e la Giornata Mondiale di Preghiera. In molte realtà il coinvolgimento non è limitato alle Chiese e alle rispettive associazioni laicali di indirizzo ambientale: spesso sono coinvolte anche autorità civili, forze di polizia (in primo luogo il Corpo Forestale dello Stato) e associazioni ambientaliste di ispirazione laica. A livello locale si tengono momenti di approfondimento, di festa, di preghiera (ad Assisi, tra tante le iniziative in occasione di questa ricorrenza, c’è la 6ª edizione de «Il Sentiero di Francesco», pellegrinaggio a piedi di tre giorni da Assisi a Gubbio che ripercorre l’itinerario compiuto dal Santo assisano nell’inverno tra il 1206 e il 1207, dopo la rinuncia all’autorità paterna e alle ricchezze di famiglia).

Focolari: lunedì 1 settembre, al Centro Mariapoli di Castelgandolfo, vicino Roma, inizia l’Assemblea generale del Movimento dei Focolari, fondato nel 1943 come Opera di Maria da Chiara Lubich († 2008), con la partecipazione di circa 500 delegati da tutto il mondo, per formulare gli indirizzi di vita e di azione per i prossimi sei anni; il Movimento che ha come obiettivo l’unità fra i popoli, la fraternità universale, si sente fortemente interpellato a guardare ancora di più al mondo con le sue contraddizioni, piaghe e difficoltà, a mantenere ed approfondire l’unità dell’Opera e valorizzare l’importanza della formazione spirituale e culturale, sulla linea della spiritualità di comunione, affinché sia Gesù stesso, presente fra coloro che sono uniti nel suo nome (cfr. Mt 18, 20), a camminare per le strade per incontrare gli uomini e le donne di oggi; “andare fuori, insieme, preparati”.

Altri eventi e ricorrenze:

▪ lunedì 1 settembre: 75° anniversario dello scoppio della 2ª guerra mondiale con l’invasione tedesca della Polonia l’1 settembre 1939 (le prime bombe sparate dalla corazzata tedesca Schleswig-Holstein alle 4.45 sulla penisola di Westerplatte sul Mar Baltico, davanti a Danzica): l’evento tragico che trascinò 61 Paesi e costò la vita a 60 milioni di persone

▪ martedì 2 settembre: Laboratorio musicale a cura del «Circolo Culturale San Francesco», nel Salone di S. Elisabetta d’Ungheria, a lato destro della chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido (ore 18.15)

▪ mercoledì 3 settembre: s. Gregorio Magno († 604), monaco, papa e dottore della Chiesa, organizzatore della vita monastica e liturgica, patrono dei musicisti, cantanti e papi; inviò s. Agostino († 604), monaco romano, ed altri 40 monaci ad evangelizzare l’Inghilterra (a. 597)

giovedì 4 settembre: s. Rosalia († 1160), chiamata ‘Santuzza’, vergine eremita sul Monte Pellegrino, patrona di Palermo, e s. Rosa da Viterbo († 1251/52), terziaria francescana, patrona della Gioventù Femminile di Azione Cattolica, patrona della città e compatrona della diocesi

venerdì 5 settembre: b. Madre Teresa di Calcutta († 1997), religiosa macedone (Agnese Gonhxa B.), dedita all’assistenza ai più derelitti, in India e nel mondo, fondatrice delle Missionarie e dei Missionari della Carità, proclamata beata da Papa Giovanni Paolo II nel 2003

▪ giovedì e venerdì 4-5 settembre: adorazione eucaristica (ore 18-19)

Papa Francesco: domenica 31 agosto, come ogni domenica e nelle principali festività liturgiche, Papa Francesco recita con i pellegrini, riuniti in Piazza S. Pietro in Vaticano, la preghiera mariana dell’Angelus Domini, e pronuncia, prima e dopo di questa preghiera, una breve riflessione (ore 12-12.30); lunedì 1 settembre riprende la celebrazione dell’Eucaristia alla presenza dei gruppi di fedeli nella cappella della Casa S. Marta in Vaticano (ore 7) e mercoledì 3 settembre incontra gruppi di fedeli e pellegrini in occasione dell’Udienza generale per la catechesi (ore 10.25-12.00).

Augurio: ci raggiunga il vivido augurio di giorni vissuti nella contemplazione delle verità che Cristo ci ha voluto rivelare nel brano di Vangelo: «Se qualcuno vuol venire con me, smetta di pensare a se stesso, prenda su di sé tutto l’amore di cui è capace e mi segua. Chi pensa soltanto a salvare la propria vita, scegliendo solo se stesso e quanto gli conviene nella vita presente, la perderà; chi invece è pronto a dare la propria vita per me, la ritroverà» (cfr. Mt 16,24-25).

Piotr Anzulewicz OFMConv




Diffondendo la cultura della solidarietà…

Tutti siamo chiamati a vivere «il servizio della carità», «diffondendo la cultura della solidarietà» dappertutto, nelle realtà ordinarie, in famiglia, in parrocchia e al lavoro, soprattutto in questo periodo di acuta crisi economica, di precarietà, di disoccupazione. E’ uno dei passaggi forti dell’omelia di Papa Francesco, durante la Messa celebrata il 5 luglio nell’ex stadio Romagnoli di Campobasso. Di questo impegno – ha sottolineato il Papa – c’è tanto bisogno. Il nostro tempo ha bisogno di prossimità che sorregge, rialza, «infonde nella società quel ‘supplemento d’anima’ che consente di guardare oltre e di sperare. (…) È necessario porre la dignità della persona umana al centro di ogni prospettiva e di ogni azione. Gli altri interessi, anche se legittimi, sono secondari».

«La priorità – ha ribadito nell’incontro con il mondo del lavoro e dell’industria all’Università degli Studi del Molise, a Campobasso, dopo il saluto del rettore, Gianmaria Palmieri, e le testimonianze di un giovane agricoltore, laureato in Agraria, e di un’operaia Fiat, mamma di un bimbo e in attesa di un altro figlio – non è all’economico, ma all’umano, al gratuito, alle relazioni non commerciali, ma familiari, amicali, per i credenti alla relazione con Dio e con la comunità». Non abbattiamoci allora nel vedere tanto male e tanto dolore nel mondo, ma lasciamoci pervadere dalla speranza che ci arriva dalle parole di Papa Francesco.

Buona estate a tutti!

Promemoria (Important)

# Domenica 6 luglio, presso la chiesa monumentale di S. Bernardino da Siena ad Amantea, ha luogo il Festival della canzone francescana «Cantiamo insieme la vita» (ore 9.30: Preghiera delle Lodi e meditazione di don Vincenzo Agosto; intervento di fr. Julián Santamaría Garzón sul tema «Il canto come testimonianza»; ore 10.30: Esecuzione dei canti francescani da parte dei partecipanti; ore 12.30: Celebrazione eucaristica; ore 15-16: Condivisione e canto a Maria di fr. Julián; ore 17: Fraternità francescana in cammino)

#Dal 6 al 16 luglio nella cattedrale di Catanzaro si svolgono i festeggiamenti in onore di s. Vitaliano (†699), vescovo di Capua, fondatore del santuario di Montevergine e patrono della città di Catanzaro e dell’Arcidiocesi metropolitana. In quanto la Parrocchia «Sacro Cuore» parteciperemo alla novena, con il pellegrinaggio, assieme ad altre Parrocchie della vicaria di Catanzaro Sud, mercoledì 11 luglio (vedi il Manifesto: http://www.diocesicatanzarosquillace.it/download/manifesto_san_vitaliano_2014.pdf)

#Fino al 30 agosto sono aperte, nell’Ufficio Parrocchiale, le iscrizioni al catechismo dei bambini che da settembre frequenteranno la prima e la seconda elementare

#Durante la settimana abbiamo anche alcuni eventi e ricorrenze

♪ Martedì 8/07: Laboratorio musicale a cura del M° Luigi Cimino, promosso dal Circolo Culturale San Francesco

♪ Mercoledì 9/07: A Città di Castello in Umbria, s. Veronica Giuliani († 1727), clarissa cappuccina, autrice del diario «Tesoro nascosto» (22 mila pagine), portatrice delle stigmate dal 5 aprile 1697 sino alla morte (le sue ultime parole: «Ho trovato l’Amore! Ditelo a tutte. E’ questo il segreto delle mie gioie e delle mie sofferenze: l’Amore si è lasciato trovare»)

♪ Giovedì 10/07: Adorazione eucaristica del 2° giovedì del mese (ore 18-19)

♪ Venerdì 11/07: S. Benedetto da Norcia († 547), fratello di s. Scolastica, abate, patriarca del monachesimo occidentale e fondatore del celebre monastero di Montecassino, patrono d’Europa (proclamato nel 1964 da Papa Paolo VI), dei monaci, speleologi, architetti, ingegneri

(pa)




Biblioteca «sognata insieme»

Cari Amici, ci rivolgiamo con fiducia e speranza a tutti voi per chiedervi se vi sia possibile donare libri nuovi per la futura Biblioteca dell’Associazione «Circolo Culturale San Francesco», che ha avuto l’alta benedizione dell’Arcivescovo Vincenzo Bertolone ed è divenuta realtà, con l’Atto costitutivo notarile, come «Associazione Culturale San Francesco». L’Associazione ha sede legale ed amministrativa presso la chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido (Viale Crotone, 55). La sua Biblioteca, di profilo francescano-umanistico, desidera essere a disposizione di tutta la collettività parrocchiale e cittadina, quale punto di partenza e d’arrivo di un reticolo di relazioni interpersonali, di sensazioni interiori, di esperienze psicologiche e spirituali. «Ognuno di noi ha bisogno di tempi e spazi di raccoglimento, di meditazione, di calma… Grazie a Dio che è così! Infatti, questa esigenza ci dice che non siamo fatti solo per lavorare, ma anche per pensare, riflettere o semplicemente per seguire con la mente e con il cuore un racconto, una storia, in cui immedesimarci, in un certo senso ‘perderci’, per poi ritrovarci arricchiti» (Benedetto XVI). Certamente molti dei libri di lettura «sono per lo più di evasione». E tuttavia non mancano coloro che si dedicano anche a letture più impegnative.

Per ora i primi titoli significativi che formano la Biblioteca sono: Bibbia di Gerusalemme – il «grande codice» del nostro essere cristiani, della cultura e dell’arte,Fonti francescane. Scritti e biografie di s. Francesco d’Assisi. Cronache e altre testimonianze del primo secolo francescano. Scritti e biografie di santa Chiara d’Assisi. Testi normativi dell’Ordine francescano secolare (Padova 2004), ● T. Campanella, Opera omnia (dono del consigliere G. Frontera), Compendio della dottrina sociale della Chiesa (Città del Vaticano 2005).

Essi e in seguito altri, nel Circolo, potranno costituire, oltre che un arricchimento culturale, anche il nutrimento dello spirito. Auspichiamo inoltre di poter presto disporre delle scaffalature necessarie, sperando nell’intervento di qualche ‘benefattore’…

Desideriamo ringraziare anticipatamente tutti coloro che vorranno essere protagonisti convinti e generosi di questa nuova realtà parrocchiale, affinché il Circolo divenga uno strumento valido ed efficace di comunione fraterna ed incentivo a diffondere la cultura francescana ed umanistica. Davvero grazie.

Piotr Anzulewicz OFMConv




Laboratorio di giornalismo 2014/2015

In risposta all’invito di Papa Francesco, contenuto nel suo primo Messaggio per la 48ª Giornata delle Comunicazioni Sociali dal titolo: «Comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro», che si celebrerà il 1 giugno, il «Circolo Culturale San Francesco» di Catanzaro Lido e l’Osservatorio nazionale indipendente sulle politiche dell’Unione europea «Qui Europa» organizzano e realizzano il laboratorio di giornalismo 2014/2015.

Si tratta di un Workshop (dall’inglese “laboratorio”) che vuole esplorare il potenziale della comunicazione, nel mondo sempre collegato e in rete, per farci sentire più prossimi gli uni gli altri. La cultura dell’incontro «richiede che siamo disposti non soltanto a dare, ma anche a ricevere dagli altri»: l’altro può aiutare me a capire meglio. In questo i media, e Internet in particolare, avendo tra le coordinate il messaggio evangelico, possono offrirci «maggiori possibilità d’incontro e di solidarietà fra tutti».

La comunicazione è una sfida appassionante che tuttavia comporta «energie fresche e un’immaginazione nuova», intensità e creatività. Non si può affidare la comunicazione ad una routine meccanica, da ufficio stampa, che si ferma solo a comunicare delle frasi. L’immaginazione cristiana – grazie all’immagine del Buon Samaritano – è in grado di plasmare e di dare forma ad una comunicazione che significa anche un modo di aprirsi al mondo, di inserirsi nel dialogo con gli uomini e le donne di oggi e di comprenderne le attese, le speranze e i dubbi. Ci troviamo immersi in una sorta di “carovana solidale” o circolare. Arroccarsi dentro idee personali, o tradizioni linguistiche e partitiche, significa impedire la fluidità di comunicazione. «La Rete digitale – afferma con forza Papa Francesco – può essere un luogo ricco di unione e di umanità, non una rete di fili e di cavi». I fili e i cavi, se vogliamo, ci aiutano ovviamente, anzi, devono aiutarci – è questa la vocazione della Rete – ad essere più uniti e ad avere una comunicazione più diretta, in grado di superare le barriere e gli ostacoli. C’è una visione profetica della Rete: la Rete è intesa come dono di Dio agli uomini, perché grazie ad essa gli uomini possono essere più uniti e insieme incamminarsi verso la verità.

Obiettivi formativi

Il laboratorio – corso gratuito continuativo – si propone dunque di fornire conoscenze e tecniche necessarie per capire le nuove realtà della Rete, di utilizzare nuovi strumenti di comunicazione, di acquisire tutte le competenze relative all’attività giornalistica e alla realizzazione e gestione di un giornale cartaceo e Web, in un’ottica valoriale, non solo materiale.

Il Workshop si prefigge altresì di avviare alla professione quanti volessero iniziare una collaborazione ed un’esperienza concreta presso la Redazione dell’Osservatorio nazionale indipendente sulle politiche dell’Unione europea «Qui Europa» che a fine corso elargirà una borsa di studio ai cinque migliori studenti dando loro la possibilità di acquisire il tesserino di giornalista pubblicista e di avviare una collaborazione concreta col giornale.

Destinatari

Il laboratorio è rivolto a ragazzi, aspiranti giornalisti e a chi ha intenzione di lavorare nel mondo della comunicazione o vuole approfondire le dinamiche del giornalismo.

Organizzazione didattica

I seminari si terranno ogni giovedì dalle ore 17 alle 19 nel Salone «S. Elisabetta d’Ungheria» situato al lato destro della chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido. Ogni venerdì (ore 18.30–21) ci sarà eventualmente la possibilità di continuare la formazione partecipando alle Conversazioni di pubblico interesse su importanti questioni di attualità, che si tengono nello stesso Salone, e ai quali è invitata tutta la cittadinanza e tutto il Corpo docente degli Istituti scolastici.

Iscrizione

Per iscriversi basta inviare una mail di conferma all’indirizzo infounicz.europa@gmail.com e comunicare il nominativo alla Presidenza che provvederà a redigere un elenco degli studenti interessati.

Papa Francesco, “comunicatore globale”, ha capovolto lo stile di comunicazione del papato. La sua comunicazione è dialogo, colloquio, giustizia, sincerità, annuncio di fraternità. Il suo è un messaggio universale, rivolto soprattutto alle periferie esistenziali del mondo. I suoi viaggi nazionali e internazionali: Lampedusa, Rio de Janeiro, Cagliari, Assisi, testimoniano questa forza comunicativa che ha il sapore dello straordinario.

La comunicazione in sé, come la conosciamo oggi, ha anche un precursore: Francesco d’Assisi. Il suo carisma da comunicatore ha reso possibile la diffusione della fratellanza umana, universale e cosmica. La grande forza comunicativa trovò nella parola uno degli strumenti più efficaci, facendo suo il concetto latino di «communico»: mettere in comune, rendere partecipe, condividere, scopo principe di una comunicazione che diventa anche comunione con tutto il creato. Frate Francesco – dice il suo primo biografo, fra Tommaso da Celano – aveva fatto di tutto il suo corpo una lingua, senza disdegnare “il gesto” come elemento comunicativo (ad esempio il bacio al lebbroso: Test., vv. 1-2: FF 110). Nel mondo della comunicazione è importante anche l’ascolto. L’Assisiate era un grande ascoltatore, oltre che oratore. Egli amava ascoltare il prossimo, faceva tesoro delle esperienze altrui, accoglieva tutti. Desiderava che tutti potessero coesistere allo stesso livello, mischiandosi ai poveri e ai ricchi e trovando il linguaggio per accedere al loro cuore, passando dalla predicazione nelle chiese alla predicazione nelle piazze.

L’era della globalizzazione impone che la comunicazione possa arrivare nei più remoti angoli del mondo reale, ma altrettanto necessario giungere «negli ambiti creati dalle nuove tecnologie, nelle reti sociali, per far emergere una presenza (…) che ascolta, dialoga, incoraggia» (Papa Francesco). Ciascuno di noi dovrebbe accogliere la sfida di testimoniare i valori in cui crede, la propria identità cristiana, il proprio vissuto culturale, espressi con un nuovo linguaggio, per giungere alla condivisione.

P. Piotr Anzulewicz OFMConv, Presidente del «Circolo Culturale San Francesco»

Dott. Sergio Basile, Direttore del quotidiano «Qui Europa» e Vicepresidente del «Circolo Culturale San Francesco»

5 febbraio 2014, memoria di s. Agata († c. 251), vergine e martire, patrona dei fonditori di campane, dei pompieri e delle donne con il tumore al seno, protettrice tra l’altro di San Marino e di Malta, ma è Catania il centro più folcloristico e religioso del suo culto




Sul mito, il rito e il simbolo…

Con la relazione: «Il mito, il rito e il simbolo costanti del sacro, studiati da Julien Ries, possono aiutare l’uomo di oggi nella sua risposta di fede?» di Francesco Celestino OFMConv, Custode provinciale di Calabria, si è inaugurato il ciclo delle «Conversazioni sacro-profane» a cura di Sergio Basile, economista, direttore del quotidiano online «Qui Europa» e vicepresidente del «Circolo Culturale San Francesco», nell’ambito delle iniziative culturali dell’Associazione.

La Conversazione si è tenuta venerdì 10 gennaio nel Salone parrocchiale della chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido. Molti i presenti che hanno risposto all’invito a parteciparvi, richiamati sia dall’antico affetto che li lega al Custode provinciale, sia per l’interesse suscitato dall’argomento trattato.

La presentatrice della serata, dott.ssa Teresa Cona, segretaria del Circolo, ha offerto al pubblico, nell’attesa dell’arrivo del Relatore, il profilo dello Staff della “nuova” Associazione, iniziando dal presidente Piotr Anzulewicz OFMConv – ideatore e socio fondatore, dal vicepresidente Sergio Basile – responsabile dell’area dedicata al Cineforum (con scelta di film adeguatamente preselezionati) all’interno dei servizi culturali offerti dal Circolo, e dal tesoriere Andrea Buzor OFMConv, per poi passare in rassegna ad uno ad uno i vari consiglieri: il già menzionato Francesco Celestino, l’avv. Giuseppe Frontera, l’operatore pastorale Mario Catania, il consulente informatico  Maurizio Flauti, la catechista Anna Froio. La dott.ssa Cona ha fatto conoscere agli intervenuti anche il Mo Luigi Cimino, docente di musica in varie scuole della Provincia, sassofonista, arrangiatore-compositore e direttore di banda musicale, il quale ha esposto il programma dettagliato del corso di musica, aperto a tutti ed esclusivamente gratuito, di cui sarà docente presso le aule messe a disposizione dal Circolo.

Altro presentato è stato Filippo Calcagno, ex-guardia marina in riposo, ideatore ed esecutore, insieme al Mo Cimino, dell’inno del Circolo: «Sei qui, Francesco, con noi».

Si è fatto quindi un rapido accenno a cos’è il Circolo, cosa si prefigge, come iscriversi, come aiutarci e come metterci in contatto. Ad un altro “momento corale” si è rimandato la presentazione delle iniziative programmate dal Circolo che intende “regalare” momenti-eventi culturali come questo, ma anche corsi musicali, di pittura, di ginnastica e di giornalismo, e serate al Cineforum seguite da ampi dibattiti con gli intervenuti ai vari spettacoli, a tutti coloro che “sentono l’urgenza” di appropriarsi di attimi di serena ed erudita “conoscenza”.

A volo d’uccello si è potuto dare risposta ad alcune domande rivolte al Circolo, visto l’arrivo del relatore Celestino, che da subito ha galvanizzato l’assemblea, presentando a grandi linee il bottino del lavoro pionieristico di Julien Ries († 23.02.2013), storico delle religioni, antropologo e cardinale belga. Per tutta la vita egli è andato a caccia dell’«homo religiosus», elaborando i tratti di quella nuova antropologia religiosa o antropologia del sacro che costituisce il suo contributo più significativo e originale alle ricerche sulle religioni. Infatti, i suoi studi mostrano – in modo tanto sobrio quanto persuasivo – come la religiosità non appartenga a uno stadio della storia umana destinato ad essere superato, o relegato tutt’al più su un piano di antropologia culturale, come se si trattasse di una reliquia del passato o un elemento di folklore. L’esperienza religiosa rappresenta piuttosto una dimensione essenziale dell’essere dell’uomo. Per questo, religione e cultura non si possono separare. Finché si vive e si muore, il sacro ha un futuro, e il futuro è sacro! Qui non è in gioco la contrapposizione fede-ragione, tra una posizione fideistica, che dice prendere o lasciare, e una posizione laica. In realtà è un dialogo tutto laico, perché riguarda ciò che ogni uomo – credente o no – desidera dentro di sé, se si accontenta della sua condizione mortale o aspira a un compimento dopo la morte. E quando la dimensione in cui attinge la profondità di sé viene rifiutata, il sacro riemerge in forma aberrante. I regimi totalitari del XX secolo non sono che perversioni del sacro, cioè della relazione dell’uomo con la trascendenza.

La relazione di p. Celestino ha coinvolto i presenti su cosa fossero i miti, i riti e i simboli. Quarant’anni fa c’era una querelle sul mito, oggi si parla del ritorno, anche se le nuove generazioni ne hanno svilito il significato, attribuendo ad esempio a personaggi dello spettacolo tale denominazione. Così anche per il significato del rito che una volta amplificava la sacralità, delle «offerte al divino», oggi apparentemente annullate nella “vecchia usanza”, deformate ed adattate a nuove e deleterie manifestazioni giovanili. Il simbolismo sembra invece continuare ad avere la medesima valenza. Meglio, oggi, soprattutto tra i giovani, ci si spinge verso modi quasi aberranti di utilizzo di simboli che non conservano più il semplice accostamento delle specie da sottintendere, ma, al contrario, se non addirittura si “mira all’inglobamento” nel “sé”, conducendo chi si erge a “simbolo” di un credo non cristiano ad immolarsi in suo favore.

Nel ringraziare il Relatore per la Conversazione, il Circolo, nella veste della sua Segretaria, ha fatto omaggio di una candela proveniente dalla lontana Vilnius, ornata di ambra baltica, simbolo della luce celeste, della bellezza e delle forze della natura.

A coronare festosamente la serata vi è stato un ricco buffet, offerto a tutti gli intervenuti: torte di vario tipo, rustici e bevande a volontà. Resti luminoso il ricordo e stabile il vantaggio individuale e sociale di così felice evento, vissuto ancora nel fascio di raggi dell’Epifania che con la sua stella – simbolo e segno di tutto il creato – orienta verso il Sole pasquale. Seguendo questa stella – come i tre uomini in ricerca di una verità che non è effimera, uomini di pura intelligenza e di pura concretezza che sanno sposare, abbinare e armonizzare l’esigenza della ragione e del cuore – inevitabilmente ci si ritrova di fronte al Figlio di Dio fattosi umile e povero «per amore dell’amor nostro» (Absorbeat).

(tc/pa)




Conversazioni – I edizione

Carissimo/a, in certe stagioni della vita è urgente trovare qualcuno che ascolti e dedichi tempo per l’incontro, il dialogo, il cammino con te…  Eccoci una possibilità.

 

• Conversazioni sanfrancescane

A cura di Piotr Anzulewicz OFMConv

1. Francesco, il rivoluzionario di Gesù, può scombussolarci? (Video a cura di Silvano Vinceti)

2. Perché osare riscoprire Francesco come progetto di vita? Un “povero”, arricchito dall’amore umile di Dio, da ricircolare? (Da Assisi il tenore del futurohttp://youtu.be/VVylkD6SVuM)

3. Francesco, in cammino verso un’etica dell’ospitalità. È possibile una relazione ospitale, armonica, rispettosa con il proprio corpo, con gli altri e con le cose, rispettando la ricchezza della diversità? (Fra Alessandro: Pater Nosterhttp://youtu.be/9WAbpbVMulE)

4. Perché per Francesco la povertà è così importante? Economia del dono e della giustizia (Nella tua storia il donohttp://youtu.be/2w3mqrBFQmM)

5. Francesco può servire da ispirazione e da segno profetico per un’umanità riconciliata, pacifica e rispettosa del creato? L’utopia della fratellanza universale e dell’ecologia planetaria. Da lupo feroce a “frate lupo” (Fra Alessandro: Fratello Sole, Sorella Lunahttp://youtu.be/fxqVVy0nJYQ)

6. Francesco, la pazzia dell’incontro con i “lebbrosi” di oggi? Solidarietà con i diversi/ultimi/poveri per il loro riscatto (Con il cuore nel nome di Francescohttp://youtu.be/r8TVm6_g4v0)

7. Chiesa di Francesco: popolo di pellegrini incamminati verso l’assoluto del Regno (Papa Francesco: Nessuno è inutile nella Chiesahttp://youtu.be/xaDE8VzFaJQ)

8. Quanto i giovani possono essere “vicini” o “lontani” dallo spirito di Francesco? (Papa Francesco: Abbiate il coraggio di scelte duraturehttp://youtu.be/Zv4d_xGGyZE)

9. Lavoro, finanze ed identità nella logica sanfrancescana del dono (Fra Alessandro: Panis Angelicushttp://youtu.be/tufbM2TJoBs)

10. Francesco e la donna: una provocazione salutare. Jacopa dei Sette Soli e Chiara: il femminile votato al Vangelo e chiamato a “insegnare l’amore” (Benedetto XVI: S. Chiara donna moderna nel Medioevohttp://youtu.be/F4lh1y2roHo; Papa Francesco: Donne hanno ruolo fondamentale nel cammino della fedehttp://youtu.be/djggrnnMrhg)

 

• Conversazioni sacro-profane

A cura di Dr. Sergio Basile, economista, direttore del quotidiano online «Qui Europa», vicedirettore del Circolo

1. Il mito, il rito e il simbolo, costanti del sacro, studiati da Julien Ries, possono aiutare l’uomo di oggi nella sua risposta di fede? (Francesco Celestino OFMConv, Custode provinciale di Calabria)

2. Iperimmigrazione (Origini e strategie)

3. Siria e guerra in Medio Oriente: non chiamatele missioni di pace

4. MES: la dittatura europea e la debitocrazia. Sistema Target 2 e predominio industriale tedesco sull’Eurozona (Video: I demoni del denaro)

5. Sistema bancario, moneta e sovranità monetaria rubata: dietro la crisi, truffa dell’Eurozona. Le rivoluzionarie teorie del prof. Giacinto Auriti

6. La storia non raccontata: falsificazioni storiche e luoghi comuni da sfatare. Il piano Dullas e le guerre mondiali

7. Illuminati e nuovo ordine mondiale: il piano per ridurre i commensali nel pianeta Terra. Osservazioni dell’allora card. Joseph Ratzinger e Prefazione al libro del prof. mons. Michel Schooyans

8. Musica e messaggi subliminali: come l’élite mondialista controlla i giovani

9. Troika: come BCE, Commissione Ue e FMI rubano la sovranità agli Stati e li annientano con le loro politiche debitocratiche e iperliberiste. Due casi emblematici: Romania e Grecia

10. Chiesa oggi: la lotta tra modernisti e tradizionalisti e gli attacchi della Massoneria internazionale (Testimonianza di Padre Gabriele Amorth)

 

Dove?

Nella Sede del «Circolo Culturale San Francesco»

al lato destro della chiesa «Sacro Cuore»

Viale Crotone, 55 – Catanzaro Lido

 

Quando?

Tutti i venerdì, dalle ore 18.30, a partire dal 10 gennaio 2014

Non ci sono soluzioni magiche e ricette preconfezionate. C’è solo il desiderio di incontrarci e confrontarci, dialogare e camminare insieme. Se vuoi, puoi offrirti questo dono.

Che Francesco e Chiara ci accompagnino e incoraggino in questa difficile ‘impresa’, fucina d’incontri significativi tra persone giovani e mature. Sia per noi, questa speranza input ad andare avanti, senza scoraggiarci per le eventuali difficoltà iniziali, consapevoli che questa Parrocchia ha urgente necessità di un punto di aggregazione sia per i giovani che per gli adulti. La Madre divina, suo Figlio e Francesco ci accompagnino e sorreggano in tale impresa!

Ti aspettiamo.

Staff