Dall’1 al 4 maggio…

Venerdì  1 maggio

1 maggio# Giornata Mondiale dei Lavoratori. Iniziamo il mese mariano portando agli altri, soprattutto ai più bisognosi, tenerezza, carità e – come Maria di Nazareth – ciò che abbiamo di più prezioso: Gesù e il suo Vangelo, festeggiando la Giornata Mondiale dei Lavoratori, in compagna di s.Giuseppe, lavoratore, che trasmise a Gesù la bellezza, la dignità e la fatica del lavoro, come dovere e perfezionamento dell’uomo, come servizio della comunità, come prolungamento dell’opera del Creatore e contributo al suo piano d’amore (cfr. GS 34). Per questo i lavoratori cristiani, gli operai in genere e segnatamente i falegnami, i carpentieri, gli artigiani, gli economi e i procuratori legali, lo invocano come patrono speciale. Alla sua intercessione affidano la difesa dei lori diritti, l’accesso al lavoro e la sua dignità. A lui si appellano quanti sono disoccupati, «molte volte a causa di una concezione economicista della società che cerca soltanto il profitto, al di fuori dei parametri della giustizia sociale» (Papa Francesco). Alla sua premura si affidano i fidanzati e i coniugi.

Expo 2015# Inaugurazione dell’Expo Milano 2015. L’1 maggio è anche la data d’inizio ufficiale dell’Expo Milano 2015 (www.expo2015.org), l’evento mondiale sul tema: «Nutrire il Pianeta. Energia per la vita», che per sei mesi, fino al 31 ottobre, porrà il capoluogo lombardo al centro dell’attenzione del mondo, tra incontri, eventi, spettacoli, mostre, divertimento e cultura. Il Teatro alla Scala sarà aperto per 122 serate d’opera, 62 di balletto e 90 concerti. Nella serata di preapertura, giovedì 30 aprile, alle ore 21.15, Paolo Bonolis e Antonella Clerici presentano in diretta da Piazza del Duomo, in prime time sulla rete “ammiraglia” Rai – il concerto d’inaugurazione con il cantante Andrea Bocelli, il pianista Lang Lang, il soprano Diana Damrau, il tenore Francesco Meli, il baritono Simone Piazzola, il soprano Maria Luigia Borsi, accompagnati dal Coro e dall’Orchestra del Teatro alla Scala e dall’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala. Nella mattinata dell’1 maggio su Rai 1, dall’orario delle 11, la cerimonia dell’inaugurazione, trasmessa all’interno di uno speciale del TG1, all’Open Air Theatre dell’area dell’Expo: intervengono tra gli altri il presidente del Consiglio Matteo Renzi, l’amministratore unico di Expo Giuseppe Sala, il presidente del Bureau International des Expositions Ferdinand Nagy e – alle ore 12, attraverso un collegamento in diretta, grazie alla collaborazione tra la Rai e il Centro televisivo vaticano – Papa Francesco. In serata, dalle ore 19.40, su Rai 5, è la direttadella «Turandot»di Giacomo Puccini, dal Teatro alla Scala di Milano.

Il 2 maggio, i Berliner Philharmoniker inaugurano il Festival delle Orchestre internazionali per l’Expo, che durerà fino al 27 ottobre, e dal 16 maggio andrà in scena CO2, l’opera sul cambiamento climatico commissionata dal Teatro alla Scala al compositore Giorgio Battistelli. Passando agli eventi propri nell’area Expo, l’Open Air Theatre, dal 6 maggio al 23 agosto, ogni sera ospiterà il Cirque du Soleil, pronto ad offrire imperdibili ed eccezionali spettacoli. A seguire ci sono il Padiglione Zero che presenta ai visitatori il tema centrale dell’Expo, il Future Food District che ospita un supermercato del futuro progettato da Coop, il Children Park – ampio spazio dedicato esclusivamente ai bambini, il Parco della Biodiversità dove si possono esplorare e conoscere le varie e strabilianti colture del mondo, e la Collina Mediterranea dove è riprodotto l’ambiente mediterraneo. Spazio a sé è dedicato all’associazione Slow Food. Occhi puntati sono però sui Padiglioni delle nazioni partecipanti, che certamente riservano più di una sorpresa.

Padiglione della Santa Sede (Expo 2015) 2La Chiesa cattolica partecipa all’evento in diverse forme. La Santa Sede è presente ufficialmente come Paese espositore, con un proprio Padiglione intitolato «Non di solo pane». “Un giardino da custodire”, “Un cibo da condividere”, “Un pasto che educa” e “Un pane che rende presente Dio nel mondo” sono i ‘capitoli’ nei quali si sviluppa il percorso espositivo basato su diversi linguaggi artistici, dai più tradizionali a quelli innovativi. E il tema del cibo è occasione di riflessione e educazione sulla fede, la giustizia, la pace, i rapporti tra i popoli, l’economia, l’ecologia.

Il Padiglione è promosso, realizzato e gestito in collaborazione dal Pontificio Consiglio della Cultura (espressione della Santa Sede), dalla Conferenza Episcopale Italiana, dalla diocesi di Milano, con il contributo del Pontificio Consiglio «Cor Unum». L’Università Cattolica «Sacro Cuore» e l’Ospedale Pediatrico «Bambino Gesù» sono i partner scientifici che aiuteranno a sviluppare e supportare i temi di riflessione. Situato in posizione centrale dell’area espositiva, il Padiglione rappresenta una sorta di punto fermo attorno a cui ruotano le altre nazioni. Parola d’ordine della progettazione è stata “sobrietà”; il Padiglione della Santa Sede è uno dei più piccoli tra quelli presenti ad Expo: la base è di 15 per 25 metri, per un totale di 360 mq. L’aspetto complessivo è quello di un blocco costituito da un unico materiale, quasi come fosse una pietra, alla cui soglia, elemento caratteristico, si trova una enorme vela gialla in tessuto che maschera l’ingresso, colora la luce e contribuisce a rendere la facciata simile alla bandiera vaticana.

Padiglione della Santa Sede (Expo 2015)Il sito espositivo della Santa Sede si contraddistingue per scritte leggere e sottili, in acciaio, poste sulla facciata e sulle pareti esterne con le parole: «Non di solo pane» e «Dacci oggi il nostro pane», tradotte in 13 lingue. La progettazione è stata realizzata dallo studio milanese Quattroassociati. Entrando il visitatore sarà accolto da una mostra fotografica, che nasce da un incontro di idee tra il Pontificio Consiglio «Cor Unum» e la regista Lia G. Beltrami della società di produzione cinematografica Aurora Vision, in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura. Un’onda di storie, sguardi, volti: la parete fotografica è composta da 86 fotografie proiettate su schermi 70×100, 91 quelle stampate in diversi formati. Gli autori sono fotografi professionisti, giornalisti di reportage, giovani, e appassionati camminatori delle vie del mondo, provenienti da diversi continenti e diverse appartenenze religiose. A disegnare il percorso delle foto ci sono 25 stampe effetto stain glass, simbolo dei 5 continenti, che ricordano il riflesso delle vetrate sulle colonne del duomo di Milano.

Ultima Cena di TintorettoProseguendo nel percorso espositivo, il Padiglione parlerà attraverso due opere d’arte. Per i primi tre mesi sarà esposta «L’ultima Cena» del Tintoretto (1561-1562) proveniente dalla chiesa veneziana di S. Trovaso; e per gli altri tre mesi si potrà vedere l’arazzo con «L’istituzione dell’Eucarestia» di Peter Paul Rubens (1632-1650), proveniente dal Museo diocesano di Ancona.

Al centro del Padiglione della Santa Sede un’installazione unica: un tavolo interattivo, realizzato da MammaFotogramma attraverso mezzi e linguaggi diversi. Attraverso l’espediente del tavolo e le videoproiezioni interattive si rappresenta la condivisione e l’interdipendenza delle esperienze sui cui si fonda la catena relazionale di una comunità. Attraverso una narrazione non lineare che unisce diverse tecniche filmiche – filmato, animazione stop-motion, pixilation – il tavolo interattivo riproduce, senza semplificazioni, la ricchezza e la molteplicità del consorzio umano: non solo tavola da cucina, ma piano di lavoro, di studio, di celebrazione sacra ecc., simbolo immediato di convivialità e interazione sociale.

Nella parete opposta all’onda fotografica, al termine del percorso, tre grandi schermi raccontano la visione cristiana della carità, della condivisione, della solidarietà che diventa fraternità, del pane spezzato che si trasforma in nutrimento per gli affamati, del dono che restituisce la dignità alla persona, e della ricchezza che trasmettono il povero e la sua povertà. Tre film cortometraggi presentano il valore della carità cristiana, che non è assistenzialismo, ma aiuto materiale e spirituale a chi soffre e vive nelle “periferie dell’esistenza”. Come ha detto spesso Papa Francesco, infatti, «la Chiesa non è una Ong, è una storia d’amore». Anche il percorso cinematografico nasce da un incontro di idee tra il Pontificio Consiglio «Cor Unum» e la regista Lia G. Beltrami, in collaborazione con il Pontificio Consiglio della Cultura. Per conoscere i dettagli della presenza della Santa Sede in Expo, sono stati attivati dei canali specifici di comunicazione: un sito Internet www.expoholysee.org, un profilo Twitter @expoholysee e la pagina Facebook «Chiesa in Expo».

Caritas internationalisUn proprio spazio espositivo ha anche Caritas Internationalis, organismo che raccoglie tutte le Caritas del mondo, che ha aderito ad Expo come «Civil Society Participant». Cuore di questo percorso è il messaggio: «Dividere per moltiplicare. Spezzare il pane», che declina la campagna mondiale di Caritas contro il dramma della fame. Sono attivi un sito Internet www.expo.caritasambrosiana.it, un blog www.expoblogcaritas.com e due profili di Twitter: @expoblogcaritas e @caritas_milano. Sia la Santa Sede sia Caritas Internationalis propongono, inoltre, un ampio palinsesto culturale lungo tutto il semestre espositivo incentrato sulle molteplici dimensioni, culturali, spirituali, sociali, ed economiche che il cibo assume.

 ▪ Sabato 2 maggio

Junipero Serra# Giornata di riflessione sul tema: «Fray Junípero Serra, apostolo della California, testimone di santità». L’evento è organizzato congiuntamente dalla Pontificia Commissione per l’America Latina e dal Pontificio Collegio Americano del Nord (Roma – Via del Gianicolo, 14) con il patrocinio dell’arcidiocesi di Los Angeles, e finalizzato a diffondere la conoscenza sul profilo di questo evangelizzatore, sulla sua missione e sulla sua testimonianza (fray Junípero [1784)], originario di Maiorca, appartenente all’Ordine dei Frati Minori Scalzi o Alcantarini, definito come modello sintesi impeccabile di sacerdote, apostolo, evangelizzatore,sarà canonizzato dal Papa il prossimo 23 settembre a Washington, nella spianata del National Mall tra il Congresso e la Casa Bianca, durante il suo viaggio apostolico negli Stati Uniti d’America), ad attirare l’attenzione sulle iniziative del Papa per la promozione dell’evangelizzazione, in modo particolare nel continente americano (a suggellare la Giornata sarà la celebrazione eucaristica presieduta dal Pontefice, alle ore 12.15).

# S. Atanasio detto il Grande († 373), l’8° papa della Chiesa copta (massima carica del patriarcato di Alessandria d’Egitto), l’indomito assertore della fede nella divinità di Cristo, negata dagli Ariani e proclamata dal Concilio di Nicea (325), padre e dottore della Chiesa.

▪ Domenica 3 maggio

Bambini vittime della violenza# 19ª Giornata dei bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza, e contro la pedofilia – Giornata celebrata sin dal 1995, su richiesta delle famiglie e dei gruppi di bambini della parrocchia Madonna del Carmine di Avola (Provincia di Siracusa) e dell’associazione «Meter» di don Fortunato Di Noto, a seguito del tentato omicidio nei confronti di una bambina di 11 anni, dei racconti di alcuni episodi di abuso e del suicidio di un ragazzo di 14 anni: «Tutti dobbiamo impegnarci affinché ogni persona umana, e specialmente i bambini, sia sempre difesa e protetta» (Papa Francesco).

# Giornata nazionale di sensibilizzazione per il sostegno economico alla Chiesa.

# A Tivoli, dall’1 fino al 3 maggio, 10ª assemblea nazionale e17ª fraternità dei comitati regionali di servizio del Rinnovamento nello Spirito Santo, sul tema: «Gesù chiamò a sé quelli che voleva, perché stessero con lui e per mandarli (cfr. Mc 3,13-14) – La gioia di stare con Gesù è sempre “gioia missionaria”!», anche in vista della 38ª convocazione nazionale con Papa Francesco, che si terrà a Roma il 3 e 4 luglio, e dell’8° incontro mondiale delle famiglie, che avrà luogo a Philadelphia dal 22 al 27 settembre.

# Ad Ostia (frazione di Roma), Messa presieduta da Papa Francesco in occasione della sua visita pastorale alla parrocchia di S. Maria Regina Pacis che conta oltre 20 mila abitanti (ore 18).

Filippo e Giacomo# S. Filippo (I sec. d.C.), apostolo, originario della città di Betsaida, la stessa degli apostoli Pietro e Andrea, e s. Giacomo il Minore († tra il 62 e il 66 d. C.), apostolo, figlio di Alfeo e cugino di Gesù, capo della Chiesa di Gerusalemme alla morte di Giacomo il Maggiore, autore della prima delle Lettere cattoliche del Nuovo Testamento. Celebrare la solennità di due apostoli, diversi tra loro, uomini come noi, pieni di sogni e di paure, che per inseguire il sogno di Dio hanno seguito Gesù, ci permette di fissare lo sguardo sulla concretezza della fede: questi due galilei avevano un volto, un tono di voce, un carattere, una famiglia. Sono giunti a noi coperti dalla stazza del loro Maestro Gesù, quasi come se di loro e della loro storia poco importasse. Filippo apre il suo cuore e i suoi dubbi in quell’ultima tragica notte: vuole essere rassicurato sulla sua intuizione e Gesù lo rassicura: sì, vedere lui equivale a vedere il Padre, Dio amore. Di Filippo sappiamo che fu tra i primi ad essere chiamato, secondo l’evangelista Giovanni, e che a lui si rivolsero i greci per conoscere Gesù. Un uomo cosmopolita, abituato ad avere a che fare con i pagani della Decapoli. Giacomo, invece, forse lo stesso che viene chiamato il “fratello del Signore”, detto il Minore per distinguerlo dal fratello di Giovanni, è il primo a rendere testimonianza della sua fedeltà a Gesù con la morte avvenuta a Gerusalemme. Questi amici di Dio, che hanno conosciuto e amato Gesù, e con lui hanno vissuto la straordinaria esperienza della fede, ci aiutano a richiamare alla memoria i milioni di fratelli e sorelle che come noi e prima di noi hanno trovato luce e speranza del Vangelo.

 ▪ Lunedì 4 maggio

Sindone 1a# Festa della Sacra Sindone con indulgenza plenaria. La Sindone è un lenzuolo di lino tessuto a spina di pesce, delle dimensioni di circa 4,41 x 1,13 m., contenente la doppia immagine accostata per il capo del cadavere di un uomo morto in seguito ad una serie di torture culminate con la crocefissione. L’immagine è contornata da due linee nere strinate e da una serie di lacune: sono i danni dovuti all’incendio avvenuto a Chambéry nel 1532. Secondo la tradizione si tratta del lenzuolo citato nei Vangeli che servì per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro. Questa tradizione, anche se ha trovato numerosi riscontri dalle indagini scientifiche sul lenzuolo, non può ancora dirsi definitivamente provata. Certamente la Sindone, per le caratteristiche della sua impronta, rappresenta un rimando diretto e immediato che aiuta a comprendere e meditare la drammatica realtà della Passione di Gesù, quasi di vederla e di sentirla contemporanea. Il volto dell’uomo sindonico è il volto di un uomo che è morto, ma allo stesso tempo è il volto di un uomo che è vivo: trasmette cioè la sua vitalità, la sua serenità, la sua voglia di andare verso l’uomo non come morto, ma come vivo. A cinque anni dall’ultimo atto di venerazione, la Sindone, definita da Giovanni Paolo II «specchio del Vangelo», torna ad essere esposta al pubblico nel duomo di Torino, dal 19 aprile al 24 giugno, in occasione del bicentenario della nascita di s. Giovanni Bosco. «L’amore più grande» è il motto di quest’ostensione, dedicata in modo particolare al mondo della sofferenza e ai giovani, nel corso della quale Papa Francesco visiterà il capoluogo piemontese, il 21 e 22 giugno.

# A Varsavia in Polonia, b. Ladislao di Gielniów († 1505), sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Riformati, ardente ed eloquente predicatore, autore di vari inni sulla Passione di Cristo, “apostolo della Lituania”, uomo di preghiera.

Piotr Anzulewicz OFMConv




Per essere credibili…

Barcone di immigranti (neri)«Il contenuto della testimonianza cristiana – ha osservato Papa Francesco il 19 aprile, al Regina Caeli, in Piazza S. Pietro a Roma, prima delle parole sull’immane tragedia di migranti nel Canale di Sicilia, a circa 60 miglia a Nord della Libia – non è una teoria, un’ideologia o un complesso sistema di precetti e divieti oppure un moralismo, ma è un messaggio di salvezza, un evento concreto, anzi, una Persona: è Cristo risorto, vivente e unico Salvatore di tutti». Ed ha aggiunto che tutti i cristiani sono chiamati a diventare testimoni di Gesù risorto: «E la sua testimonianza è tanto più credibile quanto più traspare da un modo di vivere evangelico, gioioso, coraggioso, mite, pacifico, misericordioso. Se invece il cristiano si lascia prendere dalle comodità, dalla vanità, dall’egoismo, se diventa sordo e cieco alla domanda di “risurrezione” di tanti fratelli, come potrà comunicare Gesù vivo, la sua potenza liberatrice e la sua tenerezza infinita?».

20-30 aprile 2015

▪Lunedì 20 aprile: S. Aniceto († ca. 166), di origine sira, il 10° successore di s. Pietro, il primo Papa – secondo la tradizione – ad essere sepolto in quelle che poi sarebbero diventate le Catacombe di S. Callisto (durante il suo pontificato accolse a Roma il vescovo di Smirne, Policarpo, l’ultimo dei discepoli degli apostoli, per discutere la data della Pasqua, celebrata in Occidente di domenica e in Oriente il 14 giorno di Nisan [= il settimo mese del calendario ebraico secondo il computo ordinario], in ricordo dell’uscita degli ebrei dall’Egitto).

Anselmo d'Aosta▪Martedì 21 aprile: S. Anselmo d’Aosta († 1109), noto anche come Anselmo di Canterbury, benedettino, vescovo, teologo e filosofo, considerato tra i massimi esponenti del pensiero medievale di area cristiana, noto soprattutto per i suoi argomenti a dimostrazione dell’esistenza di Dio, tra cui il cosiddetto argomento ontologico, «dottore della Chiesa», e s. Corrado Birndorfer da Parzham († 1894), cappuccino bavarese, portinaio del convento di Altötting, canonizzato nel 1934 da Pio XI come il secondo santo della Germania dopo la riforma protestante, presentato nell’iconografia con la croce in mano o nell’atto di distribuire la carità ai poveri, compatrono della provincia cappuccina di Baviera e dell’Ungheria e patrono delle unioni giovanili, dell’Opera Serafica di Carità e della gioventù cattolica di Würzburg.

▪Mercoledì 22 aprile: B. Egidio da Assisi († 1262), il terzo ‘compagno’ a seguire frate Francesco d’Assisi, dopo Bernardo di Quintavalle e Pietro Cattani, chiamato «il cavaliere della nostra tavola rotonda», pellegrino a Roma, Compostella, Gerusalemme, Monte Gargano e Bari, noto per i suoi «dicta» o «detti», cioè brevi e concisi consigli popolari sulla perfezione cristiana, squisitamente umani e ricchi di una vena Giornata della terrapittoresca di originalità che riflettono il precoce spirito francescano. & 45ª Giornata Mondiale della Terra (in inglese: Earth Day),un avvenimento informativo ed educativo, per promuovere la custodia del nostro pianeta (‘custodire’ è più che salvaguardare: nell’amore per il creato viene ricompresa la vita, la famiglia, le creature, i poveri) e sensibilizzare l’opinione pubblica a comportamenti sostenibili (l’Earth Day Italy sostiene la campagna «Cibo per tutti» di Caritas Internationalis).

Giornata mondiale del libro 2015▪Giovedì 23 aprileGiornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore, con la 1ª edizione di #ioleggoperché, un’iniziativa nazionale per la promozione del libro, curata dall’Associazione Italiana Editori, con il coinvolgimento delle scuole, delle università, delle biblioteche…: Getta un seme che è destinato a germogliare. S. Giorgio († ca. 303), martire, sepolto a Lidda (Lod) presso Tel Aviv in Israele, invocato come protettore da tutti i combattenti e patrono degli arcieri, scout, esploratori/guide AGESCI, raffigurato dalla tradizione popolare come il cavaliere che affronta il drago, simbolo della fede intrepida che trionfa sulla forza del maligno (con i Normanni il suo culto si radicò in modo straordinario in Inghilterra: nel 1348, re Edoardo III istituì il celebre grido di battaglia: «Saint George for England!», istituendo l’Ordine dei Cavalieri di S. Giorgio o della Giarrettiera), e s. Adalberto/Wojciech († 997), vescovo di Praga, intrepido missionario in Polonia e tra i prussiani, trucidato con i suoi compagni benedettini presso la costa baltica. & Onomastico di Papa Jorge Mario Bergoglio, che s’ispira al Poverello di Assisi e domanda al «popolo» di pregare per lui: Auguri, Santità! & A Catanzaro – S. Janni, nella Parrocchia «Maria Madre della Chiesa», Convegno sul tema: «Il pane della vita. Cibo, Eucaristia e solidarietà», organizzato dal Centro Studi Verbum e promosso dall’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace, Movimento Apostolico e Zenit (ore 17.30-: http://www.diocesicatanzaro squillace. it/download/ pane_vita_ catanzaro_ 230415.pdf).

▪Venerdì 24 aprile: S. Fedele da Sigmaringen († 1622), di origine fiamminga, cappuccino, missionario nella zona protestane dell’Europa centrale, chiamato «l’avvocato dei poveri», perché difendeva gratuitamente coloro che non avevano denaro a sufficienza per pagarsi un avvocato, ucciso con le spade dai soldati austriaci, canonizzato nel 1746 da Benedetto XIV come il protomartire della Propaganda Fide. & 10° anniversario della Messa di inizio del pontificato di Benedetto XVI (2005), ora Papa emerito: solo nell’amicizia con Cristo «si dischiudono realmente le grandi potenzialità della condizione umana. (…) non abbiate paura di Cristo! Egli non toglie nulla, e dona tutto. Chi si dona a lui, riceve il centuplo. Sì, aprite, spalancate le porte a Cristo – e troverete la vera vita».

festa_liberazione▪Sabato 25 aprile: Giornata Mondiale contro la Malaria (oggi muore un bambino ogni 60 secondi: la malaria uccide ancora 660 mila persone ogni anno, molte delle quali sono ragazzini africani). & 70° anniversario della Liberazione d’Italia, chiamato anche anniversario della Resistenza o semplicemente 25 aprile, una delle feste istituzionali più importanti, per la commemorazione degli eventi storici della 2ª guerra mondiale – che portarono alla liberazione di Milano e di quasi tutte le città del Nord dall’occupazione nazi-fascista – e del fenomeno della Resistenza partigiana costituita da differenti soggetti (cattolici, comunisti, monarchici, liberali, socialisti, azionisti) confluiti nel Comitato di Liberazione Nazionale, movimento nato nell’autunno 1943 e di cui fecero parte circa 300 mila uomini e san_marco_2donne, e i cui caduti furono circa 44 700. & S. Marco († ca. 68), evangelista, discepolo dell’apostolo Paolo e in seguito di Pietro, chiamato «lo stenografo di s. Pietro», patrono di Venezia e protettore dei notai, scrivani, pittori su vetro, vetrai, ottici (il Vangelo scritto da lui con vivacità e scioltezza in ognuno dei 16 capitoli, tra il 50 e il 60, nel periodo in cui si trovava a Roma accanto a Pietro, segue uno schema semplice: la predicazione del Battista, il ministero di Gesù in Galilea, il suo cammino verso Gerusalemme, l’ingresso solenne nella città, la passione, morte e resurrezione; tema dell’annunzio di Marco è la proclamazione di Gesù come Figlio di Dio, rivelato dal Padre, riconosciuto perfino dai demoni, rifiutato e contraddetto dalle folle e pellegrinaggio_porto_2015dai capi). & Nell’arcidiocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace, pellegrinaggio diocesano delle aggregazioni laicali, presieduto da mons. Vincenzo Bertolone, alla basilica «Madonna di Porto» di Gimigliano, con il motto: «In Gesù Cristo il nuovo umanesimo» (ore 9.30: Ritrovo sulla strada provinciale, nei pressi della Via Don Giuseppe Tedeschi; ore 10: Partenza a piedi con l’Arcivescovo; ore 11: Concelebrazione eucaristica; ore 15: Adorazione eucaristica comunitaria), e dal 25 al 28 aprile, festa delle vocazioni dal tema: «Uomini nuovi a immagine di Gesù», organizzata dalla Parrocchia «Santa Domenica V. efesta_vocazioni_2015 M.» a Torre di Ruggiero, con l’arrivo della reliquia di s. Annibale, sacerdote innamorato di Dio, dei poveri e dei giovani, da Messina nel santuario della Madonna delle Grazie (si veda il programma: http://www. Diocesi catanzaro squillace.it/download /festavocazioni aprile_2015.pdf).

Giornata delle vocazioni 2015Domenica 26 aprile: 4ª di Pasqua, chiamata anche di Gesù Buon Pastore. & 52ª Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni il cui tema, attinto dall’Evangelii gaudium (nn. 167 e 264), è: «Vocazioni e santità: toccati dalla bellezza» ((nel suo messaggio per l’occasione, il Papa ricorda che alla radice di ogni vocazione cristiana c’è un esodo da se stessi, un’esperienza dell’essere toccati dalla bellezza del Signore e una libera adesione ad agire con lui per il bene degli altri, i più bisognosi e i poveri: http://w2. vatican.va/ content/francesco /it/messages/vocations /documents/papa-francesco_ 20150 329_ 52-messaggio-giornata -mondiale-vocazioni.html). & A Roma, nella basilica vaticana, Messa presieduta da Papa Francesco con l’ordinazione sacerdotale dei 19 diaconi della diocesi di Roma (ore 9.30-: http://www.tv2000.it/live/).

▪Lunedì 27 aprile: S. Zita († 1278), domestica, sepolta nella basilica di S. Frediano a Luca, proclamata da Pio XII «patrona presso Dio delle domestiche e di tutte le donne addette alla cura della casa», protettrice delle casalinghe e dei fornai (a Lucca, presso la basilica di S. Frediano e l’anfiteatro, manifestazione floreale volta a ricordare il miracolo dei pani trasformati in fiori). & 1° anniversario della «Giornata dei 4 Papi»: Francesco e Benedetto sul sagrato, Giovanni XXIII – Papa del Concilio e della pace – e Giovanni Paolo II – Papa della Misericordia e della gioventù – sugli altari.

Grignon de Montfort▪ Martedì 28 aprile: S. Louis-Marie Grignon de Montfort († 1716), missionario apostolico nelle regioni nord-occidentali della Francia: nel Poitou (soprattutto in Vandea) e in Bretagna, fondatore delle Figlie della Sapienza e dei Monfortani, autore di diversi testi tra i quali il Trattato della vera devozione alla Santa Vergine, promotore del culto mariano e della pratica del Rosario, proclamato santo da Pio XII nel 1947; s. Pierre-Louis-Marie Chanel († 1841), sacerdote francese appartenente alla Società di Maria (Maristi), ucciso dagli indigeni dell’isola di Futuna, proclamato santo da Pio XII nel 1954 e venerato come protomartire e patrono dell’Oceania; s. Giovanna Beretta Molla († 1962), madre di famiglia, che, portando un figlio in grembo, morì anteponendo amorevolmente la libertà e la salute del nascituro alla propria stessa vita, proclamata beata nel 1994 e santa nel 2004 da Giovanni Paolo II.

Caterina▪ Mercoledì 29 aprile: S. Caterina da Siena († 1380), terziaria domenicana (o mantellata, per l’abito bianco e il mantello nero), morta a soli 33 anni, canonizzata dal Papa senense, Pio II, nel 1461, dichiarata patrona d’Italia con Francesco d’Assisi da Pio XII nel 1939, proclamata «dottore della Chiesa» da Paolo VI nel 1970 e compatrona d’Europa per nomina di Giovanni Paolo II nel 1999 («Niuno Stato si può conservare nella legge civile in stato di grazia senza la santa giustizia»: queste parole l’hanno resa celebre).

▪ Giovedì 30 aprile: S. Pio V († 1572), religioso dell’Ordine dei Frati Predicatori (domenicani), il 225° Papa e 133° sovrano dello Stato pontificio, che operò per la riforma della Chiesa in ogni settore, sulle linee tracciate dal Concilio di Trento, e pubblicò i nuovi testi del Messale (1570), del Breviario (1568) e del Catechismo romano, canonizzato da Clemente XI nel 1712 (la sua salma riposa nella patriarcale basilica di S. Maria Maggiore in Roma). & A Lamezia Terme, presso l’Oasi Bartolomea (Via del Progresso, 360), Seminario sul «Bene confiscato: dalla nascita al suo utilizzo», promosso dalla Delegazione Regionale Caritas Calabria, nell’ambito dei Seminari 2015 dedicati alla carità e giustizia in Calabria (ore 9-18.30: http://www.diocesicatanzaro squillace.it/download/ costruire_speranza_ seminari. pdf).

Piotr Anzulewicz OFMConv




Nel segno della Misericordia

Misericordiae vultusLa misericordia è «l’ideale di vita e criterio di credibilità per la nostra fede»: così, in sintesi, Papa Francesco nella bolla di indizione del Giubileo straordinario della Misericordia. Il documento, intitolato «Misericordiae vultus» (Il volto della Misericordia), è stato pubblicato l’11 aprile, davanti alla “porta santa” della basilica vaticana, in occasione dei Primi Vespri della Domenica della Divina Misericordia. L’apertura di questa “porta” avverrà l’8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione, in coincidenza con il 50° anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II, evento che – scrive il Papa – ha abbattuto «le muraglie che per troppo tempo avevano richiuso la Chiesa in una cittadella privilegiata», portandola ad «annunciare il Vangelo in modo nuovo». Nella bolla giubilare c’è anche l’annuncio dell’apertura di una “porta della misericordia” delle altre basiliche papali (S. Giovanni in Laterano, S. Maria Maggiore, S. Paolo fuori le Mura) e in tutte le Chiese particolari e nei santuari.

Misericordia del Padre (Rembrandt)Tutti «siamo chiamati a vivere di misericordia perché a noi per primi è stata usata misericordia», «nonostante il limite del nostro peccato». «Il perdono delle offese», dunque, «è un imperativo da non possiamo prescindere». «Per raggiungere la serenità del cuore» e «vivere felici», sottolinea il Pontefice, siamo spronati a non giudicare e non condannare, a restare lontani da «gelosie ed invidie», ad essere, così, «strumenti del perdono», aprendo il cuore alle periferie esistenziali e sociali, portando consolazione e solidarietà a quanti, nel mondo di oggi, vivono «precarietà e sofferenza» e «sono privati della dignità», spezzando «la barriera di indifferenza che spesso regna sovrana per nascondere l’ipocrisia e l’egoismo». E ancora: siamo esortati a «risvegliare le nostre coscienze assopite davanti al dramma della povertà», a «compiere con gioia le opere di misericordia corporale e spirituale», ad annunciare la liberazione ai prigionieri delle moderne schiavitù.

Nella terza parte della bolla, Papa Francesco lancia alcuni appelli. Ai membri di gruppi criminali chiede di cambiare vita, perché «il denaro non dà la vera felicità» e «la violenza usata per ammassare soldi, che grondano sangue, non rende né potenti, né immortali». «Nessuno – incalza il Papa – potrà sfuggire al giudizio di Dio».

Un analogo appello viene rivolto ai fautori o complici di corruzione: «Questa piaga putrefatta della società è un grave peccato che grida verso il cielo, perché mina fin dalle fondamenta la vita personale e sociale. La corruzione impedisce di guardare al futuro con speranza, perché con la sua prepotenza e avidità distrugge i progetti dei deboli e schiaccia i più poveri. È un male che si annida nei gesti quotidiani per estendersi poi negli scandali pubblici. Questo è il momento favorevole per cambiare vita!». «Opera delle tenebre, sostenuta dal sospetto e dall’intrigo», e tentazione dalla quale «nessuno può sentirsi immune», la corruzione va debellata, usando «prudenza, vigilanza, lealtà, trasparenza, unite al coraggio della denuncia».

Massacro ArmeniUn’ulteriore esortazione incoraggia a guardare al rapporto tra giustizia e misericordia, due dimensioni di un’unica realtà. «Chi sbaglia, dovrà scontare la pena. Solo che questo non è il fine, ma l’inizio della conversione, perché si sperimenta la tenerezza del perdono».

Inoltre, Papa Francesco lancia un appello al dialogo interreligioso, ricordando che l’ebraismo e l’islam considerano la misericordia «uno degli attributi più qualificanti di Dio»: «Questo Anno giubilare, vissuto nella misericordia, (…) elimini ogni forma di chiusura e di disprezzo ed espella ogni forma di violenza e di discriminazione».

In chiusura del documento, si richiama alla figura di Maria, «Madre della Misericordia». Lei «attesta che la misericordia del Figlio di Dio non conosce confini e raggiunge tutti», senza esclusioni. «Come desidero – conclude il Papa – che gli anni a venire siano intrisi di misericordia, per andare incontro ad ogni persona, portando la bontà e la tenerezza di Dio!».

12-19 aprile 2015

Massacro Armeni 2◊ 12 aprile: 2ª Domenica di Pasqua «in albis» (in albis depositis: era il giorno in cui i primi cristiani, che avevano ricevuto il battesimo la notte di Pasqua, deponevano la simbolica veste bianca portata per otto giorni) – Domenica della Divina Misericordia: festa liturgica indissolubilmente legata a s. Giovanni Paolo II, che la introdusse [22.04.2001], e al carisma di s. Faustina Kowalska, che ne fu l’apostola, canonizzata il 30 aprile 2000. & A Roma, nella basilica vaticana, celebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco per commemorare il massacro di un milione e mezzo di cristiani armeni avvenuto 100 anni fa (ore 8.55-10.40) e, in Piazza S. Pietro, preghiera del Regina Coeli, in sostituzione dell’Angelus tra Pasqua e Pentecoste (ore 12-12.30). & Nel mondo ortodosso e in quello latino-cattolico in alcune zone della Terra Santa e Giordania (ad eccezione delle aree di Gerusalemme e di Betlemme), Pasqua della Risurrezione del Signore, secondo il calendario giuliano.

«Mentre noi con gioia festeggiamo la Resurrezione del Signore, quale realtà di vita e di speranza – scrive il Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I, nel suo messaggio rivolto agli ortodossi –, attorno a noi, nel mondo, sentiamo le grida e le minacce della morte, che lanciano da molti punti della terra coloro i quali credono di poter risolvere le differenze degli uomini con l’uccisione degli avversari (…). Attraverso la provocazione della morte del prossimo, attraverso la vendetta contro l’altro, il diverso, il mondo non migliora, né si risolvono i problemi degli uomini. (…) Al contrario invece, i problemi di ogni sorta vengono provocati e inaspriti dal disprezzo della persona umana e dalla violazione dei suoi diritti, soprattutto del debole, il quale deve poter sentirsi sicuro ed il forte deve essere giusto perché ci sia pace. (…) Le situazioni createsi con la morte sono però controvertibili, poiché, malgrado gli eventi, sono momentanee, non hanno radice e linfa, mentre è sempre presente invisibilmente, colui che ha vinto la morte per sempre, Cristo. (…) Noi, che abbiamo la nostra speranza in lui, crediamo che il diritto della vita appartenga a tutti gli uomini».

Moscati& A Napoli, s. Giuseppe Moscati († 1927), medico che dedicò la sua vita all’assistenza dei sofferenti, nei quartieri più poveri ed abbandonati della città, curandoli gratuitamente e aiutandoli anche economicamente, ricercatore e insegnante, canonizzato da Giovanni Paolo II nel 1987.

▪Lunedì 13 aprile: S. Martino I († 656), originario di Todi, legato pontificio alla corte imperiale di Costantinopoli e, in seguito, Papa, all’epoca del dibattito teologico che mirava a stabilire se Gesù aveva una o due volontà (la negazione della realtà e della completezza della volontà umana del Cristo renderebbe impossibile la piena redenzione dell’uomo), reso prigioniero su ordine dell’imperatore Costante II e portato a Costantinopoli, condannato ed esiliato a Cherson, nella penisola di Crimea, venerato in Oriente e in Occidente come martire della fede.

▪Martedì 14 aprile: Ss. Tiburzio, Valeriano e Massimo († 229), martiri di Roma (secondo la «Passio» di s. Cecilia [† 232], Valeriano era sposo di Cecilia, da lei convertito e da Papa Urbano I battezzato, che a sua volta convertì al cristianesimo il fratello Tiburzio; ambedue furono condannati a morte dal prefetto Almachio che li affidò al «cornicularius» Massimo [ufficiale in seconda del console], il quale, prima di fare eseguire la sentenza, si convertì anche lui, venendo così condannato e ucciso qualche giorno dopo). & In Vaticano, da ieri fino a domani, 9ª riunione del Consiglio di Cardinali, alla presenza di Papa Francesco, per la riforma della Curia.

Damian de Vuester▪Mercoledì 15 aprile: S. Damiano di Veuster († 1889), chiamato fratel Damiano, sacerdote fiammingo della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria, apostolo dei lebbrosi nell’isola lazzaretto di Molokai (Isole Hawaii), beatificato da Giovanni Paolo II a Bruxelles nel 1995 e canonizzato da Benedetto XVI a Roma nel 2009. In Vaticano, in Piazza S. Pietro, udienza generale di Papa Francesco per la catechesi del mercoledì (ore 9.50-11.30). & A Lamezia Terme, presso l’Oasi Bartolomea, Seminario sull’«Evoluzione dei sistemi mafiosi e criminali oggi», nell’ambito dei Seminari «Carità e giustizia in Calabria», organizzati dalla Delegazione Regionale Caritas Calabria (ore 15.30-18.30).

Bernadette Soubirous 1▪Giovedì 16 aprile: S. Bernadetta Soubirous († 1879), veggente, religiosa e mistica francese, depositaria delle 18 apparizioni di Maria Immacolata, canonizzata l’8 dicembre 1933 da Pio XI, protettrice degli ammalati e patrona di Lourdes. & Giornata Mondiale contro la Schiavitù Infantile – ancora oggi sono centinaia di milioni i minori sottoposti a varie forme di asservimento e sfruttamento. 88° compleanno di Benedetto XVI, Papa emerito, una felice ricorrenza che egli trascorre nel monastero «Mater Ecclesiae» in Vaticano dove vive in preghiera dopo la rinuncia al ministero petrino: «Il Signore lo sostenga e gli dia tanta gioia e felicità». & Al «Sacro Cuore» di Catanzaro Lido, adorazione eucaristica (ore 17.30-18.30).

Kateri Tekakwitha  1▪Venerdì 17 aprile: S. Kateri Tekakwitha († 1680), la prima santa autoctona d’America, e per di più, la santa binazionale: statunitense e canadese, beatificata da Giovanni Paolo II nel 1980 e canonizzata da Benedetto XVI nel 2012.

▪Sabato 18 aprile: A Gandía nel territorio di Valencia sulla costa della Spagna, b. Andrea Hibernón († 1602), religioso dell’Ordine dei Frati Minori Alcantarini, uno dei quattro fratelli laici appartenenti all’Ordine francescano che, quasi contemporaneamente, edificarono la Spagna in quello che si rivelò il secolo d’oro della sua spiritualità e della sua letteratura [gli altri tre furono: s. Pasquale Baylón († 1592), b. Sebastiano dell’Apparizione († 1600) e b. Giuliano di Sant’Agostino († 1606)].

Università Sacro Cuore (logo).a jpgDomenica 19 aprile: 3ª di Pasqua, detta dell’Apparizione nel Cenacolo. & 10° anniversario dell’elezione di Benedetto XVI a 265° successore di s. Pietro, ora Papa emerito: pontificato nel segno dell’umiltà (“Un umile lavoratore nella Vigna del Signore”: con queste parole il 19 aprile 2005 si presentava al mondo dopo la sua elezione). & 91ª Giornata Nazionale per l’Università Cattolica «Sacro Cuore», con lo slogan: «Riportare i giovani al centro». I Vescovi nel loro messaggio ci ricordano che l’Università, forte della sua consolidata tradizione, «è chiamata oggi a rendere ancora più incisivo il suo impegno a servizio dei giovani che si trovano a vivere nuove e, a volte drammatiche, situazioni di marginalità, nel nostro Paese e in tante parti del mondo». Sostenendo l’Università, appoggiamo una proposta educativa che, ispirandosi alle parole del Vangelo, persegue un’idea di sviluppo che vede nei giovani i principali protagonisti di un nuovo umanesimo e di una società più inclusiva, equa e giusta. & A Milano, nel duomo, inizio dell’Ostensione della Sindone, chiamata anche il Sacro Telo o lo «Specchio del Vangelo», fino al 24 giugno prossimo (è la terza, dal 2000, esposizione al pubblico del lenzuolo che secondo la tradizione fu adoperato per avvolgere il corpo di Gesù; “l’amore più grande” è il motto dell’ostensione 2015, nel corso della quale Papa Francesco visiterà il capoluogo piemontese, il 21 e 22 giugno). Ad Amantea (CS), presso il convento «S. Bernardino da Siena», 17° Convegno regionale dei giovani, promosso dai Frati Minori Conventuali di Calabria e animato da fr. Francesco Celestino, con il tema: «Credo e mi fido», presentato dalla dott.ssa Simona Segoloni Ruta, docente di teologia sistematica presso l’Istituto Teologico di Assisi.

«Giovani, dalla periferia al centro!» Quella dei giovani è oggi una delle periferie sociali a cui deve volgersi la «Chiesa in uscita», secondo il pressante invito di Papa Francesco, e noi, per la nostra missione, non possiamo che essere la linea avanzata di questa azione strategica.

Piotr Anzulewicz OFMConv




Sia luminosa…

Albero di Pasqua con uova e uccelli

Sia luminosa la Pasqua 2015 per tutti, recando con sé luce e pace, giustizia e perdono…, germogli di un’altra umanità, quella di uomini pasquali, al servizio gli uni degli altri.

Consiglio direttivo