WikiCircolo 2017: proteggere il creato per difendere l’uomo

◊  Con la 4ª edizione, il WikiCircolo – la sezione del Circolo Culturale San Francesco – intraprende un nuovo itinerario e gli assegna il motto: L’uomo e sua «sorella» e «madre» terra. Rinnovando l’ideale del Circolo: «la cultura e la cura dell’altro», si ispira all’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco e alla preghiera-inno Cantico delle creature di frate Francesco. Entrambi gli scritti parlano della nostra casa comune, la terra. Nessuno può non intenerirsi davanti alla sua bellezza − questa magnificenza sta tutta nei loro titoli − e nessuno può restare indifferente di fronte alla sua sfiguratezza. La panoramica del Pontefice è «gioiosa e insieme drammatica». Mentre il medievale Laudato si’ del Poverello costituisce un cantico universale «ante litteram», quello del Pontefice esprime un’ode globalizzata dal design innovativo: spazia dagli aborigeni australiani, religiosamente attaccati alle loro terre, ai migranti sub-sahariani, sradicati e in fuga, dalla guerra e dall’effetto serra. Una monografia che tocca ogni aspetto, a partire da quello che sta accadendo all’ambiente, alla denuncia accorata delle disparità e delle iniquità, fino all’indicazioni di alcune linee di orientamento e di azione. Un vettore ecologico che riduce la velocità e scala le marce fino ad arrestarsi e arretrare, qualora necessario: «Non basta conciliare, in una via di mezzo, la cura per la natura con la rendita finanziaria, o la conservazione dell’ambiente con il progresso.  (…) le vie di mezzo sono solo un piccolo ritardo nel disastro» (n. 194). Diversamente dalla guerra fredda, che immobilizzava e congelava, ma in fondo conservava il mondo in freezer, impedendogli di sprigionare le propria energia, la guerra commerciale lo surriscalda, lo spoglia e lo squaglia, materialmente. Così l’essenza dell’uomo si vaporizza, come in un remake di Terminator, nell’immagine più visionaria dell’enciclica, per sfuggire al dominio delle macchine: «L’autentica umanità sembra abitare quasi impercettibilmente in mezzo alla civiltà tecnologica, come la nebbia che filtra sotto una porta chiusa». Porta chiusa, ma finale aperto che richiede una “conversione” (n. 216), una “riconnessione” tra l’uomo e il creato, una mobilitazione di tutti, un movimento globale di opinione che , nell’interesse dell’umanità, prenda in mano le iniquità, fino a generare un’onda che costringa chi ha più potere a mettere in atto tutte le iniziative per cambiare rotta. E’ il momento che l’appello alla custodia dell’ambiente e alla cura di tutti, specialmente dei bambini, dei vecchi, dei fragili, non serva soltanto a riflettere sulla nostra condizione, bensì che ci faccia agire, dal locale al globale, senza esitazione.

◊  I temi delle Serate conviviali con aperitivo, proposte per questa edizione, sono tutti da “abitare”, configurare, delimitare. Tutti ne possono essere protagonisti, relatori, referenti, tutori. La sfida, in tale prospettiva, alza di parecchio l’asticella fino a domandare: “Che genere di mondo vogliamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi?”. Le risposte finora elaborate non sono univoche, categoriche e definitive, e pendolano tra opportunità affascinanti e limiti avviluppanti. Tale incertezza ci mantiene nell’itineranza dell’ascolto, e questo è già un potente punto di contatto con frate Francesco. Insieme con lui incontreremo per strada fratelli e sorelle che da volontari ci offriranno dati e prospettive su cui riflettere e da cui ripartire con consapevolezze più scaltrite e più profonde, senza pregiudizi da “apocalittici” o “integrati”. Con loro potremo scoprire e scegliere anche inedite rotte di senso e nuovi approcci al creato e alla vita in un «humus» culturale e socio-economico, descritto dal sociologo Z. Bauman, con l’icastica e ormai percolante  metafora della società liquida, amebica, orfana di certezze assolute, dimentica di aspetti solidi e sodi, mediati dalla tradizione. Forse la fraternità universale praticata da Francesco potrà ricevere una inedita spinta. Speriamoci con tutto il cuore.


L’uomo e sua «sorella» e «madre» terra

Serate conviviali

con aperitivo

4ª edizione

Giorno: un venerdì sì e un venerdì no

Ora: 18.45

Luogo: Salone «S. Elisabetta d’Ungheria» presso la chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido

Calendario degli incontri

 

  1. Ve 20 gen 2017 − Frate Francesco e il suo Cantico delle creature

«Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa» (v. 9: FF 263) [https://youtu.be/9hAH1O6FLBghttps://www.youtube.com/watch?v=AFkfu_a5f_E]

  1. Ve 3 feb 2017 − Papa Francesco e il suo Laudato si’

«O Dio (…), risana la nostra vita, affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo, affinché seminiamo bellezza e non inquinamento e distruzione» (Laudato si’, n. 246)

  1. Ve 17 feb 2017 − Il creato: “dominarlo” e sfruttarlo o custodirlo e rispettarlo? La sapienza di grandi racconti biblici

«È importante leggere i testi biblici nel loro contesto, con una giusta ermeneutica, e ricordare che essi ci invitano a “coltivare e custodire” il giardino del mondo (cfr. Gen 2,15). Mentre “coltivare” significa arare o lavorare un terreno, “custodire” vuol dire proteggere, curare, preservare, conservare, vigilare» (Laudato si’, n. 67)

  1. Ve 3 mar 2017 − Laudato si’: i gemiti della sorella terra “oppressa e devastata” e i gemiti degli “abbandonati e maltrattati” del mondo

«Fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c’è la nostra oppressa e devastata terra, che “geme e soffre le doglie del parto” (Rm 8,22)» (Laudato si’, n. 2). «O Dio dei poveri, aiutaci a riscattare gli abbandonati e i dimenticati di questa terra che tanto valgono ai tuoi occhi»  (Laudato si’, n. 246)

  1. Ve 17 mar 2017 − Laudato si’: il degrado ambientale e la “riconnessione” tra l’uomo e il creato

«Ognuno si penta del proprio modo di maltrattare il pianeta», perché «un crimine contro la natura è un crimine contro noi stessi e un peccato contro Dio» (Laudato si’, n. 8)

  1. Ve 31 mar 2017 − Laudato si’: il «no» all’ideologia consumeristica e il «sì» alla cultura della sobrietà e della condivisione

«Dal momento che il mercato tende a creare un meccanismo consumistico compulsivo per piazzare i suoi prodotti, le persone finiscono con l’essere travolte dal vortice degli acquisti e delle spese superflue. Il consumismo ossessivo è il riflesso soggettivo del paradigma tecno-economico» (Laudato si’, n. 203)

  1. Ve 21 apr 2017 − Laudato si’: il «no» all’ingiustizia sociale e il «sì» alla solidarietà intragenerazionale

«Ricordiamo i poveri di oggi, che hanno pochi anni da vivere su questa terra e non possono continuare ad aspettare. Perciò, “oltre alla leale solidarietà intergenerazionale, occorre reiterare l’urgente necessità morale di una rinnovata solidarietà intragenerazionale”» (Laudato si’, n. 162)

  1. Ve 5 mag 2017 − Laudato si’: il diritto di tutti e per tutti all’acqua e al cibo

«Questo mondo ha un grave debito sociale verso i poveri che non hanno accesso all’acqua potabile, perché ciò significa negare ad essi il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità» (Laudato si’, n. 30). «Sappiamo che si spreca approssimativamente un terzo degli alimenti che si producono, e “il cibo che si butta via è come se lo si rubasse dalla mensa del povero”» (Laudato si’, n. 50)

  1. Ve 19 mag 2017 − Laudato si’: l’eco-migranti e la cultura dell’accoglienza e della solidarietà

«E’ tragico l’aumento dei migranti che fuggono la miseria aggravata dal degrado ambientale, i quali non sono riconosciuti come rifugiati nelle convenzioni internazionali e portano il peso della propria vita abbandonata senza alcuna tutela normativa. (…) La mancanza di reazioni di fronte a questi drammi dei nostri fratelli e sorelle è un segno della perdita di quel senso di responsabilità per i nostri simili su cui si fonda ogni società civile» (Laudato si’, n. 25)

  1. Ve 9 giu 2017 − Laudato si’: l’«ecologia integrale» – educare all’alleanza tra l’umanità e l’ambiente

«È molto nobile assumere il compito di avere cura del creato con piccole azioni quotidiane, ed è meraviglioso che l’educazione sia capace di motivarle fino a dar forma ad uno stile di vita. L’educazione alla responsabilità ambientale può incoraggiare vari comportamenti che hanno un’incidenza diretta e importante nella cura per l’ambiente, come evitare l’uso di materiale plastico o di carta, ridurre il consumo di acqua, differenziare i rifiuti, cucinare solo quanto ragionevolmente si potrà mangiare, trattare con cura gli altri esseri viventi, utilizzare il trasporto pubblico o condividere un medesimo veicolo tra varie persone, piantare alberi, spegnere le luci inutili, e così via» (Laudato si’, n. 211)

  1. Ve 23 giu 2017 − Custodi del creato e degli altri: Francesco di Paola (https://youtu.be/OSC-vakdQQE) ed Elena Aiello (https://youtu.be/0bqLi-b0BQ8)

«Ci sono educatori capaci di reimpostare gli itinerari pedagogici di un’etica ecologica, in modo che aiutino effettivamente a crescere nella solidarietà, nella responsabilità e nella cura basata sulla compassione» (Laudato si’, n. 210)

Ve 30 giu 2017 − «Messa della Terra» (Earth Messa) per cantare la bellezza della creazione (oltre a stili musicali, anche la pittura paesaggistica e i versi degli animali: l’ululato del lupo di Gubbio o il canto della cicala)

Piotr Anzulewicz OFMConv e Staff




2017: l’anno per essere «artigiani di pace» e di amicizia sociale

Amici e Soci del Circolo, il 2017 sia per voi un anno intessuto di pace, ricolmo di solidarietà, ricco di incontri e iniziative che promuovano «in modo sempre più efficace “i beni della giustizia, della salvaguardia del creato” e della sollecitudine verso i migranti, “i bisognosi, gli ammalati e gli esclusi, gli emarginati, le vittime dei conflitti armati e delle catastrofi naturali, i carcerati, i disoccupati e le vittime di qualunque forma di schiavitù e di tortura”» (Messaggio per la 50ª Giornata Mondiale della Pace, n. 6). Accogliendo tale proposta di Papa Francesco ed anche l’esortazione di frate Francesco: «La pace che annunziate con la bocca, abbiatela ancor più copiosa nei vostri cuori» (3 Comp 58: FF 1469), con coerenza sceglieremo la solidarietà come stile per intessere l’amicizia sociale, costruire comunità nonviolente, trasformare ogni conflitto in un anello di collegamento di un nuovo processo, rifiutare di scartare le persone e di danneggiare l’ambiente…

Il Consiglio direttivo vi chiede di dar voce al Circolo. È un’opera parrocchiale che ha preso il via, con il recupero dello Statuto originale, il 27 ottobre 2013, a 27 anni dallo storico «meeting» di Assisi convocato da s. Giovanni Paolo II, affinché essa possa essere luogo propulsore della «cultura dell’incontro», del dialogo, della fratellanza e della solidarietà, ma anche spazio di crescita umana, spirituale e sociale. Essa ha bisogno di soci ordinari, sostenitori, amici, uomini e donne di buona volontà, fieri di tenerlo in vita, con ardore e gioia, e pronti a collaborare. Le iscrizioni si possono effettuare online, sul Sito del Circolo (https://circoloculturalesanfrancesco.org/site/collabora/), oppure nella sua sede, a Catanzaro Lido, al lato destro della chiesa «Sacro Cuore», ottenendo anche la tessera associativa. Riguadagniamo il ritardo e senza indugio iscriviamoci, perché il Circolo possa realizzare i suoi progetti e programmi a beneficio di tutti.

Piotr Anzulewicz OFMConv con il Consiglio direttivo




Oh, sì, in grazia di Dio!

Ancora una Serata elettrizzante, quella di ieri, 9 dicembre, con la proiezione del film «In grazia di Dio» e il dibattito sul ritorno alla natura e sulla riscoperta del sacro e del valore del baratto e della solidarietà – l’ultima Serata cinematografica della 3ª edizione del CineCircolo dal motto «Dagli occhi al cuore: le immagini della misericordia», promossa dal Circolo Culturale San Francesco. Nel Salone «S. Elisabetta d’Ungheria», presso la chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, c’erano insieme allo Staff i più entusiasti cinefili e amici del Circolo, non badando al sensibile calo termico e all’aria fredda che si è impadronita di quella Serata del nostro Bel Paese. Così avevano l’occasione di vivere qualcosa di grande, tramite le protagoniste della pellicola di Edoardo Winspeare, «cantore di un Sud Giano bifronte perché capace di incantare con la sua bellezza ancestrale e al contempo limitare e castrare le possibilità individuali e collettive» (si veda al riguardo la recensione: https://circoloculturalesanfrancesco.org/site/event/dagli-occhi-al-cuore-le-immagini-della-misericordia-grazia-dio-6a-serata-cinematografica-dibattito/).

Grazie allo Staff (dott.ssa T. Cona, avv. G. Frontera, M° L. Cimino e due tecnici del suono: Ghenadi Cimino e Gabriele Milasi) per il loro costante ed ammirevole impegno nella preparazione e nello svolgimento della 3ª edizione delle Serate cinematografiche e di quelle conviviali che si concluderanno il 16 dicembre, alle ore 19.30, con il Concerto «Aspettando Natale 2016» e lo scambio di auguri per Natale e Capodanno.

Grazie anche a chi finora ha sostenuto le attività del Circolo che non è un gruppo parrocchiale, ma – ripetiamo – è un’opera parrocchiale, con il patrocinio del Parroco, e come tale ha la benedizione di mons. Vincenzo Bertolone, l’arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, attraverso una pergamena. È l’unica opera del genere sul territorio, l’opera che abbraccia tutti i gruppi parrocchiali e va oltre: è aperta ai vicini e ai lontani, a tutti senza distinzione alcuna. Tutti allora facciamoci promotori di quest’opera, sostenendo ed affiancando le nuove edizioni che inizieranno il 13 gennaio 2017, giorno della memoria liturgica di s. Ilario, e avranno come fonti d’ispirazione l’enciclica «Laudato sì’» di Papa Francesco e la poesia-preghiera «Cantico delle creature» di frate Francesco. Il film «In grazia di Dio» fu un ideale salto verso queste edizioni. A presto.

Piotr Anzulewicz OFMConv

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In lutto ed attesa…

attesa-3Chiamiamolo «Black Friday», cioè «venerdì nero», per non usare altri colori, quello del 25 novembre. Il brutto tempo e la pioggia a dirotto non giovano a nessuno, ma in particolare ai metereopatici e amletici, ossia a coloro che dinanzi al dilemma: «Essere o non essere», rimangono particolarmente indecisi. Ha piovuto quasi tutto il giorno e nel corso del pomeriggio il quadro meteorologico è peggiorato, con forti precipitazioni, fulmini e tuoni.

Eppure gli appassionati del CineCircolo non si sono lasciati immobilizzare. Era imperdibile per loro la 5ª Serata cinematografica con la proiezione del film L’attesa e il dibattito su lutto e attesa – la 70ª di seguito, tra quelle conviviali e quelle cinematografiche – ideata nell’ambito della 3ª edizione del CineCircolo dal titolo: «Dagli occhi al cuore: le immagini della misericordia».

Applausi al film in cui il cineasta siculo, Piero Messina, riflette sulla rielaborazione del lutto e della malinconia, «facendo dei ralenti e delle sequenze-madri i suoi cavalli di battaglia» (http://circolo culturalesanfrancesco.org/event/dagli-occhi-al-cuore-le-immagini-della-misericordia-lattesa-5a-serata-cinematografica-dibattito/). Applausi anche a quegli spettatori che sono rimasti fino alla conclusione della Serata. Gli scatti fotografici della Segretaria e Curatrice delle Serate cinematografiche, la dott.ssa Teresa Cona, immortalano i loro volti. (pa)

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Paolo d’Ambrosio da Cropani al Circolo

paolo-dambrosio-volantinoStraordinaria la 5ª Serata conviviale con aperitivo – la 69ª di seguito, tra quelle conviviali e quelle cinematografiche – ideata nell’ambito della 3ª edizione del WikiCircolo dal titolo: «I volti della misericordia», che si è tenuta il 18 novembre, nel Salone «S. Elisabetta d’Ungheria», al lato destro della chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido.

La Serata girò attorno ad un singolare “volto della misericordia” − beato Paolo D’Ambrosio da Cropani († 1489), sacerdote del Terz’Ordine Regolare di S. Francesco d’Assisi, guida spirituale degli ultimi, amico dei poveri, operatore e portatore di pace. A presentarlo, in chiave di misericordia, è stato P. Pasquale Pitari OFMCap di Catanzaro, promotore della sua causa di canonizzazione. Grande impatto visivo e fonico: i brani musicali eseguiti sulla tastiera da Pino Aversa; la «Positio», cioè il volume comprendente la biografia documentata sul Beato e le testimonianze, scritta da P. Pasquale e donata al Circolo; il filmato dal titolo «Cropani dona culto a Dio nel suo beato Paolo», approntato anch’esso da P. Pasquale e molto cliccato su YouTube; le varie foto proiettate sullo schermo e infine il video con l’inno «Oh happy Day» dedicato a Elisabetta Guerrisi, socia e sostenitrice del Circolo, che il 17 novembre ha festeggiato la sua illustre Protettrice, s. Elisabetta d’Ungheria.

Non è mancata la voce dell’avv. Giuseppe Frontera, curatore delle Serate, inviata ai presenti tramite WhatsApp, riprodotta nel Salone da Ghenadi e accolta da tutti con l’applauso e l’augurio di pronta guarigione. E’ stata la dotts.ssa Teresa Cona, segretaria, a supplire la sua assenza. Un saluto particolare fu rivolto al trio: Marisa, Margherita e Patrizia Rizzello, che in settimana rientrano a Roma, loro sede  invernale. Tra le testimonianze fu toccante quella del M° Luigi Cimino, consigliere e membro del «Team» di WikiCircolo.

Tra i presenti, un significativo numero dei cittadini di Cropani, “capeggiati” dalla presidente della «Pia Unione Beato Paolo D’Ambrosio» Anna Maria Flecca, “protetti” dall’avv. Giuseppe Mazza e “sorvegliati” dal maresciallo in pensione Mario Oliveto. A concludere la splendida Serata, in amicizia e gioia, l’«aperitivo» offerto dal Circolo. A mezzanotte, sulla chat di Facebook del Circolo (https://www.facebook.com/circoloculturalesanfrancescocatanzaro/?fref=ts), un consolante e promettente post da Pisa: «Bellissima Serata! Prima o poi, mi vedrete al vostro Circolo, per partecipare ad una vostra Serata: lo prometto. ES».

Piotr Anzulewicz

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Dietro le sbarre di un carcere…

cesare-deve-morireHa attirato tanti cinefili la 4ª Serata cinematografica che si è svolta venerdì 11 novembre scorso, all’indomani del Giubileo dei Carcerati (6.11.2016), con la proiezione del film «Cesare deve morire» di Vittorio e Paolo Taviani, ambientato nella Casa di Reclusione di Roma Rebibbia, e con il dibattito a conclusione su colpa e riscatto, la Serata della 3ª edizione del CineCircolo dal tema conduttore «Dagli occhi al cuore: le immagini della misericordia». Alcuni si sono barricati a casa per l’ondata di freddo polare e delle nuvole gravide di pioggia che si rincorrevano nel cielo. Il calore umano che regnava nel Salone «S. Elisabetta d’Ungheria», situato al lato destro della chiesa «Sacro Cuore», il solito luogo delle Serate conviviali e cinematografiche, era tuttavia in grado di riscaldare anche l’inverno più freddo. Infatti, molti sono rimasti fino alla conclusione.

Le foto che pubblichiamo testimoniano la capacità calamitante della Serata. “Grande teatro, ma anche grande cinema, asciutto e visionario, distaccato e coinvolgente” (per la recensione si veda il link: https://circoloculturalesanfrancesco.org/site /…/dagli-occhi-al-c…/). Ne valeva e vale la pena esserci… (pa)

✔ @Pontifex_it: Se vuoi trovare Dio, cercalo dove Lui è nascosto: nei più bisognosi, nei malati, negli affamati, nei carcerati (13.11.2016)

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Al via la 2ª edizione del WikiCircolo

Abbé Pierre 5Venerdì 22 gennaio scorso, nel 9° anniversario della morte dell’Abbé Pierre, alle ore 18.45, il Circolo Culturale San Francesco ha inaugurato, nel Salone «S. Elisabetta d’Ungheria» presso la chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, la 2ª edizione del WikiCircolo focalizzata su «Catanzaro ed oltre», nel solco dell’Anno straordinario della Misericordia. In questo modo ha voluto rilanciare il tavolo di quegli «input» che sono necessari alla rinascita della cultura della solidarietà e dell’accoglienza degli «ultimi». «L’accoglienza ospitale e benevolente e la solidarietà umana e sociale – leggiamo sul dépliant di questa edizione – sono del resto le parole d’ordine dell’ideale della nostra Associazione, la cui porta è sempre aperta a tutti», vicini o lontani. È fondamentale la partecipazione: il sapere e il saper fare crescono insieme. Occorre in questo nostro difficile tempo ritrovare insieme «una mentalità nomade che consiste nell’”uscire da sé”, nell’abbandonare la staticità residente, nel proiettarsi in avanti, e una convivialità delle differenze, senza più “stanziarsi” e isolarsi in una sorta di autonomia autocratica e di autosufficienza soddisfatta, ma porsi di fronte all’altro in uno stato di attenzione responsiva, di ascolto, di protezione».

Davanti a noi, dunque, le dieci Serate conviviali con aperitivo, un susseguirsi di atmosfere – speriamo – suggestive ed emozionanti, per la qualità di tematiche, e sostenute e apprezzate – ci auguriamo – con entusiasmo da molti parrocchiani e da coloro che credono che la cultura, anche in piena recessione, sia uno importante ‘media’ nella promozione della società e appannaggio di tutti. Il nostro scopo è quello di mettere delle basi non tanto del Circolo, quanto dei valori come la gratuità, la solidarietà, la prossimità, attraverso incontri, convegni, laboratori, volontariato e servizio ai «poveri».

20160122_192723Così la 2ª edizione si è aperta con la Serata conviviale sul tema: «Catanzaro: città per servire e far servire i poveri?». È stata una Serata speciale, per la nostra comunità associativa e parrocchiale, resa ancor più straordinaria dalla presenza della prof.ssa Mariaconcetta Infuso, presidente del gruppo «Emmaus Catanzaro», e dei suoi collaboratori-volontari arrivati con un pulmino e con altri mezzi di trasporto. A nome di p. Ilario Scali, parroco, patrocinante tutta l’edizione, e del Consiglio direttivo del Circolo, p. Piotr Anzulewicz, dopo aver rivolto a tutti parole di benvenuto, ha confidato la sua gioia nel vedere le persone impegnate nel volontariato e ha accennato ad una felice coincidenza: «Oggi – ha detto – è stato pubblicato il Messaggio di Papa Francesco per la 50ª Giornata Mondiale delle Comunicazione sul tema: Comunicazione e misericordia – un incontro fecondo». Nel Messaggio il Papa ha sottolineato che la comunicazione «ha il potere di creare ponti e di favorire l’incontro e l’inclusione», invitando in questo Anno della Misericordia a far crescere la comunione, la condivisione, «la buona, libera e solidale prossimità tra i figli di Dio e fratelli in umanità».

Il M° Luigi Cimino, consigliere del Circolo e fine musicista, ha quindi eseguito sulla tastiera la «Serenata» di Franz Peter Schubert († 1828), compositore e pianista austriaco di musica classico-romantica, e la dott.ssa Teresa Cona, segretaria del Circolo, ha presentato la protagonista della Serata, prof.ssa Mariaconcetta Infuso, delineando in breve anche l’ideale della nostra Associazione e i suoi programmi, quelli attivati e quelli che attendono il loro realizzarsi in tempi migliori.

Entrati nel vivo della Serata, la nostra Relatrice, ha tratteggiato, a grandi pennellate, il profilo del Movimento internazionale «Emmaus» (Emmaüs in lingua francese) e la figura del suo carismatico fondatore: Henri Antoine Grouès, detto appunto Abbé Pierre († 22 gennaio 2007).

IMG_4447Il Movimento ha avuto inizio nel novembre del 1949, a Parigi, dall’incontro dell’Abbé Pierre con Georges, un assassino, mancato suicida. «Georges – disse Abbé Pierre –, io non ho nulla da darti, ma se vuoi lavorare con me, insieme potremmo aiutare gli altri». Di fronte a questa proposta, «il volto di Georges cambiò. Capì che, nonostante tutto, poteva ancora essere utile a qualcuno»… e in quel momento nacque la prima comunità Emmaus: il nome ricorda il luogo della Palestina dove Gesù apparve a due dei suoi delusi discepoli che si sono incamminati fuori dalla comunità di Gerusalemme e hanno intrapreso un viaggio di separazione e di isolamento. E fu l’inizio di una prodigiosa avventura della carità che avrebbe fatto diventare quell’ex-frate cappuccino uno dei personaggi più popolari e insieme più scomodi di tutta la Francia, per la stessa Chiesa, che ama di amore filiale e verso la quale è talvolta critico. Il prete dei senzatetto, degli esclusi, delle clamorose denunce e delle provocazioni, la coscienza inquieta di un’Europa egoista, stanca e chiusa in se stessa. Infatti, «l’Europa – ha detto il 29 gennaio scorso il card. Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti – ha perso lo smalto nelle sue qualità di accoglienza, di rispetto e di promozione umana».

Oggi il Movimento raggruppa più di 400 comunità sparse in 39 Paesi del mondo. La sua sede internazionale è a Montreuil Cedex, alla periferia di Parigi. Lo spirito è sempre quello: servire prima di tutto gli “ultimi”, in modo che essi siano costruttori del loro proprio avvenire, condividere ogni forma di esperienze, risorse e competenze, impegnarsi socialmente, nei fatti, allo scopo di denunciare ogni tipo di ingiustizia e di oppressione, agendo per un mondo giusto ed umano. È un Movimento nonviolento, rispettoso del pluralismo, libero ed indipendente da ogni movimento ed istituzione politica, amministrativa e religiosa. Molto del lavoro consiste nel recupero e nel riciclo di ciò che la società scarta, donde la denominazione pittoresca di “comunità degli stracciaroli”, con la quale esse erano conosciute all’inizio. In Italia Emmaus è presente con 16 comunità e cooperative che gestiscono i tradizionali mercatini dell’usato (per saperne di più si veda il Sito: http://www.emmaus.it/chi-siamo/il-movimento/).

IMG_4445Il gruppo catanzarese – ha spiegato Infuso – con le offerte ricavate dalla vendita dell’usato del «Mercatino solidale» sostiene i due Centri di Solidarietà (Via V. d’Amato snc) e di Fraterno Soccorso (c/o chiesa S. Maria della Speranza) e intraprende diverse attività solidali, tra cui percorsi di avviamento ad attività lavorative, assistenza scolastica, legale e medica, volontariato presso l’Ospedale «Pugliese-Ciaccio», laboratorio di cultura popolare «Io Mi Racconto», laboratori «Emmaus», «borse di lavoro» e di studio «Abbé Pierre», «bimbi Emmaus-mare», progetti solidali promossi da «Emmaus International». È riuscito ad ospitare vari pellegrini ed anche cooperatori di altre nazioni presso un piccolo appartamento sito in città. Una delle giovani ospiti, Jiudith, giunta recentemente da Cataluña, offre il proprio lavoro in regime di volontariato nella Casa di Emmaus (Viale Cassiodoro 163).

La Relatrice ha confidato come sia ancora difficile far breccia nei cuori dei concittadini, nei parrocchiani e nei politici, affinché recepiscano il messaggio dell’Abbé Pierre: messaggio di fratellanza universale, di giustizia sociale, di cooperazione solidale. Tuttavia l’amore verso il prossimo, quello più bisognoso, non fa demordere i costituenti il gruppo Emmaus dal loro fine.

I presenti avevano tante domande da fare al riguardo e la Relatrice ha risposto a tutte. In più, ci ha offerto i due libri dell’Abbé Pierre: In cammino verso l’essenziale. Un appello di giovani (Torino 2008) e Ricordati di amare. Meditazioni e preghiere (Ponteranica 2006), e ci ha lasciato dei fogli che illustrano l’«Emmaus Catanzaro» (Sede della presidenza: Via Carlo V, 72 – 88100 Catanzaro; mail: emmauscatanzaro@gmail.com).

20160122_205253A conclusione del dibattito, l’«Ave Maria» di Schubert, eseguita dal M° Cimino, ha regalato un momento di sacralità che ha commosso i presenti. Il ricco aperitivo tra pizze, torte salate, frittelle di zucca, gâteaux di patate e dolci di ogni genere, accompagnati da vari tipi di bevande, ha coronato la splendida Serata. Il Circolo, pur avendo i conti in perenne rosso, ha voluto donare all’«Emmaus Catanzaro» una piccolissima somma, così da essere solidale con coloro i quali sono ancora più bisognosi. L’arrivederci ai prossimi incontri: ogni venerdì, alle ore 18.45.

(pa/tc)




”A Marina”

A Marina - VolantinoVenerdì 15 gennaio 2016, nel Salone S. Elisabetta d’Ungheria, presso la chiesa «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, si è tenuta la 10ª Serata conviviale con aperitivo dal tema «”A Marina”: Lido di Catanzaro», l’ultima Serata della 1ª prima edizione del WikiCircolo, cioè della sezione del Circolo Culturale San Francesco che mira a condividere in modo “veloce” i valori alti, umanistici e francescani, grazie alla collaborazione dei suoi associati, sostenitori ed amici. Un’iniziativa dedicata ai mille volti di Catanzaro, ai suoi bisogni e alle sue potenzialità, promossa dal Circolo all’insegna dell’aggregazione, dell’incontro, del dialogo, della riflessione su temi del sociale e dell’attualità, patrocinata dal parroco, p. Ilario Scali, e indirizzata a tutti.

IMG_1571La Serata è stata aperta dall’intervento di Piotr Anzulewicz OFMConv, presidente del Circolo, il quale ha condiviso l’ultima tremenda «news»: l’attacco terroristico di queste ore ad una base dell’Unione Africana nel sudovest della Somalia, al confine con il Kenya. Ci sarebbero almeno 60 militari morti. E’ stato un attacco in grande stile, programmato in tutti i suoi particolari: decine di terroristi somali aderenti al famigerato gruppo islamico al Shabaab hanno preso d’assalto la base che ospita «peacekeeper» ed è gestita dall’esercito keniano. I terroristi vi hanno fatto irruzione con un’autobomba per poi iniziare a sparare all’impazzata proprio per causare il più alto numero di vittime possibile. Il gruppo, alla sua nascita legato ad al Qaeda, dal 2011 ha aderito al califfato di al Baghdadi e, dopo essere stato cacciato da Mogadiscio, opera con una serie di sanguinosi raid programmati e periodici. Allucinante la situazione nella base militare: secondo osservatori, corpi senza vita ovunque, edifici e automezzi in fiamme. I militanti di al-Shabaab hanno realmente espugnato questa base: hanno saccheggiato e portato via armi e munizioni, veicoli militari… E’ una grave sconfitta! Non c’è modo di sconfiggere il terrorismo con le armi: i terroristi hanno grande capacità di mimetizzarsi e finché avranno la possibilità di armarsi – attraverso il sostegno logistico e finanziario di altri Paesi – riusciranno sempre ad organizzare le stragi.

IMG_1577IMG_4318Ha preso poi la parola la dott.ssa Teresa Cona, segretaria del Circolo, illustrando i due nuovi dépliants, appena ritirati dalla Tipografia «Grafiche Simone», con i programmi della 2ª edizione del WikiCircolo, cioè delle Serate conviviali con aperitivo dedicate a «Catanzaro ed oltre» nel segno dell’Anno straordinario della Misericordia, e della 2ª edizione del CineCircolo, cioè delle Proiezioni dei film con il cinedibattito focalizzate «sui sentieri della misericordia». Gli appuntamenti da non perdere, all’insegna della misericordia, «cuore pulsante del Vangelo»!

Si è entrati, quindi, nel vivo della Serata. L’avv. Giuseppe Frontera, appassionato conoscitore e innamorato cultore delle cose antiche di Catanzaro e delle zone limitrofe, nella sua relazione ha brillantemente illustrato, con dovizie di particolari, la storia di questo centro cittadino situato sulla splendida costa ionica. Sorprendendo gli stessi “marinoti”, presenti alla Serata, ha spiegato come le origini di questo quartiere marinaro siano molte più antiche di quanto si possa credere: mai avrebbero immaginato che esso fosse sorto nel periodo pre-greco, sulle rovine della mitica Crotala, in quanto attraversata dal Crotolo, l’attuale torrente Corace (un tempo navigabile!) – cittadina che tutti gli storici antichi (Polibio, Plinio, Cassiodoro ed Ecateo) hanno ricordato nei loro discorsi. In seguito, con la colonizzazione greca, fu inglobata nell’area dell’antica Scolacium.

IMG_1586ll tema della Serata, vasto come «mare magnum», ha suscitato interesse, attenzione e curiosità dell’uditorio. Più persone hanno condiviso le proprie conoscenze ed esposto le proprie vedute. Il sig. Francesco Longo, assessore regionale ai Lavori Pubblici, ha esposto brevemente il programma dei lavori strutturali che la Giunta comunale si prefigge di attuare nell’immediatezza per rendere più vivibile il quartiere marinaro.

La Serata si è conclusa con il consueto «aperitivo»: la pizza, offerta dal Circolo, e la crostata al limone, preparata dalla sig.ra Daniela Lotito, socia.

Si chiude una stagione e se ne apre un’altra…

Venerdì 22 gennaio, alle ore 18.45, riparte la 2ª edizione del WikiCircolo dedicata a «Catanzaro ed oltre», con la conversazione sul tema «Catanzaro: città per servire e far servire i poveri?» (Relatrice: Maria Concetta Infuso, responsabile del gruppo Emmaus di Catanzaro), e venerdì 29 gennaio, alla stessa ora e nello stesso Salone, la 2ª edizione del CineCircolo «sui sentieri della misericordia» con la proiezione del film-documentario «Doichlanda» e il cinedibattito sull’emigrazione italiana.

Gli appuntamenti irrinunciabili: l’imperativo è esserci!

(pa/tc)

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Laboratorio musicale 2014

Docente: M° Luigi Cimino

Durata: un anno con una lezione a cadenza settimanale pomeridiana

Orario provvisorio: tutti i martedì dalle ore 19 alle 20

Frequenza aperta a tutti gli appassionati di musica, a partire dai 6 anni di età

Obiettivi

  • Supportare le formazioni esistenti sul territorio: gruppi corali, gruppi orchestrali, scuole di musica, musica nella scuola
  • Aiutare l’uomo a superare la crisi sociale, culturale, morale, finanziaria, di fede ecc., attraverso la musica, la preghiera, il pensare in positivo
  • Formare musicisti e divulgare l’arte musicale
  • Formare gruppi musicali (per es. banda musicale, gruppi di musica leggera, piccole formazioni classiche)

Descrizione

  1. Teoria, solfeggio (chiave di violino e setticlavio), canto: coinciso ed efficace, contiene tutto quello che serve per una preparazione degli allievi solida e completa, necessaria per il proseguimento degli studi nei licei musicali, ai trienni accademici del Conservatorio, nei gruppi corali, nelle formazioni di vario genere ecc. Ogni argomento è sviluppato in modo chiaro, sintetico e di facile comprensione.
  2. Ear Training (educazione alla percezione musicale): ritmo, melodia e armonia verranno affrontati ciascuno in maniera distinta, ma sempre posti in relazione tra loro per una comprensione globale del linguaggio musicale. L’approccio sarà graduale e progressivo, fondato sull’ascolto e la comparazione uditiva e consolidato da attività ed esercizi per verificare il livello di apprendimento. Il corso, agile e sintetico fornirà all’allievo gli elementi costitutivi del linguaggio musicale e le chiavi d’accesso per un ascolto attivo e consapevole.
  3. Vita, opere e stile dei musicisti più importanti: un compito alquanto complesso e articolato proprio perché bisogna abbracciare stili, personalità, periodi musicali di eterogenea estrazione geografica, storica e culturale. Da Orfeo, Omero, Pitagora a Bach, Brahms , Mozart, Vivaldi, Beethoven, Verdi, Debussy ecc.. Discussioni sul canto gregoriano e la sua importanza, sulla storia del melodramma italiano, sui musicisti contemporanei e jazz internazionale. Ascolto di musica inerente.
  4. Storia degli strumenti musicali più usati: legni, ottoni, corde, percussioni, aria, elettrici, accessori, intonazione, regolazione e manutenzione dello strumento. Breve storia dello strumento e della sua famiglia. Strumentisti più famosi. Impostazione. Punto di partenza per prendere confidenza con lo strumento musicale rendendo lo studio più avvincente per abituarsi a suonare in duo o in ensemble.
  5. Studio dello strumento prescelto: corretta impostazione sullo strumento, esercizi preparatori di lettura, studi su scale musicali, lettura della musica, tecniche particolari, improvvisazione sequenziale e libera.

Possibilità di riproporre il prossimo anno un corso di 2° livello.

Francesco d’Assisi, amante della musica e della poesia sin dalla più giovane età, non smise mai di mettere le sue doti artistiche al servizio dell’Altissimo, divenendo il giullare di Dio.
Ci auguriamo che anche per noi la musica, esperienza di ascolto e di comunione fra strumenti, voci e stili diversi, possa diventare uno spazio e un luogo efficace per farci capaci dell’altro e dell’Altro.

Per le iscrizioni e le ulteriori informazioni rivolgersi alla Segreteria del Circolo:
Tel: +39 320 86 61 284
Fax: 0961 33 266
E-mail: contatti@circoloculturalesanfrancesco.org